Lettera al Presidente, di Gruppo “Difendiamo Le Torri”

Autore: Gruppo "Difendiamo Le Torri"

Anche se con ritardo, pubblichiamo lo scambio epistolare intercorso tra il gruppo “Difendiamo Le Torri” ed il Presidente Nazionale

LETTERA AL PRESIDENTE
Egregio Presidente,
con rammarico esprimiamo la nostra profonda delusione per il suo atteggiamento quanto mai evasivo e talvolta irriguardoso verso chi semplicemente Le chiede informazioni sul destino del Centro Le Torri di Tirrenia.
Ci dispiace dover constatare che le risposte fornite nell’ultima trasmissione “Chiedi al presidente” del 31 maggio scorso, siano o non-risposte, o siano in netto contrasto con quanto affermato precedentemente.
In sintesi:
Il 30 aprile scorso, in Consiglio nazionale, si pretendeva una decisione urgente onde poter effettuare lavori improrogabili, pena il rischio di non apertura del Centro per la stagione estiva.
Nell’incontro con la delegazione degli utenti del Centro, Lei aveva dato altresì ampie garanzie che la struttura non sarebbe stata svenduta, che la UICI sarebbe entrata in partnership con gli attuali gestori, anche se non si è mai capito chiaramente come, e che, in ogni caso, sarebbe stato effettuato un non meglio identificato sondaggio tra i soci/utenti.
Nella trasmissione del 31 maggio scorso invece, ad una domanda esplicita sullo stato delle trattative con gli attuali gestori, viene risposto che queste non sono ancora state riprese, d’altra parte i lavori, prima classificati come urgenti, adesso sembrano esserlo meno, ragion per cui il centro non rischia più la chiusura.
Ad un’altra domanda sull’opportunità che la UICI detenga comunque una quota di maggioranza nella partnership, Lei liquida la questione dicendo che si vedrà e comunque non si possono mettere troppi paletti.
Quando poi, a fine trasmissione Le viene segnalata una mail che sappiamo con certezza esserLe stata inviata prima dell’inizio della trasmissione, Lei mette lo stop con queste parole che denunciano in modo fin troppo eloquente il suo fastidio per l’argomento: “Abbiamo parlato anche troppo di Tirrenia”.
Alla luce di quanto fin qui esposto, capirà che ci sentiamo parecchio presi in giro.
Ci risulta in realtà che qualche lavoro sia già in corso d’opera, perciò risulta difficile credere alle sue affermazioni sul mancato inizio delle trattative con gli attuali gestori. Aveva assicurato che intendeva chiudere queste trattative entro luglio per arrivare ad una firma ad agosto: come è possibile concludere una trattativa che, alla data attuale, ancora non è iniziata?
Ci eravamo fidati delle rassicurazioni fornite il 29 aprile scorso alla delegazione dei fruitori che l’aveva incontrata: peccato che, probabilmente, il loro unico scopo fosse quello di farci abbassare la guardia!
In conclusione, mentre diciamo basta alle prese in giro, La preghiamo vivamente di informarci, una volta per tutte, su che cosa è stato deciso: è inverosimile che non sia ancora stato deciso niente. Se anche stavolta non riceveremo risposte o riceveremo risposte evasive, ci riserveremo di intraprendere tutte le iniziative che riterremo opportune per fare chiarezza sulla questione.
In attesa di un sollecito riscontro Le porgiamo distinti Saluti.

Ida Ammendolia – Vincenza Ammendolia – Domenico Asta – Giorgio Bissacco – Luisa Borsato – Luigi Bruno – Giovanni Camporeggi – Anna Centenaro – Maria Pia Chechi – Anna Colletti – Pasqualina Da Pozzo – Silvana De Angelis – Silvio De Bellis – Maria Lucia De Gruttola – Manolo Del Giacco – Calogera Di Puma – Fulvio Doglio – Doretta Fabbri – Maurizio Ferro – Gardino Fregnan – Maria Antonietta Gattuso – Sonia Gianchecchi – Anna Maria Guidi – Gianni Laiolo – Maria Teresa Mangia – Cristina Melega – Samanta Milillo – Vallì Nicchi – Savino Nicolini – Caterina Quagliata – Lucia Pecorelli – Sandro Perra – Strato Petrucci – Costante Piantoni – Gennaro Pisani – Roberto Realdini – Annibale Ribolla – Rosaria Roccaro – Italo Sacchetto – Silvia Secchi – Emma Stella – Roberto Vallero – Erminio Varricchio – Eliana Vergine – Antonella Violi – Teresa Zampriolo
per il gruppo “Difendiamo le torri”

RISPOSTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE
Salve amiche e amici,
Ancora una volta mi sarei grato se dimettessimo le parole inutilmente forti e anche un po’ offensive che finiscono solo per scavare solchi e depositare amarezze di cui non credo abbiamo bisogno.
Ho dato indicazioni al nostro segretario generale, circa una settimana fa, perché sollecitasse una ripresa del confronto con Olympic Beach, visto che le settimane stavano trascorrendo e la fine di luglio si avvicinava.
Nel frattempo, tuttavia, come da voi rilevato, i lavori più urgenti sono iniziati e stanno andando avanti al fine di consentire la regolare funzionalità della nostra Casa. Nessun allarme, dunque, in merito ai prossimi mesi estivi.
Le mie parole per radio sono state di certo fraintese, in quanto era mia intenzione soltanto sottolineare che nell’ambito di quella specifica trasmissione avevamo parlato ben ampiamente del tema, non perché in generale ne avessimo parlato troppo. Non ho mai mostrato alcun fastidio per questo argomento, anzi, semmai, passione, interesse e correttezza, come dirigente, come socio e come fruitore. E credo i miei atti passati e presenti ne diano ampia testimonianza. Questa vostra affermazione, dunque, non vogliatemene, la restituisco al mittente, ora sì, con un po’ di fastidio. Perché non mi piace, come credo non piaccia a nessuno, essere insultato. Non ho mostrato fastidio e non credo di avere preso in giro nessuno. E’ una pratica che non mi appartiene e che, anzi, per me suona quasi come un’offesa. Vi è una ben chiara deliberazione del Consiglio Nazionale, alla quale si è pervenuti dopo amplissimo dibattito prima e durante la riunione del 30 aprile. A quella deliberazione tutti siamo e saremo chiamati ad attenerci. La percentuale e la durata della partnership non siamo ancora in grado di precisarle, proprio perché le trattative sono in corso. Quando avremo termini chiari e precisi, spero entro il mese di luglio, come anche nella vostra lettera viene ricordato, l’ipotesi sarà sottoposta a consultazione tra i soci. Francamente non comprendo quali siano le mancanze delle quali mi si possa accusare in questa vicenda. E non comprendo, di conseguenza, i toni così aggressivi con i quali mi viene riproposta nella lettera. Sono tuttavia più che certo trattarsi soltanto del desiderio, in assoluta buona fede, di vedere concludersi un capitolo della vicenda in modo rassicurante per tutti. A queste rassicurazioni e a una felice conclusione cerchiamo di lavorare senza sospetti e senza inganni. Ma anche senza insinuazioni dolorose e malevole.
Buona estate e vivissime cordialità.
Mario Barbuto – Presidente Nazionale