L’evento, a cui daranno il loro contributo autorità, esperti e studenti, si svolgerà in modalità remota e sarà trasmesso in diretta sulle pagine facebook regionali dell’ente promotore, i cui dirigenti affermano: “sarà un importante momento di condivisione valoriale”.
Tutto pronto per il simposio “Il braille: una storia di punti … Libertà e riscatto umano raccontati dal Mezzogiorno”, organizzato dall’UICI di Calabria e Puglia
Ci siamo: tra poco, alle ore 10, avranno inizio i lavori del simposio “Il braille: una storia di punti … Libertà e riscatto umano raccontati dal Mezzogiorno”, che, organizzato dai Consigli Regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Calabria e Puglia, in occasione della XV Giornata nazionale del braille, si svolgerà in modalità remota e sarà trasmesso in diretta sulle pagine facebook di UICI Calabria e UICI Puglia.
“L’evento – si legge in un comunicato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – costituirà un momento di confronto, d’interlocuzione, di scambio ideale e valoriale, su tematiche quali l’inclusione esistenziale e la promozione dell’Unicità, che troverà enucleazione attorno alle argomentazioni che autorevoli relatori proporranno all’uditorio inerentemente al sistema di lettoscrittura ideato e codificato nella prima metà del XIX secolo dal francese Louis Braille, il quale, sulle ali di una genialità capace di librarsi oltre ogni limite, oltre ogni difficoltà, oltre ogni pregiudizio, ha regalato a tutti i non vedenti del mondo una vera e propria lingua, una strada verso la conoscenza, una stella con cui infrangere il buio e dare alito alla luce dei sensi, della mente, del cuore, delle emozioni che la vita, nelle sue infinite sfaccettature, può regalare ai nostri sogni e ai nostri giorni. Da tali basi analitiche prenderà forma la nostra giornata di studio, divulgazione e sensibilizzazione, che, siamo certi, sarà foriera di rilevanti spunti di riflessione in ordine all’immaginazione di una realtà mondana più consona alla dimensione umana: un’immaginazione la cui trasfigurazione in termini fattuali dipende dalla capacità della società, intesa quale insieme di individualità pensanti e consapevoli della propria natura, di valicare lo steccato dell’indifferenza”. E chi meglio dei giovani può fare ciò? Loro, le giovani e i giovani, con il cuore e la mente resi fertili dallo studio, dal sapere, dalla curiosità sono naturalmente portati a guardare oltre ogni muro, oltre ogni asperità, a costruire ponti, a tendere la mano, a toccare la sostanza di ciò che appare difficile e a renderla semplice, proprio come succede nel sistema braille, ove il tocco di alcuni puntini riesce stupendamente a schiudere orizzonti sorprendenti e infiniti; e saranno proprio le voci degli studenti del mezzogiorno a imprimere la loro impronta al dibattito che si svilupperà durante il convegno: loro, le loro personalità, già abituate a confrontarsi con concetti quali riscossa, sviluppo, rinascita, atavicamente attinenti al contesto meridionale, sapranno interloquire con autorità ed esperti della materia, sapranno approcciarsi proficuamente alla sfera di riferimento del braille, sapranno apprezzare la sua essenza affrancatrice, rivoluzionaria, ariosa. Loro, le giovani e i giovani del meridione sapranno dire: “noi ci siamo!”