Con il presidente regionale dell’Unione Ciechi, Adriano Gilberti
“I bambini ciechi rischiano di non poter imparare l’utilizzo del codice Braille, perché nelle scuole mancano docenti in grado di insegnarlo. Sebbene il Braille abbia 200 anni di vita, rimane uno strumento insostituibile, capace di integrarsi con le moderne tecnologie utilizzate dai tablet e dagli smartphone”.
Lo ha ricordato il presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi, intervenendo in occasione di un incontro con gli allievi della classe 3^ F dell’Istituto Comprensivo di Cossato. A coordinare l’evento le insegnanti Ivonne Falcone e Anne Renolfi, docenti delle scuole medie Leonardo Da Vinci e Lucia Maggia.
“Grazie ad una legge del 2007 – ha spiegato Gilberti ai ragazzi – l’Italia è uno dei pochi Paesi al mondo a dedicare una solennità civile al Braille, il 21 febbraio. Giornate come questa diventano l’occasione per denunciare le difficoltà e i problemi di chi non vede e per richiamare l’attenzione pubblica sull’importanza della sensibilizzazione”.
Nel corso della mattinata il presidente Gilberti, accompagnato dalla sua inseparabile cagnolina Leda e dalla preziosa collaboratrice Laura, ha presentato ai ragazzi un video sull’addestramento dei cani guida e ha illustrato loro il corretto funzionamento di alcuni ausilii, tra cui il bastone bianco. Al termine della mattinata, dopo una breve lezione, gli allievi dell’istituto comprensivo si sono anche cimentati in una prova di scrittura Braille.
“È stata un’esperienza da ripetere – conclude Gilberti -. Ringrazio i ragazzi per la straordinaria attenzione dimostrata ed, in particolare, la dirigente scolastica Gabriella Badà per la grande sensibilità nei confronti dei non vedenti”.