UICI Sant’Anastasia – Fidati di lui, di Sandra Minichi

Autore: Sandra Minichini

“C’è qualcosa nel corpo del cavallo che fa bene all’animo dell’uomo”, è con questa frase del celebre letterato tedesco, Goethe, che esordisce il Progetto di Pet Therapy, “Fidati di lui…ciecamente”, realizzato dal Presidio Zonale Uici di Sant’Anastasia; iniziato lo scorso mese di Maggio c.a. e terminato lo scorso mese di Novembre, il Progetto ha visto come protagonisti i Soci, Ciechi ed Ipovedenti dell’Uici, i quali hanno svolto il percorso con un animale dalle rare caratteristiche, fiero, elegante, affettuoso non solo con i suoi simili ma anche con gli esseri umani e con una straordinaria capacità di adattamento: il cavallo.
Ma cos’è la Pet Therapy?
Il termine è stato coniato nel 1953 in America da uno psichiatra infantile di nome Boris Levinson e designa oggi una serie complessa di interventi volti a migliorare la salute psicofisica dell’uomo e basati sull’utilizzo del rapporto uomo-animale. In realtà, l’uso degli animali da compagnia (pets) come supporto ad altre forme di terapia affonda le sue radici in tempi molto lontani: una forma storica di terapia con gli animali è quella che veniva utilizzata già da Ippocrate il quale consigliava, per combattere problemi d’insonnia, di mancanza di energia e sintomi legati allo stress, una forma molto spontanea e destrutturata di quella che oggi è l’ippoterapia.
Quest’ultima è stata sperimentata nel diciannovesimo secolo anche in Francia per supportare efficacemente la riabilitazione di portatori di handicap neurologici, ma ancora prima altre forme di utilizzo degli animali per migliorare le condizioni di salute dei pazienti sono state rintracciate in altri paesi in cui, soprattutto cani e gatti, riuscivano spontaneamente a produrre il miglioramento dell’umore di persone con problemi psichici.
Le Attività Assistite con Animali (AAA), note anche come Animal Assisted Activities, consistono in attività educative e/o ricreative svolte con la presenza attiva di animali e finalizzate a migliorare la qualità della vita dei destinatari. Questo tipo di interventi non necessitano di obiettivi specifici per ogni visita o incontro, ma prevedono comunque sempre degli obiettivi globali di miglioramento, lasciando più spazio alla spontaneità e all’improvvisazione rispetto alla durata delle attività programmate.
Oggi, la Pet Therapy è tanto in voga, a volte per “moda” , ma quando, invece, viene praticata nella sua effettiva ratio, essa apporta molteplici benefici soprattutto in casi di persone affette da handicap; infatti, non a caso, Pet Therapy e disabilità rappresentano due inscindibili binomi capaci di apportare straordinari benefici alla mente e al corpo della persona portatrice di una o più minorazioni, fisica e/o sensoriale; in questi casi, i benevoli effetti sono:
diminuzione dell’ansia;
riduzione dell’aggressività e agitazione;
riduzione dell’apatia;
miglioramento dell’attenzione;
riduzione della percezione del dolore;
riduzione della spasticità;
aumento dell’autostima;
miglioramento delle capacità motorie e dell’abilità manuale;
favorisce la socializzazione.
Ciò considerato, non poteva mancare l’attenzione, in questo senso, del Presidio dell’Unione Italiane dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) di Sant’Anastasia, dedito al benessere e all’autonomia dei suoi Soci, ed è proprio per tale ragione che, “Fidati di lui…ciecamente” ha voluto essere, per i disabili visivi, la sintesi di tutte quelle attività necessarie per
il recupero dell’autonomia, della propriocezione e della spazialità, del coordinamento e, non meno importante, dell’integrazione e della socializzazione; ed ecco come, l’Uici e A.S.D. Real Vesuviana, con Presidente Giuseppe Fornaro, avviano il protocollo d’intesa con A.S.D. La Fattoria, Associazione dilettantistica sportiva equestre, autorizzata per attività E.D.A, con responsabile Salvatore Sdino.
Il Progetto, coordinato dalla referente Sandra Minichini, ha avuto la durata di sette mesi con un incontro mensile in cui, grazie all’attività E.D.A.
(Equitazione Diversamente Abili), i partecipanti, ragazzi ed adulti, minorati della vista, hanno recuperato una comunicazione autentica, semplice, profonda, basata sulla corporeità, sulla spontaneità; giocando insieme, in un ambiente sereno, divertente, affettivo, dove la presenza del cavallo ha creato costantemente circostanze ed occasioni nuove di diverse comunicazioni, divertenti e stimolanti. Nella relazione utente-cavallo si è instaurato un importante canale di contatto corporeo attraverso il quale si è acquisito controllo e fiducia di sé, si è favorito un arricchimento sensoriale ed emotivo, si è stimolata una riorganizzazione delle strutture psichiche in un clima relazionale che ha permesso di lasciarsi andare.
Questo, un Progetto che ha tanto entusiasmato i partecipanti e che si è rivelato un vero successo, ha strappato la promessa del Presidio Uici di Sant’Anastasia di un remake nella prossima primavera 2018.
Sandra Minichini