Il 24 maggio scorso le classi prime della scuola media di primo grado del plesso Verga di Calascibetta dell’Istituto Comprensivo Santa Chiara di Enna si sono cimentate con il Blind tennis. Ragazzi e ragazze si sono messi in gioco in una disciplina che ha richiesto loro di giocare in silenzio e bendati.
La sfida è stata lanciata da uno degli alunni, un ragazzo con disabilità visiva che ha voluto così promuovere un messaggio di inclusione e partecipazione, valori che sono parte integrante dello sport. Era presente anche la Dirigente Scolastica, Professoressa Antonietta Di Franco, che si è fatta promotrice di altre esperienze di sport inclusivo per il prossimo anno scolastico.
Nato a metà degli anni Ottanta in Giappone, il Blind tennis richiede abilità e padronanza dello spazio, dovendo capire quale direzione prenderà la palla, ascoltare il suono che produce, valutarne la velocità, usando i sensi residui attraverso il principio dell’eco-localizzazione. La pallina infatti, oltre ad avere un sonaglio, è più grande di quella utilizzata nel tennis avendo nove centimetri di diametro invece che cinque. Altre differenze, rispetto al tennis tradizionale, sono le seguenti: il campo ha una lunghezza minore di quello standard ed è dotato di righe in rilievo in corda, per permettere al giocatore di conoscere con esattezza la propria posizione sfruttando la tattilità plantare; la rete è più bassa e misura ottanta centimetri; mentre ai giocatori con cecità totale è permesso di far rimbalzare la pallina fino a tre volte, gli ipovedenti possono farlo una o due, a seconda del grado di disabilità visiva; non è consentito il gioco a volo.
Come ha sottolineato la Professoressa Marica Pavone, docente di Educazione Motoria della scuola, il Blind tennis rappresenta una proposta valida per tutti gli sportivi che vogliono ampliare le proprie esperienze sensoriali e aprirsi all’ascolto dell’altro.
Per giocare a Blind tennis nel cortile interno della scuola, sono intervenuti: come esperti della disciplina, gli atleti della Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedenti e Ciechi Tindara Angela Casablanca, Antonella Rigano e Cesare Morini, tutti di Messina; Santino Di Gregorio, Presidente dell’UICI di Enna; due ragazze ipovedenti ennesi accompagnate dai volontari del Servizio Civile; Dario La Paglia, Presidente del GSD “G. Fucà” di Enna; l’Assistente tiflologa del CCT di Catania, Adriana Marta Zocco.
Giocare insieme, condividere esperienze, essere insieme nel fare le cose sperimentando che è possibile al di là della disabilità, scoprire che la disabilità non significa immobilismo e incapacità: sono queste le modalità che permettono di essere parte attiva della comunità di appartenenza, con gli altri e come gli altri. Ed è per questo che la Sezione UICI di Enna lavora ogni giorno provando e trovando tutte le strategie necessarie per raggiungere l’obiettivo della promozione sociale, culturale e civile delle persone con disabilità visiva.