Potenza – “Piega al buio” – 8 marzo 2017

Un pomeriggio spensierato, coinvolgente ed emozionante all’insegna della cura del proprio hairlook nel quali le mani esperte della parrucchiera e quelle delle donne non vedenti, che lo fanno per abitudine, si sono incrociate per conoscere, apprendere ed apprezzare le nuove acconciature proposte. Per la parrucchiera è stato come tornare alle origini quando l’ascolto e il confronto con le clienti era determinante e proprio in questo contesto di assenza di visione la parola assume un valore straordinario. Il buio, pertanto, da limite diventa risorsa e strumento di relazione.
Il sentirsi a proprio agio, l’eleganza dell’abbigliamento e i sorrisi autentici scambiati con allegria fra tutti hanno fatto da cornice al singolare evento “Piega al buio. Una sfida insolita per vedere la bellezza oltre lo specchio” svoltasi nel pomeriggio dell’8 marzo dalle ore 16. alle 20. presso Donna Più di Penna Daniela, a Potenza. E’ stata una vera e propria sfida per la parrucchiera che si è sperimentata nel creare una acconciatura al buio, guardando solo con l’ausilio delle mani, e per alcune donne non vedenti che hanno imparato a gestire meglio il proprio hairlook in piena autonomia. Come ci si pettina senza guardarsi allo specchio, come lavarsi e asciugarsi i capelli, sembrano cose ovvie e scontate, ma non lo sono affatto per chi non vede e deve mettere in atto strategie differenti.
Da diversi anni la sezione UICI di Potenza propone e organizza eventi al buio per consentire a tutti di fare emergere l’enorme valore della multisensorialità e scoprire il significato profondo del poter conoscere gli altri, aldilà delle apparenze, ma è la prima volta che ha promosso questa interessante esperienza di comunicazione che rappresenta semplicemente la quotidianità per le persone non vedenti.
Il buio fa perdere gli abituali punti di riferimento e ci fa scoprire più pronti a recepire altre sensazioni, a sperimentare nuove condizioni di ascolto e di azione, ad individuare soluzioni impensabili ai problemi.
Il buio, dunque, è il filo conduttore di un 8 marzo che ha inteso esaltare il concetto di parità attraverso la conoscenza concreta e vissuta di donne ma soprattutto l’idea di non porsi limiti e guardare lontano senza mai smettere di sognare.

Foto di gruppo delle partecipanti

Foto di gruppo delle partecipanti