Palinsesto di SlashRadio Web dal 25 al 28 giugno 2018

nella settimana dal 25  al 28  giugno  2018,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

 

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, questa settimana sino al giovedì, visto che il 29 sarà Festa a Roma,  si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo per la rubrica sportiva di lunedì 25 giugno Andrea Pugliese della Gazzetta dello Sport; martedì 26 sarà un piacere scoprire insieme la radio web del Miur; mentre giovedì 28 giugno parleremo di parità di genere e di politica con Silvia Bombino, giornalista di Vanity Fair.

 

 

Vi rammentiamo che  nella mattinata di mercoledì  27  giugno,  con inizio alle 9.00 Slash Radio Web diffonderà  la diretta della  Giornata Nazionale delle persone sordocieche che si terrà  presso la Sala Zuccari   del  Senato della Repubblica;  per tale ragione, il consueto appuntamento con UiciCom, il radiogiornale sulle attività dell’Uici sul territorio, sarà posticipato a giovedì 28 giugno alle ore 10.30 ;

 

Venerdì 29 giugno le nostre  trasmissioni saranno esclusivamente in differita e avranno  anche  tra i contenuti, alcuni sceneggiati appositamente selezionati per voi.

 

Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

 

Martedì 26  giugno in apertura torneranno a trovarci il  funzionario  dell’ABI,  dott. Giustino Trincia e il dott. Giorgio Dorkin di Bancomat SPA,  insieme al direttore Generale  Dott.  Salvatore Romano dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti  ETS APS  per parlarci di bancomat e accessibilità. A seguire pomeriggio all’insegna delle vostre playlist musicali e non solo, che potete già inviarci ai consueti indirizzi.

 

Mercoledì 27  SlashBox vi proporrà un contenitore particolarmente ricco. Alle ore 15.00 sarà nostro ospite il giornalista  Giovanni  Valentini per  presentarci   il  suo ultimo libro “La donna nella valigia” editore Sem, un giallo che si svolge tra l’Italia e il Portogallo.

Trama

Alfonso Delgado credeva di approdare a una tranquilla pensione nel gradevole clima del Portogallo, tra azulejos e campi di golf. E invece… E invece l’ex giornalista italiano inciampa in misteri e delitti che mettono a dura prova la sua pazienza e la sua capacità investigativa di vecchio cronista. Questa volta è il turno di una poverina ritrovata nuda e assai morta in un trolley spiaggiato sulla riva ad Albufeira. Chi é? Da dove arriva il trolley? L’indagine si complicherà una volta scoperto che la romana duchessa Della Corte è stata buttata fuori bordo dalla nave da crociera Stella Polaris, 3.800 passeggeri e 600 persone di equipaggio. Hai voglia interrogarli tutti! Giusto Alfonso sarà in grado di dipanare l’intricata matassa tra Lisbona e Roma.

Giovanni Valentini, giornalista e scrittore, è autore di diversi saggi politici, economici e sociali. Ha lavorato per quarant’anni tra il quotidiano “la Repubblica” (di cui è stato vice-direttore) e il settimanale “L’Espresso” (che ha diretto dal 1984 al ’91). Oggi collabora a “Il Fatto Quotidiano”, con la rubrica “Il Sabato del Villaggio”. Ha esordito come romanziere con Ultima notte a Lisbona (SEM, 2017).

A seguire daremo voce a un evento che ci sta particolarmente a cuore. Si tratta del Festival di Pergine, sarà con noi il  direttore artistico Nicola Tondi.

In chiusura un salto nel passato con “Settanta Revisited” di Carlo Crescitelli,  Terebinto edizioni, un libro che si sofferma proprio su un crogiuolo di ricordi, sensazioni, riflessioni, alternando fermo-immagine dal passato e valutazioni – in chiave semiseria e per niente autocelebrativa – sui risvolti nel presente di un decennio così significativo.

 

Trama:

“I miei anni ’70 non furono per niente facili, come del resto quelli di noi tutti allora… presi com’eravamo dalla ricerca del nostro ruolo in uno scontro epocale che vedeva contrapposto il passato al futuro, una generazione contro l’altra, realtà contro utopia: e dunque anch’io, che come molti già vivevo, pur ancor ragazzino, la potente consapevolezza di essere nel mezzo di un momento importante, avevo il mio da fare per cercare di comprenderlo al meglio. Difficile da spiegare, adesso che ne siamo come lontanissimi, ma la sensazione precisa era proprio questa: sarò all’altezza del mio tempo?”.

Essere all’altezza del proprio tempo. Una domanda impegnativa in un periodo di furori, di “opposti estremismi”, tra l’onda lunga dell’assalto al cielo, il fervore della creatività che travolgeva anche una realtà defilata di provincia come Avellino, i totem e i tabù di una generazione che si affacciava al mondo assistendo alla violenza, alla tensione ma anche alla scoperta di nuove frontiere culturali, artistiche, sociali.

Carlo Crescitelli vive ed opera ad Avellino, come autore spazia dall’ambito letterario a quello saggistico e artistico. Debutta nel 1990 con il saggio storico-politico La rivoluzione khomeinista iraniana (Nuovo Meridionalismo Edizioni) e in parallelo – con lo pseudonimo Massimiliano Conte – con il manuale di galateo manageriale per neolaureati Egregio Dottore (Firenze Libri). Tra il 2010 e il 2011 pubblica la sequenza di quattro uscite per IlMioLibro: i due fortunati diari di viaggio L’antiviaggiatore e Come farai a fuggire da te stesso… se lui continua a correrti dietro?!?, il thriller di fantapolitica The Shadoor, il demenziale vademecum (pubblicato ancora sotto le spoglie dell’alter ego Massimiliano Conte) Delinquenti: terapia e prevenzione. Perfezionato in un ulteriore quinquennio di riflessione e di pubblica pausa, Settanta Revisited rappresenta invece oggi la sua nuova riconciliazione con il mondo dell’editoria, determinatasi con l’avvio del rapporto con Il Terebinto Edizioni.

 

Giovedì 28  alle ore 15.00 la puntata si aprirà con Natascha Lucenti, per anni alla guida del programma Atlantide su La7 e voce storica di Radio2, che è al suo esordio narrativo con il libro “Al mattino stringi forte i desideri” editore Garzanti.

Trama:

Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver smarrito le redini della propria vita, è lì per ricominciare: una nuova casa e nuovi in¬quilini da conoscere. Ma l’accoglienza che riceve non è quella che si aspettava.

Emilia è stanca di saluti frettolosi e frasi di circo¬stanza, e decide che l’unico modo per cambiare la situazione è suscitare la curiosità di chi passa ogni giorno davanti alla bacheca del condomi¬nio. Proprio lì Emilia appende mattina dopo mattina un foglio con poche righe in cui raccon¬ta sensazioni, ricordi, speranze. Senza rivelare la propria identità. Forse scrive per far sentire la sua voce in qualche modo. O forse per donare un po’ di gioia a chi rincorre la vita senza più sof¬fermarsi sulle cose semplici. Ci deve essere qual¬cuno che come lei ama il colore giallo, ricorda la bicicletta su cui da bambino gli sembrava di volare o ha timore di ciò che ha perso e che non trova più. Ma così non è.

Fino al giorno in cui, accanto al suo messaggio, trova una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi porta¬no a quel bambino con la maglietta di Star Wars e un libro aperto sempre in mano. Emilia sente che sarà lui il suo primo amico nel palazzo e che poi, piano piano, riuscirà ad avvicinarsi a tutti gli altri inquilini. Anche se non è facile insegnare di nuovo al cuore a fidarsi dopo che è stato illuso tante volte. Anche se non è facile esprimere i propri desideri per condividerli con gli altri. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.

 

Natascha Lusenti da anni incanta il popolo di Radio2 Rai. È amatissima sui social e il suo pro¬gramma, è uno dei più apprezzati. I suoi ascoltatori chiedevano a gran voce che scrivesse un romanzo  “Al mattino stringi forte i desideri racconta la storia di tutti noi quando abbiamo bisogno di ripartire da zero, spaventati e felici allo stesso tempo. Quando ci dimentichiamo che il bello della vita si può trovare nei sorrisi e negli occhi di uno sconosciuto. Nell’ingenua visione del mon¬do di un bambino”.

 

A seguire la discussione si sposterà un’altra volta sulla storia. Sarà il turno di “C’era una volta la Rivoluzione” di Jacopo Fo e Sergio Parini, ChiareLettere Editore

 

Trama:

Brutta storia gli slogan. Con la scusa della rima (senza rima che slogan è?) ti costringono a essere un po’ troppo estremista, o ottimista. «Fascisti! borghesi! Ancora pochi mesi!» Lo sapevamo che non era vero. Noi, saggi, eravamo convinti che ci sarebbe voluto almeno qualche anno. Ma così la rima non c’era. Comunque noi eravamo fermamente convinti che entro breve tempo ce l’avremmo fatta. La rivoluzione stava vincendo in tutto il mondo. Il Sessantotto era stato un’esplosione planetaria di rivolta contro la violenza, la povertà, lo sfruttamento e il colonialismo: America, Germania, Francia, Messico. Dalla Cina arrivava il messaggio che «ribellarsi è giusto». Il Vietnam e Cuba dimostravano che il popolo, se è unito e combattivo, può fare il culo a chiunque, compresa la prima superpotenza planetaria. In Cile, per la prima volta in un paese sudamericano, le sinistre erano al potere. L’Africa era in rivolta. In Spagna e in Grecia si lottava duramente contro il fascismo. Ci sentivamo parte di un Movimento mondiale, in marcia inarrestabile. Vivevamo ogni corteo come un tutt’uno con l’offensiva dei vietcong. L’universo era diviso in due. Di qua i buoni: noi. Di là i cattivi: loro, cioè i reazionari, che fossero insegnanti o «padroni», fascisti o democristiani. O anche revisionisti. S.P.

 

Jacopo Fo è stato tra i fondatori della rivista satirica “Il Male” e di “Cacao”. Cura un blog per ilfattoquotidiano.it e fa teatro. Dal 1981 gestisce la Libera

università di Alcatraz, sulle colline sopra Perugia, dove si insegna arte, yoga demenziale, public speaking e difesa della pace e dell’ambiente.

Sergio Parini ha fatto l’organizzatore di concerti e il rocchettaro. È stato caporedattore centrale di “Donna Moderna” e ha lavorato per “Epoca”, “Linus”,

“Lotta continua”, “il manifesto”, “Panorama”, Radio Popolare. Ha un bambino, Giorgio, per il quale ha scritto Le fatiche di Ercole (Gallucci).

 

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

 

 

 

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it

– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

 

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

 

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

 

Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale

sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione

ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Rubrica di SlashRadio “Chiedi al presidente”, di Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,
considerata la concomitanza della Giornata Nazionale delle persone sordocieche che sarà celebrata nella mattinata del 27 giugno presso il Senato della Repubblica e che verrà interamente trasmessa in diretta su Slashradio ritengo opportuno non insistere ulteriormente con la trasmissione “Chiedi al Presidente, per la quale dò invece appuntamento mercoledì 25 luglio.

Colgo l’occasione per ricordare che la celebrazione in diretta della Giornata Nazionale dei Sordociechi è trasmessa dalle 9.00 alle 13.00 collegandosi al link http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.

Incontro col Ministro Lorenzo Fontana, di Eugenio Saltarel

Oggi, 19 giugno 2018, la Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità) è stata ricevuta su invito del Ministro per la famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana e del Vice ministro e sottosegretario Vincenzo Zoccano. Si è trattato di un primo incontro, cui, su proposta del Ministro, ne seguiranno altri a scadenza periodica, per approfondire tutti i temi che riguardano il settore della disabilità in un confronto con le associazioni così dette storiche. Oltre all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, erano presenti: Bettoni (Fand), Pagano (Associazione mutilati e invalidi civili), Savagnone (Arpa che si occupa dei figli autistici), Romeo (Anglat che si occupa della patente di guida per i disabili), Petrucci (Ente nazionale sordi), Leopardi (Unms – Unione Nazionale Mutilati per Servizio) e l’avvocato Borella. Ogni associazione ha presentato in breve le ragioni che l’hanno costituita e i problemi delle persone che rappresenta, ottenendo dal Ministro la volontà di accrescere la conoscenza dei problemi proposti. L’impegno del Ministero è quello di poter intervenire con tutti gli altri Ministeri nel momento in cui si prevedono iniziative di leggi o quant’altro che riguarda il settore in discussione.
Ci siamo lasciati, dandoci appuntamento per il prossimo incontro e impegnandoci a mettere per iscritto l’elenco delle situazioni che vorremmo risolvere in questo periodo.

Al via NET.IN Campus l’innovativo progetto per la realizzazione di interventi abilitativi nei campi estivi dedicati alle persone con disabilità visiva

L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, verrà attuata in 18 Regioni italiane e prevede l’elaborazione di una metodologia operativa condivisa e standardizzata per lo sviluppo di interventi abilitativi dedicati alle persone cieche e ipovedenti dai 4 ai 25 anni.
Un progetto di rilevanza nazionale di cui U.I.C.I. è l’ente coordinatore e che vede la partecipazione di diversi partner tra cui I.Ri.Fo.R, ANIOMAP, CNOP, FISPIC, AReS, Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi e Università di Siena.

Roma, giugno 2018 – Si chiama NET.IN Campus – NETwork Innovativi per interventi abilitativi per persone con disabilità visiva – il progetto ideato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che nel contesto dei campi estivi, attraverso approcci innovativi e figure professionali specializzate, si pone l’obiettivo di sviluppare una nuova metodologia condivisa per favorire e accelerare l’inserimento sociale delle persone con disabilità visiva.

Le linee guida degli interventi abilitativi saranno sperimentate a partire da metà giugno – e fino a settembre – in 25 campi estivi finanziati da I.Ri.Fo.R, in 18 Regioni italiane e coinvolgeranno oltre 640 utenti di cui 180 non vedenti, 131 ipovedenti e 330 pluri disabili per un totale di circa 113.000 ore di attività. La metodologia e i risultati della sperimentazione saranno pubblicati in un manuale che verrà redatto in formato cartaceo, in digitale accessibile e in nero braille.
I campi saranno destinati a persone con disabilità visiva dai 4 ai 25 e nel caso di ulteriori disabilità, si includono persone fino a 35 anni.

“NET.IN Campus nasce dall’esigenza di creare una solida rete sul territorio sperimentando e condividendo le buone prassi che da circa 20 anni U.I.C.I. utilizza nei campi estivi territoriali organizzati insieme a I.Ri.Fo.R”, spiega Linda Legname, Responsabile dell’Ufficio Fundraising e Progettazione di U.I.C.I. e Componente della Direzione Nazionale dell’Unione. “Dopo tanto tempo e un’attenta osservazione, si è profilata l’esigenza di una riflessione metodologica che fosse in grado di rispondere ai bisogni attuali, di una società profondamente cambiata. Per questo partendo dal presupposto che ogni intervento deve essere ‘cucito su misura’ della persona disabile, abbiamo deciso di validare e condividere un’unica metodologia per l’applicazione di un approccio che passa dal concetto di riabilitazione a quello di abilitazione. Ogni utente disabile sperimenterà tecniche e attività basate sulle proprie abilità, tenendo conto delle personali compromissioni fisiche e cognitive, utilizzano tecniche varie: dal supporto psicologico all’orientamento e alla mobilità, dalla tiflologia allo sport e riabilitazione sportiva. Così il disabile visivo, inserito in modo funzionale in un gruppo di pari, potrà sviluppare, promuovere e diventare consapevole delle proprie capacità e della propria autonomia, per una maggiore affermazione del suo ruolo nella società”. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – conclude Legname – che è la concretizzazione di un sogno che avevamo da tanto tempo e che aspira a essere ancora più vicini ai nostri ragazzi disabili visivi, aiutandoli a tirare fuori tutte le loro potenzialità”.

Le fasi del progetto
NET.IN Campus, nella sua fase iniziale prevede la redazione di linee guida realizzate da un comitato scientifico costituito dai professionisti degli enti partecipanti al progetto, affiancati da un gruppo di 11 supervisori che sperimenteranno e applicheranno la metodologia nei 25 campi estivi realizzati da I.Ri.Fo.R sul territorio nazionale. Essi, a loro volta, saranno affiancati da 2 esperti: una docente universitaria con esperienza in ricerca sociale nel terzo settore e un pedagogista clinico. Saranno poi selezionati e formati 11 osservatori che avranno il compito di monitorare e dare feedback dell’applicazione della metodologia sperimentata ai supervisori individuati.
Il corpo centrale di NET.IN Campus è caratterizzato proprio dalla sperimentazione della metodologia approntata durante lo svolgimento dei 25 interventi intensivo-abilitativi. Ad ogni campo verrà associato un supervisore e un osservatore che, attraverso gli strumenti approntati, applicheranno e monitoreranno l’approccio indicato ai 641 utenti disabili visivi o con pluri disabilità.
Al termine dei campi estivi, previsto per settembre, gli operatori territoriali, i supervisori e gli osservatori restituiranno i loro feedback che verranno analizzati dal gruppo dei supervisori.
I risultati andranno a costituire i contenuti del manuale sulla metodologia, che sarà redatto in collaborazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Prociechi, stampato in formato cartaceo, digitale accessibile e nero braille e messo a disposizione di chiunque voglia utilizzarlo per applicare un modello condiviso e sperimentato.

Per la prima volta, inoltre, U.I.C.I. offrirà un’esperienza di volontariato a 25 volontari ciechi e ipovedenti che, avendo partecipato in precedenza ai campi, potranno affiancare lo staff trasformandosi da utenti a protagonisti attivi, sperimentando così le loro abilità.

“Questa iniziativa è importantissima poiché riunisce diversi aspetti sia organizzativi che scientifici, dandogli una prospettiva futura” – dichiara Mario Barbuto, Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. “NET.IN Campus permetterà la costruzione di una rete omogenea e forte, che non si avvarrà più della sola formazione interna ma di scambi e contaminazioni con le associazioni che sul territorio nazionale promuovono le specialità necessarie alle persone con disabilità visiva. La metodologia potrà essere applicata in Sicilia così come in Lombardia, mettendo a fattor comune le buone pratiche sperimentate. Il progetto risponde peraltro a quella che è la mission di U.I.C.I. di consolidare e incentivare le collaborazioni con altri enti e associazioni creando un circolo virtuoso e offrendo alle persone cieche e ipovedenti risposte adeguate e tempestive”.

Palinsesto SlashRadioWeb dal 18-22 di Giugno 2018

Nella settimana dall’18  al 22  giugno  2018,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento dello scrittore Gaetano Savatteri, martedì mattina per l’approfondito sui libri. Ci presenterà Trame Festival dei Libri sulle Mafie che si terrà a Lamezia Terme dal 20 al 24 giugno. Nel corso della settimana sarà con noi anche la giornalista Rossana Campisi con la quale discuteremo di donne ed economia e non solo.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì  20  giugno,  con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 19 giugno  alle 15.00,   torna  il nostro contenitore pomeridiano Slash box. Un pomeriggio dedicato alla riflessione sulla Scuola. In apertura  saranno con noi la professoressa Sabina Carrubba con alcuni dei ragazzi dell’Istituto Giordano Bruno, che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola/lavoro, in collaborazione con il Museo Casal de’ Pazzi, di cui abbiamo presentato il progetto nel mese di Marzo.
Alle 16.00 sarà ospite il giornalista Giovanni Floris per raccontarci del suo libro Ultimo Banco Solferino Editore
Trama libro :
È il primo banco e l’ultimo, è il banco di prova. È la scuola, che amiamo e vituperiamo a giorni alterni, sempre considerandola una sorta di mondo a parte, da celebrare in astratto o – troppo spesso – da riformare su basi ideologiche. Ma oggi sta succedendo qualcosa di più. La logica dell’emergenza e il «culto del fenomeno», che stanno affossando il nostro Paese, rischiano di portare allo sfascio anche l’unica istituzione in grado di risollevarlo, ed è tempo di correre ai ripari. Come? Innanzitutto rimettendo al centro gli insegnanti: il ruolo che rivestono, la professionalità che esprimono. Poi, responsabilizzando studenti e genitori. Solo così sarà possibile dare risposta al disagio che sentiamo crescere nell’universo dell’istruzione, e che rischia di tracimare dall’alveo degli ordinari disagi, producendo straordinarie tragedie. Le testimonianze di dirigenti determinati, docenti resistenti, studenti speranzosi e genitori agguerriti disegnano invece un percorso che può invertire la rotta, dalle aule scolastiche a quelle parlamentari, e ridare respiro alla politica. Nata da un anno di incontri in molte scuole d’Italia, questa inchiesta-racconto coniuga la vividezza della narrazione con una ricchezza di voci, storie, informazioni e ricordi. Giovanni Floris percorre – da giornalista, da genitore, da ex studente e da cittadino – il filo che lega crisi ed eccellenze dell’istruzione, fino ad affrontare il nodo della sfida più importante: ricostruire la scuola per ricostruire l’Italia.
Giovanni Floris è un giornalista italiano noto al grande pubblico per la conduzione del talk-show d’attualità politica ed economica Ballarò e ora di Di Martedì.
Superata la prova di idoneità professionale, fu assunto dal Giornale Radio Rai nel 1996, dove fu inviato e conduttore. In particolare, si trovava a New York all’epoca dei fatti dell’11 settembre 2001. Dopo quella esperienza, fu nominato corrispondente per la RAI dagli USA, con sede a New York, dove si trasferì.
Dopo un anno, nel 2002, divenne conduttore del nuovo talk-show Ballarò, che lo ha portato alla notorietà.
È vincitore di numerosi premi tra cui Saint-Vincent, Premiolino, Flaiano, Guidarello e Elsa Morante.
Per Rizzoli ha pubblicato Monopoli (2005), Risiko (2006), Mal di merito (2007),  La fabbrica degli ignoranti (2008), Separati in patria. Nord contro Sud: perché l’Italia è sempre più divisa (2009), Zona retrocessione. Perché l’Italia rischia di finire in serie B (2010), Decapitati. Perché abbiamo la classe dirigente che non ci meritiamo (2011). Per Feltrinelli Il confine di Bonetti (2008) e La prima regola degli Shardana (2016), con il quale ha vinto il Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta 2016 – Sezione Letteratura e giornalismo televisivo.

Mercoledì 20  alle 15.00 aprirà la puntata un’intervista al Premio Strega Paolo Giordano che ci parlerà del suo ultimo libro “Divorare il cielo”  editore Einaudi.
Trama: Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent’anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c’è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l’intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio.
Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall’ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell’universo.
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. È autore di quattro romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l’argento (Einaudi 2014) e Divorare il cielo (Einaudi 2018). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».

Giovedì 21  alle ore 15.30 saranno con noi le promotrici della petizione Smart Cooking for ALL – l’App Bimby con un occhio in più! (per maggiori informazioni rimandiamo al comunicato n. 93) : Maria Chiara Carpineto, Elisabetta Barsotti e Maria Sicignano.
A seguire, intorno alle ore 16.10 Alberto Infelise ci parlerà di Fabrizio Frizzi Meraviglioso. Il libro da lui scritto ed edito da Sperling e Kupfer.
Trama: Meraviglioso era una delle sue parole preferite. Fabrizio Frizzi la usava spesso e con partecipe sincerità per commentare i racconti di ospiti e concorrenti delle sue tantissime trasmissioni, o quando ascoltava gli amici e i collaboratori. E soprattutto era la definizione perfetta per descrivere il suo modo di vedere il mondo, chi gli stava intorno, il futuro. Disponibile, positivo, generoso, sensibile, lui c’era sempre per tutti, senza risparmiarsi mai, senza incertezze. La sua scomparsa ha generato un lutto collettivo di dimensioni e intensità inimmaginabili. Un mese e mezzo dopo l’ischemia era riuscito a tornare al lavoro, ma a telecamere spente stava vivendo la fatica di una malattia che gli lasciava pochissime possibilità di scampo. Conduttore televisivo e poliedrico uomo di spettacolo, era diventato papà da meno di cinque anni della piccola Stella, e con la moglie Carlotta stava vivendo un momento di grande felicità. Questo libro racconta un uomo sorridente e combattivo, che ha attraversato quasi quarant’anni della storia della tv e del nostro Paese, con l’aiuto dei ricordi e delle testimonianze di amici, collaboratori, colleghi e persone che lo hanno conosciuto e amato. Ma è anche la sua vita attraverso le sue parole e l’eredità di sentimenti che ci ha lasciato.
Alberto Infelise (Torino, 1972), giornalista, ha lavorato al Messaggero, al TG5, all’Espresso e alla Stampa, dove ora guida le redazioni di Cultura, Società e Spettacoli. Si è occupato di politica, cronaca, cultura e spettacoli

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it

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Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

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Comunicato Stampa – L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti si congratula con Vincenzo Zoccano, Vice Ministro alla Famiglia e alla Disabilità

Oggi 13 giugno alle ore 13, a Palazzo Chigi giura fedeltà allo Stato e alla Repubblica il nostro Vincenzo Zoccano, componente della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, chiamato a ricoprire il ruolo di Vice Ministro alla Famiglia e alla Disabilità nel neonato Governo Conte.
Il Presidente Nazionale dell’Unione avvolge Vincenzo nell’abbraccio di tutti i ciechi e ipovedenti italiani che salutano la novità del Governo Conte con orgoglio, gioia e soddisfazione.
Vincenzo ha saputo raggiungere l’alto risultato con tenacia e impegno, rappresentando quelle potenzialità e capacità immense di una categoria di persone abituate a lottare da quasi cento anni tramite la propria Associazione, per conquistare uguaglianza, parità, diritto di cittadinanza al pari di tutti.
A Vincenzo saremo vicini con il cuore di tutti noi, assicurandogli ogni supporto e ogni sostegno per lo svolgimento di questo suo nuovo lavoro al servizio dei cittadini e dello Stato, ben sapendo, altresì, che il cuore di Vincenzo batte un po’ più forte davanti all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
L’incarico prestigioso che Vincenzo si accinge a svolgere onora tutti i ciechi d’Italia e siamo certi che i risultati saranno pari alle aspettative di tutti noi.

Buon lavoro, caro Enzo!
Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Documentario “Ritratti in controluce. Cecità. Stereotipi e successi a confronto”, di Mario Barbuto

La sezione di Verona dell’Unione, insieme a Consiglio Regionale del Veneto, Comune di Verona, Provincia di Verona, Medicina Narrativa e CSV, ha realizzato un documentario dal titolo: “Ritratti in controluce. Cecità. Stereotipi e successi a confronto”.

Il documentario è già stato presentato in anteprima a Venezia il 5 giugno, a Palazzo Ferro Fini al Consiglio Regionale del Veneto in collaborazione con l’Assessore Regionale Manuela Lanzarin e la Consigliera Orietta Salemi e, precedentemente, il 23 maggio a Verona nella sede del Banco BPM.

Con questa iniziativa ci si propone di dare una risposta concreta al quesito: È possibile superare gli stereotipi e i pregiudizi sulla capacità lavorativa dei disabili visivi nell’era del digitale? È questo uno dei tanti interrogativi ai quali vuole rispondere la narrazione che ripercorre il vissuto e le esperienze di chi è riuscito ad abbattere il muro dello stereotipo sulla disabilità visiva conquistando posizioni rilevanti all’interno di aziende ed enti pubblici.

Il progetto, al quale ha partecipato anche Federico Borgna, Sindaco di Cuneo, Consuelo Battistelli – Diversity Engagement Partner di IBM, Carlo Carletti – ex centralinista della Banca d’Italia, Michele Landolfo – consulente di tecnologie assistive e Gabriella Ferri di Unicredit, vuole contribuire a sensibilizzare, diffondere gli esempi virtuosi nazionali e approfondire il ruolo delle nuove tecnologie che, oggigiorno, permettono di affrontare la cecità in un modo diverso rispetto al passato.
Di seguito il Link per visionare e scaricare il documentario, audiodescritto e sottotitolato. A questo canale troverete tutte le versioni disponibili con sottotitoli e audiodescrizione realizzati da Artis- Project.
https://vimeo.com/user83959898

Abbiamo pensato utile diffondere la notizia di questa iniziativa sia perché chi vi fosse interessato possa accedere al documentario ed apprezzarne il contenuto, sia per offrire alle sezioni territoriali e ai Consigli regionali uno strumento in più da riprodurre integralmente al fine di documentare le nostre possibilità di integrazione nel tessuto sociale, durante momenti divulgativi e di approfondimento sulle nostre problematiche.
Ringrazio gli amici di Verona per il lavoro svolto e per l’opportunità che ci hanno dato di farlo conoscere a tutti.

Rubrica di SlashRadio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 13 giugno 2018 ore 16,30, di Mario Barbuto

Sono lieto di invitarvi al prossimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato per mercoledì 13 giugno p.v. dalle 16,30 alle 17,30. Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.
Questa rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.
In questo prossimo appuntamento, gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande a Eugenio Saltarel e Vincenzo Zoccano.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
– telefono, durante la diretta, ai numeri 06 6998-8353 / 06 6791-758.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u
Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Vi aspettiamo numerosi!

SlashRadio Web: Palinsesto della settimana dall’11 al 15 giugno 2018

Nella settimana dall’11 al 15 giugno 2018, come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è soliti offrire ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento della giornalista Lisa Corva, martedì mattina per l’approfondito sui libri.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì 13 giugno, con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 12 giugno alle 15.00, torna il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, in apertura faremo il punto sul soggiorno anziani appena conclusosi a Tirrenia con Nunziante Esposito e Marco Condidorio.
Alle 16.00 Presenteremo, il volume “L’ultimo spartito di rossini” di Simona Baldelli.
Trama: Rossini si guardò attorno «Dite che la mia musica verrà ricordata, dopo la mia morte?»
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell’anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all’immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l’artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile che compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane, che era persona dalla battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio? Da qui partii per il mio viaggio all’interno di una figura assai complessa. In punta di piedi, per non disturbare il gigante che, da 150 anni, aveva trovato quiete. Scoprii aspetti sconosciuti e dolorosi, profondamente umani, che Rossini cercò di dissimulare per tutta la vita, e lo fece tanto bene da passare alla storia come un allegro buontempone. Il suo personaggio da opera buffa meglio costruito, potremmo dire, la maschera dietro cui si condannò vivere.
SIMONA BALDELLI è nata a Pesaro e vive a Roma. Si diploma come attrice alla Scuola di Teatro di Bologna e lavora in numerose compagnie in Italia e all’estero, occupandosi anche di regia e drammaturgia. Ha lavorato a lungo come speaker e autrice di programmi radiofonici. Cura numerosi eventi di cultura e spettacolo, Festival teatrali e cinematografici. Il suo primo romanzo,Evelina e le fate (Giunti, 2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. A questo sono seguiti Il tempo bambino e La vita a rovescio, vincitore del Premio Letterario Caffè Corretto Città di Cave, un romanzo ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo. L’ultimo spartito di Rossini è il suo omaggio a uno degli uomini più grandi della storia della musica.

Mercoledì 13 alle 15.00 diffonderemo la rubrica dell’INVAT “Orizzonti multimediali”, curata dal nostro Marino Attini; alle 16.00 in punto sfoglieremo e commenteremo insieme alla Dott.ssa Katia Caravello, componente della Direzione Nazionale, il numero di giugno de “Il corriere dei Ciechi”; l’ospite di questo mese sarà la Dottoressa Daniela Bucci.

A seguire il consueto appuntamento mensile “Dialogo con la Direzione”: in studio questa volta, il terzo componente dell’Ufficio di Presidenza Nazionale Eugenio Saltarel e il Componente della direzione Nazionale Vincenzo Zoccano. Per ulteriori dettagli vi rimandiamo all’apposito comunicato.

Giovedì 14 giugno altro pomeriggio ricco di tematiche interessanti:
Alle 15.00 sarà ospite di slashbox la scrittrice Rosella Postorino insieme alla quale illustreremo il suo romanzo “Le assaggiatrici”.
Trama: “Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame.” Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.
ROSSELLA POSTORINO (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta in provincia di Imperia, vive e lavora a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007; Feltrinelli, 2018; Premio Rapallo Carige Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).

Alle 16.00 torneranno a farci visita i funzionari dell’ABI, insieme ai quali proseguiremo ad illustrare le attività svolte in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETSAPS.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Palinsesto SlashRadio Web dal 4 all’8 giugno 2018

Nella settimana dal  4 all’8 giugno  2018,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì  6 giugno,  con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Inoltre nella mattinata di martedì 5 giugno dalle ore 10.30 si terrà in diretta su SlashRadio Web la conferenza stampa per la presentazione del progetto Net.IN Campus dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per maggiori informazioni al riguardo rimando all’apposito comunicato.

Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 5 giugno  alle 15.00,   il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, all’interno del quale potrete ascoltare la testimonianza di Gianluca Apollaro, un giovane non vedente che parlerà di come si è inventato un lavoro. Sempre nell’ambito del tema “tutto si può fare, nulla è impossibile” intorno alle ore 16.10 interverrà Michele Martino editor del libro Emil Zatopek, una vita straordinaria in tempi non ordinari edito 66thand2nd.

Trama libro:
Soprannominato «la Locomotiva umana» perché ansimava durante le corse, Emil Zátopek si presentò al mondo ai Giochi di Londra del 1948, vincendo a sorpresa l’oro nei 10.000. Quattro anni più tardi, dopo aver inanellato una serie impressionante di primati nel fondo e nel mezzofondo, alle Olimpiadi di Helsinki Zátopek fu il primo atleta nella storia a presentarsi al via di 5000, 10.000 e maratona, stabilendo il nuovo record olimpico in tutte e tre le gare. Ma le imprese sportive impallidiscono davanti alle vicende dell’uomo. Nel 1968 Zátopek partecipò alla Primavera di Praga, e in seguito all’invasione delle forze sovietiche fu condannato a lavorare per vent’anni in una miniera di uranio. Attingendo a un’enorme quantità di testimonianze dirette, inclusa quella della moglie di Zátopek Dana, anche lei atleta olimpica, Rick Broadbent ricostruisce, in una cornice di guerra fredda e paranoia politica, la storia del più grande corridore di tutti i tempi, rivelando la tempra d’acciaio di un uomo a cui la pista e la strada avevano insegnato a resistere come nessun altro.
Rick Broadbent è una firma del «Times» di Londra. Vincitore del British Sports Book Award e tre volte finalista al William Hill Sports Book Award, è autore di nove libri, tra cui un viaggio nella leggenda della Moto GP e un reportage dall’interno del Tourist Trophy dell’Isola di Man, la più emozionante e pericolosa corsa motociclistica del pianeta.

Mercoledì 6 giugno a partire dalle ore 15.00 affronteremo il tema della giovinezza legato all’alimentazione. Prenderemo le mosse dal libro “L’età non è uguale per tutti” Collana I Fari editore La Nave di Teseo. Sarà ospite di SlashRadioWeb l’autrice Eliana Liotta.

Trama libro:
Si può dilatare la giovinezza? E invertire il processo di invecchiamento? La risposta è sì, l’età non è uguale per tutti. Questo libro racconta come educare se stessi a restare giovani, nel corpo e nello spirito, in base alle ricerche scientifiche più attendibili. A 30, 50 o 70 anni. E, per la prima volta in Europa, il tema è affrontato grazie al contributo multidisciplinare di medici e ricercatori di un grande centro clinico e di ricerca: l’ospedale universitario Humanitas.
Perché succede che l’età biologica non coincida con l’età anagrafica? Qual è il segreto per trattenere gli anni dorati del corpo e della mente? Sono gli interrogativi di chi tiene all’estetica e di chi vuole allontanare malattie come diabete, cancro, patologie cardiovascolari, reumatologiche e neurodegenerative.
La chiave per restare giovani è spegnere l’infiammazione, gettare acqua sui piccoli fuochi che ardono dentro di noi: a volte protettivi, a volte distruttivi come ogni fiamma che si rispetti. Eliana Liotta racconta come in un romanzo le battaglie tra bene e male che avvengono nel nostro corpo, con i soldati del sistema immunitario ingaggiati in una guerra quotidiana che nessuno immagina di combattere. Nella seconda parte del libro, ogni lettore troverà una guida facile e pratica, con illustrazioni esplicative, per applicare alla propria quotidianità i risultati delle ricerche scientifiche: dalla dieta antinfiammatoria, con i cibi smart della giovinezza, agli esercizi e ai consigli contro lo stress.
Parte dei proventi della vendita di questo libro saranno devoluti a Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Eliana Liotta, giornalista professionista, scrittrice e comunicatrice scientifica, ha esordito in libreria nel 2016 con La Dieta Smartfood, un best seller internazionale in corso di pubblicazione in oltre 20 Paesi, basato sui principi della dieta mediterranea e sugli studi di nutrigenomica. Dal saggio e dalla sua successiva applicazione pratica, Le ricette Smartfood (redatte con la consulenza di un team di cuochi), ha preso spunto per la sua collana in 15 volumi Cibo e scienza, distribuita in edicola con il Corriere della Sera. Nel 2017 ha firmato con il chirurgo senologo Paolo Veronesi il saggio Il bene delle donne, che è insieme un racconto dell’universo femminile e una guida scientifica alla salute.
Eliana Liotta tiene su Io donna, il settimanale del Corriere della Sera, il blog “Il bene che mi voglio”, per cui ha vinto il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano. In Rcs è stata per sette anni direttore del mensile, del sito e della collana di libri OK Salute. Pianista, è stata nominata dal Comune di Milano vicepresidente del teatro Arcimboldi e consigliere di amministrazione del teatro Dal Verme (Fondazione I Pomeriggi Musicali). È ambasciatrice del Certamen Ciceronianum di Arpino.

A seguire sarà ospite Daniela Grandi, giornalista de La7, per raccontarci del suo nuovo libro in anteprima. Il titolo Notte al Casablanca editore Sonzogno.

Trama
Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile. D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della Seconda guerra mondiale. Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione. La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa. C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio. Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città? Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia.
Tra giochi di potere, sesso e ricatti, Nina dovrà grattare via lo smalto delle apparenze e immergersi, sola contro tutti, in un’inchiesta ricca di colpi di scena, per venire a capo di un caso inquietante e delicato.

Daniela Grandi, nata a Parma nel 1969, oggi vive a Roma. Giornalista del Tg La7, è autrice del programma pomeridiano Tagadà. Il romanzo Notte al Casablanca, con protagonista il maresciallo Nina Mastrantonio, è il suo primo noir

Giovedì 7 giugno altro pomeriggio ricco. Tra i vari ospiti segnaliamo la partecipazione di Stefano Mantero e Maria Teresa Valle per parlare del romanzo storico L’Uovo di Colombo Delos editore.

Trama del libro:
Genova, 1892. Nell’anno dell’Esposizione Internazionale, due omicidi sconvolgono il mondo apparentemente tranquillo del Convento dei Frati Cappuccini della Madonna del Monte. Toccherà al maresciallo della stazione dei regi carabinieri di San Fruttuoso, Luciano Bedin, e al giovane giornalista del Secolo XIX, Giulio Crovetto, cercare di risolvere questi intricati casi di omicidio

Trama
Genova, 1892. La città è testimone di due avvenimenti eccezionali: l’Esposizione Internazionale in occasione del quattrocentesimo anniversario della scoperta dell’America e il primo congresso delle Società Operaie che condurrà alla costituzione del Partito Socialista Italiano.
Sullo sfondo di questi eventi si collocano due omicidi, che sconvolgono il mondo apparentemente tranquillo del Convento dei Frati Cappuccini della Madonna del Monte, soprattutto quello del priore, Goffredo Orsini, appartenente a una delle famiglie più in vista della città, e, successivamente, quello di un confratello. I genovesi sono particolarmente devoti a questo Santuario, e i brutali e inspiegabili delitti suscitano sgomento e preoccupazione, in particolare negli ambienti dell’Arcivescovado.
A far luce sugli omicidi viene chiamato il maresciallo della stazione dei regi carabinieri di San Fruttuoso, Luciano Bedin, e viene coinvolto anche il giovane giornalista del Secolo XIX, Giulio Crovetto. Insieme si dovranno scontrare con la proverbiale reticenza degli ambienti ecclesiastici e con una serie di indizi che si riveleranno fuorvianti. Circondati da personaggi secondari, ma non meno importanti nel contesto della storia, arriveranno alla soluzione non senza correre qualche rischio.

Stefano Mantero è nato il 30 maggio 1962 a Genova, dove risiede nel centro storico della città. A causa di una malattia, all’età di quattordici anni perde la vista. Fin da bambino ha sempre amato la lettura e la scrittura e questa passione gli ha consentito di collaborare con diverse testate giornalistiche fra le quali Il Lavoro-La Repubblica e Il Secolo XIX. Nell’ambito dell’Unione Italiana dei Ciechi ha ricoperto vari incarichi dirigenziali. Appassionato di teatro ha frequentato corsi di scrittura teatrale e ha partecipato a numerose mise-in-scène. La passione per gli studi storici lo ha spinto a intraprendere il corso di laurea in Storia presso l’università di Genova. Ha pubblicato un noir e un libro di racconti con la Casa Editrice De Ferrari. Un secondo noir con Libero di scrivere, nonché diversi racconti per antologie.

Maria Teresa Valle è nata a Varazze (SV), e risiede attualmente a Genova. Sposata, ha due figli e due splendidi nipoti. Iscritta all’Università di Genova si è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Patologia Generale. Ha lavorato in qualità di Dirigente Biologa all’Ospedale San Martino di Genova. Fin da bambina ha amato la lettura e la scrittura. Per i Fratelli Frilli Editori ha pubblicato diversi noir con protagonista Maria Viani.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it

– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale

sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione

ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.