Non esiste una sola risposta. Per qualcuno il suo valore è assoluto. Per altri è relativo: relativo verso cosa? E, si, perché parlando di relatività, dobbiamo usare un parametro di riferimento.
Così, per molti la vista è importante perché permette l’autonomia. Perché permette un movimento autonomo, Permette di leggere qualsiasi cosa su qualsiasi materiale, a qualsiasi distanza, e, non solo su fogli punteggiati. La vista permette movimenti veloci, spostamenti veloci, percezione immediata dell’ambiente, del mondo, e dell’universo.
Per la maggioranza dei ciechi, l’importanza della vista è relativa, principalmente nel contesto della autonomia. Spesso è tutta qui!
Perché? Ognuno avrà risposte diverse.
Per me la vista è un valore assoluto, non relativo verso qualcosa . La vista non permette solo l’autonomia , o di poter leggere tutto.
La vista è il possesso del mondo intero, dello spazio, del moto, delle luci, dei colori, delle fisionomie, ecc. Ed è molto di più che avere autonomia. Fosse solo un fatto di autonomia ,in certi casi, potremmo averla comunque. Ad esempio, la mia cecità è totale, ma riesco a fare lavori, bene quanto per un vedente, sfruttando il solo tatto e la conoscenza, insieme alla abitudine, magari sono lento , perché gli attrezzi sembra scappino via ogni volta che li cerco. Poi, però riesco a realizzare. Vinco il disagio con la pazienza e la volontà. Alleno la mente per immaginare le operazioni da fare cercando i modi più adatti per un non vedente. La fatica non è paragonabile a quella per un vedente, ma ,dico: si riesce. In casa ci sono tante riparazioni da fare: non si chiama uno specialista, intervenendo io, a modo mio, ma, si fa prima che chiamare qualcuno.
Però, appunto, il valore della vista è assoluto e, non sento un problema di autonomia, semmai un problema di moto, che essendo in difetto forzato, fa male al fisico.
spesso un cieco vive la sua esperienza attraverso diversi stadi sicuramente dolorosi e traumatici, giungendo, alla fine, allo stadio di rassegnazione e di accettazione , gli stadi nei quali non si lotta più per sottrarci ad un destino pesante. Allora la rassegnazione e l’accettazione, possono fermare il dolore psicologico, ma impediranno di lottare per opporci al destino: la logica che sopraggiunge è quella che se non ci si può fare niente è inutile lottare: meglio rilassare la mente e cercare di migliorare le condizioni di vita tramite aiuti di terzi, tramite gli ausili, ecc. Impegnando anche i familiari in una vita dipendente alle nostre necessità.
Il mio carattere è diverso: cerco la via di uscita che so essere difficile , ma che la medicina e la scienza possono trovare. A volte le speranze sembrano utopie, ma intorno a noi è pieno di realizzazioni che sembravano impossibili, ma che si sono realizzate , come, ad esempio, quella di gambe artificiali che permettono di correre più velocemente delle gambe naturali.
Tornando alla domanda iniziale, sul valore della vista, devo ribadire che il suo valore è assoluto. La vista vale il mondo intero: ,le immagini di un cielo che sfuma in mille colori, con nubi bianche o cangianti che si muovono realizzando forme mai uguali. I rossi dei tramonti , o i gialli, o i rosa , o gli aranciati ,dei tramonti. L’arcobaleno dopo i temporali. I fasci di luce che a volte filtrano tra nubi che si aprono . I fiori delle piante, le foglie delle piante . La neve che cade lenta in una atmosfera grigiastra. E, poi i volti dei nostri cari, i colori delle vesti, delle vetrine . Le luci delle vetrine, delle insegne . Il gatto che guarda verso la finestra per dirci che vuole uscire, o, si porta vicino alla porta per lo stesso motivo. Le immagini supernitide fornite dai nuovi televisori, inesistenti per un cieco. Il vecchio film muto che fa ridere tutti, tranne un non vedente. La mimica del comico che fa esplodere tutti in una risata improvvisa. Il dribling inaspettato dell’attaccante, prima di sparare in porta la saetta che porta la vittoria alla squadra del cuore.
Le stelle!
Puntini di luce nel cielo notturno. Quanti puntini? Tanti, così tanti che il buio notturno non è buio assoluto.
E, noi ci lamentiamo solo delle difficoltà a percorrere un tratto di strada familiare, senza un bastone bianco o un volontario al fianco.
La vista vale un mondo intero ,nel quale ci sono anche le opere degli artisti, i monumenti, grandiosi per bellezza che il solo tatto non può percepire .
Noi ciechi abbiamo già abbandonato il mondo , ne siamo fuori , tutto perché non è percepito a causa della perdita di un senso . Non vale la pena lottare per recuperarlo?
Dici che è impossibile? Un grande maestro di scacchi diceva che una partita di scacchi è perduta nel momento in cui la abbandoniamo .
Io dico che anche senza speranze, dobbiamo lottare, perché il mondo è pieno di imprevisti , ma va avanti anche seguendo le nostre opere ed i nostri desideri .
Varo Landi
Il vero valore della vista?, di Varo Landi
Autore: Varo Landi