In vista del Congresso nazionale: come ci prepariamo?, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

In vista del prossimo Congresso si sono fatte varie riflessioni, ancora poche, ma oggi il quadro è radicalmente mutato a causa dell’imprevisto stop del presidente Daniele.

 

Auspico una sua rapida ripresa ma ritengo che se il suo rientro dovesse tardare l’associazione dovrebbe aprire un momento di confronto su come deve essere gestita questa fase così delicata per l’intera organizzazione.

 

Se Daniele era in postazione di comando, poteva anche essere schierato a favore di questo o quel candidato, di questa o quella cordata, ma sarebbe comunque stato un non candidato.

 

Oggi di fatto, la condizione di partenza rischia di non essere paritaria per chi volesse avanzare la propria candidatura perché il vice presidente, legittimamente si candida a succedere a Daniele.

 

Vorrei poter dire che lo spazio per il confronto esiste per tutti ma nei fatti così non è.

Faccio appello a tutti i dirigenti nazionali e ai presidenti regionali affinché il prossimo consiglio nazionale venga svolto il prima possibile e apra una riflessione su questi temi per poter dare all’associazione quella forza che gli manca per l’assenza di Daniele.

 

Il quadro di riferimento politico nazionale è così complesso che non possiamo permetterci di avere una struttura organizzativa precaria e non condivisa.

 

So di essere impopolare se affermo che al presidente nazionale non si possono concedere altre proroghe perché questo danneggerebbe l’associazione.

 

Se, invece, Daniele dovesse essere in condizioni di riprendere il timone, come auspico, perché questo significherebbe una buona notizia per la sua salute, abbiamo il dovere di chiedergli di strutturare un percorso che porti l’associazione al congresso con il massimo di agibilità per tutti i candidati alla presidenza e al consiglio nazionale.

 

Per quanto riguarda le candidature sin qui in campo, penso che sarebbe necessario poter aprire un confronto per poter giungere al congresso con due candidati, due squadre e due programmi.

 

Mi auguro, per il bene dell’associazione che questa occasione storica non venga depauperata a causa di egoismi personalistici.

 

Massimo Vita