Il Presidente nazionale Mario Barbuto, il 9 Gennaio è intervenuto all’importante audizione della X commissione al Senato per la definizione del decreto legislativo recante “Istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità”.
Il Presidente ha salutato con fiducia l’istituzione della figura che rappresenta un ulteriore passo verso la corretta e perfetta applicazione del dettato dell’UNCRPD e degli altri istituti normativi specifici di livello nazionale ed europeo.
Un estratto dell’intervento del Presidente Nazionale.
“Dato l’alto valore civile, sociale e morale incarnato nel provvedimento istitutivo gioverà individuare in modo chiaro anche all’interno del testo, le materie e le fattispecie oggetto di attenzione da parte del Garante, sia mediante le previste segnalazioni, sia attraverso la propria autonoma iniziativa di verifica. Come Associazione rappresentativa degli interessi di persone con disabilità, appare utile richiamare l’attenzione delle Commissioni parlamentari e dell’autorità di Governo sulla sostanza e concretezza delle azioni del Garante nelle quali sono riposte le aspettative legittime di centinaia di migliaia e forse milioni di persone, di esseri umani, ancora oggi troppo spesso oggetto di discriminazioni di ogni sorta e natura. Occorre infatti costruire quel tessuto di fiducia tra i cittadini e l’amministrazione in tutte le sue articolazioni, molto spesso minato alla base da fenomeni di inadempienza, ritardo, disapplicazione delle norme che causano la frattura con le istituzioni e il senso di straniamento vissuto sovente da molti di noi, persone con disabilità, dalle famiglie e da molti operatori del settore. Solo in tale prospettiva, infatti, assume significato l’istituzione di un Garante a tutela delle persone con disabilità che risulti davvero strumento nuovo, utile per contribuire a dare speranze e certezze a una quota rilevante della popolazione.
Per adempiere ai propri compiti, il Parlamento e l’Autorità di Governo, si auspica sappiano dotare il Garante di strumenti appropriati, risorse adeguate, specifiche competenze ed effettivi poteri di intervento.
In concreto, le principali aree di possibile discriminazione e/o violazione suscettibili di ostacolare nelle persone con disabilità il Diritto soggettivo di esprimere le proprie peculiarità di cittadini, nei diversi contesti sociali in ogni ambito, in condizione di parità con gli altri, ossia senza subire discriminazioni di sorta nei molteplici aspetti della vita quotidiana, riguardano:
- procedimento di accertamento e riconoscimento dell’invalidità civile, cecità e sordità; revisione del proprio stato di invalidità; concessione di provvidenze e agevolazioni economiche, fiscali, lavorative e di ogni altro genere;
- integrazione e inclusione scolastica degli alunni con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale; effettivo esercizio del diritto allo studio; fruizione piena e paritaria del servizio di trasporto scolastico, dei libri di testo e materiali di studio e di ogni altro presidio specifico di istruzione, formazione e assistenza;
- accessibilità completa alle infrastrutture e ai mezzi di trasporto, mediante l’eliminazione delle barriere architettoniche e sensopercettive presenti nel contesto urbano ed extra urbano; semplificazione delle procedure di rilascio del contrassegno di circolazione e di attribuzione delle piazzole di sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità; concessione dei contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche e sensopercettive negli edifici di abitazione e/o aperti alla fruizione del pubblico; accessibilità digitale ai dispositivi e ai mezzi d’uso comune quali elettrodomestici, ascensori, ATM; alle app, al web e ai servizi della pubblica amministrazione, delle banche e dei grandi fornitori di prodotti e-commerce;
- accesso incondizionato e completo al sistema di protezione sociale e sanitaria, di prevenzione e di cura, mediante la definizione di percorsi agevolati e l’offerta di supporto economico diretto e/o indiretto, riservato a persone con disabilità grave o gravissima, famiglie e caregivers familiari; agevolazione e sostegno ai progetti di vita personale indipendente; erogazione agevolata di prestazioni sociali e sociosanitarie connesse alla condizione di disabilità; predisposizione di progetti personalizzati di presa in carico (art.14, legge 328/2000); frequenza presso centri diurni, ospitalità temporanea e/o permanente in strutture residenziali, interventi di assistenza domiciliare;
- fruizione di cultura, tempo libero, sport, mediante la rimozione delle barriere architettoniche e sensopercettive, nonché la predisposizione di strumenti, dispositivi, adattamenti, capaci di favorire l’accesso a musei, teatri, cinema, luoghi storici e d’arte, palestre, piscine, stadi e palazzetti.
Intorno a queste aree tematiche che insistiamo perché siano elencate nel testo del provvedimento, almeno per sommi capi, proprio quali aree sulle quali chiamare il Garante a presidiare Diritti, effettuare verifiche, ricevere segnalazioni e promuovere opportunità, si gioca ora la credibilità e l’efficacia di un Organo che molti guardarono con scettico disinteresse al tempo della definizione della Legge 227 e che ora continuano a guardare con mille riserve in attesa di vederne l’operato alla prova dei fatti, mentre per una platea vasta di persone con disabilità potrebbe essere alimentata quella speranza di reale tutela in un modo e con una efficacia mai sperimentata fin qui”.
Per chi volesse di seguito il link alla seduta della X commissione: https://webtv.senato.it/4621?video_evento=244447
Pubblicato il 10/01/2024.