Accesso all’informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech
Si è svolta lunedì pomeriggio, presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, la conferenza “Leggere: un Diritto di tutti – accesso all’informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech”, grazie al quale sarà favorito il libero scambio di libri a livello sovranazionale. Ad oggi il Trattato è stato già ratificato nel mondo da diciassette paesi dei venti necessari a consentire la sua entrata in vigore.
Laura Coccia, Deputata al Parlamento e componente della commissione Cultura, che ha coordinato la conferenza, ricorda come l’accesso alla lettura e alla cultura sia un aspetto fondamentale, che deve essere garantito a tutti, in un Paese che vuole definirsi civile”.
Nel suo messaggio di saluto, Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, assicura l’attenzione del Ministero, in un confronto partecipato con le associazioni, per promuovere l’accessibilità dei beni culturali. “Lo scorso dicembre è stato istituito un ristretto gruppo di lavoro presso il Ministero con il compito specifico di individuare iniziative sempre più forti per la diffusione e l’applicazione delle ‘Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale’ emanate nel 2008, nel rispetto della convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità”.
“In Europa solo il 5% dei libri è accessibile ai non vedenti e questo numero si riduce all’1% per i paesi in via di sviluppo”, dichiara Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente EBU – European Blind Union. “Non poter leggere come gli altri equivale a violare un diritto umano fondamentale”.
Stefano Tortini, Vicepresidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sottolinea come “il diritto alla lettura è parte integrante del diritto allo studio e in questo l’Unione è sempre stata in prima linea, fin dal 1928, anno in cui fu fondata la Biblioteca nazionale per Ciechi per garantire la diffusione dei libri in Braille. Grande rispetto del diritto d’autore – aggiunge Tortini – ma senza compromettere il nostro Diritto di leggere e studiare. Tra i servizi informativi e culturali gestiti dall’Unione, il Centro nazionale del Libro parlato e il servizio Evalues che permette di scaricare, ogni giorno, alcuni fra i maggiori quotidiani italiani in maniera molto semplice e del tutto gratuita”.
“Il Trattato è un magnifico esempio di civiltà, solidarietà e concreta cooperazione internazionale a costo zero”, dice Rodolfo Cattani Segretario generale EDF – European Disability Forum. “Ratificarlo è un dovere morale, un atto di giustizia contro la discriminazione”.
David Hammerstein Mintz, nel suo intervento in rappresentanza dell’Unione Mondiale dei Ciechi, dichiara: “Da parte del Governo italiano, purtroppo, c’è sempre stato silenzio al riguardo del trattato. Siamo dinanzi ad una mancanza di volontà politica. Il Trattato è molto utile e non fa male a nessuno. Non ci sono prove, infatti, in nessun paese, dell’aumento della pirateria informatica da parte di associazioni che si occupano della disabilità visiva. Milioni di persone con disabilità nel mondo sperano ora di poter prendere in prestito libri più facilmente grazie al Trattato di Marrakech.”
“Gli editori amano i libri e amano leggere”. Inizia così l’intervento di Federico Motta, Presidente AIE – Associazione Italiana Editori. “Non siamo indifferenti nei confronti di quei cittadini che vogliono leggere ma non riescono a farlo. Tutt’altro! Abbiamo sviluppato numerose iniziative da vari anni, affrontandone i costi, anche in assenza dell’intervento pubblico. L’accessibilità alla lettura è un compito della Repubblica, ma noi editori non vogliamo sottrarci dal nostro dovere di sostenerla in concreto. Crediamo molto nella collaborazione e a questo scopo forniamo gratuitamente alla Biblioteca per ciechi di Monza i libri scolastici perché vengano resi più agevolmente in formato Braille e a caratteri ingranditi. Crediamo inoltre nell’innovazione tecnologica, e abbiamo messo a punto un sistema che garantisce già ora molti più libri accessibili, senza ulteriori costi per lo Stato e per la finanza pubblica. Il Trattato di Marrakech vive un momento di impasse e di rimpallo di competenze tra l’Unione europea e gli Stati membri. Non occorre tuttavia aspettare la ratifica e la successiva Direttiva europea. Mettiamoci subito attorno a un tavolo: editori, persone portatrici delle diverse disabilità di lettura, e classe politica. Anticipiamo il processo e troviamo le soluzioni normative migliori per recepire il Trattato. Questo è ciò che conta”.
“La Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili – oggi finanziata e sostenuta da AIE, si occupa della promozione del libro e della lettura in tutte le sue forme tradizionali e digitali, attraverso attività di educazione, informazione, sensibilizzazione e ricerca”, commenta Cristina Mussinelli, Segretario Generale della Fondazione. LIA ha già messo a disposizione oltre diecimila Ebooks in formato totalmente accessibile, coinvolgendo un elevato numero di aziende editoriali italiane, oltre a sviluppare la propria azione anche all’estero, dove incontra favore e riconoscimento.
Il Presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto conclude la conferenza auspicando che presto anche l’Italia proceda alla ratifica del Trattato, nello spirito dell’impegno assunto con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “Raccogliamo inoltre l’appello positivo del presidente dell’Associazione degli Editori e siamo pronti a collaborare con tutti per garantire il vero Diritto alla lettura per i ciechi e per gli ipovedenti italiani”.
Trattato di Marrakech: https://www.youtube.com/watch?v=_lpUe-Z0lXA
Per ulteriori informazioni:
Chiara Giorgi
Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
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