Ideato un percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni
In occasione del 30° compleanno dell’Ikea al centro commerciale Elnòs di Roncadelle in provincia di Brescia sono state organizzate iniziative di festa e sensibilizzazione «sui temi che ci stanno a cuore, come quello dell’inclusione e dell’accessibilità», spiega Emanuele Broglio, responsabile del settore sostenibilità di Ikea. Emanuele Broglio venerdì pomeriggio era con Piera Loda e altri soci dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brescia al secondo piano dello show room, il punto di partenza del percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni dimenticate. Era la seconda edizione dell’iniziativa, riproposta da Ikea a Uici «in seguito anche al successo della prima – ha ricordato Loda – un’occasione importante che si somma alle altre iniziative pubbliche». Loredana Conto è stata la prima persona a presentarsi al bancone che era stato allestito all’ingresso dello show room: è stata bendata e guidata da Loda, socia non vedente di Uici, ad esplorare una cucina e una camera da letto dell’esposizione. Conto toccava alcuni oggetti e Loda le chiedeva di che forma e materiale fossero, quali sensazioni tattili percepiva, in quale contesto spaziale pensava di essere e tante altre domande che sono servite a far vivere sulla pelle stessa di Conto ciò che Loda e le persone non vedenti vivono ogni giorno. «Ho capito qualcosa in più, qualcosa che va oltre le descrizioni a parole che Piera mi fa in altri contesti, quando lavoriamo insieme, dal momento che siamo colleghe, o quando la accompagno a fare shopping e lei mi dice che un vestito le piace come tessuto e io le faccio sapere se le sta bene come colore e come taglio. Oggi, con questo mio mettermi nei panni di Piera ho davvero esperito che cosa vuol dire escludere la vista dalla propria vita e basarsi sugli altri sensi», ha detto Conto. Parole che confermano che l’obiettivo dell’Uici è stato centrato, poiché la sezione ha organizzato questa iniziativa proprio, ha spiegato Loda, «per sensibilizzare e far percepire le nostre modalità di vita quotidiana, povera di immagini e di colori ma ricca di profumi, suoni, morbidezze e ruvidità; una quotidianità che è all’opposto delle persone senza disabilità visiva, per le quali l’immagine è ormai tutto, la vista è padrona a discapito degli altri sensi che sono quasi dimenticati o, comunque, non sviluppati in tutte le loro potenzialità e bellezze».
Pubblicato il 05/10/2022.