Sabato 28 Marzo l’U.N.I.Vo.C. di Napoli ha organizzato presso lo storico istituto per Ciechi Paolo Colosimo, sito in Via S.Teresa n.36, una festa i cui protagonisti sono stati:
ragazzi minorati della vista che hanno partecipato ai campi scuola che la nostra associazione promuove ogni anno con la preziosa collaborazione di volontari e con il sostegno economico de l LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI”.
In effetti volevamo offrire alla Prof.ssa Ottavia Grieco Cajati, donna di tempra ammirevole, di sensibilità raffinata, che da molti anni segue le nostre iniziative con partecipazione appassionata, un segno del nostro affetto e all’organizzazione del LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI” un ricordo tangibile della nostra gratitudine per l’assegnazione del premio “GIANPAOLO CAJATI” che, ormai, da anni ci sostiene.
Sembrava che tutto si profilasse come una semplice ed abituale manifestazione in cui c’è chi introduce, chi ringrazia, chi spiega ma, per una virtuosa sincronia di circostanze, la semplicità c’è stata, la ritualità, invece, ha ceduto il posto all’autenticità dei sentimenti ed ecco che:
Maria De Mieri, la nostra segretaria e collaboratrice che, con la sua passione, ma anche la sua intransigenza organizzativa, possiamo, a ragione ritenere l’animatrice di tutte le iniziative che sviluppiamo, generalmente restìa verso il parlare in pubblico, con la spinta un po’ scettica di Salvatore, di Silvana, di Ottavia e dei ragazzi fa il gran salto: prende la parola, ci coinvolge nel racconto del suo approccio con l’associazione, del come vive intensamente i rapporti con le persone, dell’esperienza che ha fatto e fa nei campi scuola e poi con la sua voce un po’ tremante tra emozioni e piacere di raccontare crea un clima di profondità e leggerezza al tempo stesso.
L’applauso dei presenti, il sorriso dei ragazzi, i commenti soddisfatti del gruppo del LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI” in sala, la festosità dei genitori, dei nostri partecipanti al campo scuola, l’intonazione di alcune belle canzoni suonate da Francesco Urso che accompagna l’armoniosa voce di Bianca Esposito, entrambi frequentatori di questi brevi, ma intensi e significativi soggiorni, producono in tutti noi uno stato d’animo di serena e gioiosa appartenenza.
Si è respirata aria pulita e, tra l’altro, in un luogo che non è enfatico, definire stupefacente:
sì, perché l’Istituto Colosimo è una vera ricchezza valoriale:
sale affrescate, giardini densi di odori armonici, dipinti di rilevanza artistica, museo di artigianato prodotto da tanti ciechi che in passato imparavano l’arte dei vimini, della rilegatura, della tessitura, di cui sono conservati manufatti di pregio e che testimoniano le grandi abilità manuali di tante persone che ci lasciano belle testimonianze.
Tutti ci siamo sentiti in un clima di bella e non compassionevole solidarietà e reciprocità: tutto è stato possibile perchè le passioni buone quando prevalgono sulle insane paure di ciò che è diverso, costruiscono sintonie ed assonanze.
Prof.ssa Piscopo Silvana