L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti celebra la Giornata Internazionale della Donna
L’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, continua il viaggio itinerante dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti intrapreso anni fa. Quest’anno faremo tappa ad Avellino con l’evento “Donne in cammino – Sfide e opportunità” presso l’Hotel De La Ville a partire dalle ore 10:00.
Il cuore dell’evento ospiterà due Tavole Rotonde: “Donne e lavoro dal dopoguerra a oggi” e “Donne, disabilità e lavoro: sfide e opportunità”, attorno alle quali ruoteranno gli interventi di voci delle Istituzioni di Avellino, della Regione Campania e Nazionali.
All’evento parteciperà la Vicepresidente nazionale Linda Legname, la Presidente Uici di Avellino Maria Teresa Fattoruso.
Il messaggio del Presidente Nazionale Uici Mario Barbuto e la rassegna di tante voci di donne apriranno l’evento.
Una testimonianza speciale: Carmen Nader, studentessa universitaria siriana sfuggita alla guerra.
Un evento con il quale l’Uici intende sottolineare con forza l’importanza dell’impegno per i diritti di tutte le donne, sottolineando il cammino lungo e mai terminato delle conquiste sociali, economiche e politiche.
Ma non basta: si punterà l’attenzione su temi come l’uguaglianza di genere, i diritti alla maternità, le discriminazioni e le violenze contro le donne.
Anche questo 8 marzo, come quelli che lo hanno preceduto, trova un mondo del lavoro nel quale resta notevole la differenza tra la percentuale di occupazione maschile (76%) e quella femminile (56,5%). A essa, va sommata quella del gap salariale, per il quale le donne, pur svolgendo lo stesso compito lavorativo degli uomini, guadagnano meno dei loro colleghi. Tutto questo, senza considerare che la maggior parte dei lavori domestici, la cura dei figli o quella dei genitori anziani, restano ancora un compito esclusivamente femminile.
Se all’essere donna si aggiunge la disabilità ecco che scatta il doppio pregiudizio.
I dati delle donne occupate con disabilità sono davvero disarmanti. Per non parlare della possibilità delle donne con disabilità di raggiungere posti apicali, coniugare maternità e lavoro.
“È necessario un cambio culturale radicale e un patto di Alleanza che significa unire voci e intenti. Unità di intenti per costruire una rete che riconosca alle donne appartenenza e rappresentanza. Il primo impulso deve arrivare anche dal mondo delle associazioni dove ancora la presenza delle donne è davvero molto ristretta” – afferma Linda Legname – Vice Presidente Nazionale.