Caro Rodolfo,
Mi spiace non essere qui presente di persona per darti l’ultimo saluto. Quel saluto che, in verità, ti avrebbe dato con immensa commozione il presidente Mario Barbuto. Il tuo caro amico Mario. Quello che mi ha parlato tante volte di te e di voi due, delle vostre peripezie per le vie di Roma, di Bologna, del mondo…
Quello che ha costruito con te il vostro ultimo capolavoro comune: la presidenza dell’Unione Europea dei Ciechi. Una funzione che forse avresti dovuto ricoprire già molti anni fa, come Mario suole ripetere spesso, ma che comunque è giunta a rendere onore, sia pure tardivo, al tuo lavoro e al tuo impegno.
Invece sono io, la vicepresidente, che per avventura si trova a renderti l’ultimo omaggio, in un ruolo il cui peso proprio tu, meglio di chiunque altro, potevi e puoi capire, avendolo ricoperto con perizia ed efficacia per tanti anni nella nostra Unione accanto a due diversi presidenti che hai coadiuvato sempre con lealtà, secondo i tuoi valori più cristallini.
Ti porto e ti porteremo nel nostro cuore, Rudy caro. Ora e sempre.
Difficilmente dimenticherò e dimenticheremo i tuoi consigli, la tua voce, la tua attenzione per i temi della disabilità visiva; il tuo lavoro sempre puntuale, preciso, rigoroso. La tua voce profonda e forse un po’ burbera, la tua mole imponente che a me, giovane dirigente alcuni anni fa, incuteva rispetto e un pizzico di timidezza.
Anche quando la nostra casa comune forse non è stata con te tanto magnanima, tu hai sempre continuato a lavorare e perseguito gli obiettivi con una visione chiara, netta, lucida, da uomo di Unione.
Non vi è compito più delicato di quello di contribuire alla crescita di un’associazione. E tu l’hai assolto con il tuo impegno, con il tempo, con dedizione e perseveranza.
Una vita spesa con noi e per noi.
Hai saputo parlare a tantissimi ciechi e ipovedenti in Italia e nel mondo con la tua parola penetrante e con le tante lingue che conoscevi.
Grazie, ti dico e ti diciamo soltanto Grazie.
Lasci un vuoto infinito e incolmabile.
Seguici, sorreggici, sussurraci i tuoi consigli preziosi.
Noi li ascolteremo.
Alla tua cara Anna, a Massimiliano, alla tua famiglia, un immenso abbraccio.
Buon viaggio, amico di tutti noi.
Riposa in pace.