U.I.C.I. Enna – Un luglio entusiasmante

Autore: Anna Buccheri

Il mese di luglio di questa estate 2025 è trascorso per la Sezione UICI di Enna all’insegna delle emozioni, delle sfide e delle esperienze gratificanti e belle che lasciano ricordi, sensazioni e suggestioni che entrano a far parte di te e del tuo vissuto in modo significativo.

Martedì 1 luglio, bambini, ragazzi e giovani non vedenti e ipovedenti hanno trascorso una giornata alla Diga Nicoletti, nel territorio che si estende tra Leonforte ed Enna, presso il Circolo nautico “Tre Laghi”, dove hanno svolto diverse attività (canoa, arrampicata su parete artificiale, giro in barca, sci nautico).

I partecipanti hanno avuto l’opportunità di mettersi alla prova e di superare barriere fisiche e mentali. Le attività hanno assicurato non solo svago e avventura, ma hanno concorso anche a rafforzare la fiducia in sé stessi e la coesione del gruppo. L’attività si inserisce all’interno della programmazione estiva della Sezione e del più ampio impegno dell’UICI di Enna volto a promuovere l’inclusione attraverso lo sport e le attività ricreative, dando ai giovani Soci l’opportunità di scoprire nuove passioni e potenzialità. La pratica sportiva, infatti, influisce sulla costruzione del sé, consentendo alla persona di evolversi, perché lo sport già a livello dilettantistico o amatoriale offre a chi lo pratica spazi di libertà, di autoespressione e di riflessione su di sé e sulla propria esistenza. Si impara a conoscere i propri limiti, i propri desideri e le proprie potenzialità. Lo sport insomma è un laboratorio di vita in cui è possibile divertirsi, stringere amicizie, trovare motivazione al miglioramento; inoltre si può osservare come sta un ragazzo da come gioca.

Martedì 8 luglio un gruppo di 15 giovani ipovedenti e non vedenti ha vissuto per la seconda volta presso la Società Tiro a Segno Nazionale di Trapani l’esperienza del tiro a segno con carabina ad aria compressa in cui si punta attraverso un mirino sonoro ad un bersaglio elettronico posto a distanza regolamentare. Il tiro a segno con la carabina è uno sport che richiede tecnica e disciplina, precisione, concentrazione e pieno controllo del corpo. Ogni colpo è il risultato di equilibrio, calma ed esercizio. La precisione nasce proprio dall’equilibrio tra mente e corpo.

Come sottolinea il Presidente Santino Di Gregorio, il gruppo ha scelto di rivivere l’esperienza sulla scia delle sensazioni e delle emozioni provate la prima volta e confermate da questa seconda volta tanto da esprimere il desiderio e la volontà di darvi un seguito. Si è infatti ipotizzata la possibilità di acquistare l’attrezzatura e di trovare un poligono nel capoluogo ennese dove poter continuare ad esercitarsi. Il Presidente Di Gregorio ha puntualizzato che l’esperienza ha coinvolto non solo la dimensione squisitamente sportiva, ma anche quella relazionale. Infatti il gruppo ha condiviso, la serata del 7, il viaggio, occasione che ha facilitato l’aggregazione soprattutto tra i ragazzi, e il pranzo dell’8 a Sferracavallo, frazione sul mare di Palermo, parte della riserva naturale orientata Capo Gallo, momento più conviviale.

Al tradizionale soggiorno presso il Villaggio Club Calanovella mare a Piraino, Messina, struttura totalmente e pienamente fruibile priva di barriere architettoniche e con spiaggia accessibile, dal 13 al 20 luglio, hanno partecipato 22 ipovedenti e non vedenti con i loro accompagnatori e 14 amici e parenti che hanno favorito l’integrazione e la socializzazione durante le attività ludiche organizzate sia dalla struttura sia in autonomia, come le giocate a carte serali con le carte Braille e la gita a Tindari.

Venerdì 18 in mattinata, infatti, buona parte del gruppo ha visitato il santuario di Tindari, frazione di Patti, in provincia di Messina, situata in posizione panoramica su un promontorio roccioso che si affaccia sul Mar Tirreno, e le antiche Mura della fortezza. Accompagnati da una preparatissima guida, i gitanti hanno rivissuto i momenti salienti della storia del Piccolo Borgo intrecciata al ritrovamento della Madonna Nera presso i laghetti di Marinello e alla costruzione del primo santuario poi ampliato con i suoi preziosi mosaici di epoca bizantina. Scolpita in legno di cedro, la statua della Madonna Nera ha il volto allungato tipico delle raffigurazioni orientali e africane, alla sua base si legge la scritta riportata nel Cantico dei cantici: “Sono bruna, ma bella”. È stato senz’altro un momento arricchente, ha detto Nino Matarazzo, da cui tutti hanno tratto pace e serenità.

Nei giorni 22 e 23 luglio un gruppo di ragazzi non vedenti e ipovedenti, per un totale di 6 partecipanti, ha vissuto un’esperienza straordinaria all’interno di uno dei luoghi più suggestivi delle Madonie a Petralia Sottana, Palermo, il Parco Avventura, moderno parco di divertimenti eco-sostenibile, grazie al progetto GESTI IRiFoR. I partecipanti si sono cimentati nei percorsi multi-acrobatici sospesi tra gli alberi, sfidando sé stessi con coraggio ed entusiasmo. A regalare un tocco di magia, la notte trascorsa nella casa sull’albero, immersi nella natura, come rileva la tiflologa Marta Zocco, che esprime anche apprezzamento per l’attenzione e la sensibilità degli operatori della struttura.