Informazione e prevenzione sulla disabilità visiva, per costruire un futuro migliore ai più piccoli
Si è conclusa la seconda edizione del progetto promosso dalla Sezione Territoriale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rivolto agli alunni delle scuole primarie del territorio reggiano: più di 40 classi coinvolte per un totale di quasi 1.000 bambini.
Grazie al contributo della Fondazione Pietro Manodori e del Lions Club “Ferrante Gonzaga” di Guastalla, la Sezione Territoriale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS ha proposto per l’anno scolastico 2017/2018 la seconda edizione del progetto “Iniziamo dalla prevenzione e formazione dei più piccoli per costruire un futuro migliore ai disabili”, rivolto alle scuole primarie statali e paritarie del territorio provinciale. Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e di diversi Enti locali.
L’idea è nata dall’esigenza di “fare cultura” sulla disabilità per favorire l’integrazione civile e sociale delle persone con difficoltà visive, tenendo conto degli ottimi risultati della precedente esperienza e del costante confronto con le Amministrazioni locali e l’Azienda AUSL di Reggio Emilia. Tutte le attività sono state offerte gratuitamente sia agli Istituti sia alle famiglie coinvolte nel progetto.
L’Associazione ha inteso potenziare l’attività di sensibilizzazione e di prevenzione delle malattie oculari tramite un programma di screening volto ad individuare le principali problematiche visive legate alla fascia di età dei 5/6 anni, per ragioni legate alla maggiore possibilità riabilitativa dei più piccoli, andando a supportare il servizio svolto, da oltre un ventennio, dalla Neuropsichiatria Infantile sui bambini di 3/4 anni, ed operando in particolar modo su quei soggetti che non hanno frequentato le scuole dell’infanzia, su coloro che si sono trasferiti di recente nella nostra Provincia e sui bambini stranieri. Lo screening è stato svolto da personale specializzato – medici oculisti, ortottisti ed ottici-optometristi – sugli alunni frequentanti il 1° anno della scuola primaria e su quelli frequentanti il 2° anno segnalati dagli Istituti, puntando a controllare il visus, la motilità oculare, la percezione dei colori, la presenza di strabismo o ambliopia (meglio conosciuta come “occhio pigro”).
Ampia è stata l’adesione e la partecipazione delle scuole: sono stati coinvolti in attività informative e di sensibilizzazione 9 Istituti Comprensivi dislocati in 4 dei 6 Distretti Sanitari della provincia di Reggio Emilia (Correggio 2, Gualtieri-Boretto, Guastalla S. Orsola, Luzzara, Reggio Emilia Don Borghi-Rivalta, Reggio Emilia Pertini 1 e Pertini 2, Quattro Castella-Vezzano, San Polo-Canossa), per un totale di 41 classi, 841 alunni (una media di oltre 20 per classe).
Una seconda azione che il progetto ha voluto perseguire è consistita nell’attività di informazione sulla prevenzione delle malattie oculari, sul modo di relazionarsi con le persone con disabilità visiva e sull’utilizzo dei cani-guida per non vedenti come animali da assistenza. Alle classi è stato rivolto un incontro della durata di circa un’ora, avente ad oggetto le principali regole da seguire per prevenire le malattie legate alla vista (corretta alimentazione, postura sui banchi di scuola, comportamenti da evitare, ecc.) e le modalità per relazionarsi al meglio con i compagni aventi deficit visivi o altre problematiche, con proiezione di slide e video dedicati, nonchè distribuzione di materiale informativo fornito dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità (IAPB Italia).
Significativi i risultati sui bambini sottoposti a screening: su 773 visitati, 72 (appena sotto il 10%) sono risultati già portatori di occhiali o lenti e quindi già seguiti da uno specialista, 121 (oltre il 15%) hanno dato esiti positivi ai test lasciando presupporre l’esistenza di un difetto visivo e ne è quindi stata data notizia alle famiglie. Ai bimbi già in cura da un oculista è stato suggerito di continuare i controlli programmati, agli alunni che in precedenza non avevano manifestato problemi è stata consigliata una visita completa ed approfondita, svolta con priorità e a titolo gratuito presso uno degli ambulatori degli oculisti aderenti al progetto, che si ringraziano unitamente al Lions Club “Ludovico Ariosto” di Albinea.
“Il servizio è stato molto apprezzato da insegnanti e famiglie – dichiara la Presidente della Sezione Territoriale UICI Chiara Tirelli – e sicuramente utile per individuare e curare disturbi visivi di tanti bambini. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti promuove da sempre e in ogni occasione la prevenzione dei difetti e delle malattie legate alla vista, soprattutto quando si tratta di bambini, per i quali un intervento precoce è fondamentale per poter risolvere in tempo utile il problema, senza che questo comporti un eventuale deficit più grave in futuro. Ringrazio fortemente tutti gli operatori e i volontari che hanno contribuito a questo progetto facendo in modo che i bambini sottoposti a visita abbiano vissuto un’esperienza positiva e non invasiva, in quanto le visite effettuate sono state svolte con competenza anche sotto forma di gioco”.
Altra importante azione di sostegno all’integrazione dei bambini aventi difficoltà visive e non solo, è stato l’invito, rivolto ai Dirigenti scolastici, di informare i genitori e gli insegnanti dell’esistenza del progetto “Stessa strada per crescere insieme” (www.uiciechi.it/Psicologi/progettocnopuici.asp), realizzato a livello nazionale da UICI e CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi). Tale iniziativa si propone di offrire alle famiglie un sostegno psicologico da parte di professionisti appositamente formati, per accompagnarle durante la crescita dei loro figli. Un percorso mirato in tal senso prenderà avvio a Reggio Emilia il prossimo sabato 16 giugno con un incontro aperto a tutti i genitori che si terrà alle ore 10:00 presso l’Istituto per i Ciechi “G. Garibaldi”. Info su: www.uicre.it.