Con Circolare del 4 aprile 2020 e fino al 31 luglio 2020, attuale termine dello stato di emergenza epidemiologica COVID-19, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha riattivato in data 16 aprile u.s. i progetti di servizio civile a suo tempo sospesi.
Al fine di garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte e la corretta esecuzione dei progetti, il Dipartimento ha attivato delle procedure semplificate in deroga alle disposizioni in materia di servizio civile che di seguito vengono evidenziate.
Le Sezioni interessate procederanno alla riattivazione dei progetti rimodulati solo con le azioni descritte nella nuova formulazione, sino a eventuali, nuove direttive del Dipartimento.
Anche tramite e-mail di accettazione, E’ necessario acquisire il consenso formale dei singoli operatori volontari che hanno già dato la loro disponibilità allorquando sono stati contattati per le vie brevi prima della ripresa delle attività.
Occorre rispettare con rigore le norme relative agli spostamenti e al distanziamento sociale e l’operatore volontario che presta servizio dovrà essere dotato dei dispositivi di protezione individuale adeguati all’esposizione al rischio.
1. Comunicazione ai Comuni
Le Sezioni, qualora ne ravvisino le necessità e nei limiti delle oggettive possibilità, possono fare riferimento agli uffici comunali di protezione civile o dei servizi sociali, oppure al Centro operativo comunale (laddove costituito) per mettere meglio a fuoco contesti, bisogni, esigenze, criticità, limitazioni e finalizzare più efficacemente le attività al contesto emergenziale. In ogni caso, anche se l’attività di raccordo non si potesse realizzare, è necessario dare comunicazione della ripresa delle attività al comune presso cui esse si svolgono – facendo riferimento a una delle strutture sopra richiamate – e alla Regione o Provincia Autonoma interessata.
2. Autodichiarazione
Sul modello di autodichiarazione in allegato, l’operatore volontario deve indicare che lo spostamento è determinato da “esigenze lavorative” e nelle note dichiarare che “è operatore volontario del servizio civile universale, contrattualizzato con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, e opera con l’ente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di…………”.
3. Firme degli operatori volontari
Per quanto concerne le firme degli operatori volontari, la Sede può tracciare il servizio con una sorta di “foglio presenze” anche settimanale, registrate da remoto e in modo virtuale. Ogni eventuale inadempimento da parte dell’operatore volontario dovrà essere segnalato a questa Presidenza Nazionale che provvederà a darne comunicazione al Dipartimento per l’opportuna verifica e l’eventuale adozione dei provvedimenti del caso. Inoltre è consentito, in casi eccezionali, di modificare il rapporto tra OLP e numero di operatori volontari rispetto alle disposizioni vigenti, mantenendolo comunque congruo e ragionevole rispetto alle attività da svolgere per garantire loro un adeguato sostegno e accompagnamento.
4. Attività di formazione generale e specifica
Per quanto riguarda le attività di formazione generale e specifica rinviamo a quanto previsto al punto 4 della circolare del Dipartimento.
In particolare, per quanto riguarda la nostra Unione e i suoi enti partner, è da evidenziare che tutte le Sedi che hanno chiesto la riattivazione dei progetti, all’atto della sospensione degli stessi avevano già provveduto ad effettuare il corso di formazione specifica.
Pertanto tali Sedi, tenendo conto anche della proroga prevista dalla citata Circolare, dovranno attivarsi per svolgere solamente le attività di FORMAZIONE GENERALE.
Al riguardo precisiamo che:
a) La formazione può essere erogata a distanza. Le ore di formazione impiegate con tale modalità possono essere calcolate nel computo di quelle erogate con metodologia frontale.
b) Le sedi di Macerata, Salerno e Sassari, che hanno proceduto a rimodulare il progetto, che hanno cioè convertito le attività progettuali originarie in nuove attività, anche in accordo con altri Enti, dovranno prevedere uno o più moduli di formazione ad hoc da erogare a distanza (FAD, video conferenza, altri sistemi tecnologici) prima dell’impiego degli operatori volontari nelle nuove attività. Le ore corrispondenti sono comprese nell’orario di servizio.
c) Per tutte le attività formative, compresi i moduli ad hoc aggiuntivi inseriti a seguito della rimodulazione delle attività progettuali, dovrà essere disposto un apposito registro contenente date e orari delle eventuali lezioni frontali, laddove sussistessero le condizioni di sicurezza, con le firme degli operatori volontari partecipanti e del formatore, ovvero, nel caso di formazione a distanza, appositi report di download e consultazione personalizzati o strumenti assimilati, oppure semplicemente un’autocertificazione delle ore erogate con tale metodologia, a firma del formatore.
d) Gli operatori volontari dovranno, in particolare, ricevere corrette e dettagliate informazioni sui comportamenti da adottare e sui dispositivi di protezione individuale adeguati all’esposizione ai rischi.
5. Attività di monitoraggio e valutazione
In considerazione della straordinarietà della situazione, le ordinarie attività di monitoraggio e valutazione condotte, comprese le verifiche previste e relativi strumenti utilizzati per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti nell’ambito delle attività formative, possono essere rimodulate rispetto alle ordinarie tempistiche e modalità (attraverso ad esempio la compilazione di questionari da remoto e laddove possibile l’organizzazione di incontri in videoconferenza tra i soggetti interessati – prevalentemente OLP e operatori volontari), avendo cura di raccogliere suggerimenti e feedback dagli operatori volontari rispetto alle modalità adottate per la prosecuzione delle attività di servizio civile.
6. Progetti non ancora avviati a causa della soppressione della data di avvio prevista per il 30 marzo u.s.
Al riguardo, tenuto conto delle osservazioni formulate dalle Sedi interessate circa la data del 30 aprile proposta da questa Presidenza Nazionale con il comunicato dell’8 aprile n. 64, verrà chiesta al Dipartimento l’approvazione delle graduatorie con avvio dei progetti dal 24 giugno 2020.
Ricordiamo infine che per quanti siano sottoposti alla misura della quarantena o risultino malauguratamente positivi al virus, è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa.
Si raccomanda l’osservanza della disciplina relativa agli aspetti organizzativi e operativi descritti dalla circolare del Dipartimento qui in parte riportati.
Il Presidente Nazionale Uici Mario Barbuto desidera ringraziare tutti i volontari per il lavoro sinora svolto, con particolare riguardo per quanti hanno sempre presidiato il proprio posto e compiuto il proprio dovere anche quando c’erano le condizioni per una “meravigliosa ritirata”, per continuare a garantire e offrire assistenza e supporto ai nostri soci e alle loro famiglie, in questo momento così difficile che sta attraversando il nostro Paese.
“Sappiamo bene che quanto facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Teniamo duro e ce la faremo”.