Lo scorso 27 giugno a Marrakech l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale delle Nazioni Unite (OMPI) ha scritto un pezzo di storia con l’approvazione di un trattato sul diritto d’autore a favore delle persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria. Si tratta del primo trattato sulla proprietà intellettuale che va a vantaggio dell’interesse pubblico piuttosto che degli interessi dei titolari dei diritti e giunge a conclusione di quasi cinque anni di difficili negoziati intrapresi dall’Unione Mondiale dei Ciechi, con il sostegno attivo dell’Unione Europea dei Ciechi e in collaborazione con altre ONG. Attualmente, il diritto d’autore è regolato dalla legislazione nazionale che ha l’effetto di impedire alle organizzazioni di/per non vedenti di paesi vicini di condividere i testi in formato adattato, causando in tal modo l’inutile duplicazione di produzione di libri in formato accessibile.
Che cosa significa questo per le persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria? Attualmente solo il 5% di tutti i libri pubblicati nei paesi industrializzati e meno dell’1% di quelli pubblicati nei paesi in via di sviluppo sono prodotti in formato accessibile – braille, caratteri ingranditi e audio – di cui le persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria hanno bisogno. Il fulcro di questo trattato è l’articolo che autorizza le organizzazioni e le biblioteche di/per persone con disabilità visiva a condividere le loro raccolte di titoli accessibili con altre comunità della stessa lingua in tutto il mondo. Esempi di questo sono la Spagna e l’Argentina, che potranno condividere le loro raccolte congiunte di oltre 150.000 titoli con tutti i paesi dell’America Latina non appena il governo di ciascun paese beneficiario avrà ratificato e applicato il Trattato. Allo stesso modo, le raccolte in francese, in arabo, in cinese, ecc. potranno essere condivise in tutto il mondo con quelle comunità di migranti che al momento non possono prendere in prestito legalmente o acquistare un titolo accessibile dalla loro patria.
L’ex-Presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi , Maryanne Diamond, capo della delegazione WBU per i colloqui sul trattato di Marrakech, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato intensamente per molto tempo per questo giorno. Siamo molto contenti che gli stati membri abbiano raggiunto un accordo su un ottimo trattato che farà fare un altro passo avanti all’inclusione delle persone non vedenti nella società. Il 27 giugno, giorno dell’approvazione del trattato è una data particolarmente significativa, perché è il giorno della nascita di Helen Keller. Lei sarebbe stata orgogliosa di vedere i diritti umani prevalere anche in questo caso”.
Comunicato stampa dell’Unione Europea dei Ciechi sul trattato OMPI del 3 luglio 2013, Redazionale
Autore: Redazionale