Nessun accordo raggiunto da U.I.C.I. con la Società Oftalmologica Italiana su IAPB – Comunicato Stampa

 L’incontro richiesto da U.I.C.I. intendeva superare il contrasto attuale e proseguire le attività su una nuova base di rappresentanza paritaria in seno all’organo di gestione dell’Agenzia nonché di fiducia reciproca

 

Roma, 7 settembre – È terminata senza trovare un punto di incontro e una visione comune la visita del presidente della Società Oftalmologica Italiana – Matteo Piovella – presso la sede dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti rappresentata dal presidente Mario Barbuto, Adoriano Corradetti e Linda Legname, componenti della Direzione Nazionale e dal segretario e dal direttore generale.

 

L’incontro di ieri in via Borgognona a Roma richiesto da mesi da U.I.C.I., aveva l’obiettivo di superare la situazione di contrasto con SOI relativa alla gestione della sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB (International Agency for the Prevention of Blindness). Contrasto che si trova oggi sottoposto al giudizio del tribunale civile di Roma al quale l’Unione si è rivolta due anni fa dopo il fallimento dei tentativi di conciliazione amichevole tra le parti.

A giudizio dell’Unione, nel 2015 è stato operato un cambio di statuto dell’Agenzia attraverso un percorso quanto meno discutibile che traeva vantaggio dalla temporanea posizione di maggioranza della SOI in seno all’Organo di direzione, nonché dal comportamento “infedele” di alcuni rappresentanti dell’Unione stessa, poi sollevati dalla carica e allontanati.

 

A conclusione di questo percorso di modifica statutaria, del quale la Presidenza e la Direzione Nazionale dell’Unione non erano mai state informate, l’Organo di direzione dell’Agenzia risulta composto da un rappresentante del Ministero della Salute, due rappresentanti di U.I.CI. e tre rappresentanti della Società Oftalmologica Italiana (SOI), ai quali si aggiungono altre tre persone, nominate direttamente dall’Organo stesso all’atto del proprio insediamento.

 

In questo modo l’Unione viene a trovarsi in una posizione squilibrata e minoritaria di rappresentanza all’interno dell’Agenzia, mentre invece tutte le attività di prevenzione svolte sull’intero territorio nazionale si appoggiano in gran parte sull’impegno e sull’operatività delle sedi regionali e territoriali dell’Unione stessa.

 

L’incontro di ieri in via Borgognona intendeva superare il contrasto attuale e proseguire le meritorie attività dell’Agenzia su una nuova base di rappresentanza paritaria e secondo un rinnovato spirito di comprensione e di fiducia reciproca.

L’intento di U.I.C.I. basato essenzialmente sulla necessità di ricostruire un clima di collaborazione, proprio a partire dal principio di pari dignità e di equilibrio nella rappresentanza in seno all’organo di gestione dell’Agenzia, è fallito dinanzi alle repliche del presidente SOI Piovella. Egli ha profetizzato un imprecisato futuro di collaborazione paritaria, condizionato però all’accettazione del presente stato di cose da parte dell’Unione, la quale tuttavia, nel presente, poteva soltanto riprendere il proprio posto minoritario nell’ambito dell’Agenzia, anche perché, sempre a dire del presidente Piovella, egli nutre la certezza pressoché assoluta circa l’imminente giudizio del tribunale di Roma in senso sfavorevole all’Unione stessa.

 

Alla ferma ma cortese opposizione da parte di U.I.C.I. dell’accettazione della proposta avanzata da SOI, gli accesi e inopportuni toni di risposta del presidente Piovella hanno finito per compromettere l’intero incontro, lasciando a SOI la totale responsabilità del fallimento della riunione.

Il presidente e gli altri dirigenti dell’Unione presenti, sbigottiti dall’impeto e dalle offese ricevute, lasciano comunque al solo Piovella la paternità dei propri comportamenti, ben consapevoli della professionalità e degli alti valori morali e civici che ispirano invece l’opera quotidiana di migliaia di medici oculisti, sempre attenti al decoro e alla dignità dei pazienti ciechi e ipovedenti con i quali entrano in rapporto e sempre pronti a offrire la propria collaborazione nelle attività di tutela sviluppate dall’Unione. Rimane dunque di assoluta priorità l’immediato ripristino delle condizioni di pari dignità e di equilibrio di rappresentanza tra i due soci fondatori – U.I.C.I. e SOI – sulle quali IAPB è stata costituita e ha fondato la propria attività e la propria presenza nel Paese.