Era scritto nel regolamento: "è garantita l'assistenza medica su tutto il percorso e in zona arrivo, con un pronto soccorso d'emergenza e un servizio di massaggi da parte di fisioterapisti specializzati". E così è stato. Anche quest'anno Aifi Lazio ha contribuito alla riuscita di questo splendido appuntamento di sport, divertimento e solidarietà che si è svolto nella capitale il 18 marzo, grazie alla partecipazione volontaria di circa 70, tra fisioterapisti e studenti dei corsi di laurea in fisioterapia, che hanno trattato circa 1000 atleti, normodotati e disabili, secondo le stime fornite dall'organizzazione Sanitaria della Maratona. L'Aifi Lazio ha ricevuto i complimenti delle altre organizzazioni sanitarie presenti per la qualità dell'intervento e dell'integrazione realizzata nella gestione delle situazioni affrontate, soprattutto quelle di emergenza. Il fisioterapista Sergio Gigli ha coordinato con grande entusiasmo e professionalità tutte le fasi dell'organizzazione dell'intervento di Aifi Lazio alla Maratona, coadiuvato da Sergio Vinciguerra e Giovanna D'Angelo. Un plauso ai colleghi ed agli studenti, che hanno prestato la loro opera con professionalità, passione e disponibilità, affrontando la fatica di una giornata di lavoro intenso e in condizioni a volte disagiate, e dimostrando una straordinaria capacità di adattamento, per offrire delle prestazioni comunque di qualità elevata. La manifestazione sportiva ha rappresentato inoltre l'occasione per realizzare concretamente le intenzioni contenute nel protocollo d'intesa fra l'Aifi e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I) presieduta dal prof. Tommaso Daniele. Ai diversi significati dei messaggi, trasmessi dalla manifestazione sportiva e culturale, si aggiunge quindi anche quello dell'integrazione fra studenti e professionisti normodotati e professionisti non vedenti. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione efficiente fra lo staff organizzativo dell'Aifi Lazio e il delegato alla di formazione del Comitato Tecnico-scientifico Nazionale dei Fisioterapisti dell'U.I.C.I., Alfio Pulvirenti. I colleghi non vedenti provenienti da Udine, Gorizia e Varese, si sono integrati senza alcuna difficoltà, superando abilmente i problemi di comunicazione con gli atleti, provenienti dalle diverse nazioni, grazie ad una spiccata conoscenza dell'inglese, del francese, del tedesco e dello spagnolo. Le doti linguistiche e la professionalità negli interventi, hanno, fra l'altro, riscosso l'apprezzamento degli studenti che si sono avvicendati nell'affiancare i colleghi non vedenti. La realizzazione di questo obiettivo, solo in apparenza minuscolo, implica un'ulteriore possibilità di crescita sociale e culturale per una categoria professionale che vuole, a tutti i costi, proiettarsi con maggiore protagonismo nel futuro. Arrivederci alla Maratona 2013!
Giovanna D'Angelo, Loredana Gigli Sergio Gigli, Alfio Pulvirenti