Il 29 gennaio scorso nella nostra sede nazionale si è riunita la Direzione Nazionale per il suo primo incontro del 2020. Eravamo tutti presenti, eccetto Stefano Tortini, che si è collegato in audio conferenza.
Il Presidente Barbuto ha aperto i lavori, ricordando il forte impegno di quest’anno per celebrare il centenario dell’Associazione e il XXIV Congresso Nazionale.
Subito dopo, come sempre, abbiamo approvato il verbale della seduta di dicembre 2019. Ha fatto seguito la presa d’atto dei verbali delle commissioni e di altra documentazione, abbiamo avviato la discussione sul convegno riguardante i problemi del lavoro previsto in maggio; il Ministero del Lavoro ha finalmente nominato il componente dell’organo di controllo previsto dal Codice del terzo settore, in modo da poter insediare questo organo che avrà anche le funzioni di revisore dei conti e che sarà composto anche da due nostri rappresentanti; inoltre abbiamo approvato il rinnovo della convenzione per il 2020 per la trascrizione in Braille dei nostri periodici con la Biblioteca di Monza.
Al terzo punto avevamo l’assegnazione dei contributi per il 2020 ai Consigli regionali: abbiamo esaminato le richieste pervenute e ci siamo soffermati sui casi del Molise, della Calabria, della Lombardia e della Liguria, che riceveranno poi la comunicazione delle decisioni assunte, con le relative motivazioni; mentre per gli altri Consigli che avevano presentato richiesta il parere è stato favorevole.
Al quarto punto invece abbiamo discusso del servizio del Centro nazionale del Libro Parlato: abbiamo ancora da definire una piccola quota del contributo da assegnare alle sezioni che mettono a disposizione di chi ha problemi alla vista le opere di questo servizio e ci manca ancora una serie di informazioni per poter chiudere la questione, in compenso abbiamo allargato anche alle sezioni della Sicilia la possibilità di accedere al fondo per il download digitale.
Abbiamo quindi preso atto dello stanziamento di un milione di euro per la celebrazione del centenario dell’Unione previsto nell’ultima Legge di Bilancio. Come avevo già accennato questi fondi dovranno essere usati per l’incremento del servizio cani guida, la diffusione del Braille e per la valutazione di ausili e tecnologie per i non vedenti; si è deciso per l’utilizzo di questi fondi di stipulare dei protocolli d’intesa con le scuole per cani guida, il club italiano del Braille e l’Invat, in modo da rispettare pienamente le finalità previste dalla Legge.
Angelina Pimpinella ci ha presentato lo schema del convegno sui temi della pluridisabilità che si terrà a Roma il 28 maggio prossimo e sarà dedicato appunto al network sulla pluridisabilità in modo da farlo sempre più conoscere, condividere ed utilizzare soprattutto a vantaggio di quanti hanno il problema, oltre che delle loro famiglie, degli operatori e degli enti interessati a questo aspetto a qualunque titolo, stanziando anche un budget per la realizzazione che si aggira sugli 8.000 euro.
Essendo appunto questo l’anno del centenario abbiamo cominciato a pensare ad una attribuzione speciale del Premio Braille, che non potrà avvenire come negli anni passati, perché non avremo la manifestazione dedicata: abbiamo confrontato diverse idee e ci siamo proposti di riflettere ancora su questo argomento e su quanto ci siamo già detti per arrivare nelle prossime riunioni a prendere una decisione definitiva, essendo emerse più opinioni ed avendo il tempo necessario per prendere una decisione meglio meditata.
All’ottavo punto avevamo la convenzione con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana che, interessato al problema dei cani guida, ci ha proposto una serie di aiuti in tutte quelle attività che li riguardano, dagli alimenti ad altri servizi: con un successivo comunicato vi faremo conoscere il contenuto di questo accordo.
Al punto successivo era in programma il protocollo d’intesa con la Fondazione Consulenti del Lavoro: inizierà infatti un’attività a stretto contatto con questi consulenti che sono presenti in tutta Italia per favorire gli inserimenti lavorativi dei nostri iscritti nei campi non protetti dalle leggi specifiche per non vedenti, in attuazione della legge 68 del 1999; per ora si comincerà con due regioni da identificare in fase sperimentale in accordo con la Fondazione, per estendere poi l’iniziativa a tutta Italia.
È stata poi la volta del progetto di intervento in favore dei ciechi togolesi: in base ad un accordo con l’Agenzia per la Prevenzione della cecità, loro si occuperanno degli aspetti riguardanti la prevenzione e la cura in Togo, noi invece della parte riguardante la scuola. Forniremo all’associazione San Francesco che si occupa delle scuole togolesi per ciechi la carta di cui hanno bisogno per scrivere e trascrivere i testi scolastici col metodo Braille, stampanti e apparecchiature elettroniche utili soprattutto ai numerosi studenti universitari per il proseguimento e il compimento dei loro studi, prevediamo un costo che potrà aggirarsi sui 7.000 euro.
Abbiamo quindi approvato la sottoscrizione di un contratto di collaborazione con un operatore patronale Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) che, nell’ambito della collaborazione già in essere, sarà disponibile alcuni giorni al mese presso la nostra sede nazionale per affrontare i diversi aspetti delle pratiche previdenziali per lavoratori non vedenti, in modo da poter intervenire prima che si creino tutti quei problemi d’interpretazione che spesso portano a errori nella definizione di importi e date di erogazione.
Quindi abbiamo nominato il nostro rappresentante nel comitato di redazione della rivista Oftalmologia Sociale, edita dall’Agenzia per la Prevenzione della cecità, conoscerete il suo nominativo non appena egli avrà dato parere favorevole ad accettare questo incarico.
Abbiamo poi avuto la notizia che la magistratura ci ha dato torto nella vertenza che avevamo intrapreso con l’Agenzia per la Prevenzione della cecità al momento delle modifiche dello statuto di quest’ultima, che ha dato ragione alla Iapb e ha confermato l’annullamento delle sanzioni erogate dal collegio dei probiviri dell’Unione, condannando l’Unione al pagamento delle spese legali. È seguito un ampio dibattito dove, alla fine, si è deciso di approfondire meglio i vari aspetti legali e politici della situazione con l’obiettivo di non perdere la ricchezza finora ottenuta nel campo soprattutto della prevenzione.
Per quanto riguarda il patrimonio associativo abbiamo approvato interventi in favore di Enna, Pisa e Ancona.
Non vi erano deliberazioni assunte d’urgenza dal Presidente da ratificare.
Nelle comunicazioni abbiamo avuto notizie dal commissario ad acta di Imperia e da quello straordinario di Trento e notizie sull’andamento della raccolta fondi della campagna di Natale che, al momento, ha superato in entrata la somma che avevamo speso per avviarla, anche se il lavoro non è ancora del tutto concluso e quindi non abbiamo cifre precise.
Alle 13,30 abbiamo chiuso la seduta che si era aperta alle 8,30.