Nel 2007 si istituisce questa giornata per ricordare l’invenzione del Braille per opera di Louis Braille.
Un’invenzione che ha cambiato le sorti dei Ciechi, altrimenti costretti a continuare a vivere ai margini della società, senza dignità, considerati malati ed inabili alla vita, insomma, dei veri e propri relitti umani. Questa era la condizione dei Ciechi prima del tanto agognato diritto all’istruzione, reso possibile grazie al Braille, strumento indispensabile per poter accedere alla cultura ma anche all’intervento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che, costituitasi ben 100 anni fa, nel 1920, si è battuta affinché venissero assicurati ai disabili della vista i diritti fondamentali per conferire loro quella “dignità” mai avuta solo perché Ciechi.
Il 22.02.2020, il Presidio Uici di Sant’Anastasia, con un Convegno, ha ricordato l’evoluzione dei Ciechi per opera del Braille, mettendo in risalto il ruolo fondamentale e di grande responsabilità che ricopre la Scuola; l’Istituzione deputata alla formazione, ha il compito di educare gli individui, anche i disabili, fornendo loro tutte le competenze possibili per diventare uomini competitivi sul mercato del lavoro.
Ci hanno portato il loro saluto i cari amici che, ormai da anni, ci sono vicini: Gianfranco Di Sarno, Deputato M5S; Paolo Russo, Deputato e Socio onorario UICI; Carmine Ruotolo, Vicesindaco del Comune di Volla; il Professor Fusco dell’Istituto “Pacioli” di Sant’Anastasia.
I relatori ci hanno condotti nel fulcro del tema, facendo conoscere la disabilità visiva nei suoi molteplici aspetti: Giuseppe Fornaro, responsabile del Presidio e Referente Nazionale della Commissione Ausili e nuove tecnologie; Sandra Minichini, Tiflologa e Componente della Commissione Ausili e nuove tecnologie sez.Uici di Napoli; Antonio Maione, consulente di autonomia personale e domestica per disabili visivi.
Non potevano mancare alla giornata dedicata al Braille, Mario Mirabile, Presidente sez. Uici di Napoli; Enrico Mosca, Vice-Presidente sez. Uici di Napoli; Gaetano Cannavacciuolo, Consigliere regionale Uici; Giuseppe Ambrosino, Consigliere sez. Uici di Napoli.
Alcune significative testimonianze, hanno particolarmente coinvolto la numerosa platea; tali testimonianze sono state portatrici di un importante messaggio di Vita: che questa deve essere vissuta nella sua più completa pienezza nonostante un limite fisico.
Ricordiamo la testimonianza di: Antonio Russo, sordo-cieco; Giacomo Pietoso, scrittore non vedente; Luciano Cacciapuoti, scrittore non vedente.
Ringraziamo tutti i presenti per la sentita partecipazione ed i nostri Volontari.
Sandra Minichini