Fase finale di NET.IN Campus, l’innovativo progetto per la realizzazione di interventi abilitativi nei campi estivi dedicati alle persone con disabilità visiva
ROMA, 24 maggio. Martedì 28 maggio 2019, alla conferenza stampa per la presentazione del manuale – Campi abilitativi e riabilitativi. Analisi delle esperienze verso un modello condiviso -. L’incontro si terrà alle ore 10,30, presso la sede della Presidenza Nazionale UICI, sita in via Borgognona 38 in Roma, nella sala “Enzo Tioli”. Durante i lavori saranno presentati i risultati del progetto “NET.IN Campus”. Alla conferenza stampa parteciperanno il Sottosegretario on. Salvatore Giuliano per il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ed il Sottosegretario on. Vincenzo Zoccano per il Ministero per la Famiglia e le Disabilità.
L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attuata in 18 Regioni italiane, ha consentito l’elaborazione di una metodologia operativa, condivisa e standardizzata, per lo sviluppo di interventi abilitativi dedicati alle persone cieche e ipovedenti dai 4 ai 25 anni.
Il progetto, di rilevanza nazionale, di cui l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è stato l’ente coordinatore, è stato realizzato con la partecipazione di diversi partner tra cui I.Ri.Fo.R (Istituto Ricerca, Formazione e Riabilitazione), ANIOMAP (Associazione Nazionale Istruttori Orientamento, Mobilità, Autonomia personale), CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per ipovedenti e ciechi), AReS (Associazione per il Riformismo e la Solidarietà), Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi e Università di Siena.
Il progetto si è realizzato da metà giugno a fine settembre 2018, sono state sperimentate le linee guida realizzate da un comitato scientifico, costituito dai professionisti degli enti partecipanti al progetto, affiancati da un gruppo di 11 supervisori che hanno applicato la metodologia nei 25 campi estivi realizzati da I.Ri.Fo.R in 18 Regioni italiane. La progettualità di NET.IN Campus ha coinvolto oltre 400 soggetti di cui 158 non vedenti, 134 ipovedenti e 180 pluridisabili, per un totale di circa 113.000 ore di attività. Il progetto “NET.IN Campus” non ha invaso le dinamiche dei singoli campi ma, al contrario, ha permesso di raccogliere dati ed esperienze, approfondire conoscenze ed aspetti del percorso di abilitazione delle persone con disabilità visiva e pluridisabilità. I risultati di tale indagine sono stati raccolti nel manuale in oggetto.
“NET.IN Campus nasce dall’esigenza di creare una solida rete sul territorio sperimentando e condividendo le buone prassi che da quasi 30 anni U.I.C.I. utilizza nei campi estivi territoriali organizzati insieme a I.Ri.Fo.R”, spiega Linda Legname, Responsabile dell’unità operativa di raccolta fondi e di progettazione e Componente della Direzione Nazionale UICI. “Dopo tanto tempo e un’attenta osservazione, si è profilata l’esigenza di una riflessione metodologica che fosse in grado di rispondere ai bisogni attuali, di una società profondamente cambiata. Per questo partendo dal presupposto che ogni intervento deve essere ‘cucito su misura’ della persona disabile, abbiamo deciso di validare e condividere un’unica metodologia per l’applicazione di un approccio che passa dal concetto di riabilitazione a quello di abilitazione. Ogni utente disabile sperimenterà tecniche e attività basate sulle proprie abilità, tenendo conto delle personali compromissioni fisiche e cognitive, utilizzando tecniche varie: dal supporto psicologico all’orientamento e alla mobilità, dalla tiflologia allo sport e riabilitazione sportiva. Così il disabile visivo, inserito in modo funzionale in un gruppo di pari, potrà sviluppare, promuovere e diventare consapevole delle proprie capacità e della propria autonomia, per una maggiore affermazione del suo ruolo nella società”.
“Questa iniziativa è importantissima poiché riunisce diversi aspetti sia organizzativi che scientifici, dandogli una prospettiva futura” – dichiara Mario Barbuto, Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. “Permetterà la costruzione di una rete omogenea e forte, che non si avvarrà più della sola formazione interna ma di scambi e contaminazioni con le associazioni che sul territorio nazionale promuovono le specialità necessarie alle persone con disabilità visiva. La metodologia potrà essere applicata in Sicilia così come in Lombardia, mettendo a fattor comune le buone pratiche sperimentate. Il progetto risponde peraltro a quella che è la mission di U.I.C.I. di consolidare e incentivare le collaborazioni con altri enti e associazioni creando un circolo virtuoso e offrendo alle persone cieche e ipovedenti risposte adeguate e tempestive”.