Mattinata intensa per il Presidio Zonale Uici di Sant’Anastasia in seno al Progetto Alternanza scuola-lavoro con gli studenti del Liceo Scientifico “Torricelli” di Somma Vesuviana.
L’attività in programmazione prevede il rilevamento delle Barriere Architettonica sul territorio anastasiano da parte degli studenti coadiuvati dal Team Uici di Sant’Anastasia.
Il percorso è stato inaugurato da un meeting tenutosi presso la sala Consiliare del Comune; sono intervenuti l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Bruno Beneduce, il Responsabile del Presidio Uici, Giuseppe Fornaro, la Docente e Coordinatrice del Progetto (per il Presidio Uici), Sandra Minichini, l’Architetto, Ciro Di Costanzo, i quali hanno spiegato ai giovani studenti cos’è una barriera architettonica e soprattutto, è stato messo in evidenza che questa è il risultato dell’inciviltà degli uomini.
Gli studenti sono stati divisi in due gruppi, ad ogni gruppo è stata assegnata una zona dove rilevare le barriere presenti, le quali sono state fotografate col fine di realizzare una mappatura per poi procedere con un’opera di “risanamento” da parte dell’Amministrazione.
L’attività è stata ben strutturata, infatti, all’interno dei due gruppi che hanno percorso due zone diverse, erano presenti due disabili affetti da differenti disabilità: motoria e sensoriale; il senso di tale scelta è facilmente intuibile: la presenza di due differenti disabilità ha permesso il rilevamento, nonché la constatazione pratica, di più barriere architettoniche; questo ha mostrato ai componenti dei gruppi che, spesso, una barriera architettonica è un ostacolo per una disabilità ma non per un’altra.
Questo è stato il primo incontro di quattro, il prossimo ci sarà venerdì mentre gli altri due a metà Maggio; al termine verrà presentata una relazione al tavolo PEBA; dopodiché, si spera si provvedi con lavori di ristrutturazione e di abbattimento delle barriere.
Si ringraziano gli studenti coinvolti nel Progetto Alternanza scuola-lavoro, i quali hanno preso parte all’attività con estremo entusiasmo e attiva partecipazione, lasciandoci molto sorpresi…perché forte era il loro coinvolgimento, la loro curiosità e voglia di comprendere assumendo una condotta che mai si direbbe di ragazzi così giovani: disciplinati, educati e diligenti.
Grande è la nostra responsabilità…ogni volta che si contribuisce alla formazione di un individuo si è investiti da una responsabilità…ma, altrettanto grande sarà la nostra felicità e soddisfazione nell’apprendere che, avremo (lo speriamo) contribuito a creare delle “sane coscienze civili”.