Lavoro, finalmente l’Uici Campania riesce ad ottenere i primi risultati di 4 anni di attività spesso silenziosa

Autore: Vincenzo Massa

Sono stati anni di silenzio lunghi e difficili, ma alla fine la strada inizia a farsi in discesa sui temi del lavoro. Nel 2018 la sezione Uici di Avellino ha spianato la strada, all’intero movimento associativo, riuscendo nel giro di pochi mesi ad ottenere circa 20 avviamenti e le ultime preso di servizio, da parte dei centralinisti, sono avvenute nel mese di agosto. Ad Avellino, dopo tantissime battaglie, ha fatto eco Salerno con l’avviamento di 10 centralinisti nella pubblica amministrazione dell’intero territorio provinciale. Ci sono voluti ben 12 mesi, per completare tutto l’iter burocratico, per arrivare alla graduatoria definitiva delle persone che saranno avviate al lavoro nelle prossime settimane. Un’ulteriore buona notizia, in queste ore, giunge da Napoli perché si è giunti, finalmente, alla pubblicazione della graduatoria definitiva dei centralinisti in attesa di disoccupazione, sono risultati 74 gli aspiranti, dopo uno stallo dovuto al cambiamento delle leggi in materia e alla confusione di competenze che si era ingenerata negli uffici della massima occupazione. La sezione napoletana, però, nel frattempo ha visto concludersi tre procedure concorsuali, che hanno permesso, sia in mobilità che in assunzione, la sistemazione di quattro posizioni lavorative. Ora ci aspettiamo lo sblocco di nuove assunzioni per fare in modo che il percorso diventi davvero virtuoso. Le note negative, purtroppo, giungono dalle province di Benevento e Caserta da dove non giunge alcun segnale di attenzione per l’avviamento al lavoro per i non vedenti. Come si può notare il lavoro è solo iniziato e sono grato ai presidenti e ai consiglieri territoriali per il loro lavoro quotidiano sul tema del lavoro che è diventato, qualche volta, momento di tensione forte nella nostra base associativa che, giustamente, si attende sempre risposte immediate ed, invece, questa volta ha dovuto pazientare parecchio per ottenere, attraverso i continui interventi dell’UICI, le prime risposte concrete. Non possiamo e non vogliamo fermarci ora perché non vogliamo che questa nuova fase si esaurisca sul nascere.