Claudio Cola, presidente dell’Uici del Lazio illustra il nuovo assetto del Sant’Alessio che, come Azienda di servizi alla persona avrà maggiori strumenti per intervenire a favore delle persone con disabilità visiva. L’Uici del Lazio è stata protagonista anche di questo processo che proietterà verso la modernità il Centro più rappresentativo d’Italia.
Archiviata definitivamente la lunga era dell’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza, il Sant’Alessio – da poco trasformato in Asp – entra a pieno diritto nella modernità dei servizi resi alle persone con disabilità visiva.
La trasformazione da Ipab in Asp rafforza la Mission dell’Istituto che da oltre 150 anni si propone di realizzare il complesso di attività per promuovere il benessere e l’inclusione sociale delle persone disabili visive, offrendo maggiori strumenti di intervento e rafforzando l’interlocuzione con le altre Istituzioni e con la grande galassia degli stakeholders, i quali più facilmente troveranno nel Sant’Alessio un moderno punto di riferimento.
In questo lungo processo politico-burocratico di trasformazione, anche l’Uici ha avuto un ruolo determinante. L’interlocuzione con la Regione Lazio, sempre positiva anche nei momenti più delicati, ha trovato le giuste risposte nei rappresentanti dell’Amministrazione Zingaretti che hanno mostrato di tenere in debita considerazione le nostre proposte. A partire dal Consiglio di Amministrazione dell’Asp dove, a buon diritto, siederà un membro scelto dalla nostra associazione, quale “più rappresentativa” tra quelle dei ciechi. Il nostro rappresentante farà valere la voce dell’Uici, in quella sede dove troveranno posto gli altri due membri: uno nominato da Roma Capitale e il presidente, scelto dall’Ente Regionale.
Così come abbiamo ottenuto largo spazio di rappresentatività anche nel Comitato Consultivo di 9 membri, dove troveranno cittadinanza ben 3 componenti dal Consiglio Regionale del Lazio dell’Uici.
Tutto ciò si tradurrà in una maggiore capacità di incidere e di orientare le scelte del Sant’Alessio, Centro che grazie al lavoro indefesso realizzato negli ultimi 7 anni dall’attuale management, con il Comitato di Programmazione e Sorveglianza, ha saputo completamente ribaltare l’immagine dell’Istituto, ormai riconosciuto Ente pubblico di eccellenza per i servizi ai disabili visivi in tutta Italia.
Ora la scommessa sarà proiettare il Sant’Alessio nel futuro, realizzando una sinergia anche più stretta con Uici locali per rafforzarne la capacità di interlocuzione con le Istituzioni per garantire servizi sempre più moderni, puntali ed efficienti alle persone disabili visive.
Con questo obiettivo l’Uici è pronta a lavorare, sin da subito e con crescente determinazione, per spingere l’Asp oltre questa emergenza sanitaria che richiede sforzi e sinergie davvero straordinarie.