Una Stampante Braille per parlare di cultura accessibile, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Una stampante braille, acquistata alcuni anni fa dall’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano, popoloso comune in provincia di Napoli,  consentirà d’ora in poi a non vedenti ed ipovedenti di usufruire gratuitamente di un importante servizio,iscrivendosi alla Biblioteca Comunale. Il nuovo utile servizio – promosso dall’Assessorato Comunale alle Politiche Giovanili, alle Pari Opportunità e alla Biblioteca – è stato proposto dalla rappresentanza per i Comuni di Portici e San Giorgio a Cremano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e verrà organizzato e curato in collaborazione con l’Associazione Lineadarco, che supporta il Comune nella gestione dei servizi bibliotecari. La presentazione ufficiale del servizio si è svolta venerdì 21 giugno proprio presso la Biblioteca Comunale ed è stata un’occasione propizia per parlare di accesso alla cultura per tutti. Infatti  durante una tavola rotonda, organizzata per l’occasione e moderata da Oriana Russo, responsabile dell’Associazione Lineadarco, si sono confrontati: Camillo Galluccio, Presidente regionale dell’Ente Nazionale Sordi, Antonella Improta e Gaetano Cimmino, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Michele carbone, Assessore alle Biblioteche, alle pari opportunità e alle politiche giovanili del Comune di San Giorgio a Cremano ed Aldo Di Biase, Presidente Regionale della FAND. Durante il dibattito, oltre a far emergere la grossa attenzione che L’Amministrazione Comunale di San Giorgio pone verso le pari opportunità nell’accesso alla cultura, si è evidenziato il fatto che ci sia ancora molto da fare e spesso bisogna fare i conti con la mancanza di risorse economiche. E’ stato ricordato, infatti, che in Campania ormai da 5 mesi è chiuso il Centro del Libro Parlato costringendo di fatto tanti utenti a rivolgersi a centri ubicati fuori regione. Come ha sottolineato Gaetano Cimmino nel suo intervento, mentre ormai i best seller e i libri più importanti si riescono a reperire nei più disparati formati, i testi scolastici, soprattutto, necessitano di essere convertiti in supporti accessibili dagli enti preposti, quali la Biblioteca per i Ciechi ed il Centro del Libro Parlato appunto, i quali risentono della enorme riduzione dei fondi loro destinati. Durante la manifestazione, Mario Mirabile, Vicepresidente della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti,  ha presentato il libro scritto dalla Dirigente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Luisa Bartolucci dal titolo molto eloquente: “Qui le domande le faccio io”. Una raccolta di interviste effettuate dalla Bartolucci in oltre 20 anni di attività giornalistica pubblicate per contribuire al finanziamento del Centro Nazionale del Libro Parlato. Luisa Bartolucci, nel rispondere alle domande, ha raccontato come gli è venuta l’idea di pubblicare un libro, come ha selezionato le interviste, come è arrivata ad intervistare questo o quel personaggio appartenente al mondo della politica, del cinema, della musica ecc.., ricordando  diversi aneddoti ed episodi che hanno fatto comprendere ai presenti come la cecità sia ancora sconosciuta ai più. Mario Mirabile, proprio da ciò ha preso spunto per chiedere all’Assessore presente di progettare una attività di educazione alla disabilità da proporre alle scuole e prendendo spunto da una intervista all’allora presidente della Camera Fausto Bertinotti, il quale accettò di partecipare ad una cena al buio organizzata proprio a Montecitorio, ha chiesto allo stesso Assessore di farsi promotore di un evento al buio che possa coinvolgere il Consiglio e l’Amministrazione Comunale di cui fa parte. L’Assessore, nelle sue conclusioni, ha dichiarato di accettare la sfida nella convinzione che soltanto conoscendo direttamente la disabilità, si possono mettere in campo azioni positive che possano contribuire a ridurre le barriere soprattutto culturali. Ovviamente nei prossimi mesi si capirà se quella dell’Assessore resterà soltanto una promessa, o si potrà concretizzare.