Care e cari,
nell’approssimarsi della festività di Pasqua, desidero rivolgere un pensiero affettuoso e augurale
- ai nostri soci, a tutti i ciechi ipovedenti e persone con disabilità plurime;
- ai dipendenti, volontari e collaboratori a Roma e in ogni sede d’Italia;
- ai presidenti e dirigenti a ogni livello, territoriale, regionale, nazionale;
- a tutte le loro famiglie.
Una Pasqua che sarà ancora diversa dal solito anche quest’anno, nella quale continueremo rispettare distanziamenti e limitazioni, sacrifici e restrizioni. Nella quale, tuttavia, come sempre e più di sempre, alimenteremo i nostri cuori con la speranza che la difficile situazione sanitaria possa finalmente avere un termine preciso e definitivo tra alcuni mesi.
La distanza separa i corpi, ma non può dividere i cuori e le menti, per cui idealmente celebreremo insieme la Pasqua, gli uni accanto agli altri, coltivando una idea forte di resurrezione e rinascita spirituale.
Senza insistere in parole, a tutte e tutti, solo un sincero, affettuoso, fervido augurio di pace e serenità.