Sono un non vedente di Bolzano e da 5 anni sono interessato all’arte. Scolpisco legno, marmo e lavoro ceramica (www.biancoandrea.it). Tengo conferenze nelle scuole e all’università per spiegare che con entusiasmo e volontà si possono raggiungere risultati insperati, per aiutare le persone invalide ad avvicinarsi all’arte, per spiegare la necessità dell’accessibilità… Veniamo al dunque. Dodici giorni fa ho telefonato alla Biennale di Venezia chiedendo se alcune opere esposte fossero toccabili da parte di visitatori non vedenti. La risposta è stata: “Boh! E’ la prima volta che ci viene fatta una domanda del genere. Ci mandi una e mail”. Bene… Ho spedito immediatamente una e mail specificando i musei che già mettono a disposizione i loro lavori per i non vedenti. Dopo 12 giorni non ho avuto nemmeno una riga di risposta. Hanno cestinato la mail o sono imbarazzati, perché non sanno come rispondere? Ieri ne ho spedita una seconda allegando la precedente. Mi chiedo, però:
Perché nessuno ha mai posto loro questo quesito? Deve arrivare uno sconosciuto qualsiasi a sollevare una questione di civiltà e integrazione?
Andrea Bianco