Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Donna , sabato 5 marzo, su proposta della Commissione per le pari opportunità, abbiamo organizzato una visita al museo Pignatelli in Napoli. Nel bel giardino all’inglese che circonda la villa, siamo stati accolti dalla vice-direttrice dott.ssa Rosanna Naclerio, che ci ha dato il benvenuto e ci ha affidato alla dott.ssa Tiziana Beato, specializzata nella guida di visite tattili. Era una bella giornata anche se un po’ ventosa e ascoltare la storia della villa godendo del sole era molto piacevole. Abbiamo toccato i fiori delle camelie per cui il giardino della villa è famoso. Poi siamo entrati nell’edificio dopo aver salito le scale di marmo sorvegliate da due belle statue di cani. E’ stato come fare un salto nel passato. La dott.ssa Beato ci ha fatto sentire come ospiti dell’ultima principessa di casa Pignatelli, come se fossimo appena scesi dalle carrozze e quindi introdotti nella teoria di saloni riccamente arredati e decorati. Un tripudio squisitamente settecentesco di oro, sete, specchi e ancora oro! Consolles di legno finemente scolpite, camini in marmo guarniti da orologi in bronzo dorato, sontuosi candelabri a molteplici fiamme, divani e poltrone tappezzati con preziose sete di San Leucio. Siamo entrati nella bella sala da pranzo con l’enorme tavola imbandita con delicate stoviglie francesi e magnifici bicchieri di cristallo recanti lo stemma di casa Pignatelli: tre pignatte; ebbene sì , tre comuni pentole di coccio!
E ancora la biblioteca dove, durante i ricevimenti, si rifugiavano gli uomini a parlare di cose da maschi, a bere cognac , a giocare a biliardo e a fumare. L’odore sarebbe stato assorbito dagli splendidi pannelli di cuoio lavorato a sbalzo. Nel contempo, le donne si sarebbero trattenute nell’attiguo salottino a bere rosolio e a ciacolare.
Siamo poi saliti al piano superiore dove erano gli appartamenti privati della famiglia. Qui di recente hanno arredato alcune sale con i mobili originali ottocenteschi. Infatti abbiamo potuto ammirare il salottino privato del principe dove troneggia un raro esempio di cassaforte in noce e ancora librerie che ospitano preziosi volumi antichi. La sorpresa è stata la sala da bagno: di incredibile modernità il gusto del mobile con doppio lavabo , ma la meraviglia è stata toccare la vasca del principe ricavata da un unico enorme blocco di marmo completa da delfini da cui usciva il getto d’acqua.
Ma la visita non è finita con gli appartamenti come avrebbe dovuto, la nostra guida infatti, ci ha voluto regalare anche un assaggio del ricco museo delle carrozze che è parte della Villa Pignatelli. Ci ha mostrato dunque, un elegante coupè usato per recarsi a teatro, gli interni sono addirittura tappezzati in seta! Ancora non è stato realizzato un percorso tattile di questo museo, ma appena sarà pronto ci inviteranno a testarlo e noi non vediamo l’ora.
Abbiamo degnamente concluso la visita con una bella pizza a via Partenope dove il nostro presidente ha voluto omaggiare le signore con un apprezzatissimo ramo di mimosa.
Per chi vuole saperne di più su questo luogo ecco il link istituzionale:
Museo Pignatelli – Polo museale della Campania
Roberta Cotronei (Commissione Pari Opportunità)