Love is Blind, Blind for Love: opera opere

Love is Blind | Blind for Love: opera opere, mostra di Caroline Lépinay, patrocinata dalla Fondazione Luciano Pavarotti, dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dal Museo Tattile Statale Omero, allestita nel palazzo Tiepolo Passi sul Canal Grande è aperta al pubblico dall’11 maggio al 29 settembre, nel periodo della Biennale d’Arte.

Love is Blind | Blind for Love: opera opere è un itinerario, o per meglio dire, un percorso – a più entrate e molteplici uscite – che cattura e coinvolge il visitatore attraverso nove sezioni, ispirate nella narrazione al mito di Amore e Psiche raccontato da Apuleio nelle /Metamorfosi/, più noto come /Asino d’oro/, composto nel II secolo d.C. e nella creazione delle opere a grandi maestri nel campo della musica, della letteratura, del cinema e dell’arte. Il titolo dell’esposizione riparte da Platone, dall’amore e dalla vanità e gioca con gli stereotipi perché è cieco chi vede solo l’oggetto del proprio desiderio e perde di vista le realtà del cuore, mentre l’amore rivela uno dei mondi possibili. Ogni creazione è un’opera: ognuna di esse fa parte della storia ed è associata a una musica. È un viaggio tra provocazioni tattili, stimoli visivi, suggestioni musicali e vocali, sollecitazioni olfattive che l’artista integra in un flusso emotivo continuo. I brani di esecuzioni liriche (la parola opera usata nel titolo si riferisce all’opera lirica, che per Caroline Lépinay rappresenta una delle espressioni artistiche più complete) sono una guida privilegiata verso altri spazi virtuali intuibili e sperimentabili.

“L’idea è nata a Ginevra – racconta Caroline Lépinay – durante una mia mostra, visitata da non vedenti, ho notato che il loro approccio tattile con l’opera gli permetteva di leggerla e comprenderla, come se fossi stata io stessa a raccontarla. Questo mi ha colpita e commossa”.

Eros Psiche Agape. Un insolito ménage à trois, è il titolo dell’introduzione di Giandomenico Romanelli alla presentazione della mostra di Caroline Lèpinay. La prima operazione originale e inedita compiuta dall’artista, è quella di dare personalità ad Agape (concetto caro ai Cristiani per i quali rappresenterà la realizzazione già in terra dell’amore e della carità fraterna attorno alla mensa del sacrificio), che, in un certo senso, prende il posto di Eros-Amore, il capriccioso figlio di Afrodite, spesso causa e agente di conflitti e contese anche tra gli dei dell’Olimpo. Agape rappresenta quindi il punto d’arrivo di un processo di affinamento, ma è anche il filo rosso per un’espansione e un approfondimento di conoscenza e di empatia che lo porta ad un livello superiore, a una umanizzazione più piena e consapevole.

Caroline Lépinay. Caroline Lépinay è svizzero-franco-canadese. Nata da madre franco-italiana e da padre francese, cresce in un universo culturale molto vario con valori comuni. Caroline consegue una laurea in Scienze politiche e si specializza in strategia e gestione delle crisi. Oltre alla pratica artistica, svolge attività di consigliere per leader politici e industriali francesi e canadesi. Nel 2009, realizza a Montréal una mostra intitolata /Violon et errance/, la cui opera centrale, /Le violon silencieux/, appartiene al collezionista e filantropo, David B. Sela, mecenate dell’Opéra de Montréal. Questo quadro è un’ode pittorica che mette in rilievo l’importanza del violino nella storia del popolo ebraico. Nel 2017, a Ginevra, Caroline realizza la mostra /Fra due silenzi/. L’esposizione è presentata e scritta in forma di Opera.

Lo spirito dei Patrocini. La Fondazione Luciano Pavarotti*sostiene la mostra di Caroline Lépinay per il suo sforzo di promuovere un’arte inclusiva che si rivolge a tutti e l’importanza che viene data alla parte musicale. Con questa mostra, scritta come un’Opera di cui le mani e la voce sono il fulcro, la Fondazione intende proseguire il cammino iniziato dal maestro Luciano Pavarotti. Cantante, pittore, organizzatore di eventi di beneficenza, Luciano Pavarotti ha sempre messo la sua voce al servizio dell’amore e della condivisione.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sostiene la mostra per la sua dimensione inclusiva che permette l’accesso all’arte ai ciechi e agli ipovedenti. La collaborazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si concretizza nella messa a disposizione di guide non vedenti e per l’organizzazione di attività sensoriali.

Il Museo Tattile Statale Omero concede il suo patrocinio all’artista per la dimensione tattile delle sue opere e la loro ricchezza creativa, in particolare per il lavoro sulla materia. Il suo Presidente, professor Aldo Grassini, ritiene che la mostra “Love is blind | Blind for love” dia senso al proverbio italiano “Si ama con gli occhi e con le mani”, perché le opere presentate si scoprono e si apprezzano sia con lo sguardo sia con il tatto.