L’interruzione improvvisa e inattesa dell’esperienza del Governo Draghi ha aperto per il Paese scenari nuovi, in rapida evoluzione, che pongono al centro le elezioni politiche del prossimo 25 settembre.
I raggruppamenti politici che partecipano alla prossima campagna elettorale sono impegnati nella definizione dei programmi, delle strategie e delle liste di candidati che caratterizzeranno il quinquennio di lavoro determinato dal responso delle urne.
In questo scenario, l’UICI, ritiene che i temi della disabilità debbano trovare adeguata presenza e rappresentanza nella prossima campagna elettorale e soprattutto nel prossimo quinquennio di governo del Paese, anche nel rispetto di quella aliquota di persone coinvolte, davvero molto rilevante, ove si tenga conto che la disabilità riguarda in modo diretto o riflesso ben oltre 5-6 milioni di cittadini italiani.
In proposito, la Presidenza, la Direzione e il Consiglio nazionale hanno elaborato una piattaforma di discussione e di confronto sulla quale invitano a ragionare e a convergere le Federazioni e le Associazioni rappresentative del mondo della disabilità e chiamano a misurarsi i raggruppamenti politici impegnati nella competizione elettorale e successivamente nell’azione di Governo e nell’attività del Parlamento.
La piattaforma programmatica, sviluppata attraverso un dibattito ampio ed esaustivo, pur nei tempi necessariamente stretti imposti dal momento attuale, evidenzia i seguenti temi:
– Adeguamento delle indennità e delle pensioni di invalidità, già prossime, per molti, a condizioni di miseria e ora sempre più insufficienti a offrire una vita dignitosa.
– Inclusione scolastica, formazione e Diritto al lavoro.
Misure per favorire l’occupazione di persone con ipovisione lieve e media.
Riforma della parte ancora non aggiornata della legge 113/1985.
Piena applicazione della normativa previdenziale anche nei confronti dei lavoratori assunti dopo il 1 gennaio 1996 e dei lavoratori autonomi.
– Strumenti e strutture di sostegno alle persone con disabilità gravi e gravissime.
Dare e restituire dignità di persona ai tanti sofferenti e offrire sollievo e cure amorevoli ai familiari.
– Dopo di noi e caregivers familiari.
Sostenere questa figura parentale e sociale con adeguate misure economiche continuative e specifiche.
– Servizi sanitari e sociali efficienti e pienamente fruibili.
Garantire massima priorità alle cure e all’assistenza nelle strutture sanitarie pubbliche, in continuità con le dimissioni ospedaliere, al fine di completare i percorsi riabilitativi prescritti nei tempi previsti.
– Mobilità autonoma, abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali.
Attuare misure per promuovere città, trasporti e luoghi di studio e di lavoro più fruibili e amichevoli per le persone con disabilità e per tutti.
– Diffusione delle tecnologie assistive e accesso garantito al “digitale” soprattutto nella pubblica amministrazione e nelle grandi aziende di servizio.
Prevedere nei programmi nazionali di digitalizzazione misure e azioni adeguate ad assicurare fruibilità e accessibilità di tutte le tecnologie assistive, in una logica di design for all.
– Aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Rivisitare e aggiornare i LEA che non variano da oltre cinque anni, per adeguarne risorse e modalità di intervento.
– Revisione del nomenclatore delle protesi del servizio sanitario nazionale.
Semplificare le procedure per ottenere ausili e dispositivi.
Garantire ai fruitori il pieno diritto di conoscere e di scegliere gli ausili ritenuti più adatti per il proprio percorso personale di vita, di studio e di lavoro.
– Revisione della legge sul servizio civile universale.
Incentivare e rendere più appetibile la partecipazione dei giovani.
Semplificare le procedure di gestione.
Allocare maggiori risorse, sia pure a parità di spesa, retribuendo il lavoro utile dei giovani, piuttosto che la mera cittadinanza ed eventualmente attingendo anche dalle spese militari.
– Confronto costante con le Associazioni della disabilità a livello nazionale e territoriale.
Per assicurare una migliore gestione delle risorse del PNRR e dare il massimo spazio possibile alla disabilità anche nei progetti delle altre missioni del piano, in linea con le raccomandazioni già emanate dal ministero alle disabilità.
– Esercizio del Diritto di voto in modo indipendente, personale e libero.
In linea anche con le raccomandazioni delle altre Associazioni d’Europa, attuare modalità e procedure che consentano a ciascun cittadino di votare in libertà, senza dover ricorrere all’accompagnatore in cabina elettorale.
– Attuazione della legge-delega sulla disabilità.
Assicurare la partecipazione diretta delle Associazioni e Federazioni rappresentative in ogni fase di elaborazione dei decreti attuativi, secondo il principio della carta dell’ONU “Niente su di noi senza di noi”.
Definire criteri normativi omogenei applicabili anche nella istituzione del Garante dei Diritti delle persone con disabilità a livello locale.
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ritiene che gli obiettivi sommariamente sopra elencati debbano trovare posto e spazio nei programmi elettorali di tutte le forze politiche in competizione, individuando concreti strumenti istituzionali e amministrativi per una loro reale applicazione nella prossima legislatura, mediante norme, disposizioni, provvedimenti e semplificazioni che diano la misura di un cambiamento profondo del Paese e delle sue istituzioni centrali e territoriali.
In proposito, tutti i dirigenti associativi a ogni livello, sono impegnati ad aprire un utile dialogo con i candidati e i gruppi in competizione, per chiedere impegno, adesione e concreta attuazione: non sfuggiremo al confronto, ma lo arricchiremo di contenuti generali e specifici per fare di questa campagna elettorale un utile strumento di programmazione e progettazione del futuro dei cittadini.
Inoltre, nel rispetto assoluto delle sensibilità e degli orientamenti personali di ognuno, l’UICI auspica che le tematiche della disabilità possano finalmente essere rappresentate nella prossima competizione elettorale anche da persone con disabilità e da figure professionali e familiari che hanno fatto del proprio impegno in questo settore una ragione umana e professionale di militanza civile.
In ogni angolo del territorio nazionale, in ogni occasione e circostanza propizia di presenza, dialogo e rappresentanza, le nostre Sezioni e sedi regionali, così come le Associazioni della disabilità in tutte le loro articolazioni, devono potere e saper partecipare al momento politico presente, rappresentando in modo adeguato i temi sopra richiamati e soprattutto, più in generale, i Diritti, gli interessi, le aspettative e le speranze dei milioni di cittadini con invalidità e disabilità, delle loro famiglie e degli operatori del settore, per cogliere quegli obiettivi e traguardi non più rinviabili.
Direzione nazionale U.I.C.I.
Roma 29 luglio 2022
Consiglio nazionale U.I.C.I.
Roma 9 agosto 2022