Dopo anni di impegno, la proposta di direttiva sulla European Disability Card è stata finalmente pubblicata. La libertà di movimento e l’equo accesso potrebbero diventare più reali.
L’Unione Europea dei Ciechi ha pubblicato una dichiarazione in merito alla proposta di direttiva COM(2023) 512 final (https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=27084&langId=de) .
Riportiamo qui di seguito il testo del documento.
Libera circolazione per i cittadini con disabilità: la Commissione Europea mette le carte in tavola
Dichiarazione dell’Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union – EBU)
06/09/2023
Oggi, dopo varie consultazioni con le parti interessate, comprese le organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità, la Commissione europea ha presentato la sua proposta legislativa per una Carta europea della disabilità. La proposta mira a promuovere l’effettivo esercizio da parte delle persone con disabilità del loro diritto alla libera circolazione agevolando il riconoscimento reciproco della condizione di disabilità per i titolari della Carta all’interno dell’UE.
“Ciò risponde all’appello di lunga data del movimento europeo della disabilità di espandere a tutti i paesi dell’UE l’attuale progetto pilota per il riconoscimento della disabilità in 8 paesi e di garantire la parità di trattamento per le persone con disabilità che esercitano il loro diritto di libera circolazione nell’UE”, ha affermato il Presidente EBU, Wolfgang Angermann.
Analizzeremo la proposta più nel dettaglio, in particolare per verificare in che misura la portata materiale del riconoscimento viene ampliata oltre l’accesso alla cultura, allo sport, al tempo libero e ai trasporti. In questa fase possiamo già comunicare le seguenti considerazioni:
- Accogliamo con favore la proposta della Commissione di adottare un’unica direttiva che copra sia la Carta europea della disabilità che il Contrassegno di parcheggio per le persone con disabilità, allo stesso tempo tenendo le due carte separate, ciascuna con i propri scopi e criteri di ammissibilità, anche se avremmo preferito un regolamento per una maggiore certezza giuridica. Siamo inoltre contenti che la Commissione proponga, per entrambe le carte, formato fisico e/o digitale a scelta del richiedente.
- Siamo tuttavia dispiaciuti che non sia stata colta l’occasione di facilitare il riconoscimento della condizione di disabilità quando ci si trasferisce permanentemente in un altro paese dell’UE e che sia richiesto in tale caso di sottoporsi a un nuovo accertamento dovendo ripartire da zero. Si tratta di una questione che dovrebbe essere affrontata urgentemente con un altro strumento giuridico se non è possibile farlo attraverso opportuni emendamenti alla direttiva.
Chiediamo al Parlamento europeo e agli Stati membri di utilizzare l’esame della proposta per preservare i progressi in essa contenuti per le persone con disabilità nell’UE, migliorandone ulteriormente il contenuto. L’EBU monitorerà la situazione molto da vicino, basandosi sulle raccomandazioni contenute nel nostro documento di dicembre 2022 (https://shorturl.at/wDJQ1).
La proposta è una delle sette “iniziative faro” della Strategia dell’UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.
Pubblicato il 12/09/2023.