UICI, IAPB e Regione Calabria: insieme, per volare oltre i muri del buio e di ogni disabilità

Autore: Pierfrancesco Greco

Nella mattinata di ieri, presso la Sala Verde della Cittadella Regionale, a Germaneto, si è svolto il seminario conclusivo relativo al Progetto per lo sviluppo di servizi a favore delle persone cieche pluriminorate, elaborato e attuato sulla base della Legge regionale n. 17 del 31 maggio 2019, riguardante “Interventi per l’assistenza a favore dei ciechi pluriminorati”, che, dal momento del suo varo, ha posto la realtà calabrese all’avanguardia in tale settore.

I muri non saranno mai insormontabili… Una mattinata in apparenza grigia è stata resa tersa da questa certezza, albeggiata da un incontro di sensibilità, che ha segnato un nuovo inizio verso l’inclusione, verso l’integrazione, verso la vita, intesa nel senso
più luminoso di tale accezione: il seminario conclusivo relativo al Progetto per lo sviluppo di servizi a favore delle persone cieche pluriminorate, tenutosi ieri mattina presso la Sala Verde della Cittadella Regionale, a Germaneto, non ha assunto i caratteri propri dell’epilogo, bensì, come ha affermato la dottoressa Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale dell’UICI, “ha posto le basi per ripartire con ancora più entusiastica speranza nella prosecuzione di quell’opera di amore in cui si estrinseca la mission delle Associazioni come l’UICI e la IAPB, le quali, allorquando hanno l’opportunità di entrare in sintonia con la buona politica, sono in grado non solo di aprire orizzonti inesplorati a tante esistenze, connotate da una qualche caratteristica distintiva, bensì di rendere più bella l’umanità nella sua interezza” … E la Legge regionale n. 17 del 31 maggio 2019, riguardante “Interventi per l’assistenza a favore dei ciechi pluriminorati”, sulla quale il Progetto succitato è stato strutturato e attuato, oltre a costituire la prima legge in Italia a supporto della categoria dei ciechi pluriminorati, e, perciò, a consentire alla nostra Regione, e ai suoi amministratori, di raggiungere un primato positivo a livello nazionale, costituisce un preclaro esempio di buona politica, che con tale azione, nella nostra Regione, ha concretamente manifestato vicinanza e sostegno nei confronti di coloro i quali, oltre a dover affrontare la quotidiana mancanza della luce e dei colori, devono convivere con minorazioni plurime; una vicinanza che significa sollievo e aiuto anche per le loro famiglie. Un sollievo e un aiuto che, a oggi, possono trovare linfa solo nell’impegno che le istituzioni sono capaci di spiegare; un “impegno sui bisogni – ha asserito il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, presente nella Sala Verde – che svolgerò con particolare abnegazione, per continuare sulla strada tracciata, a livello nazionale da questa legge e implementare risorse occorrenti a finanziarla. Legge che ha dato forma a “un progetto capofila che dà lustro alla Regione Calabria – ha proseguito la dottoressa Linda Legname, vicepresidente Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, collegata da remoto –, capace di garantire, in un quadro di ottimizzazione delle risorse, quegli interventi congrui ai bisogni dei nostri amici e delle loro famiglie, uscendo dal mero concetto di assistenzialismo”. Dare felicità, dare serenità, dare opportunità: queste le stelle polari del Progetto sui pluriminorati, “a cui – ha assicurato Domenico Gareri, giornalista e moderatore del simposio – sarà riservato adeguato spazio mediatico, per esportare l’immagine di una Calabria attenta, efficiente e vera, oltre che bella”. Quella Calabria che può fregiarsi, “per volontà dell’Ente Regione, della IAPB e dell’UICI regionali, di un modello – ha spiegato il Presidente Regionale del’UICI, Pietro Testa – che ogni anno si sviluppa e si concretizza in una vasta tipologia di servizi, grazie alla sinergia di tutti e tre gli attori coinvolti”. Si è trattato di “un gioco di squadra – ha evidenziato l’avvocato Annunziato Denisi, consulente legale dell’UICI Calabria – , in cui la Regione Calabria non è solo Ente finanziatore ma anche soggetto importante rispetto alla pianificazione e realizzazione, unitamente a IAPB e UICI. Un progetto che oggi si conclude ma che ripartirà subito, seguendo quell’iter sinergico che ha permesso alla Calabria di essere oggi all’avanguardia contestualmente a un modello integrativo e inclusivo”, e che, dovrà trovare, questo l’appello lanciato dai presidenti delle sedi territoriali continuità, senza dovere ogni anno rivendicare diritti che dovrebbero essere acquisiti. “La giornata di oggi, 9 novembre – ha annotato, in conclusione, la dottoressa Palummo – ci riporta con i ricordi a un altro 9 novembre, quello del 1989, quando il Muro di Berlino, un muro che divideva due prospettive ideologiche antitetiche, è stato spazzato via da un vento di cambiamento e libertà, risultato capace di determinare il mutamento di orientamenti strategici e politici apparentemente granitici; la nostra attività associativa, sovente, ci ha fatto trovare di fronte ad altri muri: i muri dell’indifferenza, i muri della superficialità, i muri della solitudine. Muri che noi abbiamo iniziato ad abbattere, muri che dobbiamo continuare ad abbattere, finché il vento di cambiamento e libertà, traente energia, nel nostro caso, dalla passione che le realtà associative sono in grado di sprigionare, non avrà fatto piazza pulita di ogni refuso ostativo a un vissuto pieno e gratificante. Un vento che potrà trovare ancora più forza, forza morale, non solo strutturale, dall’incontro tra la sfera civile e quella istituzionale, che in Calabria s’è concretizzato esemplarmente in questa sinergia stabilitasi tra l’Ente Regionale e la nostra dimensione Associativa, di cui l’UICI, come la IAPB, è una componente storicamente capace di definire proficua sintesi tra il livello politico e la quotidianità sociale, in cui noi e i nostri operatori ci troviamo ogni giorno a lavorare con passione, dedizione e, in ultima analisi, amore, per abbattere ogni muro, oggi e domani!”
Già, oggi e domani … Con la volontà della buona Politica, con la possanza dell’Amore, con la tenacia della Speranza, del resto, si vola alto, sempre … Ed ecco perché i muri non saranno mai insormontabili.

Pierfrancesco Greco

Pubblicato l’11/11/2021.

Calabria – Seminario conclusivo progetto in favore di persone cieche pluriminorate

MARTEDI’ 9 NOVEMBRE 2021 – SALA VERDE CITTADELLA
REGIONALE


Il Consiglio Regionale dell’UICI della Calabria e il Comitato IAPB Regionale Calabria indicono un seminario conclusivo che si inserisce nel più ampio progetto, finanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento Politiche Sociali.

Progetto per lo sviluppo di servizi in favore di persone cieche pluriminorate (L.R. 17/19 del 31 maggio 2019).
Il progetto si pone come obiettivi l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa del cieco pluriminorato, attraverso attività dirette a raggiungere concreti risultati attraverso la preparazione alla frequenza della scuola comune, l’assistenza didattica extra-scolastica, l’assistenza domiciliare e la consulenza alle famiglie. La Legge Regionale che lo sostiene è di eccezionale rilevanza non solo per il panorama calabrese ma anche nazionale, essendo unica nel suo genere.

PROGRAMMA:

SEMINARIO CONCLUSIVO
Progetto per lo sviluppo di servizi a favore delle persone cieche pluriminorate
(Legge Regione Calabria n. 17 del 31 maggio 2019)
9 Novembre 2021 – Sala Verde – Cittadella Regionale
Germaneto – Catanzaro
ore 9.30 – Coffee break – Apertura lavori
Saluti
On. Roberto OCCHIUTO – Presidente Regione Calabria
On. Gianluca GALLO- Consigliere Regione Calabria
Dott. Mario BARBUTO – Presidente Nazionale UICI e /APB
D.ssa Annamaria PALUMMO – Consigliera Nazionale UICI
lnterventi
Pietro Testa – Presidente Regionale UICI e /APB
Avv. Annunziata Denisi – Consulente Giuridico UICI Calabria
Presidenti Sedi Territoriali UICI de/la Calabria:
Laprete Concetta – Catanzaro;
Motta Francesco – Cosenza;
Scicchitano Francesco – Crotone;
Marino Francesca – Reggio Calabria;
Deluca Rocco – Vibo Valentia
Testimonianze/Dibattito
ore 12.30 – Chiusura lavori
Modera: Dott. Domenico Gareri.

Locandina dell’evento

Pubblicato l’8/11/2021.

La disabilità non la ferma: Laurea in beni culturali per Chiara Angelini

La sua tesi era incentrata sui metodi per migliorare l’accessibilità dei Musei. La neo dottoressa si prepara ad affrontare il percorso magistrale.

Chiara Angelini è una ragazza di 22 anni con una grave disabilità motoria, che, con tenacia, ha affrontato il percorso universitario, superando difficoltà importanti, legate alla completa incapacità di poter comunicare in modo usuale. “Chiara – spiega la madre – riesce a comunicare solo con metodi alternativi, computer e tavole di Etran. Nonostante ciò, ha sempre desiderato stare in mezzo alla gente e con la gente, non facendosi problemi a dimostrare le sue difficoltà, sempre con il sorriso sulle labbra.”

L’Università di Macerata ha seguito la studentessa fin dall’inizio della sua iscrizione all’Ateneo nel 2016, fornendo servizi per supportarla durante lo studio e gli esami, come tutor e prendi appunti, servizi garantiti anche a distanza durante l’emergenza sanitaria. “L’Ateneo – sottolinea il rettore Francesco Adornato –  promuove una cultura inclusiva, valorizzando l’eterogeneità e i punti di forza di ogni persona” Attraverso il coordinamento della delegata del rettore Pamela Lattanzi e della responsabile del progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi, UniMc mette a disposizione risorse e supporti diversificati per assicurate a tutti un regolare percorso formativo.

A novembre Chiara si è laureata alla triennale in beni culturali con la tesi “Il Museo di tutti e per tutti”, risultato di un tirocinio nei Musei Civici di Fermo, dove la laureanda è stata protagonista, sperimentando la sua disabilità sul campo e fornendo consigli per il miglioramento delle strategie di accessibilità per ogni tipo di disabilità – fisica, sensoriale, intellettiva – e per una migliore fruizione dei luoghi culturali. La studentessa ha proposto di integrare gli interventi già realizzati dai Musei per la disabilità fisica e sensoriale con il metodo di comunicazione aumentativa alternativa “easy to read”. Le didascalie di alcune delle opere presenti all’interno del Palazzo dei Protio sono state, quindi, tradotte in un linguaggio più facilmente comprensibile anche da persone con disabilità intellettiva.

“Finalmente traguardo raggiunto! – queste le parole di Chiara Angelini – Non è stato semplice il mio percorso, ma ho imparato che la tenacia e la passione per ciò che si fa permettono di superare tutte o gran parte delle difficoltà che si incontrano. Basta trovare la strada alternativa giusta”. “Sono una ragazza con disabilità motoria – aggiunge – che si aiuta con strumenti alternativi per comunicare, gli stessi strumenti che ho utilizzato durante questo triennio universitario. Ho trovato grande solidarietà e comprensione da parte dei docenti, che mi hanno aiutato e hanno collaborato con le mie “tutor” al fine di trovare le strategie più idonee per affrontare gli esami. L’Università, infatti, mi ha dato la possibilità durante questi anni, di avere a disposizione Tutor veramente competenti, amorevoli e simpatiche, che ringrazio di cuore considerando che senza di loro probabilmente non ce l’avrei fatta o sarebbe stato tutto molto più difficile. Un grazie anche alle mie “prendi appunti” che sono state, prima di tutto, delle grandi amiche”. Un’avventura, quella di Chiara, che prosegue ora con l’iscrizione al corso di laurea magistrale.

Nella foto: Chiara Angelini