Il prossimo Mercoledì 12 Ottobre la Federazione Nazionale Delle Istituzioni pro Ciechi completerà finalmente il trasloco nei nuovi locali dell’immobile di Via Pollio 10.
Alla presenza del Presidente nazionale dell’Unione Italiana Dei Ciechi e Degli Ipovedenti Mario Barbuto, del Consiglio di amministrazione, del Segretario Generale e dei dipendenti della Pro Ciechi, dei rappresentanti di tutte le Istituzioni federate e soprattutto di tante autorità politiche e civili, in occasione della sua Assemblea Federale che si terrà proprio il 12 Ottobre, la Federazione inaugurerà ufficialmente la sua nuova casa. Adesso non c’è più tempo da perdere e per la Pro Ciechi si preannuncia un periodo intenso e ricco di ambiziosi progetti e di innovative attività, funzionali ai bisogni più disparati delle persone con disabilità visiva di tutte le età.
Commenta il Consigliere della Federazione Pro Ciechi Gianluca Rapisarda: “ La possibilità di poter contare su questi nuovi spazi più adeguati e soprattutto a norma (circa 3500 metri quadri con terrazzo, cortili esterni e giardino) ci mette nelle condizioni di poter aprire il nuovo Centro di Produzione Tiflodidattica alle scuole particolarmente interessate al fantastico mondo dei materiali e dei libri tattili.
Sì, i libri tattili destinati in particolare alla prima infanzia, attività fino a pochi anni fa appannaggio di produzioni estere dove, con determinazione, la Federazione si è gradualmente imposta con opere di riconosciuta qualità anche grazie alla caparbietà e alla competenza dei nostri operatori. Nella nuova sede di via Pollio, infatti, abbiamo in animo di creare uno spazio aperto al pubblico nel quale collezionare le migliori pubblicazioni tattili ufficiali, i migliori bozzetti e copie uniche prodotte in Italia, e tutti i prototipi di libri tattili che ogni due anni partecipano al “nostro” Concorso Nazionale di editoria Tattile illustrata TOCCA A TE!
L’obiettivo è quindi quello di creare una “Biblioteca Nazionale permanente di libri tattili illustrati” per la prima infanzia. Una “tattiloteca” aperta al pubblico, nella quale raccogliere pubblicazioni speciali e dove fare formazione a insegnanti e illustratori circa la grafica accessibile e le sue potenzialità didattiche ed estetiche”.
Aggiunge il Consigliere della Pro Ciechi Michele Borra: Il 12 Ottobre p.v. ci ritroveremo di fatto ad inaugurare questa nuova Sede particolarmente funzionale: gli ampi spazi a disposizione, ci permetteranno di implementare la produzione di sussidi tiflodidattici, buona parte dei quali, è bene ricordarlo, anche in questa circostanza, viene distribuita gratuitamente agli alunni disabili visivi tramite la scuola.
Nei programmi inseriamo la nostra volontà di acquistare nuove strumentazioni tecnologiche che permetteranno di ampliare la gamma dei sussidi già prodotti.
Queste scelte progettuali ci conducono direttamente al tema dell’inclusione scolastica, per il quale la Federazione offre il suo contributo anche attraverso la partecipazione al “Network per l’inclusione” dove, insieme ad altre Istituzioni quali Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti, Irifor e la Biblioteca per Ciechi di Monza, cercherà di essere protagonista nelle risposte da dare alle necessità dei nostri ragazzi, alle famiglie e ai diversi attori che intervengono nei processi di formazione.
Rispetto al problema dell’inclusione, la Federazione mantiene fermo il principio della specificità affermando che la crisi economica non può essere l’alibi per derubricare i servizi specifici a meri e generici interventi svuotati del loro valore peculiare, inserendoli nell’alveo indistinto e indefinito dei servizi a favore della disabilità.
Certo, tale visione porta con sé una serie di necessarie innovazioni che contemplino, nel contesto dei più aggiornati orientamenti pedagogici e, per noi, tiflopedagogici, figure professionali specializzate, come ad esempio il tiflologo o tiflopedagogista e figure ad esso correlate come l’educatore professionale in ambito tiflologico.
Tematiche sulle quali il “Network per l’Inclusione Scolastica” (vera e propria invenzione del Presidente dell’UICI Mario Barbuto e di cui la Pro Ciechi è tra i principali cofondatori) sta attivamente operando, cercando tra l’altro un legame più organico e stretto con l’Istituzione Universitaria e facendo comunque tesoro dei saperi acquisiti dall’azione diretta dei nostri Centri di Consulenza, da quelli della Biblioteca e dalle unità tiflologiche degli Istituti che operano su diverse aree del Paese.
In questo contesto, in considerazione del delicato compito che investe i nostri operatori, avvalendoci di questa splendida nostra nuova “casa”, sarà opportuno organizzare per loro un serio ed organico programma di aggiornamento continuo, che li possa mettere nella condizione di affrontare ancora con più elevata professionalità, le diverse problematiche favorendo anche la graduale e concreta omogeneità degli interventi.
Prosegue il Consigliere della Federazione Claudio Cassinelli: “Quest’ampia e confortevole nuova sede ci inorgoglisce e, soprattutto, rappresenta per la Federazione
motivo di rinnovato impegno a recuperare il massimo delle risorse, ricercandole là dove è già nota la sensibilità verso i problemi dei più fragili, masoprattutto, attraverso progetti di valore, credibili, aperti allepeculiarità del territorio come ad esempio, quelli già sperimentati con Fondazione Cariplo e Fondazione Enel Cuore, attivati grazie al progetto dei libri tattili e alla mostra “A spasso con le dita”, che tanto successo hanno riscosso in questi anni.
Nello stesso tempo nuove risorse sono da ricercare grazie a progetti innovativi (Tiflopedia e quelle iniziative legate all’utilizzo sempre più dinamico del web e della tecnologia informatica ed all’applicazione di nuove “app” volte a rendere veloce e immediato l’accesso all’informazione di carattere tiflologico e tiflodidattico)”
Al riguardo, precisa il Vicepresidente della Federazione Hubert Perfler: “In tale prospettiva, uno sguardo all’Europa è indispensabile e sarebbe auspicabile che la Pro Ciechi nel prossimo futuro ricercasse sempre più, rinnovando in questo senso una tradizione, relazioni, collegamenti e collaborazioni con Istituzioni o Organizzazioni similari che negli altri paesi dell’Unione attuano servizi, studi, ricerche sulle problematiche che più ci coinvolgono.
Non sarebbe da escludere la costituzione di un apposito “ufficio esteri” dedicato al rapporto con l’Europa, in sinergia con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti,volto a costruire proficui scambi scientifici, sul piano educativo e tiflopedagogico, nel segno dell’affermazione dei diritti sociali e culturali dei disabili visivi.
Con la volontà, naturalmente, di presentare e ottenere, unitamente a partner italiani e dell’UE, importanti finanziamenti europei, comel’esperienza dell’IstitutoRittmeyer di Trieste ci sta insegnando”.
Spiega il Presidente della Federazione Pro Ciechi Rodolfo Masto: “Al di là delle tante difficoltà che investono il nostro operato in questo momento di delicata transizione, questa inaugurazione è orientata ad anticipare il futuro con l’auspicio di promuovere una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza tra i tanti vari attori istituzionali e sociali oggi qui presenti, che hanno la responsabilità costituzionale e morale di realizzare quanto previsto dalla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità.
È ormai tempo che i sogni e le giuste ambizioni dei cittadini disabili visivi, si concretizzino nel segno di una società che deve ritrovare il coraggio di essere un po’ più visionaria.”
Conclude Mario Barbuto, Presidente nazionale dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti: “ La Federazione, dopo aver superato una fase delicatissima, guarda al futuro cercando di dare “corpo e anima” alle tante iniziative assunte. Tra tutte, la concretizzazione di un sogno: il Centro Polifunzionale per pluriminorati previsto dalla Legge 28 dicembre 2005, n. 278 che prenderà gradualmente vita, proprio qui in Via Pollio 10, in adiacenza ai nuovi uffici e laboratori della Federazione.
Quello dei ciechi con disabilità plurime è Un universo di persone che hanno sempre incontrato una attenzione minore di quanto fosse loro dovuto.
Una realtà umana e sociale che dobbiamo abituarci a tenere sempre in cima alle nostre priorità e verso la quale mai potremo dire di aver fatto abbastanza.
L’intenso e congiunto lavoro dell’UICI e della Pro Ciechi che ha sortito l’approvazione da parte del Ministero dell’Interno del nostro progetto di apertura di tale “unico” Centro polifunzionale proprio qui in via Pollio è Un esempio di eccezionale collegialità e collaborazione. Determinazione e reciproca fiducia che ci hanno consentito questo splendido risultato e che ci mostrano la via maestra per il conseguimento dei nostri obiettivi, raggiungibili soltanto attraverso l’unità di intenti nella nostra associazione e il riconoscimento del ruolo guida che L’Unione Ciechi è chiamata a svolgere in materia di minorazione visiva”.