Maurizio contro la cecità organizza un evento per sostenere la ricerca”
Lo scorso 8 e 9 giugno, il cineteatro di San Pietro di Scafati è stato invaso da una grande ondata di solidarietà. A volerla e a organizzarla è stato Maurizio, un giovane scafatese affetto dalla sindrome di Leber, una malattia che causa la cecità.
La sua voglia di fare del bene e di aiutare la ricerca sulla sua malattia lo ha portato a organizzare due serate eccezionali, che hanno visto la partecipazione di numerose persone solidali.
La raccolta fondi è stata interamente devoluta alla sezione Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Salerno, che si occupa di promuovere attività e iniziative a favore delle persone affette da cecità e ipovisione.
Questa è stata la seconda edizione dell’evento, che si è rivelato un grande successo grazie anche al contributo della compagnia teatrale «I Caponi», che con professionalità e sensibilità, ha accettato di partecipare all’evento, rendendo le due serate ancora più speciali, emozionando il pubblico con lo spettacolo «Arezzo 29 in 3 minuti», una rappresentazione di grande valore artistico.
Un plauso va anche alla presentatrice dell’evento, la giornalista Carmen Abbagnale, che con passione e professionalità, ha presentato al pubblico lo scopo delle due serate, dando la giusta risonanza all’iniziativa.
È stato un momento di unione e solidarietà, che ha dimostrato ancora una volta come il dono più grande sia quello di dare senza aspettarsi nulla in cambio.
Senza dubbio, il successo delle serate è stato anche possibile grazie al contributo degli sponsor e delle persone che, anonimamente, hanno collaborato per il buon esito dell’evento.
In qualità di presidente Uici di Salerno, mi unisco al ringraziamento e all’orgoglio per l’impegno dei protagonisti di queste due serate, a partire da Maurizio De Vivo, che ha dimostrato una grande sensibilità e un grande spirito di generosità.
Ricordo che l’Uici di Salerno è sempre presente e attiva per offrire sostegno e concreti servizi a coloro che soffrono di disabilità visive.
Queste due serate di solidarietà sono state un momento indimenticabile, che rimarrà nei nostri cuori e che ci ha fatto capire ancora una volta quanto sia importante unire le forze per combattere le malattie e portare un po’ di luce nelle tenebre della cecità.
Ci vediamo l’anno prossimo, con la speranza di poter superare ogni record e di continuare a sostenere la ricerca per la cura di questa e di altre patologie.