Venerdì scorso, a Lamezia Terme, s’è svolta l’Assemblea dei Soci della Sezione Territoriale UICI di Catanzaro. La Presidente provinciale Luciana Loprete: “Un momento di altissimo valore democratico ed associativo, per la salvaguardia dei nostri diritti”
In un’Associazione di rappresentanza e tutela degli interessi morali e materiali di una categoria, qual è l’UICI, la sede territoriale costituisce l’elemento fondamentale o, se vogliamo usare un’immagine più evocativa e, certamente, maggiormente consona alla piramidale importanza che essa riveste contestualmente all’attività di un organismo articolato come quello in questione, la testata d’angolo che rende solida, forte, armonica l’intera struttura organizzativa: del resto, è la sede territoriale l’anello di congiunzione tra la base associativa e i quadri dirigenziali; è presso la sede territoriale che giungono le istanze, le problematiche, le criticità che lambiscono la quotidianità dei ciechi e degli ipovedenti; è nella sede territoriale che i soci dell’UICI incontrano le vite, gli umori, le riflessioni dei loro compagni di viaggio; in definitiva, è la sede territoriale il fulcro, il centro, il faro attorno a cui trova precipuo riferimento la parte più viva e, perciò, più vera dell’UICI. Risulta, perciò, chiara la valenza che, in seno all’attività di una sede territoriale, costituisce l’assemblea annuale dei soci: non solo un consuntivo inerente alle attività dell’anno trascorso, ma soprattutto una mappa, un percorso, uno sguardo prospettico verso il domani, verso le sfide che ancora attendono l’UICI e i suoi associati, verso le nuove conquiste lungo l’itinerario dell’autonomia e di un’integrazione sempre più concreta. Un appuntamento, questo, che la sede territoriale di Catanzaro, presieduta da Luciana Loprete, ha vissuto venerdì scorso a Lamezia Terme, nella cornice della Sala del Santuario di San Francesco di Paola: “un momento di altissimo valore democratico ed associativo – si legge nella relazione morale che la Presidente Loprete esporrà ai soci – per tutti noi . Non vi nascondo che sono emozionata di trovarmi quest’oggi con voi tutti in questa rinomata location e soprattutto nel territorio di Lamezia Terme. Ritengo e credo infatti che sia la prima volta che un’assemblea dei soci viene celebrata nel territorio Lametino, e che questo dimostri ancora una volta come il nostro ente è una famiglia unita che cerca di soddisfare sempre e comunque le esigenze di tutti. Certo il campanilismo non manca, le critiche neanche, ma siamo convinti, come consiglio e come sezione, di aver fatto nell’anno appena passato ciò che era nelle nostre possibilità per quanto attiene la copertura dell’intero territorio provinciale, adoperandoci nel mettere in campo tutte le professionalità possibili in favore di tutti i ciechi, ipovedenti e pluriminorati del territorio. Un ventaglio ed un’offerta di servizi talmente ampia e variegata che spesso, altri enti a noi vicini hanno preso ad esempio nell’intento di poter offrire a loro volta un servizio preciso e puntuale come quello che a seguito di un rodaggio ben fatto, ora rappresenta un modello da seguire tant’è che spesso e volentieri la nostra sezione ha presenziato sulla stampa locale ed associativa nonché sulla web radio della nostra Presidenza Nazionale, oggi più vicina al territorio ed all’utenza con l’uso dei social network e dell’assistente vocale Alexa. Una relazione dettagliata, focalizzata su tutte le attività che “il 2018 ha visto sorgere: utilizziamo tale termine perché l’Unione come sempre professiamo, è quella famiglia che dal 1920 ci ha permesso di vedere la luce del sole perché seppur molti lo dimentichino, oggi se tutti noi abbiamo delle pensioni e delle indennità considerevoli, se abbiamo il mondo del lavoro a noi aperto e se è stato possibile acculturarci, lo dobbiamo alla nostra Unione ed a chi prima di noi ha lottato in ogni sede ed in ogni modo affinché i diritti essenziali dell’uomo vedessero la loro applicazione anche per la nostra categoria. Le attività come di consueto hanno riguardato tutte le fasce di età in considerazione della nostra forte convinzione che il rapporto intergenerazionale sia uno strumento fondamentale per la crescita dei più giovani rappresentando di contro un forte stimolo per i più anziani. Ovviamente il tutto anche suddiviso per ambito e categoria come nel caso dell’integrazione scolastica che è per noi uno dei più importanti interventi che ogni anno ci vede attivi presso le scuole di ogni ordine e grado sia in fase preliminare che durante il percorso scolastico. Il 2018 ad esempio è stato connotato da una importante azione di formazione rivolta a circa 70 docenti e che, voluta dall’Ufficio Scolastico Regionale, ha visto la nostra sede di Via Spizzirri diventare per due settimane il centro di formazione di una buona parte degli insegnanti di sostegno del territorio regionale. Un vanto per la nostra sezione in quanto l’intento dell’USR è stato proprio quello di affidare ad un ente rappresentativo e preparato come il nostro, la formazione degli insegnanti che nell’A.S. 2018-2019 avrebbero seguito alunni ciechi, ipovedenti e pluriminorati. Inoltre la nostra presenza è stata constante all’interno delle scuole di ogni ordine e grado tant’è che il nostro personale in più occasioni ha partecipato agli incontri dei gruppi scolastici dei nostri alunni disabili visivi. L’integrazione scolastica è individuata come un intervento strategico perché una buona e completa integrazione rappresenta la rampa di lancio per un altro inserimento fondamentale, quello dell’avviamento al lavoro. Finito il ciclo di studi infatti è quanto mai fondamentale avviare ogni azione e strategia affinché il mondo del lavoro possa trovare collocazione per i nostri ragazzi, da questa volontà infatti con estrema soddisfazione possiamo asserire che il 2018 come il 2017 ha visto ancora una volta un buon numero di assunzioni. Abbiamo infatti operato per snellire le graduatorie di cui alle L. 113/85 nonché le graduatorie di cui alla L. 68/99 che rispettando i parametri delle nuove figure equipollenti ci ha dato modo di avviare nuovi addetti alle mansioni amministrative, docenti, operatori di call center, URP ed operai in enti pubblici e privati. Ovviamente il nostro lavoro non può e non deve ritenersi concluso perché seppur tante siano le persone avviate, tante altre sono quelle ancora da avviare ed è per questo motivo che la nostra associazione ha messo in campo ogni forza affinché si mantenesse la propria rappresentanza all’interno dei comitati tecnici per l’avviamento al lavoro dei soggetti disabili perché, come sancisce la convenzione ONU sui diritti dei disabili, niente su di noi, senza di noi. Ogni azione, ogni intervento ed ogni intenzione è finalizzata a dare una continuità nel percorso di crescita del soggetto, da qui ne deriva la necessità di perseguire la strada della formazione e della riabilitazione attraverso costanti azioni tendenti all’emancipazione del soggetto cieco, ipovedente e pluriminorato. Azioni che anche nel 2018 sono nate da una costante collaborazione con l’IRIFOR e che hanno visto l’avvio di progetti sul “supporto alla genitorialità”, di “intervento precoce” per bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, progetti di Orientamento, Mobilità ed Autonomia Personale per adulti e studenti, il Campo Estivo abilitativo e riabilitativo per giovani sino ai 35 anni, Campo Estivo per adulti, un corso di tifloinformatica per ragazzi disoccupati che ha visto la partecipazione di 10 utenti per un totale di 120 h di lezione in aula ed infine l’immancabile laboratorio teatro-corale che ci ha visti costantemente impegnati nelle prove settimanali e nelle tantissime esibizioni dove siamo stati protagonisti in ambientazioni di notevole rilievo anche nazionale. L’attività corale nello specifico, è divenuta negli anni anche uno strumento di solidarietà nei confronti di altri enti e soggetti tant’è che ci ha permesso di portare il nostro messaggio di speranza all’interno dell’istituto penitenziario “U. Caridi” di Catanzaro; attività che ci ha, inoltre, condotto a stipulare con il tribunale minorile e ordinario un protocollo d’intesa per la messa in prova dei detenuti. Solidarietà ovviamente che non si è esaurita esclusivamente con tali momenti, giacché tante altre sono state le occasione ove la nostra sezione è stata protagonista di iniziative solidaristiche, come il Banco Alimentare, e di azioni di supporto alla collettività, attraverso i servizi legali, assicurati dal Consulente Legale Regionale, e fiscali, garantiti dal consulente del lavoro e fiscale sezionale, oltre che attraverso l’attività strategica di CAF e Patronato. Quest’attività ci ha consentito quindi di allargare l’azione della nostra associazione anche all’esterno tant’è che nell’ottica di una sempre più ampia diffusione della nostra organizzazione, del mondo che ci circonda e della prerogativa d’integrazione nel contesto sociale territoriale abbiamo proseguito nella collaborazione con enti come il Banco Alimentare, l’Associazione Italiana Arbitri, il CSV di Catanzaro e molte della associazioni ad esso iscritte. Abbiamo inoltre stipulato convenzioni con associazioni di rilievo come l’AVIS che ci ha visto impegnati nel comune intento di prevenire la cecità con campagne itineranti e donazione del sangue anche nelle varie sedi comunali di AVIS e che a Dicembre presso la nostra sede ha permesso l’organizzazione di una giornata interamente dedicata alla donazione. La Prevenzione della Cecità infatti è da considerarsi come una delle principali azioni della nostra sezione, molte sono infatti le occasioni anche grazie al Lions Club di Soverato e nelle quali abbiamo dato la possibilità alla cittadinanza di sottoporsi a screening gratuito ed al quale a circa il 40% abbiamo suggerito un approfondimento specialistico. La prevenzione della cecità, per noi come anzidetto di notevole importanza ci ha visti protagonisti durante tutto l’anno, con il supporto di tanti specialisti, ai quali va il mio ringraziamento. Essere incisivi e saper esporre quanto necessario per portare il giusto messaggio nelle occasioni richiede una continua formazione ed un costante aggiornamento, in tale ottica quest’anno la nostra sezione ha partecipato ad alcuni corsi di formazione indetti dal CSV di Catanzaro, dal Forum del Terzo Settore, dalle nostre Presidenze Nazionali dell’UICI e dell’IRIFOR. A nostra volta abbiamo organizzato sul territorio azioni di formazione ad esempio con l’associazione soccorso senza barriere per la formazione del personale di soccorso sulle modalità di intervento con un soggetto cieco, e successivamente abbiamo esteso la formazione agli utenti con un seminario formativo nel quale sono state esposte le principali nozioni per il salvataggio e come comportarsi in caso di terremoti o disastri climatici. Siamo inoltre stati presenti all’interno dell’Accademia delle Belle Arti dove, dopo aver partecipato alla formazione sull’arte accessibile abbiamo incontrato i giovani allievi dell’ente accademico per avviare di concerto un percorso di arte sul territorio. Ciò dalla necessità emersa da un territorio che ha bisogno di una costante sollecitazione sul tema della disabilità e che ci ha visti promotori anche di numerosi eventi e manifestazioni, tutti legati dal comun denominatore dell’integrazione, ma che con temi diversi hanno abbracciato aspetti differenti, tra cui, per citarne alcune, la celebrazione della Giornata Nazionale del Braille, con la rappresentazione dell’opera PATRES e supportata dall’ADER Calabria, l’organizzazione di Presentazioni di Libri di autori locali, l’organizzazione dell’annuale cena al buio, che quest’anno abbiamo realizzato con i medici del nosocomio cittadino, la partecipazione della Festa del Volontariato sia nell’edizione organizzata a Catanzaro che in quella organizzata a Lamezia Terme, nonché la promozione della cultura del Cane Guida attraverso una giornata interamente dedicata al tema e che ci ha visti all’interno dell’istituto De Nobili di Catanzaro con un seminario andato in onda su Padre Pio TV e che ha attratto anche la nota trasmissione televisiva “La vita in diretta”. Non solo lavoro ma anche momenti di riconoscimenti e ludico ricreativi: il 2018 ha rappresentato per la sezione un anno che ha sancito il riconoscimento per il certosino lavoro svolto dal 2005 ad oggi tanto che la sottoscritta ha ricevuto da parte del Club Unesco di Marina di Gioiosa Jonica il premio Unesco 2018. Per l’occasione ad esempio non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di organizzare una delegazione per poter trascorrere una giornata di svago insieme infatti a conclusione della cerimonia abbiamo vissuto un momento di convivialità. Seguendo le indicazioni della nostra Presidenza Nazionale abbiamo dato la possibilità ad alcuni soci giovani e dirigenti, come nel 2017 di poter prendere parte alla trasferta in Roma in occasione dell’annuale kermesse del Premio Braille. Questi sono solo esempi delle gite e delle manifestazioni ludiche organizzate, tante altre sono state quelle realizzate come la Gita a Mongiana, la partecipazione alla Giornata Nazionale del Braille all’Università della Calabria di Cosenza e alla giornata Nazionale dello Sport paralimpico a Reggio Calabria, le trasferte per la partecipazione al progetto della Caritas Diocesana di Catanzaro “Costruire Speranza” che tra l’altro ha visto la nostra partecipazione in tre momenti differenti, attraverso il nostro coro, la nostra squadra di calcetto e con la partecipazione dell’intero gruppo al Flash Mob in Catanzaro. Particolarmente emozionante, poi, s’è rivelato lo spettacolo che abbiamo organizzato in occasione del 13 dicembre, per sensibilizzare le coscienze sulla disabilità e, in particolare, sulle abilità che un cieco è comunque in grado di esprimere, se messo nelle condizione adeguate di fare ciò. Molte delle attività sin d’ora descritte sono state realizzate anche grazie al supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale ai quali continuamente diciamo grazie, non un grazie di facciata, ma un sentito ringraziamento, perché seppur è vero che oggi il Servizio Civile rappresenta una delle poche opportunità “lavorative” per i giovani, d’altro canto spesso durante il percorso di crescita del progetto notiamo un cambiamento in positivo dei ragazzi che iniziano a sentirsi parte integrante dell’ente. Certamente dietro la presenza dei volontari del servizio civile vi è un lavoro a monte di progettazione, redazione di atti, sottoscrizione di convenzioni e tanti altri adempimenti per nulla semplici e che richiedono giornate intere di lavoro. La cosa però che più ci rende più appagati è riuscire attraverso questo servizio a garantire una concreta assistenza ai ciechi ipovedenti e pluriminorati: la nostra sezione, infatti, ogni giorno provvede a garantire i servizi di accompagnamento a piedi o in auto, assistenza domiciliare, scolastica e post scolastica, disbrigo pratiche e di tutto ciò che necessita all’assistito. Nell’avviarci verso le conclusioni però permetteteci di dedicare il giusto spazio ad evento che ha rappresentato un’enorme conquista per la nostra sezione, anzi possiamo forse dire che le conquiste in realtà siano plurime. Come vi anticipammo esattamente un anno fa in occasione della nostra assemblea, giorno 18 Luglio abbiamo finalmente inaugurato la nostra Sede Operativa Polivalente in Via Gattoleo 2 in Piterà. Inaugurazione che ci è costata tanto lavoro viste le condizioni in cui versava ma che ci ha reso fieri di noi stessi per il risultato ottenuto, infatti finalmente dopo anni e anni di liti e diffide dal vicinato, finalmente abbiamo una sede polivalente dove poter realizzare i nostri numerosi laboratori senza dare alcun fastidio a nessuno. Abbiamo dato il titolo di polivalente proprio per le finalità intrinseche della sede, perché gli spazi interni ed esterni, ci consentono dal mese di Luglio 2018 di realizzare contemporaneamente più attività. Al suo interno infatti abbiamo inaugurato anche il Gabinetto Oculistico che abbiamo voluto intitolare a Mario Barbuto, che ci ha sostenuto e supportato nella sua realizzazione, una sala interamente dedicata alle attività ludico ricreative, una sala grande abbastanza da poter ospitare riunioni, incontri e seminari e dove abbiamo già realizzato l’assemblea di novembre e molteplici incontri, una sala dedicata alle riunioni private dove abbiamo già ospitato un coordinamento regionale e numerose riunioni di settore, una stanza, che stiamo adibendo a Cucina, ed infine ciò che ci rende più fieri, una sala dove finalmente i nostri professionisti potranno realizzare in piena autonomia e libertà incontri dedicati ai nostri bambini e dove si terrà il progetto di intervento precoce per bambini pluriminorati. Per quanto riguarda l’esterno invece, considerati gli spazi ampi e la presenza di un folto giardino in occasione della notte di San Lorenzo abbiamo organizzato una cena dove tutti insieme abbiamo potuto gioire e festeggiare la nuova sede, mentre sono in programmazione una serie di attività che vedranno una fruizione totale dello spazio verde e dei meravigliosi pini che contornano il perimetro. Concludendo questa lunga ma necessaria esposizione di un anno colmo di attività, riteniamo giusto e necessario ribadire ancora una volta quanto sia necessario ed opportuno che ognuno di noi senta l’appartenenza a questo sodalizio perché non esiste CAF, Patronato o altro Ente che lotterà costantemente come il nostro per il mantenimento di quei diritti oggi in nostro possesso ma che ogni anno rischiamo di veder svanire”. Una deriva, questa, che troverà nell’UICI un baluardo, traente forza dall’impegno, dal lavoro, dalla creatività delle sedi territoriali sparse sul territorio nazionale, nel cui ambito quella di Catanzaro costituisce una delle realtà più belle.