Il documento finale della Conferenza “Rio+20” sancisce l’importanza della disabilità nel quadro delle politiche sullo sviluppo sostenibile

Autore: Manuela Esposito

Gli scorsi 20 – 22 giugno si è tenuta in Brasile la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile "Rio+20". Partecipanti rappresentanti i governi, il settore privato, le ONG e altri gruppi si sono riuniti a Rio de Janeiro per dare forma concreta alla lotta contro la povertà, alla promozione di società più eque e alla protezione dell'ambiente. Il movimento mondiale della disabilità ha accolto con grande favore l'inserimento nel documento conclusivo della Conferenza "Rio+20" intitolato "Il futuro che vogliamo" del riferimento alla disabilità in diverse parti del testo, in particolare, al punto 9 sulla responsabilità degli Stati di rispettare, proteggere e promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti, al punto 43 dove si afferma l'importanza dell'informazione e della partecipazione pubblica ai procedimenti amministrativi e giudiziari, al paragrafo 58(k) in cui si dice che le politiche di "green economy" nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà devono migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, al punto 135 dove tali politiche vengono legate alla promozione di un approccio integrato alla progettazione e alla costruzione di città sostenibili e di ambienti di vita sicuri e sani per tutti e, infine, al punto 229 dove si sottolinea la necessità di garantire la parità di accesso all'istruzione per le persone con disabilità.

Per approfondimenti si prega di consultare: http://www.un.org/disabilities/default.asp?navid=46&pid=1600
 
 
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