U.I.C.I. e U.N.I.Vo.C. Caserta – In viaggio nel magico mondo dei presepi di via San Gregorio Armeno

Autore: Vincenzo del Piano

Sabato 29 novembre una giornata all’insegna della tradizione, dell’arte e della condivisione quella vissuta dal gruppo dell’U.I.C.I. e dell’U.N.I.Vo.C. di Caserta, protagonisti di una suggestiva visita nel cuore pulsante del Natale napoletano: via San Gregorio Armeno, la celebre strada dei presepi.

Il gruppo, composto da persone cieche, ipovedenti e volontari, ha potuto immergersi in un percorso unico, fatto di suoni, profumi e soprattutto di oggetti artistici che richiamano la magia del Natale partenopeo. Le botteghe dei maestri presepiali, animate dal fervore delle mani sapienti degli artigiani, hanno regalato ai partecipanti un viaggio sensoriale intenso e coinvolgente.

Il momento più emozionante della giornata si è svolto presso la storica bottega dei maestri artigiani Gambardella, dove i partecipanti hanno potuto toccare con mano tutte le fasi di realizzazione di un pastore tradizionale: dalla struttura in paglia alla decorazione finale con manufatti in creta interamente modellati a mano.

Un’esperienza che ha permesso a tutti, e in particolare ai non vedenti e agli ipovedenti, di vivere l’arte presepiale in modo autentico e profondo, grazie al contatto diretto con i materiali e alle spiegazioni dettagliate del maestro presepista non vedente Angelo Di Maio.

Terminata la visita al laboratorio, il gruppo ha condiviso un momento conviviale gustando uno dei simboli gastronomici più amati di Napoli: la pizza.

Nel pomeriggio, una lunga passeggiata tra le vie del centro ha offerto l’occasione per lo shopping natalizio, tra luminarie, colori e musica. La giornata si è conclusa nel modo più dolce possibile: con l’assaggio della caratteristica sfogliatella riccia, vero orgoglio della pasticceria napoletana.

Il viaggio natalizio dell’U.I.C.I. e dell’U.N.I.Vo.C. non finisce qui, dopo il viaggio sui binari della storia del museo nazionale di Pietrarsa e la magia dei presepi napoletani; il prossimo appuntamento è fissato per il 13 dicembre, quando gli associati saranno impegnati nella realizzazione del presepe associativo, supportati dai volontari univocchiani e guidati dal maestro presepista non vedente Angelo Di Maio.

Parallelamente si svolgerà anche la preparazione e la decorazione dell’albero di Natale, che sarà addobbato con ornamenti personalizzati, creati direttamente da partecipanti ciechi e ipovedenti, in un laboratorio creativo che unisce inclusione, manualità e tradizione.

U.I.C.I. e U.N.I.Vo.C. Caserta in viaggio sui binari della storia

Autore: Vincenzo Del Piano

Una giornata al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Un vero e proprio tuffo nel passato quello vissuto dai soci U.I.C.I. e U.N.I.Vo.C. di Caserta, che – grazie all’impegno dei volontari – hanno potuto trascorrere una giornata speciale al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, luogo simbolo della storia dei trasporti italiani e della Fondazione FS Italiane.

Un’esperienza sensoriale tra locomotive storiche

Circa quindici disabili visivi, dai più piccoli agli adulti, hanno avuto l’opportunità di visitare gli ambienti museali e di toccare con mano alcune locomotive che hanno segnato la storia ferroviaria del nostro Paese, dalla prima linea Napoli-Portici-Salerno fino ai convogli che per decenni hanno attraversato l’Italia da nord a sud.

Un percorso sensoriale e culturale che ha permesso ai partecipanti di vivere la storia del trasporto su rotaia attraverso suoni, forme, racconti e materiali.

«Ringraziamo la direzione del museo – dichiara l’avv. Giulia Antonella Cannavale, Presidente U.I.C.I. Caserta – per averci consentito una visita approfondita alle locomotive che hanno caratterizzato l’evoluzione dell’industria ferroviaria italiana. La grande sensibilità dimostrata nei nostri confronti ci ha permesso di avvicinarci a due reperti significativi: il treno 100 porte e il modellino della locomotiva di recupero. Due momenti davvero speciali per il nostro gruppo».

Pietrarsa: dove nacque l’industria ferroviaria italiana

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa sorge tra Napoli, Portici e San Giorgio a Cremano, negli spazi delle antiche Officine borboniche affacciate sul mare.

L’opificio, voluto da Ferdinando II di Borbone nel 1840 come complesso siderurgico, divenne dal 1845 una delle prime fabbriche di locomotive a vapore d’Europa. Qui ebbe inizio il montaggio di sette locomotive, frutto dell’ingegneria inglese, che segnarono l’avvio dell’epopea ferroviaria italiana.

Oggi il museo custodisce un patrimonio unico, fatto di locomotive storiche, convogli d’epoca e collezioni che raccontano due secoli di progresso tecnico e sociale.

«Grazie ai nostri volontari, alla direzione del museo e soprattutto ai nostri amici – grandi e piccoli – che ci hanno permesso di condividere questa esperienza emozionante», afferma Vincenzo Del Piano, Presidente U.N.I.Vo.C. Caserta. «È stato un viaggio istruttivo e coinvolgente, che ha abbattuto barriere senso-percettive spesso ostacolo all’accesso alla cultura. A nome mio e di tutti i volontari univocchiani, un grazie speciale per questo splendido viaggio di solidarietà e amicizia».

Prossima tappa: il Natale

Il percorso di U.I.C.I. e U.N.I.Vo.C. proseguirà con le attività natalizie: una visita a San Gregorio Armeno, cuore pulsante dei maestri presepisti napoletani, seguita dalla realizzazione del presepe e dell’albero di Natale realizzato dai soci U.I.C.I. presso le sedi associative.

Un nuovo momento di condivisione che soci e volontari aspettano con entusiasmo.

UNIVOC DI CATANZARO – PROSEGUE IL PROGETTO “SOS CALDO”

Si è conclusa da qualche giorno la gestione dell’edizione 2025 del progetto “SOS Caldo” da parte dell’UNIVOC provinciale di Catanzaro, che in data 13 Agosto ha simbolicamente passato il testimone all’associazione “Regalati un Sorriso”, chiamata ora a proseguire le attività di supporto e vicinanza alla cittadinanza, in particolare alle persone anziane e fragili.

Il progetto “SOS Caldo” promosso e finanziato dal Comune di Catanzaro – Assessorato alle Politiche Sociali, nasce per fornire assistenza concreta durante i mesi estivi, quando il caldo intenso può rappresentare un rischio serio per la salute. Attraverso una rete di volontari e operatori, il servizio ha offerto supporto domiciliare leggero, consegna di generi alimentari e farmaci a domicilio, accompagnamento per visite mediche o commissioni urgenti, chiamate di monitoraggio e compagnia telefonica, oltre a momenti di socializzazione per ridurre l’isolamento.

Dall’esperienza maturata in queste settimane, è emersa una realtà toccante ovvero che ciò che più spaventa gli anziani non è soltanto il caldo o la fragilità fisica, ma la solitudine. Proprio per questo, il progetto ha posto grande attenzione anche agli aspetti relazionali, organizzando occasioni di incontro, condivisione e supporto psicologico.

Il progetto “SOS Caldo” si è rivelato ancora una volta un punto di riferimento essenziale per contrastare gli effetti delle ondate di calore, ma non solo. È emerso con forza che il bisogno più profondo e sentito dagli utenti non è solo quello di un’assistenza pratica, ma soprattutto quello di combattere la solitudine. La grigliata di San Lorenzo, organizzata il 10 agosto presso i locali in via Gattoleo, ha rappresentato un momento di grande gioia e socialità, sottolineando l’importanza di creare occasioni di incontro e condivisione. Replica dell’iniziativa si terrà giorno 21 Agosto dalle ore 19.30 in occasione della manifestazione “Notte Viola – Notte di Stelle” sempre presso i locali della sede operativa di Via Gattoleo.

U.I.C.I. Torino – Essere occhi per chi non vede: un progetto solidale

L’appello dell’U.N.I.Vo.C.: “Richieste in costante aumento. Abbiamo bisogno di nuovi volontari”

Attraversare la strada, andare dal medico, fare la spesa o una passeggiata. Per le persone con disabilità visiva (soprattutto per le più anziane e le più sole) anche azioni quotidiane, cui di solito non si dà molto peso, possono diventare un problema. Ecco perché, da oltre 30 anni, l’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) cammina al fianco di chi vive con una grave minorazione visiva, offrendo aiuto concreto e voci amiche. La sezione di Torino è alla ricerca di nuovi volontari e volontarie, che vogliano unirsi alla squadra e dedicare un po’ del proprio tempo a questo prezioso progetto solidale. Possono bastare poche ore alla settimana per fare la differenza.

«Molte delle persone che aiutiamo hanno bisogno di una mano per ragioni sanitarie, ad esempio per raggiungere ospedali o altri centri di cura. – racconta Enza Ammendolia, presidente U.N.I.Vo.C. Torino – In altri casi, il sostegno può riguardare commissioni e piccoli acquisti». Le necessità pratiche sono importanti, ma non sono le uniche. «Tra i nostri amici ci sono molte persone anziane, che trascorrono la maggior parte del loro tempo da sole. In questi casi, la possibilità di una presenza amica e fidata, con cui fare due passi e due chiacchiere, diventa quanto mai utile e apprezzata». Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, le necessità sono molto aumentate, e i volontari attualmente in servizio, pur se dinamici e motivati, non riescono a rispondere alle richieste in costante crescita. Anche per questo l’associazione lancia un appello: l’arrivo di nuovi volontari e volontarie darebbe alla squadra respiro, energie e slancio. 

 Torino la sede U.N.I.Vo.C. si trova in corso Vittorio Emanuele II 63, negli spazi dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti). Infatti, da sempre, le due associazioni lavorano a strettissimo contatto, condividendo impegno e obiettivi. Per informazioni e candidature: univocto@univoc.org

Che cos’è l’U.N.I.Vo.C.

L’U.N.I.Vo.C (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) è un’associazione nata ad Assisi nel 1992 e presente su tutto il territorio nazionale con circa 60 sezioni provinciali e 3.500 soci volontari. Non ha fini di lucro, ma persegue, come unico obiettivo, la piena integrazione sociale, culturale e lavorativa delle persone con disabilità visiva. Possono diventare soci i cittadini maggiorenni che facciano domanda di adesione, impegnandosi a condividere obiettivi e finalità dell’associazione e a destinare una parte (anche piccola) del loro tempo libero al volontariato.