Salerno – La Luce interiore come un sesto senso, di Mariangela Mandia

Autore: Mariangela Mandia

In occasione della celebrazione della 62° giornata Nazionale del Cieco, il giorno 13 Dicembre “Santa Lucia”, si è tenuta in diretta su Telediocesi la Santa Messa, presieduta da Don Michele Pecoraro, nel Duomo di Salerno.

Un anno in cui l’Associazione U.I.C.I. compie il centenario della sua istituzione.

Il saluto del Presidente U.I.C.I. Dott. Raffaele Rosa è stato un corale messaggio, sottolineando il momento che stiamo vivendo, a causa del Covid-19, rimarcando i valori indissolubili come quelli della famiglia.

La chiara intenzione di voler far parte del tessuto sociale a pieno titolo e proseguire il dialogo fra i vari componenti della società. “Vieni Signore Gesù tu sei la gioia del Mondo”, nella terza Domenica di avvento.

Ho letto la seconda lettura, con un timbro, come un suono, che voleva trasmettere con delicatezza e giungere a chi oltre il senso delle parole e della vista riesce a coglierne l’essenza più profonda: la gioia.

La felicità è rosa, anche, ad un ulteriore valore distintivo dell’Unione, eleggendo per la prima volta nella storia una Vice Presidente Nazionale Donna: Linda Legname.

Complementarietà, a mio avviso, l’inclusione: competente, creativa ed innovativa.

La sfida a cui siamo chiamati:

Essere lieti di consacrarci allo Spirito Santo ed alla saggezza di chi ascolta attraverso gli occhi dell’anima, capace di affidarsi e realizzarsi secondo la volontà ed i talenti dateci in dono, per una soddisfazione che si compia nel nutrimento fra vita e professione.

I nostri auguri di Natale, vivi, operosi e commossi, hanno dato vita ad un dialogo concreto.

Presenti, anche, una delegazione di Consiglieri sezionali e l’impiegato di segreteria, donando il loro contributo all’evento.

Viviamo e lavoriamo divertendoci. Il mio augurio è per tutti noi, di essere “La luce interiore come un sesto senso”.

Puglia – Illuminiamo insieme il futuro – tavola rotonda dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti in occasione della 62° Giornata Nazionale del Cieco

Il 13 dicembre 2020, si è svolta, in modalità on line, Illuminiamo insieme il futuro: tavola rotonda dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale della Puglia in occasione della Giornata Nazionale del Cieco.

Nonostante il momento difficile che si sta vivendo, non si è voluto non onorare al meglio questo appuntamento sia per l’aspetto simbolico, sia per l’aspetto sacro che riveste.

Insieme a tutti i dirigenti regionali e con l’importante intervento del Presidente e della Vicepresidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si è discusso della situazione attuale, delle iniziative, delle prospettive e delle strategie future che si dovranno intraprendere dopo la pandemia, anche perché, come ha ribadito proprio il nostro Presidente Nazionale Mario Barbuto, la crisi sanitaria è molto dura, ma ancor più segnante sarà la crisi sociale che ne conseguirà.

Tracciati i temi fondamentali dal Presidente regionale Paolo Lacorte e delineata la situazione nazionale e i suoi intrecci forti e necessari col territorio da parte della Vicepresidente Nazionale Linda Legname, il dibattito è entrato subito nel vivo, non prima però, di aver ricevuto le preziose parole di Don Antonio Panico, Direttore Didattico della LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta) di Taranto che non solo ha portato a tutti una Santa benedizione, ma ha anche dato un contributo attento sulla difficile situazione sociale che il nostro Paese sta vivendo.

Proprio Paolo Lacorte e Linda Legname hanno fortemente insistito sulla necessità di fare rete e costruire progettualità per le persone in difficoltà, invito subito accolto e rilanciato dai presidenti dell’Istituto per ciechi Anna Antonacci di Lecce, Alessandro Nocco, e del Messeni Localzo di Rutigliano, Luigi Iurlo.

Il Presidente regionale ha anche raccontato delle iniziative e degli impegni profusi nei suoi primi mesi di presidenza, ribadendo la centralità e l’importanza di iniziative nazionali come quella del Libro parlato il cui catalogo ricchissimo di titoli va fatto meglio conoscere e capillarmente reso disponibile su tutto il territorio pugliese.

Tutti presidenti delle sezioni territoriali della Puglia hanno arricchito il dibattito ognuno riportando i diversi modi in cui hanno affrontato il periodo difficile, tutte le strategie che hanno messo in atto e che saranno certamente utili per il futuro. Così Vito Mancini (Bari), ha raccontato di come nonostante tutto e fatte salve le inevitabili chiusure a cui si è andati incontro, si è comunque cercato sempre di garantire dei servizi adeguati e assistenza ai soci, Franco Giangualano (BAT), ha sottolineato il lavoro fatto con le amministrazioni locali per cancellare restrizioni indirizzate ai non vedenti per i concorsi e sottolineare la volontà di costruire un’Unione in cui mettere in primo piano le persone con disabilità visiva facendo emergere le loro competenze e capacità spesso sconosciute all’esterno e oscurate da pregiudizi che è giunto il tempo di cancellare. Dunque Michele Sardano (Brindisi), ha raccontato il suo impegno sul campo con la protezione civile e come questo ha permesso di portare all’interno della sezione dei modelli importanti da applicare, Franco De Feo (Foggia), ha raccontato di come nel campo musicale si è potuto comunque andare avanti con l’insegnamento e addirittura per molti versi gli studenti con disabilità visiva hanno potuto affrontare questo momento anche con più facilità facendosi forza con l’udito e al contrario molti vedenti hanno sospeso gli studi. Salvatore Peluso (Lecce), che ha rimarcato l’importanza delle attività sportive i cui valori e i cui benefici sono innegabili e fondamentali per le persone con disabilità tutte e la necessità di investire in questo settore in futuro per recuperare terreno rispetto al momento attuale che vede la difficoltà di organizzare manifestazioni ed eventi sportivi, ed infine Maria Lacorte (Taranto), che ha raccontato di tutte le attività anche a distanza messe su dalla sua sezione che hanno permesso di raggiungere e sviluppare una maggiore autonomia, soprattutto in campo domestico, un contesto che in questo periodo di pandemia è divenuto predominante per tutti.

Il dibattito si è arricchito con gli spunti e gli auspici portati da Peppino Lapietra, da poco eletto in Direzione Nazionale, e dal dono che Chiara Calisi, Franco De Feo e Dea De Feo hanno voluto fare a tutti, componendo, arrangiando e interpretando una canzone dedicata a Santa Lucia realizzata per l’occasione.

Il convegno è proseguito con un dibattito vivo che ha visto molti dei presenti intervenire sollevando temi che vanno messi al centro dell’azione della nostra associazione, come cani guida, nuove tecnologie, nuove attività lavorative e provando ad occuparsi di progettualità che possono essere fondamentali per il futuro come quella dei Progetti di vita indipendente (PRO.V.I.) realizzati dalla Regione Puglia per accompagnare le persone con disabilità, che vanno seguiti in prima persona dall’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Tutti i presidenti delle sezioni territoriali hanno preso l’impegno per diffondere in maniera ancora più incisiva e capillare il Libro parlato in Puglia anche mettendo in essere iniziative specifiche.

Si vuole infine concludere con il messaggio lanciato dalla Consigliera Nazionale Chiara Calisi che ha invitato tutti a camminare uno accanto all’altro per costruire un futuro luminoso per la nostra associazione e per i ciechi, gli ipovedenti e le persone con altre difficoltà che sono sul nostro territorio.

Sicilia – Ipovisione e schermi a luce blu, screening gratuito per i giornalisti

Iniziativa dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti regionale in tutte le province siciliane. Si comincia lunedì 14 dicembre, da Catania, dove l’unità mobile oftalmica dell’Uici con gli oculisti sarà disponibile dalle 9.30 alle 13.30. Il test esteso anche a chi lavora nelle redazioni. Misure anti-covid e mascherine gratis

Partirà da lunedì prossimo, 14 dicembre, da Catania, lo screening gratuito per i giornalisti e per chi lavora nelle redazioni lanciato dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti siciliana.

L’unità mobile oftalmica dell’Uici, un camper perfettamente attrezzato per le visite specialistiche, stazionerà infatti nel parcheggio dietro il quotidiano La Sicilia di viale Odorico da Pordenone (ingresso dal distributore di benzina Esso, seguire la mappa allegata) dalle 9.30 alle 13.30.

La campagna è stata illustrata dal presidente regionale dell’Uici Gaetano Minincleri, il quale ha ricordato come “nel convegno nazionale organizzato dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti l’anno scorso a Messina” sia stato confermato “che gli schermi dei computer, a luce blu, possono danneggiare fortemente la vista”.

“Per questo – ha dichiarato Minincleri – l’Uici regionale ha deciso di lanciare una campagna di prevenzione nell’intera Sicilia, in tutti i capoluoghi di provincia, grazie alle nostre unità mobili, mirata a una specifica categoria: i giornalisti e a chi lavora nelle redazioni. Sono costretti infatti a rimanere ore e ore davanti ai computer e di conseguenza potrebbero avere dei danni gravissimi agli occhi”.

Quello dell’ipovisione è un problema che coinvolge fasce sempre più ampie di italiani per via dell’uso frequentissimo di pc, tablet e smartphone. Di qui l’importanza, per chi appartiene alle categorie più esposte, di sottoporsi a uno screening che, ha ricordato Minincleri, “è gratuito, effettuato da medici di alto livello, dura pochi minuti e si svolge in assoluta sicurezza”.

Inviti ai giornalisti a sottoporsi allo screening sono venuti da Orazio Aleppo, segretario provinciale dell’Assostampa di Catania e dai direttori dei due giornali cartacei catanesi, Antonello Piraneo de La Sicilia e Carlo Alberto Tregua del Quotidiano di Sicilia.

“Le ore passate davanti al computer con la luce blu emessa dagli schermi – ha sottolineato Aleppo -, sono diventate un problema per noi giornalisti: l’ipovisione è diventata una malattia professionale. L’Uici regionale ci dà la possibilità di fare un test gratuito: approfittiamone”.

“I giornalisti – ha aggiunto Tregua – soffrono di un affievolimento della vista a causa delle emissioni degli schermi a luce blu dei computer. Io sono sempre stato per la prevenzione e invito i colleghi, anche giovani, a fare controlli annuali alla vista. In questo quadro, l’Uici regionale ha promosso questa lodevole iniziativa offrendo visite gratuite”.

“Si dice che i giornalisti – ha concluso Piraneo – siano gli occhi dei lettori. E quindi dobbiamo stare bene attenti alla nostra vista. Tra l’altro in questo periodo di lavoro da remoto si sta molto di più al computer. Quindi noi giornalisti dobbiamo cogliere l’opportunità che ci viene offerta dall’Uici per poter fruire di uno screening gratuito utile per noi e in fondo anche per i lettori”.

Gli oculisti cercheranno i segnali d’allarme: occhi rossi, che bruciano o lacrimano.

Va sottolineato infine che l’unità mobile oftalmica è munita, oltre che di una speciale lampada a fessura, anche di dispositivi di sicurezza – pannelli in plexiglas, disinfettanti a base di sostanze cloro-attive, materiali usa e getta -, per garantire la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori.

Il camper dell’Uici è lo stesso utilizzato nella scorsa estate nel corso di un’altra campagna di screening denominata “La prevenzione non va in vacanza” nei lidi della Plaia.

Anche stavolta, oltre ai controlli oculistici gratuiti, saranno date informazioni sull’utilizzo delle misure anti covid-19 e fornite gratuitamente delle mascherine monouso

Link Youtube

Filmato ciechi https://youtu.be/ufGSZz0ba_g

Dichiarazioni Minincleri, Aleppo, Tregua, Piraneo https://youtu.be/ueZnEYo3Omo

Catania – Nella Giornata della prevenzione della cecità l’UICI dona visite gratuite ai più indigenti

Il 13 dicembre non poteva passare nel silenzio e l’UICI di Catania è stata presente in prima linea, anche quest’anno, nella prevenzione della cecità.
Proprio così, certamente con la massima attenzione ai protocolli covid, sicuramente con sobrietà ma la Presidente Rita Puglisi non ha voluto mancare alla mission che da un secolo anima e contraddistingue l’attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. A tal proposito ricordiamo che, da diversi anni ormai, L’UICI collabora con il mondo istituzionale e dell’associazionismo e grazie a tale dialogo con entità quali Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli ovvero Istituto penale minorile e Casa circondariale(solo per fare alcuni nomi) sono state offerte visite di prevenzione a persone in grande svantaggio sociale in svariati momenti dell’anno.
Stavolta la presidente, ottenuta la disponibilità generosa dei medici oculisti della Società oculistica siciliana e della Clinica oftalmologica dell’ospedale Policlinico san Marco, ha aperto le porte della sede di via Louis Braille n.6 per donare visite di prevenzione a circa trenta persone indigenti tra adulti e bambini . Ancora una volta si è voluto diffondere il messaggio dell’importanza della prevenzione, dice infatti la Presidente: “ a volte una visita può cambiare il destino di un bambino o di un adulto”. e poi aggiunge con orgoglio: “l’Unione ciechi è vicina alla cittadinanza e vuole contribuire concretamente al benessere di tutti”. Non solo parole dunque ma gesti concreti e significativi oggi più che mai vista l’attuale impossibilità a ricorrere a cure mediche a causa del covid. Prosegue la Presidente:
“Quella di domenica è per noi una giornata doppiamente speciale poiché festeggiamo un anniversario importante: due anni dalla nascita a Catania dell’ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica frutto di una proficua collaborazione con il San Raffaele di Milano. In questi due anni migliaia di bambini sono stati visitati e contiamo di ampliare nel prossimo futuro le giornate a disposizione per le visite”.
Per tornare alla mattina di domenica non è mancato un momento di spiritualità grazie alla presenza del parroco della Cattedrale di Catania, mons. Barbaro Scionti, che ha parlato della vista come dono di Dio ma anche degli altri doni che ogni essere umano possiede e può mettere a disposizione ricordando anche la generosità di Santa Lucia della quale aveva con sé anche una reliquia. Concludendo con una benedizione mons. Scionti ha augurato buon Natale a tutte e tutti e soprattutto di proseguire sempre con generosità l’aiuto a chi è più fragile.
A fine mattina anche il saluto del Sindaco Salvo Pogliese che non ha voluto far mancare le sue parole di elogio e di ringraziamento a nome della città affermando, significativamente, che in molte occasioni l’UICI è stata presente colmando il vuoto del Servizio sanitario pubblico.
Infine un sincero ringraziamento va alle operatrici e operatori dell’informazione, TV e radio e carta stampata, sempre attenti alle attività dell’UICI e pronti a cogliere con sensibilità l’importanza del lavoro che viene svolto dall’UICI.
Un sincero grazie anche a tutto il personale della nostra Sezione e Servizio civile che si sono messi a disposizione con gioia e partecipazione incuranti del lavoro nel giorno di domenica.

Catanzaro – Celebrazione giornata di Santa Lucia

Il 13 Dicembre, giornata in cui ricade la celebrazione ed il ricordo della Martire Santa Lucia, è oramai una data che ricopre un ruolo assai importante nella vita delle persone cieche, ipovedenti e pluriminorate. Essa è di fatti una data all’interno della quale non solo si celebra la Martire che donò la sua vita in difesa della sua Cristianità, divenendo nel tempo la protettrice della vista, ma nella medesima data ricade la celebrazione delle Giornata Nazionale del Cieco giunta alla sua 62 annualità.

Catanzaro e la sezione UICI territoriale infatti, in memoria della Santa Martire ed in celebrazione di questo momento così prezioso, ha da sempre attenzionato l’opinione pubblica e la società civile alla conoscenza della cultura del Cieco, alla sua emancipazione e soprattutto alla sua inclusione in ogni ambito della vita sia personale che di comunità e l’ha fatto attraverso una serie di eventi che da qualche anno si concludono con uno spettacolo, che primo nel suo genere, porta ad esprimere la propria abilità in campo artistico e non solo.

L’evento, nato quindi dall’idea di Luciana Loprete, donna nata e vissuta nel buio della cecità, è un momento di rivalsa, presa di conoscenza e soprattutto speranza non solo per coloro che ne prendono parte, ma soprattutto per quell’utenza che già martoriata dalla disabilità e dall’assenza di input positivi, non crede di avere le potenzialità per emergere. Gli esempi infatti che di anno in anno si sono susseguiti ed hanno calcato il palcoscenico del Teatro Politeama di Catanzaro sono stati numerosi e tutti diversi gli uni dagli altri, basti pensare che ad esibirsi sono stati non solo musicisti affermati nel proprio settore come Massimo Tagliata, Ivan Dalia ed Ethan Lock, ma anche sportivi ed attori come Gianfranco Berardi e poi ballerini ciechi, cantanti, rappresentanti del mondo del sociale e non solo, perché il minimo comun denominatore di tutte le edizioni dello spettacolo che quest’anno avrebbe soffiato le sue prime 5 candeline, è stato proprio il mettere allo stesso livello sia artisti disabili, che artisti normodotati tanto è che ogni edizione ha visto al suo interno la partecipazione di Accademie di Danza, cantanti ed attori anche locali perché non solo Catanzaro non ha nulla invidiare alle altre realtà, ma soprattutto perché proprio dalla Città di Catanzaro è partito questo straordinario messaggio di rivalsa ed integrazione unico nel suo genere.

Une serie di momenti dunque che negli anni sono diventati una costante nella programmazione della giornata che inizia dalle prime ore della mattina con la Santa Messa officiata presso il Reparto di Oculistica dell’Ospedale Pugliese Ciaccio per tutti quei degenti che vedono nella sua celebrazione un momento di ristoro e soprattutto di speranza, seguita poi dalla oramai canonica Celebrazione a cura di S.E. Mons. Bertolone e destinata in egual misura a tutte le forze armate ed alla nostra organizzazione. Anche questo momento particolarmente toccante in relazione alla riconoscenza che come cittadini, seppur disabili, abbiamo l’obbligo di riconoscere verso che si preoccupa della nostra costante protezione.

Quest’anno purtroppo, quanto di bello e positivo si è svolto negli anni passati non avrà lo stesso sapore, le restrizioni infatti non hanno consentito l’organizzazione delle numerose iniziative che negli anni si sono contraddistinte nella celebrazione della giornata, ma la voglia di esserci sempre e di dare il giusto segnale di speranza non verranno meno tanto che l’UICI Catanzarese celebrerà la giornata con la messa in onda di due speciali televisivi che saranno trasmessi sull’emittente PADRE PIO TV nella giornata proprio del 13 Dicembre e nell’organizzazione nei prossimi giorni di uno speciale spettacolo virtuale nel rispetto delle normative anti-covid.

Ovviamente se si considera l’apporto che l’essere insieme in presenza porta alle persone meno fortunate, questo è solo un piccolo spunto che ci deve dare speranza per un futuro che ci possa riservare il così auspicato ritorno alla normalità perché pare ovvio ricordarlo, ma in situazioni di disagio così imponenti, a pagarne il prezzo maggiore sono proprio le persone affette da disabilità gravi e gravissime. Basti pensare infatti al distanziamento sociale ed all’impossibilità di potersi stringere in un abbraccio, o il semplice gesto di stringersi la mano, tutti gesti questi che in un certo senso possono essere colmati per i soggetti normodotati dalla sola possibilità di potersi vedere in video chat, cosa che ovviamente non è e non sarà mai possibile per una persona cieca.

Torino – Notiziario audio 011NEWS n. 45-2020

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 45/2020 di venerdì 11/12/2020:

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2020/12/011NEWS-2020-45.mp3?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=011news-n-452020-di-venerdi-11-dicembre_151

In primo piano:

•             “Priorità alle persone disabili per l’accesso ai vaccini anti-Covid”: l’appello di Fand e Fish al Ministero della Salute

•             Scuola: un alunno disabile su quattro non ha partecipato alla didattica a distanza. Lo rivelano i dati Istat. E il traguardo della piena inclusione rimane lontano

•             La cultura si sposta sul web: tra cinema, arte e musica, tanti eventi da seguire in streaming durante il week-end

Buon ascolto!

Cagliari – Notiziario n. 62 del 14 dicembre 2020

Carissime socie e carissimi soci,  

vi comunichiamo che la sede nazionale Uici, in collaborazione con i Centri di Consulenza Tiflodidattica ed il supporto informatico dell’Istituto Cavazza,  ha organizzato la prima edizione della Tombolata online di Natale che si svolgerà su zoom giovedì 17 dicembre alle ore 17,30. L’obiettivo è quello di individuare un’altra bella occasione per stare tutti insieme nonostante la pandemìa. L’iniziativa si rivolge alle bambine, ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi ciechi e ipovedenti e con disabilità aggiuntive e alle rispettive famiglie.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare numerosi con preghiera di volerci confermare telefonicamente o via mail  la partecipazione.

Per collegarsi alla piattaforma Zoom e stare tutti insieme, attivare il link:

https://zoom.us/j/97955733600

ID riunione: 979 5573 3600

Un tocco su dispositivo mobile

+390200667245,,97955733600# Italy

+3902124128823,,97955733600# Italy

Per le istruzioni, le cartelle e il gioco della tombola, andare alla pagina:

https://service2.cavazza.it/tombola

 I nostri uffici sono a completa disposizione per qualsiasi necessità.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS

Sezione Territoriale di Cagliari

Via del Platano, 27 – 09131Cagliari

tel. 070 523422 notiziario telefonico 070 513575

e-mail:uicca@uiciechi.it uicica@pec.it

Cagliari – Notiziario n. 61 dell’11 dicembre 2020

Carissime socie e carissimi soci,  

vi comunichiamo che il Consiglio direttivo della Sezione di Cagliari si riunirà via skype mercoledì 16 dicembre 2020 alle ore 16,30 per discutere e deliberare sui seguenti punti all’ordine del giorno:

1)     Approvazione verbale consiliare seduta precedente;

2)     Ratifica  delibere della Presidente;

3)     Anagrafica soci;

4)     Comunicazione della Presidente;

5)     Nomina organo di controllo monocratico – determinazioni conseguenti;

6)     Studio  di fattibilità fruizione ecobonus – determinazioni conseguenti;

7)     Chiusura sede sezionale in occasione delle festività natalizie e ferie del personale dipendente;

8)     Varie ed eventuali.  

I nostri uffici sono a completa disposizione per qualsiasi necessità.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS

Sezione Territoriale di Cagliari

Via del Platano, 27 – 09131Cagliari

tel. 070 523422 notiziario telefonico 070 513575

e-mail:uicca@uiciechi.it uicica@pec.it

Brescia – Cofanetti di dolcezza in aiuto dell’Unione ciechi e ipovedenti

Autore: Irene Panighetti

Fonte: Bresciaoggi, del 4 Dicembre 2020

LA RACCOLTA FONDI. Il racconto di chi è costretto a ulteriori sacrifici causa Covid e il sostegno possibile con la donazione

Il mancato contatto fisico imposto dalla pandemia ha aumentato il disagio di chi ha bisogno del tatto per orientarsi e svolgere molte attività quotidiane

In questi tempi così duri le persone ipo o non vendenti devono affrontare sfide in più rispetto ad altre e cercano di farlo senza perdere la tenerezza né la dolcezza. Proprio la dolcezza è ciò che offre la sezione bresciana dell’Unione ciechi e ipovedenti (Uici) con la raccolta fondi basata sull’acquisto di golosità a basso prezzo. Contattando Uici (030 2209413/425) è possibile prenotare, al costo di almeno 9 euro, un cofanetto contenente quattro confezioni da 100 grammi ciascuna di cioccolato di vario tipo.

PER FESTEGGIARE il centenario dell’associazione è stata lanciata l’iniziativa «Gusta e vinci»: un cubo, da 10 euro in su, in plexiglass che contiene gelatine di cui alcune avvolte in un biglietto vincente (in palio trattamenti di bellezza, libri, buoni acquisto…). È un modo per sostenere chi ha dovuto mettere completamente in discussione il proprio modo di vita quotidiano: per chi ha la vista ridotta, o del tutto annullata, il tatto e il contatto fisico sono essenziali per orientarsi nello spazio e compiere gesti per altri banali. La relazione è quindi ancor più essenziale e non può essere sostituita dalla tecnologia. Certo, lo sviluppo di applicazioni per telefoni e pc ormai da anni ha facilitato molto la vita di chi ha disabilità visiva, ne è un esempio la possibilità per gli studenti di effettuare la didattica a distanza.

Ma i sacrifici sono grossi: lo sa bene Monica Taffi, 49 anni, nata con limitate capacità visive che da un paio di anni si sono aggravate, costringendola a sottoporsi a vari interventi per combattere il glaucoma. Lavora da casa e ha annullato i suoi momenti di incontro, trasferendoli sul web, «ma non è la stessa cosa – valuta – così come diverse sono state le vacanze estive che di solito trascorrevo con gli amici per una settimana e con i genitori per 15 giorni al mare. Quest’anno nessun appuntamento con gli amici e al mare ci sono andata solo perché mia madre ha insistito».

A Piera Loda il Covid ha cambiato la vita sportiva che per lei è essenziale: «Lo sport per me ha significato la possibilità di non lasciarmi abbattere dalla perdita totale della vista, che si è verificata attorno ai 25 anni, dopo esser stata ipovedente dalla nascita. Mi ha aiutata a trovare il mio bilanciamento, il mio equilibrio». Per questo da sempre Loda pratica tante discipline: «Negli anni Novanta frequentai un corso per immersione, con diverse gite alla Maldive: non potevo vedere i fondali, ma potevo toccare i coralli, le conchiglie e poi la sensazione di libertà che dava l’acqua era incredibile». Dai mari ai monti per arrivare, nel 2014, sulla cima del Monviso o sulle nevi di tante montagne a sciare: «Davanti a me c’è la guida che mi dà istruzioni tramite un amplificatore – spiega – e pure per correre ho sempre bisogno della mia guida». Nel 2017 ha festeggiato i suoi 50 anni alla maratona di New York e pettorina e medaglia sono appese in casa sua: costituiscono uno dei ricordi più belli, soprattutto in questi mesi durante i quali Piera non ha potuto praticare i suoi sport, per lo meno non come prima: non scia dallo scorso inverno, le corse ufficiali sono sospese e non può allenarsi in palestra. «Ho steso i tappetini in salotto e, posizionando il cellulare su un apposito supporto, ascolto le indicazioni della mia trainer, mi muovo, salto, alzo pesi…mi preparo per nuove sfide».

Brescia – Ipovedenti, la sfida della Dad e l’aiuto dell’Uici

Autore: Irene Panighetti

Fonte: Bresciaoggi, del 19 Novembre 2020

LA TECNOLOGIA. L’Unione Ciechi all’avanguardia dal punto di vista digitale ha tenuto prima del lockdown un corso per una decina di adolescenti

Debora: «Devo ricordare di leggermi le slide» A Ettore invece manca «il rapporto diretto»

Non si è fatta cogliere impreparata di fronte ai Dpcm la sezione bresciana dell’Unione ciechi e ipovedenti (Uici), che dal 1924 è al servizio dei cittadini bresciani, con problemi di disabilità visiva. Ma iniziative e servizi sono spesso aperti a tutti. Uici Brescia ha da subito pensato ai ragazzi ipovedenti che avrebbero dovuto seguire le lezioni a distanza: quindi «abbiamo messo in campo le nostre strategie per affiancare le famiglie, circa 200 nuclei nel Bresciano – informa la presidentessa Sandra Inverardi -: è stata una risposta ad un bisogno concreto manifestato proprio da alcune famiglie. Nella nostra sede funziona molto bene il settore informatico: abbiamo un’aula con i Pc e organizziamo corsi Windows, Mac e Iphone».

COSÌ IL GIORNO stesso della firma dell’ultimo Dpcm, alla sede di via Divisione Tridentina una decina di adolescenti ha seguito un corso di 4 ore gestito da Ignazio Fontana, insegnante di informatica per disabili visivi e accreditato dall’ente formativo I.Ri.Fo.R. Nove ragazzi nella grande aula della sede più una ragazza da casa. «Il problema maggiore è connettersi alle piattaforme come Classroom o Teams – spiega Fontana – ma queste ultime generazioni sono facilitate dalla nativa competenza digitale; per gli ipovedenti l’uso dello strumento di screenreader agevola già l’approccio alla tecnologia. Obiettivo del corso: navigazione web e gestione del registro elettronico». La sintesi del docente è confermata dagli adolescenti come Debora, 16 anni, liceo linguistico a Leno: la difficoltà subentra «quando i professori proiettano le slide e spesso si dimenticano che io ho bisogno che me le leggano. Quindi chiedo al docente o, a volte, ai compagni». Lo stesso per Usman, 17 anni, al Gambara come Lorenzo, 14 anni, che invece si sente più sicuro, al punto di trasmettere lui stesso agli amici ipovedenti ciò che ha imparato dalle lezioni di Uici. Giulia, 16 anni, linguistico a Orzinuovi, se la cava bene con la tecnologia, sebbene trovi ancora difficoltà «nella gestione di due Pc: quello della videolezione e quello dove ho i miei libri», dichiara.

ETTORE, 14 anni in prima al classico Arici di Brescia che all’inizio del nuovo anno non aveva avuto bisogno di adottare, nemmeno in parte, la Dad. Ora è necessaria. «Non è impossibile, anzi – ammette Ettore – però già mi manca il rapporto diretto con professori e compagni». All’Uici per fortuna il corso si è svolto in presenza e lo saranno pure, salvo imprevisti, le repliche in caso di richieste da altre famiglie.