È con viva soddisfazione che comunichiamo la chiusura della vicenda del busto di Santa Lucia, purtroppo nota per le conseguenze negative che avrebbe potuto comportare sia all’Unione, sia ai nostri dirigenti territoriali coinvolti.
La vicenda si chiude con un accordo amichevole tra le parti in causa, oltre all’Unione, la Asl di Livorno e la Casa d’aste Sotheby’s, con soddisfazione di tutte le parti, espressa in un comunicato stampa congiunto che riportiamo in coda al presente.
Una menzione particolare va ai nostri consulenti legali “Studio Legale Carta” che hanno saputo gestire la vicenda con prudenza, professionalità, accortezza e competenza, consentendoci di conseguire l’ottimo risultato che oggi salutiamo a conclusione di un percorso non sempre facile e a volte perfino insidioso.
Una parola di gratitudine anche per i nostri dirigenti territoriali e regionali della Toscana, con particolare riferimento all’azione di Massimo Vita che ha ben interpretato la funzione di commissario ad acta ora felicemente conclusasi.
Il tribunale ha riconosciuto la ASL quale legittimo proprietario del busto conteso e l’Unione, nel rispetto dell’accordo preventivamente raggiunto con la ASL stessa, ha accolto la sentenza con lo spirito collaborativo di sempre.
Nessun onere per l’Unione, per fortuna, è derivato dall’intera vicenda, grazie a compensazioni e intese amichevoli fra le parti in causa, mentre il tribunale di Livorno ha definitivamente archiviato ogni possibile azione penale nei confronti dei nostri dirigenti locali coinvolti.
Questa vicenda ci offre ancora una volta l’occasione per raccomandare a tutti i nostri dirigenti sul territorio la massima cautela nell’amministrazione e il rispetto delle regole in ogni circostanza, per evitare di incorrere in pericolose avventure come si è rischiato in questo caso e, se permettete, per rendere meno agitato il sonno del Presidente Nazionale.
Fuori di scherzo e al di là delle doverose raccomandazioni, la nostra soddisfazione è totale per una vicenda che si chiude nella chiarezza dei ruoli e nel rispetto delle attese di tutti, senza danni materiali e morali per nessuno e con un’opera d’arte che rimane a disposizione dei cittadini livornesi, così come è sempre stato, anche quando era ospitata nei locali della nostra sezione territoriale.
********** Testo del comunicato stampa congiunto **********
Il busto di Santa Lucia di Adolfo Wildt è della ASL: andrà al Museo della Città.
La vicenda giudiziaria del busto “Santa Lucia”, opera dello scultore italiano Adolfo Wildt, si è conclusa positivamente.
La Santa Lucia, da tempo immemore presente nei locali ASL di Via del Mare, era stata venduta dalla Sezione territoriale di Livorno dell’Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti che deteneva quei locali quale sede e che, ritenendosene in buona fede proprietaria, voleva ricavarne fondi per le proprie
attività solidaristiche.
Successivamente, dopo la segnalazione di alcuni associati, l’Opera era stata contesa tra la stessa ASL e l’Unione, che hanno concordemente deciso di devolvere
al Tribunale Civile l’accertamento circa la titolarità del diritto di proprietà del busto. Nel frattempo, la Casa d’Aste Sotheby’s, presso la quale il
bene era stato messo all’asta e venduto, ha recuperato la statua, d’intesa con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Firenze, per metterla
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha poi riconosciuto l’ASL come legittima proprietaria. L’Unione, dando esecuzione alla decisione, si è quindi
accordata con l’ASL in relazione all’intera vicenda, mentre il G.I.P. del Tribunale Penale di Livorno, su richiesta della Procura della Repubblica, ha
infine escluso la presenza di fatti di rilevanza penale, disponendo l’archiviazione del procedimento. L’opera rientrerà così presto nella città di Livorno
e verrà destinata al Museo della Città, come richiesto espressamente dal Comune, esito per il quale tutte le parti manifestano piena soddisfazione.
********** Fine testo del comunicato stampa congiunto **********