Sabato 11 Ottobre 2014 si è svolta a Palermo la seconda edizione “In moto senza barriere” organizzata dalla Sezione Provinciale di Palermo dell’U.I.C.I. e da Ruote Libere del Moto club della Polizia di Stato – Delegazione di Palermo.
La manifestazione ha offerto l’opportunità al Presidente sezionale, ad alcuni consiglieri provinciali e regionali, all’assistente sociale e ad una ventina di studenti di scuola media superiore ed universitari di salire a bordo di moto di grossa cilindrata e provare il brivido e l’emozione di percorrere in sicurezza le vie di Palermo, di arrivare in cima al monte San Martino delle Scale per giungere poi dopo una bella discesa all’aeroporto militare di Boccadifalco, accompagnati con disinvolta competenza dai nostri amici centauri, per visitare gli elicotteri della Finanza e della Polizia e consumare degli squisiti arancini e altri prodotti della rosticceria palermitana.
Percepire l’ambiente che abbiamo attraversato, sentire scorrere l’aria sul viso, per molti di noi che non era mai salito in groppa ad una moto, è stata una esperienza straordinaria, perché ci ha fatto gustare quel senso di libertà e di indipendenza che possono permettersi quotidianamente tutti coloro che vedono e che amano andare in moto.
Questo piccolo evento che abbiamo vissuto intensamente e con grande amicizia insieme ai nostri piloti, per noi dell’U.I.C.I. di Palermo, rappresenta ancora una volta un segnale importantissimo di attenzione e di solidarietà che apprezziamo moltissimo e che ci auguriamo possa essere di stimolo e di esempio per tutte le istituzioni e per i nostri concittadini.
Il Presidente
Giuseppe Scaccia
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Novara: Video documentario – Invito, di Pasquale Gallo
Gentilissimo, con la presente desidero invitarla ad un incontro che si terrà venerdì 7 novembre, presso la sala delle colonne della Provincia di Novara in via Greppi n.7 alle ore 11.00.
In tale occasione, verrà presentato in anteprima, un video documentario della durata di venti minuti, realizzato dalla sezione Uici di Novara, che ha lo scopo di far conoscere come vengono affrontate le diverse situazioni e circostanze dalla prospettiva di un non vedente. Per esempio leggere un libro, gestire la propria abitazione, prelevare da uno sportello bancomat, ecc.
Dal mese di ottobre ha avuto inizio, in collaborazione con l’ufficio territoriale scolastico di Novara e provincia, una campagna informativa nelle scuole elementari. Il progetto, denominato “Cecità e Ipovisione: domande a GO GO”, prevede un momento di incontro con i bambini, i quali dopo aver visto il video informativo, possono fare tutte le domande che desiderano. L’idea è quella di creare una raccolta di domande e curiosità dei bambini, i quali verranno invitati a esprimere, attraverso la creazione di un fumetto, quello che hanno percepito dall’incontro.
Inoltre, il video documentario vuole essere uno strumento attraverso il quale possiamo diffondere un messaggio all’opinione pubblica in modo da far comprendere che in fondo manca solo la vista. Quindi, con ausili, accorgimenti e formazione, il soggetto ipo e non vedente è perfettamente integrato nella società. In tale occasione verranno meglio illustrate le finalità del documentario, e i progetti dell’Uici sezione di Novara.
Mi auguro, quindi di poterla incontrare personalmente affinché possa conoscere meglio la realtà della mia associazione.
Il Presidente UICI di Novara
(Pasquale Gallo )
Napoli: Cena al buio, di Giuseppe Fornaro
“Sotto gli occhi chiusi, quante elevatissime
attività della mente! Il sogno inquieto che
passa sotto la fronte ci trasporta in un mondo
commovente e di riflessione”.
Odilon Redon
Chiudiamo gli occhi….esploriamo il buio…..accendiamo tutti i sensi….
Il 14 novembre 2014 a Sant’Anastasia presso il Centro Liguori, in via San Giuseppe n. 12, l’U.I.C.I. invita le rappresentanze politiche dell’Hinterland vesuviano a chiudere gli occhi per vivere un’esperienza magica al buio, in cui la solidarietà e la gastronomia si sposano in un connubio perfetto.
La cena si svolgerà in una stanza completamente oscurata in cui gli ospiti verranno accompagnati e serviti rigorosamente da persone non vedenti.
Il menù verrà scoperto attraverso i profumi e i sapori, mediante un approccio del tutto nuovo in cui gusto, olfatto, tatto e udito diverranno i protagonisti oscuranti del senso dominante della vista.
Il gioco continuerà nell’immaginare i commensali attraverso il suono della loro voce, in un’esaltante danza della fantasia.
Dal buio si tornerà alla luce con una doppia rivelazione: da un lato gli ospiti si sentiranno vicini alla realtà di chi non può vedere e dall’altro lato scopriranno quanto il loro mondo ipervisivo li distragga da una conoscenza più profonda, ottenuta solo dalla simbiosi perfetta di tutti i sensi.
Ecco che la cena al buio può diventare un’occasione di riflessione per gli altri, per aprire gli occhi sul mondo dei non vedenti e sulle loro difficoltà. Ma può diventare anche un’occasione per fare festa, riscoprire il piacere di fare le cose insieme per renderle meno gravose su se stessi ed avviare quei processi solidali che permettano di risolvere i problemi comuni mediante una sinergia di forze convergenti.
La cena al buio è tutto questo.… ed altro ancora. E’ tutto ciò che ognuno di voi ci vorrà mettere e sentire: emozioni, curiosità, impegno, beneficenza, disponibilità, sensibilità, rispetto…. L’unica parola vietata è: INDIFFERENZA!!!!
Per maggiori info contattare: Giuseppe Fornaro 3735419953 –
Milano: Mass media e accessibilità: un ostacolo o un’opportunità?, di Massimiliano Penna
Negli ultimi 2 decenni la nostra società ha vissuto un progresso tecnologico senza precedenti. Da una comunicazione basata sul formato cartaceo e sull’informazione diffusa solo tramite radio, tv e giornali, si è giunti ad un sistema imperniato sempre più sull’informazione diffusa tramite mezzi digitali, in particolare tramite la rete internet.
Se grazie a questo mutamento attualmente gli utenti possono usufruire di un accesso più pratico e immediato alle informazioni stesse, si rileva purtroppo il rischio che da questo progresso e dai conseguenti vantaggi rimangano escluse le categorie più deboli come le persone disabili.
E’ pertanto fondamentale garantire l’effettiva accessibilità dei media, in quanto solo tramite un’informazione totalmente accessibile si realizza la vera integrazione sociale anche dei soggetti più deboli.
Di questi temi si è discusso in occasione del convegno dal titolo “Accessibilità ai media un’opportunità per tutti” svoltosi a Milano presso Palazzo Pirelli il 3 ottobre 2014. L’evento, rivolto a giornalisti, operatori dell’informazione e webmaster, è stato promosso dal CO.RE.COM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della Lombardia, e rappresenta il frutto di un intenso confronto che ha visto il coinvolgimento di varie associazioni operanti nel 3° settore, fra le quali l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia e l’Ente Nazionale Sordi. Tra gli altri, erano presenti Nicola Stilla, Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia, e Franco Lisi, responsabile del Polo Informatico dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Dai vari interventi è emersa in tutta evidenza l’estrema complessità, nonché la delicatezza del tema.
Parlando di “accesso alle informazioni”, infatti, non ci si riferisce più solo alle notizie diffuse tramite giornali, tv e radio, ma ad una serie sconfinata di servizi offerti tanto da privati, quanto dalla Pubblica Amministrazione (si pensi alle banche dati alle quali il cittadino può accedere per ottenere la documentazione di cui necessita senza dover passare per i classici “sportelli” degli enti).
A livello sovrannazionale il diritto all’accessibilità è stato ampiamente riconosciuto in maniera inequivocabile. Come evidenziato nel proprio intervento dal Presidente del Forum Italiano sulla disabilità e Segretario dell’EDF (European Disability Forum) Rodolfo cattani, “La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità riconosce l’importanza dell’accessibilità, tra l’altro, dell’informazione e della comunicazione al fine di consentire alle persone disabili il pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali.
Sia l’Unione Europea, sia gli Stati Membri devono quindi assicurare alle persone disabili la piena accessibilità a tutti gli strumenti della comunicazione scritta, sonora, semplificata e mediata, inclusi quelli specificamente destinati alle persone disabili”.
“Il Forum Europeo della Disabilità, sottolinea Cattani, riconosce che sono stati conseguiti risultati significativi, ma osserva che sussistono numerose criticità riguardo al recepimento e all’attuazione della Convenzione per quanto concerne l’accessibilità dei mezzi dell’informazione, un settore vastissimo in continua evoluzione ed espansione”.
Nello specifico, all’articolo 9, comma 1, la Convenzione invita gli Stati Parti a prendere misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità l’accesso “(b) Ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi elettronici e quelli di emergenza”, e al comma 2 per “(g) Promuovere l’accesso per le persone con disabilità alle nuove tecnologie ed ai sistemi di informazione e comunicazione, compreso Internet”. L’articolo 21, inoltre, richiama la necessità di “(a) Mettere a disposizione delle persone con disabilità in forme accessibili e mediante le tecnologie appropriate ai differenti tipi di disabilità, tempestivamente e senza costi aggiuntivi, le informazioni destinate al grande pubblico” e a “(d) Incoraggiare i mass media, inclusi gli erogatori di informazione tramite Internet, a rendere i loro servizi accessibili alle persone con disabilità”.
Fra coloro che più spesso si devono scontrare con il continuo progredire della tecnologia vi sono sicuramente le persone non vedenti ed ipovedenti. In ambito nazionale la legge 4/2004 certamente rappresenta un importante traguardo nell’affermazione del principio dell’accessibilità ai sistemi informativi, in quanto impone obblighi specifici alle Amministrazioni pubbliche e a tutti coloro che offrono servizi di pubblica utilità, affinché garantiscano un livello minimo di accessibilità dei propri servizi per tutti gli utenti.
Afferma Nicola Stilla: “Se da una parte l’applicazione degli standard tecnici segna un livello necessario sotto il quale non è consentito scendere nel rispetto dei principi di parità di accesso, i cittadini utenti e le stesse Amministrazioni, tuttavia, avvertono che la garanzia all’accesso non si esaurisce nel rispetto dei meri aspetti tecnici, poiché il diretto e pieno coinvolgimento delle persone per mettere a punto la vera fruibilità è un passo importante per poter garantire la qualità e l’usabilità dei prodotti”.
La piena accessibilità non è un obiettivo fra i più facili da raggiungere, ed è pertanto fondamentale “fare rete”, mettendo a frutto tutte le conoscenze e le esperienze a disposizione. In tal senso l’Istituto dei Ciechi di Milano, con il proprio Polo Informatico, si pone come valido punto di riferimento scientifico grazie alla costante ricerca di soluzioni che assicurino ai non vedenti e agli ipovedenti un concreto accesso ai mezzi d’informazione. Fra i vari progetti dello stesso Istituto, si segnala un corso rivolto ai giornalisti e ai webmaster che, grazie al supporto di esperti altamente qualificati, potranno acquisire un’adeguata formazione per quanto riguarda le linee guida che, correttamente applicate, consentiranno loro di realizzare siti web che garantiscano un’effettiva accessibilità non solo nel rispetto degli standard minimi imposti dalla legge, ma nel rispetto tanto dei loro utenti, quanto della loro stessa missione: fornire informazioni e servizi.
Riferendosi specificamente ai mass media, prosegue Stilla: “Forse il settore più “coperto” dalla Legge e dai Decreti è quello della stampa. Le informazioni e gli articoli sono oggi sempre più diffusi tramite i siti web, nonché tramite le applicazioni mobili. In merito ai siti web, la Legge 4/2004, anche tramite il Decreto attuativo il cui allegato A è stato aggiornato nel settembre 2013, e il più recente Decreto Legislativo n. 179 del 2012, forniscono dirette indicazioni su come i contenuti debbano essere realizzati. Tuttavia, nonostante tali indicazioni, si deve purtroppo riscontrare una scarsa applicazione dei principi di accessibilità, dovendosi così avvalere di specifici accordi con i mass media di riferimento per poter garantire l’accessibilità per categorie specifiche di utenti. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, infatti, anche a seguito di uno specifico accordo, ha realizzato un servizio di consultazione dei quotidiani tramite il progetto Evalues. Ciò ha consentito anche di realizzare un’applicazione mobile che sia accessibile e fruibile tramite le tecnologie assistive utilizzate dalle persone non vedenti. Tutto questo però dovrebbe poter essere attuabile accedendo direttamente alle risorse disponibili per tutti, al fine di garantire pari opportunità a prescindere da specifici accordi e collaborazioni. Rispetto ai siti web, meno attenzione è rivolta alla progettazione e allo sviluppo di interfacce mobili oggi sempre più diffuse per rendere disponibili news tramite gli smartphone e i tablet, ovvero le APP dedicate a specifici contenuti. Né la Legge, né i decreti citano con chiarezza “anche tramite applicazioni mobili”, con la conseguente libertà da parte dei committenti di richiedere o meno che l’applicazione fatta realizzare sia effettivamente fruibile da parte di tutti, anche tramite le tecnologie assistive. Per gli articoli, spesso forniti in formato PDF, fortunatamente i Decreti attuativi, nonché il Decreto Legislativo n. 179 del 2012, danno chiare indicazioni; ora andrà rivolto ogni sforzo al fine di sensibilizzare gli operatori affinché le stesse siano rispettate.
Per quanto concerne i servizi televisivi e radiofonici invece, sebbene i principi della Legge siano riferibili senza difficoltà, il concetto di accesso universale è pressoché assente, se non in pochi e troppi limitati servizi. I servizi di sottotitolazione e di audiodescrizione, sono sempre pochi e poco garantiti. La legge su questo è in qualche modo “ammorbidita” limitando i produttori a garantire i suddetti servizi in maniera limitata, commisurando l’obbligo al contenuto specifico.
Se da un lato il Legislatore ha il chiaro obiettivo di evitare un eccessivo carico di lavoro nella predisposizione dei contenuti, dall’altro si deve registrare il rischio di esclusione dalla fruizione di molti servizi di utenti di svariate categorie”.
Come si può capire l’accessibilità ai media è un tema alquanto complesso; la tecnologia progredisce a passi da gigante, e ad ogni passo compiuto da quest’ultima corrisponde un mutamento dei criteri per definire l’accessibilità stessa. Il convegno in oggetto ha rappresentato indubbiamente un’ottima occasione di confronto fra i vari esperti presenti, ed è proprio questa la via da seguire: confronto e scambio di esperienze. Tanto più si metteranno a frutto le migliori esperienze, quanto più l’accessibilità ai mezzi d’informazione non rappresenterà più il mero rispetto di obblighi imposti dalla legge, ma sarà davvero un’opportunità da sfruttare da parte di tutti: dagli operatori che potranno competere a tutto campo nell’offrire servizi completi e di alta qualità, e dagli utenti che tramite il libero accesso saranno in possesso di un elemento in più per integrarsi appieno nella società.
Il convegno del 3 ottobre, come già detto, è il risultato di un lungo e intenso lavoro che, si auspica, non si esaurisca in questo singolo evento, ma prosegua con un costante e intenso confronto fra i vari operatori. Per la buona riuscita un ringraziamento particolare va a Federica Zanella, Presidente del CO.RE.COM della Lombardia, nonché a tutti i Membri del Comitato, in modo particolare al Dott. Diego Borella che hanno creduto fortemente nell’iniziativa e che, con il loro impegno, vogliono proseguire sulla strada del pieno accesso alle informazioni, così come testimoniato dal sito web del CO.RE.COM. Lombardia che oggi, anche grazie alla consulenza offerta dall’Istituto dei Ciechi di Milano, è totalmente accessibile a tutte le persone e, quindi, anche alle persone non vedenti ed ipovedenti.
Macerata: presentazione del libro Velo dell’Anima, Redazionale
Poesie dall’ombra
di Augusta Tomassini
(Responsabile regionale UICI per le pari opportunità)
Giovedì 30 ottobre 2014 – ore 18.00
Sala Castiglione – Biblioteca Comunale di Macerata
Presentazione
Lorenzo Spurio (scrittore e critico letterario)
Letturedi
Giulia Galvani
Interverranno:
Rappresentanti dell’UICI di Macerata
Ascoli Piceno: Vento di Levante, Redazionale
Spettacolo teatrale di Stefania Terrè
Regia Gianluca Barbadori
Ascoli Piceno – Teatro Ventidio Basso – 12 Novembre – ore 20.30
Il testo
Il testo si ispira a un’esperienza di vita vissuta sulle acque del Mediterraneo: la storia della barca a vela della comunità di recupero per tossicodipendenti Exodus di Don Mazzi, Bamboo.
La barca, che nel racconto si chiama Vita, ha ospitato, oltre ad alcuni ragazzi della comunità Exodus, due non vedenti che hanno frequentato il corso di vela con il circolo velico Omerus, specializzato nei corsi di vela per non vedenti.
La vicenda narra di un amore tra una ragazza non vedente e un ragazzo della comunità. Due realtà complesse che si incontrano, due storie di vita diverse tra loro ma legate verso un unico scopo: tentare di fondersi insieme nel ritrovare la forza per continuare a solcare le difficili rotte della vita.
Disabili sensoriali insieme a ragazzi ex tossicodipendenti hanno quindi vissuto in mare un’esperienza forte e di certo indimenticabile.
Per motivi di privacy, i nomi della barca e dei personaggi sono stati modificati e la storia è stata rielaborata in un testo originale ed efficace anche nella sua semplicità.
Cenni biografici su Maria Vittoria Tranquilli giovane pianista non vedente
Il percorso scolastico e formativo di Maria Vittoria si può riassumere nel fatto che la giovane è stata inserita nella scuola pubblica fin dalla materna. La famiglia e l’Unione Italiana dei Ciechi l’hanno seguita passo passo con grande abnegazione ed attenzione in tutto il grande lavoro didattico che la giovane ha compiuto con immenso entusiasmo e con eccellenti risultati sino al terzo anno del liceo linguistico che attualmente frequenta presso l’istituto Stabili-Trebbiani. Accanto agli studi scolastici però, Maria Vittoria ha sempre coltivato il proprio irrefrenabile amore per la musica, anche qui con risultati di assoluta eccellenza, tant’è che attualmente è allieva del Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo, dove frequenta l’ottavo anno di pianoforte del vecchio ordinamento.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è orgogliosa di Maria Vittoria e della felice sintesi che essa rappresenta fra impegno negli studi e gioia di vivere di un’adolescente della sua età.
Il Presidente associativo ha voluto perciò che Maria Vittoria facesse parte della serata di spettacolo che, sul palcoscenico del Ventidio Basso avrà luogo il prossimo 12 Novembre.
Finalità dello spettacolo
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli Piceno promuove lo spettacolo teatrale ed il concerto pianistico del 12 Novembre prossimo con l’intento di portare un messaggio di cultura e di sensibilità sociale alla cittadinanza ed agli spettatori che testimoni le capacità dei non vedenti di trasmettere emozioni ed idee in due forme d’arte tra le più nobili: il teatro e la musica.
L’occasione perciò sarà ideale per far conoscere non soltanto le capacità che i non vedenti sanno esprimere, ma consentirà ai partecipanti di fornire un utile sostegno economico alle numerose attività che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti svolge in questo territorio a favore dei propri soci e non solo.
La riabilitazione all’autonomia personale dei non vedenti è un compito gravoso ma indispensabile che l’associazione si è assunta; l’assistenza scolastica e la trascrizione dei libri di testo è un altro tassello insostituibile nella vita dei non vedenti e delle loro famiglie; il collocamento al lavoro è un compito sempre più difficile da svolgere viste le difficoltà economiche in cui tutta la società si dibatte.
La nostra associazione vuole parlare a tutti: alle istituzioni e ai cittadini per far comprendere loro che il mondo dei non vedenti è più vasto e più complesso di quanto non si immagini guardandolo dall’esterno.
Info e biglietti
Platea: € 12.00
Palchi e loggione: € 8.00
I biglietti saranno reperibili, oltre che presso la biglietteria del Teatro Ventidio Basso, anche presso gli uffici dell’Unione Italiana Ciechi, in Viale Federici, 87, Tel. 0736/253407 – Cell. 3358135755.
Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale del 23 ottobre 2014 di Claudio Romano
Il 23 ottobre a Roma, negli uffici della Presidenza Nazionale dell’Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal Presidente Mario Barbuto con la collaborazione del Vice Presidente Luigi Gelmini e del Segretario Generale facente funzioni Alessandro Locati.
Presenzia alla riunione il Presidente onorario Tommaso Daniele.
1) Dopo che il Presidente Barbuto a nome dei presenti ha rivolto a Tommaso Daniele un affettuoso saluto di benvenuto, la Direzione, evasi i normali adempimenti d’inizio seduta
a) ha preso atto del verbale della riunione dell’Ufficio di Presidenza del 18 settembre di cui si trascrivono di seguito alcuni passaggi:
– In primo luogo il Presidente Nazionale ha riferito in merito ad iniziative politico-associative in occasione della prossima Legge di Stabilità circa le leggi di finanziamento per l’Unione e gli altri enti collegati. A tale riguardo si è proceduto a verificare il percorso compiuto in passato per prendere contatti con autorità politiche e di Governo, che, peraltro, sono in gran parte cambiate rispetto allo scorso anno.
Allo scopo di attuare una vasta opera di sensibilizzazione, è stato elaborato un promemoria sulla situazione delle leggi di finanziamento e sono già stati presi contatti con importanti esponenti politici. È, altresì, in preparazione un intervento presso le Commissioni Bilancio e Affari Sociali in entrambi i rami del Parlamento.
Saranno coinvolti nell’azione i Presidenti regionali e provinciali, in modo da esercitare una pressione omogenea e generalizzata sul territorio sui parlamentari di riferimento.
– Per quanto concerne, invece, il piano di ristrutturazione e riconfigurazione degli spazi lavorativi della sede di Via Borgognona, il Segretario Generale riferisce che all’inizio di ottobre verrà fissato l’appuntamento con un ingegnere edile competente in materia che effettuerà un sopralluogo presso la sede e, unitamente allo Studio Carta, fornirà la consulenza per una corretta redazione del bando sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Nazionale;
b) ha preso atto dei riferimenti del Segretario Generale in ordine alla Legge di Stabilità 2015 approvata dal Consiglio dei Ministri che si possono così sintetizzare:
– nel testo attuale della Legge in argomento, l’unica norma che potrebbe contenere un richiamo ad un fondo speciale per i finanziamenti all’Unione è l’art. 46 (Fondi speciali e tabelle) che fa riferimento a vari allegati non ancora definiti. Non vi sono al momento altri riferimenti corrispondenti alle passate Leggi finanziarie.
Il Presidente Barbuto ha riferito che sono in corso contatti con le autorità governative e parlamentari affinché la nostra associazione possa disporre delle risorse necessarie per continuare a fornire ai disabili visivi i suoi servizi; a tale scopo si stanno predisponendo i testi degli emendamenti da presentare al Parlamento. In generale, la Legge non ancora giunta all’esame delle Camere, ha avuto una ferma condanna da parte delle associazioni delle persone con disabilità in quanto il taglio (-100 milioni) del Fondo per le non autosufficienze e il congelamento del Fondo per le politiche sociali, non fanno ben sperare;
c) ha preso atto con soddisfazione della notizia secondo cui nel provvedimento di assestamento del Bilancio dello Stato per il 2014, alla Biblioteca di Monza, è stato riconosciuto un contributo di due milioni di euro;
d) considerata la delicata situazione finanziaria nella quale si trova ad operare la Sezione di Cosenza, ha deciso di accogliere la richiesta della suddetta Sezione volta ad acquisire le risorse finanziarie (78 mila euro) indispensabili al completamento del costruendo centro polifunzionale di Rende ed ha conferito al componente Bilotti la delega di sovraintendere a tale completamento ed alla messa a frutto dell’attuale sede sezionale di Cosenza;
e) ha proceduto con votazione segreta alla nomina del componente del Consiglio di amministrazione della sede centrale dell’I.Ri.Fo.R. in sostituzione del compianto Vitantonio Zito; premesso che ogni componente della Direzione poteva esprimere non più di due preferenze scegliendo tra i 24 candidati che avevano presentato la propria candidatura ed i relativi curriculum (24), l’esito della votazione è stato il seguente: Massimo Vita voti 7, Giuliano Ciani e Franco Lisi voti 4, Giuseppe Terranova voti 3, Katia Caravello e Vincenzo Massa voto 1;
f) ha esaminato approfonditamente le proposte di modifica allo Statuto dell’I.Ri.Fo.R. elaborate dall’apposito gruppo di lavoro nominato dallo stesso Istituto composto da: Barbuto, Colombo, Licheri e Stilla; una volta stesa la bozza dell’articolato che comprenderà quanto stabilito dalla Direzione, verrà trasmessa alle strutture territoriali per eventuali ulteriori richieste di modifiche ed integrazioni e sottoposta successivamente all’attenzione del Consiglio Nazionale della prossima primavera e poi trasmessa al C.d.A. dell’I.Ri.Fo.R. a cui compete in ultima istanza approvare il documento;
g) ha deciso di rivolgersi ad una società specializzata per avviare corsi di formazione e di aggiornamento professionale del personale dipendente della Presidenza Nazionale investendo inizialmente una somma pari ad euro 3.000/3.500; i primi corsi saranno mirati al “fund raising” e per l’elaborazione di progetti specifici; l’Ufficio di Presidenza, nella sua prossima riunione, individuerà un primo gruppo di dipendenti da impegnare per partecipare ai predetti corsi;
h) accogliendo le proposte dell’apposita commissione, ha deliberato il conferimento delle borse di studio della XVIII edizione del concorso Beretta Pistoresi come di seguito riportato:
– per i candidati che nel 2013 hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore, borsa di 1.300,00 euro, assegnata a Annaclara Farace, socia della Sezione provinciale di Napoli;
– per i candidati che nel 2013 hanno conseguito la laurea, borsa di 1.300,00 euro, assegnata a Salvatore Pirrello, socio della Sezione provinciale di Catania;
– per i candidati che nel 2013 hanno conseguito la laurea magistrale o diploma di laurea, borsa di 2.100,00 euro, assegnata, a Lucia Armano, socia della Sezione provinciale di Alessandria ed a Fabio De Dominicis, socio della Sezione provinciale di Caserta;
i) ha stabilito di affidare al Segretario Generale ed allo studio dell’avvocato Carta il compito di approfondire i complessi problemi della donazione dei signori Diomede e Borghesi rimandando ad una prossima riunione ogni decisione;
j) ha deliberato di erogare un contributo di euro 500 al gruppo sportivo dilettantistico di Trento;
k) differentemente da quanto stabilito dal calendario degli organi nazionali, ha deciso di tenere le sue prossime riunioni di novembre e di dicembre rispettivamente il 14 ed il 16.
2) La riunione si è conclusa con le seguenti comunicazioni del Presidente e dei componenti della Direzione:
a) nella prossima riunione dell’Ufficio di Presidenza, verranno valutate alcune azioni volte al contenimento della spesa della sede centrale;
b) l’VIII Giornata nazionale del cane guida organizzata a Roma il 16 ottobre scorso si è svolta con successo:
– buona la partecipazione dei soci e dei dirigenti accompagnati da una quarantina di cani;
– incontrata la Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini;
– buono anche l’interesse dei media;
– rammarico per alcune lacune organizzative e della comunicazione interna;
c) gli atti dell’importante Seminario sull’istruzione svoltosi a Manfredonia il 17 ottobre scorso saranno pubblicati quanto prima sul sito della Presidenza Nazionale;
d) si è proceduto all’aggiornamento dell’applicazione che consente di “scaricare” dal servizio lponline sui dispositivi Apple, i-Phone, i-Pad, gli audiolibri del Centro Nazionale del Libro Parlato;
e) il 4 dicembre prossimo si terrà a Roma un Seminario dedicato ai 90 anni della radio; l’evento è organizzato dalla Presidenza Nazionale dell’Unione, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Lo stesso si terrà presso l’ICBSA, Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi;
f) dopo il convegno sulle problematiche connesse alle “pluridisabilità” svoltosi a Verona l’11 ottobre, il 29 novembre all’istituto Sant’Alessio di Roma, si terrà un’analoga iniziativa organizzata sempre dalla commissione nazionale di settore;
g) dopo gli opportuni contatti con i responsabili del comune di Pisa, si attende una decisione da parte di quella amministrazione per un definitivo accordo per quanto riguarda l’utilizzo in affitto di un terreno attiguo al Centro “Le Torri” di Tirrenia già offerto in comodato d’uso allo stesso Centro.
Vicenza: Relazione “Giornata Mondiale della Vista 9 ottobre”, di Marina Tescari
Anche a Vicenza, così come in tutto il mondo, il 9 ottobre 2014 è stata celebrata la Giornata Mondiale della Vista.
Il Comitato Provinciale di Vicenza, per tale occasione, ha organizzato tre incontri in tre Istituti Scolastici: il Liceo Classico Pigafetta, il Liceo Scientifico Lioy, l’Istituto Tecnico Lampertico, al fine di sensibilizzare i ragazzi delle classi quarte e quinte sul tema della prevenzione delle malattie oculari.
La dott.ssa Laura Rodriguez, medico oculista specialista in oftalmologia, si è soffermata principalmente sull’aspetto clinico della vista e sulle diverse patologie che possono interessarla.
Da una domanda rivolta al pubblico dalla dott.ssa Rodriguez è risultato che un ragazzo su dieci non ha effettuato visite recenti oculistiche e quindi non è cosciente dei problemi legati alla vista; la dottoressa ha dunque sottolineato l’importanza del controllo preventivo attraverso visite specialistiche.
L’evento ha avuto notevole risonanza: i quotidiani e la televisione locale hanno dedicato ampio spazio all’iniziativa; hanno partecipato circa 400 ragazzi e sono state svolte una quarantina di visite agli allievi dell’Istituto Lampertico. Ulteriori controlli sono poi proseguiti nel pomeriggio presso la nostra Sede in viale Mazzini 9/a.
Nelle segreterie dei medesimi istituti è stato consegnato del materiale illustrativo tra cui gadget, depliant e locandine, affinché potesse essere distribuito anche ai ragazzi che, per problemi di orari di scuola non hanno potuto presenziare.
Marina Tescari
Vicepresidente Comitato Provinciale IAPB Vicenza
Verona: Vivere dal punto di vista di chi non vede, Redazionale
Workshop per Famiglie con Bambini Diversamente abili
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Verona in collaborazione con Fondazione Cattolica e con il patrocinio del Comune di Marano di Valpolicella, nell’ambito del progetto “Vivere dal punto di vista di chi non vede”, organizza per il prossimo 25 e 26 Ottobre un Workshop di due giornate per famiglie con bambini diversamente abili.
Non sarà solo un importante momento di conoscenza, confronto, condivisione e crescita ma anche l’occasione per affrontare e approfondire le dinamiche tra fratelli.
La maggior parte dei genitori spera che i loro figli si vogliano bene, si sostengano e si prendano cura l’uno dell’altro durante il corso delle loro vite. La presenza di un bambino con disabilità fisica o sensoriale ha un profondo effetto sugli altri bambini della famiglia. Questi bambini si devono adattare a un fratello “speciale” che molto probabilmente prenderà la maggior parte del tempo e delle attenzioni dei propri genitori. Inoltre, da adulti quando i loro genitori diventeranno anziani e bisognosi di aiuto, non potranno contare sull’appoggio di questi fratelli. È però molto importante che i genitori sostengano sia il rapporto tra fratelli, sia l’individualità di ogni figlio. I genitori hanno bisogno di “far sapere ai loro figli che sono tutti speciali.” (Carolina Amelio)
Le due giornate prevedono l’alternarsi d’incontri e dibattiti tra famiglie, laboratori e attività per tutti i ragazzi che parteciperanno.
L’intero workshop sarà diretto dalla psicoterapeuta Carolina Amelio, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi volontari.
Nota biografica della dott.ssa Amelio:
Carolina Amelio si è laureata in Psicologia e specializzata in Psicologia Clinica. L’obiettivo principale del suo lavoro è facilitare l’introspezione personale, le relazioni tra fratelli e le dinamiche familiari in presenza di un bambino portatore di handicap.
Incontri e attività si terranno presso il Circolo “Noi” c/o via Chiesa a Valgatara di Marano di Valpolicella (VR).
Per iscrizioni e ulteriori informazioni scrivere a: uicvr@uiciechi.it oppure telefonare a:
Rosangela 0039 349 66 97 591
Silva 0039 339 38 25 852
Roberta (Presidente Unione Ciechi) 0039 347 94 20 728
COSTI
Contributo fisso a famiglia: Euro 15
Pranzo e cena: Euro 10 ad adulto per pasto, euro 5 a bambino
Per pernottamenti in Hotel contattare Rosangela 0039 349 66 97 591
Visto!, Redazionale
Periodico di informazione della sezione di Siena Numero 4 – ottobre 2014
Direttrice responsabile: Susanna Guarino
Registrazione Tribunale di Siena n. 3 del 5/8/2014
UICI SIENA – V.le Cavour, 134
Telefono 0577 46181
e-mail: uicsi@uiciechi.it
Sito internet: www.uicisiena.org
2019 SIENA EU
Capitale Europea della Cultura Città candidata
Con il contributo di: ESTRA
GAS / LUCE – www.estraspa.it
IL SINDACO VALENTINI VEDE ROSA
di Massimo Vita, Elena Ferroni e Maria Grazia Marchi
Sindaco, ci racconta cosa vede davvero nel futuro di Siena?
Io vedo rosa, perché intanto dopo il grande spavento, della crisi totale del sistema Siena, della necessita di fare a meno di un modello di sviluppo che ci aveva garantito una situazione di benessere elevata ma basata su risorse esterne che sembravano interminabili, stiamo vedendo invece che la città ha trovato un nuovo equilibrio: il Comune ha un bilancio che non è a rischio di dissesto; l’Università è considerata, da statistiche indipendenti, la migliore o una delle migliori Università italiane; la Fondazione non è scomparsa, e se pure con un patrimonio ridotto, può ancora continuare a svolgere un ruolo; la Banca è riuscita a farsi prestare dal resto del mondo 5 miliardi di Euro per ricostituire il capitale evaporato o comunque ridotto negli ultimi anni. Ci sono investimenti internazionali importanti come è successo nel caso di Glaxo che ha valutato la divisione dei vaccini Novartis 7 milioni di dollari. Il turismo va a gonfie vele.
Siamo molto vicini al verdetto finale sulla Capitale Europea della cultura, che potrebbe incoronare un grande sogno (che in parte però si è già avverato perché la Regione Toscana ha deciso comunque di sostenere il progetto di Siena). L’attenzione che noi ci siamo riconquistati da parte della Regione, sulla base di progetti credibili, è dimostrata anche dall’investimento in sanità pubblica. Circa 100 milioni di euro verranno investiti nei prossimi anni sull’ospedale universitario senese.
Inoltre abbiamo recuperato una situazione molto difficile, che rischiava di compromettere l’efficienza del Comune, che è il rapporto con i dipendenti e i sindacati, sanando una ferita che aveva incrinato i rapporti interni.
Prova ne è che già nel bilancio 2014 abbiamo una forte riduzione dei costi del personale, dovuta al taglio di dirigenti e anche una riorganizzazione degli uffici che riusciamo a gestire con la collaborazione e con il consenso dei collaboratori interni.
Quindi per questo vedo rosa, sulla base di dati concreti visto che lo stato di salute dell’economia della società senese è migliore di molte altre città d’Italia.
Le prospettive della sua maggioranza sono tali da assicurare che il programma della sua sindacatura si realizzi?
La maggioranza che mi sostiene ha un difetto di origine: il contrasto interno che si è concretizzato al momento delle primarie cosa che non ci ha impedito, al momento delle elezioni, di presentarci uniti e di vincere per un soffio, sconfiggendo molte previsioni sia locali che nazionali che vedevano come probabile un cambio di maggioranza politica alla guida del comune di Siena. Questi residui, diciamo, di tensioni interne ci sono, però nei momenti critici il PD e la maggioranza hanno saputo trovarsi uniti come in diverse occasioni.
Ma la domanda in realtà non è tanto se la legislatura va avanti ma quanto sia coesa al programma. Ecco, sulle cose da fare non ho trovato quasi mai lacerazioni o distanze perché ci possono essere differenze nelle sensibilità nel nostro passato, ma non nelle cose da fare. E’ evidente che, anche le discussioni in seno al PD nazionale si ripercuotano anche su di noi. Ma fra di noi quando ci guardiamo negli occhi e ci confrontiamo sulle cose, non ho mai trovato problemi a trovare un intesa sul programma e sugli obiettivi.
Infatti devo dire che anche il Consiglio comunale in più di un occasione ha trovato l’unanimità su scelte anche importanti, soprattutto sulle scelte culturali.
Gli studenti lasciano il centro storico per il caro affitti e questo si svuota. Como pensa si possa evitare questo fenomeno?
Il livello di riposizionamento degli studenti fra centro e periferia credo che non sia un fatto degli ultimi mesi ma degli ultimi anni e credo che si sia stabilizzata questa tendenza perché la crisi ha ridotto anche il costo degli affitti. Credo che dal punto di vista della distribuzione territoriale degli studenti non ci siano delle grandi novità.
C’è probabilmente un doppio fenomeno, che è quello della riduzione degli studenti e della riduzione degli stranieri dovuti entrambi alla crisi economica. Quindi meno studenti all’Università e meno stranieri che vivono qua. Dunque adesso se c’è un problema sul centro, non è tanto legato alla diminuita domanda studentesca, ma quanto alla ristrutturazione e al riuso di molti immobili che risultano vuoti o parzialmente vuoti o ancora da ristrutturare. Quindi viene un po’ meno l’aspetto della rendita, che invece ha caratterizzato la storia recente di Siena e c’è il tema di come, consentire, facilitare, agevolare, la ristrutturazione dei palazzi del centro. La crisi economica e quella psicologica che deriva dall’incertezza verso il futuro, congela il motore dell’economia e dell’edilizia. Quindi l’edilizia noi dobbiamo rilanciarla attraverso un’opera di semplificazione, attraverso una variante urbanistica generale, che è già pronta; d’altro canto molto dipende da quello che succede in Italia, non solo a Siena. Quindi il discorso è sicuramente non del tutto prevedibile e controllabile.
Non pensa che a Siena manchi un luogo dove fare musica e grandi convegni? come pensa di promuovere questo settore, abbastanza fervido nella nostra città?
Una delle possibilità che noi abbiamo davanti è quella della ristrutturazione dello stadio, perché è veramente complicato pensare che si possa edificare, e in questo caso mantenere, uno stadio dove si fanno eventi per 20 pomeriggi all’anno.
Per quanto riguarda invece i luoghi chiusi, non scordiamoci che noi abbiamo anche a disposizione i palazzetti. Così come, fra un po’, con il completamento della ristrutturazione di alcuni spazi del Santa Maria della Scala, avremo qualche luogo in più dove fare spettacoli e eventi. Abbiamo anche 2 teatri da 600 e 500 posti, come sono rispettivamente i Rinnovati e i Rozzi.
Non credo che manchino i luoghi, manca la sostenibilità economica di questi eventi.
Prendete la danza, in Città ci sono quasi una decina di scuole di danza, quindi un movimento fortissimo fatto di tanti ragazzi, ragazze che esprime anche profili di altissima professionalità, che magari hanno successo anche fuori. Poi si fa uno spettacolo e partecipano 100-150 persone.
Facciamo la stagione teatrale e si riempie però un po’ a fatica.
Il quesito vero da porsi è: c’è una domanda effettiva di una città di 54.000 abitanti per sostenere un auditorium? Noi stiamo tentando di dare il vestito di auditorium estivo alla Fortezza.
Manca un investimento, che stiamo per fare, che sono le balaustre sui bastioni, che metterebbe in sicurezza l’utilizzo della Fortezza.
Magari, il discorso di Siena Capitale della cultura potrebbe aiutarci a rendere appetibile la nostra città ad un eventuale investitore che si proponesse per realizzare una struttura ricettiva con una grande sala congressi.
Si aspetta con fiducia il risultato della candidatura a Siena capitale della cultura europea? si sta facendo qualche cosa per accogliere meglio i turisti? centri informativi, tour guidati e perché no, delle panchine in città?
Io sono ottimista sulla gara perché, guardando i progetti delle altre città, mi rendo sempre più conto che il nostro è il progetto migliore.
I turisti arrivano in quantità a Siena. Questo è importante perché nella crisi generale della domanda turistica che c’è in Italia, che come avete visto è scivolata al quinto posto nel mondo, Siena ha dei risultati positivi.
Guardavo ora i dati dei musei: in meno di 2 anni, le visite del museo Civico sono aumentate del 50%. Il dato delle presenze in città nei primi 5 mesi dell’anno è aumentato del 7-8% rispetto al pregresso. Cosa abbiamo fatto per accoglierli?
Noi siamo fra le poche città di queste dimensioni che ha 2 uffici turistici: uno alla stazione e uno al Santa Maria della Scala.
Stiamo facendo un attività molto intensa che ha prodotto molti eventi che hanno avuto come effetto presumibile quello di aumentare la durata media dei pernottamenti, la quale è aumentata dal 2,4 al 2.8 che è un dato altissimo.
Stiamo mettendo a punto dei modelli nuovi di promozione della città sul web a livello internazionale grazie al fatto che per la prima volta si investono, (noi siamo fra i pochi comuni d’Italia) delle risorse che derivano dalla tassa di soggiorno in promozione turistica, concordata con gli albergatori.
Tour guidati se ne fanno tantissimi.
Le associazioni di guide senesi insieme a noi inventano quotidianamente percorsi diversi l’uno dall’altro, per territorio, per esperienze sensoriali, per tema. Mentre per quanto riguarda le panchine, questa città nel suo complesso e gli organi di vigilanza sulla città, sono molto restii a consentire alterazioni. Nel centro storico, in questo momento non c’è una grande, disponibilità da parte della Soprintendenza a mettere panchine nuove. Penso che le panchine in Piazza del Campo non si possano mettere per: armonia architettonica della Piazza che la Soprintendenza non vuole alterare. La Soprintendenza è molto attenta persino agli eventi che si organizzano e che magari durano solo un’ora in Piazza; e credo che la sensibilità popolare non lo accetterebbe.
Siena è una città che è tradizionalista fin quasi ad essere conservatrice. Quindi se potremo mettere delle panchine sarà sicuramente in posizione laterale rispetto al cuore del centro storico
La fondazione potrà riprendere a sostenere il terzo settore o la prospettiva e ancora lontana?
Purtroppo la prospettiva è ancora lontana perché la Fondazione ha conseguito un utile con il bilancio 2013 che deriva da operazioni patrimoniali straordinarie, perché la gestione non è ancora in attivo e non essendolo nemmeno quella della Banca, la Banca non da i dividendi alla Fondazione.
Questo raccontando le cose come stanno, perché anche negli anni passati la Banca non produceva utili ma aveva alterato in modo consapevole i propri bilanci, girando alla Fondazione dividendi che non aveva mai realizzato.
Penso che dobbiamo aspettare un po’ di tempo, purtroppo qualche anno, fino al momento in cui la Fondazione si libererà dei propri problemi e potrà cominciare a riscuotere dividendi di una Banca finalmente tornata all’utile. Si prospetta ancora un anno terribile (il 2014) per la Banca che ha un bilancio messo a dura prova dagli accantonamenti sui crediti che ha concesso e che in buona parte, rischia di non vedere rimborsati.
Se dovesse dare un voto alla sua amministrazione e in particolare alla giunta, che voto darebbe?
Darei 7. Perché in 15 mesi abbiamo preso in mano una gestione che dopo 15 giorni la Corte dei Conti ci ha avvertiti essere sull’orlo del dissesto e del disastro.
Come vedremo fra una settimana con il Bilancio di riequilibrio stiamo rispettando le indicazioni della Corte dei Conti, facendo una cosa che normalmente un debitore non fa, e cioè pagare i propri debiti, addirittura rimborsarli anticipatamente.
In pratica, la rinegoziazione del debito dei Boc che aveva fatto il Commissario, che aveva allungato la scadenza di questo debito, è stata contestata dalla Corte dei Conti.
Allora noi stiamo operando come se quel risparmio non ce lo avessimo, incrementando le vendite e riducendo la spesa corrente o aumentando le entrate, senza fare leva sulla pressione fiscale.
Noi ad esempio abbiamo trasformato i bollini per l’ingresso nella zona Z.T.L., riducendoli di costo rispetto alla concessione governativa di cui godeva solo lo Stato. L’ingresso in Città l’abbiamo poco meno che dimezzato, però quel entrata ora è del Comune.
Quindi attraverso un mix di controllo della spesa, vendita degli immobili, riduzione dei costi e aumento delle entrate, contiamo su di un risanamento del bilancio a tappe forzate che dovrebbe condurci nel 2015 a portare il debito che avevamo ereditato quando eravamo arrivati da 100 a 70 milioni. Una riduzione del 30% mentre il debito dello Stato negli ultimi anni, invece che diminuire è aumentato del 15-20%.
Perciò noi siamo un ente pubblico virtuoso, a differenza dello Stato, che però il prezzo maggiore di questa crisi lo fa pagare ai comuni.
Se dovesse dare un voto al terzo settore di questa Città?
Darei un voto tra 8 e 9: il Terzo Settore è una risorsa incredibile, noi se non avessimo voi, avremmo una Città più povera e più triste. E meno efficiente… Quindi voi incidete su 3 campi: l’entusiasmo, l’ottimismo e la collaborazione sull’efficienza del sistema.
Tre campi decisivi. Questo non è un complimento facile per voi, è il contrario. Cioè quando vi dico questo io in realtà vi sfido e vi incalzo a integrare e sostituire le attività che il comune non può mandare avanti. Io sono per cedere pezzi di sovranità ai cittadini che sanno organizzarsi.
Sindaco, che conoscenze ha della disabilità visiva? Cosa ne pensa del lavoro dell’Unione Italiana Ciechi sul territorio?
Con un dirigente come Massimo Vita sarebbe impossibile non avere conoscenza di ciò che fa l’associazione perché ha una capacità di presenza, di contatto, di interlocuzione, talmente continua che bisognerebbe essere ciechi noi per non accorgersi della vitalità, dell’entusiasmo, della determinazione e della lucidità con cui svolge questo lavoro.
Ogni volta che noi tocchiamo un tema di amministrazione ordinaria, ci domandiamo sempre se questo potrà consentire pari opportunità per tutti.
Per esempio la TM Mobilità sta per comprare 45 autobus che avranno le migliori dotazioni in termini di accessibilità per disabili. Non proprio il massimo, perché la conformazione altimetrica della città impedisce di avere il pulmino con lo scalino basso a terra; si tratta comunque di 45 pullman che hanno l’altoparlante che annuncia la fermata, che sono dotati dei più moderni dispositivi per consentire l’accesso alle carrozzine… 45 pullman vuole dire 8 milioni di investimento che verranno fatti nell’arco dei prossimi 15-18 mesi. Per una città che vuole essere in grado di accogliere tutti, questo è un buon biglietto da visita, anche se non è facile abbattere effettivamente le barriere architettoniche a Siena proprio per la sua conformazione.
E’ difficile persino per le persone che sono semplicemente un po’ in sovrappeso o anziane muoversi per la città. E’ un obiettivo che noi abbiamo presente, ma voi continuate a provocarci perché le sollecitazioni sono talmente tante, che proprio la vostra costanza e puntigliosità ci aiuterà a tenere presente questo aspetto della organizzazione della vita amministrativa di Siena.
La Sezione U.I.C.I. sta preparando un calendario per gli anni 2015/2016 chi lo volesse ordinare può chiamare il numero 0577/46181.
In Sezione sono disponibili i gadget con il logo dell’U.I.C.I. Sezione di Siena:
penna a 3 €,
borsa per la spesa a 5 €,
tazza a 8 €,
ombrello a 10 €.
“MI AVETE GUARDATA DENTRO”
di: Martina Medori e Rossella Miccichè
Giusto pochi mesi fa si è conclusa al Palazzo Fava di Bologna la mostra dedicata a Jan Vermeer e alla pittura fiamminga, che ha fatto accorrere migliaia e migliaia di visitatori, dall’Italia e non solo. Il fiore all’occhiello dell’evento, che ha portato a un tale afflusso di gente, è stato il quadro de “La ragazza con l’orecchino di perla” (o “Ragazza col turbante”), l’opera ormai di gran lunga più famosa del pittore olandese. Chi ha avuto la possibilità di recarvisi e contemplarla dal vivo si è reso presto conto che valeva davvero la pena di aspettare in fila per tre ore o più sotto il sole e compiere il più o meno lungo viaggio. Un’intera, enorme sala del palazzo era riservata unicamente a questo dipinto di così modeste dimensioni (appena 44,5×39 cm), ma di così enorme valore. L’emozione che si prova osservandolo è indescrivibile: qualcosa, in quello sguardo ammaliante e al contempo ingenuo, sembra puntare dritto al cuore di chi la osserva trafiggendolo e lasciando un segno indelebile.
E’ necessario ricordare comunque che a dare la possibilità al grande pubblico di conoscere questa opera tanto meravigliosa è stato sopratutto un romanzo (“La ragazza con l’orecchino di perla”, appunto), pubblicato nel 1999 dalla scrittrice Tracy Chevalier, nel quale ella immagina un racconto inventato (ma contestualmente possibile) dietro quella fanciulla dagli occhi così grandi. La stessa identica storia è stata poi ripresa pedissequamente dal film omonimo del regista Peter Webber, uscito pochi anni dopo (2003) con protagonista Scarlett Johansson, allora giovanissima, e Colin Firth nei panni di un oscuro e affascinante Vermeer.
“Mi avete guardata dentro” è una delle frasi più celebri della pellicola, che rende bene il significato profondo della storia.
Si immagina infatti che la protagonista del quadro sia Griet, una giovane appartenente a una famiglia protestante di Delft molto povera, costretta da un infortunio del padre, pittore di piastrelle, a mantenere la famiglia recandosi a lavorare come serva nella lussuosa casa del pittore Vermeer. Bistrattata e odiata un po’ da quasi tutti i componenti della famiglia (la giovane moglie, la suocera, una delle pestifere figlie), trova invece nel pittore un uomo gentile e comprensivo nei suoi confronti, che sin dall’inizio si accorge della particolare sensibilità di lei nei confronti del suo lavoro e della pittura in generale. A Griet infatti, oltre alle altre faccende domestiche, è attribuito il compito specifico di pulire l’atelier del signor Vermeer e di riporre tutti gli oggetti nella medesima posizione in cui li trova. La sua precisione e l’attenzione ad ogni esigenza dell’artista – che la moglie non è mai stata in grado di comprendere adeguatamente – la porterà sempre più vicina al pittore, che la trasformerà di fatto in una sua “discepola” e assistente. Attraverso l’arte del creare i colori, l’osservazione della luce e la cura delle sfumature, i due si troveranno a condividere una profonda complicità spirituale, tanto forte da assumere quasi le sembianze di un amore platonico. In questo contesto il pittore si ritroverà a doverla dipingere per desiderio del proprio mecenate, ed ella diventerà per lui anche una sorta di Musa ispiratrice, capace di ridonargli l’estro artistico lì dove lo aveva perduto nell’obbligo delle committenze altrui. Questo idilliaco sentimento non sarà però destinato a durare a lungo: alla fine infatti saranno costretti a separarsi per riprendere ognuno la propria vita e il proprio ruolo. Due vite differenti dunque, costrette a rimanere distinte e separate dalla propria appartenenza a classi diverse, che si sono incontrate e incrociate per un istante donando qualcosa di prezioso l’una all’altra.
Come già accennato, la storia del film ricalca fedelmente quella del libro, ma l’aspetto che colpisce di più è la rappresentazione accurata fin nei minimi dettagli dell’ambiente dove viveva e lavorava Vermeer. Dalle piastrelle dei pavimenti alle finestre, dalle vedute di Delft fino alla luce che ammanta le scene rendendole identiche nell’atmosfera a quei dipinti tanto amati: nulla viene lasciato al caso. La cura e la dovizia dei particolari, al di là della storia, sono ciò che rende questo film un piccolo capolavoro nel suo genere, non a caso a suo tempo candidato a tre premi oscar per “migliore scenografia”, “migliore fotografia” e “migliori costumi”.
SPORT PER TUTTI
INTERVISTA AL CAPITANO DELLA “ROBUR SIENA” LORENZO COLLACCHIONI.
di Antonio Garosi
Al termine della chiacchierata, quando saluto Lorenzo Collacchioni, mi viene da dire: “Proprio una bella intervista, capitano”. Se riesce a trasmettere a tutti la carica e la voglia di fare sempre meglio che lo anima, i sostenitori della Robur possono stare tranquilli.
Come o perché ha cominciato a giocare a calcio?
“Ho cominciato grazie ad un amico, prima facevo altri sport come il nuoto, insomma, tutt’altro. Poi il mio migliore amico mi invitò a provare il calcio, mi è piaciuto e da lì ho cominciato la mia carriera, in quello che è diventato il mio lavoro. Ho voglia di continuare, sento che posso dare ancora molto, spero di togliermi ancora altre soddisfazioni”.
?Può raccontarci in sintesi la sua carriera??”Ho cominciato facendo tutta la trafila delle giovanili a Firenze, nella Fiorentina, poi sono passato al Pisa; tra l’altro, nell’anno in cui il Siena ha vinto il campionato in C1, con il Pisa giungemmo secondi, poi uscimmo ai play-off.
Poi sono entrato in uno scambio con Marco Rossi e sono divenuto tutto di proprietà della Salernitana che mi ha spostato prima ad Avellino poi a Nocera per poi tornare a Pistoia.
In questa città c’è stata la parentesi più bella e lunga, cinque anni.
Successivamente Cisco Roma, Olbia, Prato. Sono risceso anche in Eccellenza un anno, dopo un infortunio alla caviglia, dopo il quale non sapevo neanche se avrei potuto continuare a giocare.
Per poi tornare a Pistoia, in serie D, dove sono rimasto due anni: nella passata stagione abbiamo vinto il campionato, infine sono arrivato qua a Siena,. Mi trovo molto bene in questa città, sia per l’ambiente, ma anche con le persone; c’è un forte senso di appartenenza che è molto utile anche alla squadra, ci serve da stimolo”.
Faccio notare il gran numero di abbonamenti sottoscritti in questa campagna.
“Sta a noi far aumentare i tifosi e far crescere anche il numero di abbonamenti, dando entusiasmo, per ricambiare quello che i nostri sostenitori ci trasmettono”.
Nella stagione 98/99 risulta essere stato in serie A con la Fiorentina; può raccontarci quell’esperienza?
“Ero molto giovane. Mi avevano aggregato alla squadra, sono stato in panchina. Era l’anno di Trapattoni, ma già dalla stagione precedente ero stato chiamato in prima squadra. Il Mister mi portò in panchina, non ho mai esordito, però ho assaporato il calcio che conta. È stata una bellissima emozione far parte di quel mondo, anche se ai margini. Io sono di Firenze e per me giocare nella Fiorentina era il massimo, avevo richieste anche dalle giovanili dell’Empoli ed altre società, ma scelsi di rimanere alla Fiorentina e fu sicuramente una bellissima esperienza”.
Quale delle esperienze nelle squadre in cui ha militato giudica la più positiva e perché?
“Ho fatto (passatemi il termine) tutte le cavolate possibili e immaginabili da giovane, forse sono passati anche due, tre treni per fare il salto di qualità, che per responsabilità mie non ho saputo prendere. Ho capito che il calcio poteva essere il mio lavoro quando sono tornato a Pistoia, in serie D: diciamo che per un motivo o per l’altro non potevo stare lontano dalla mia regione. In quella città ho capito di poter fare bene, è stata una consacrazione, infatti vi sono rimasto cinque anni. Ho capito di potermela cavare egregiamente in quelle categorie”.
Lei è stato già allenato da mister Morgia che, come si legge, l’ha voluta al Siena; sono cambiati i metodi di preparazione? E si trova bene con questi metodi?
“Io con il mister mi trovo benissimo, è la prima volta che lo dico, se l’avessi incontrato prima, forse, sarei riuscito a fare qual cosina in più di quello che ho fatto. Mi sono trovato subito a mio agio con il suo modo di concepire il pallone e mi riesce molto facile comprenderlo. Se in futuro dovessi fare l’allenatore mi ispirerei ai metodi del mister, questo per far capire quanto mi trovo bene perché ci insegna oltre al calcio anche come comportarci nella vita, ecco, direi che è anche un maestro di vita. In campo ti da stimolo e speriamo di levarci delle soddisfazioni anche qui a Siena”.
Chiedo se farebbe volentieri l’allenatore in futuro.
“Mi piacerebbe provare, potrei insegnare ai giovani a non fare molti degli sbagli che ho commesso io, diciamo che proverei volentieri, ma per farlo, e farlo bene, ci vogliono fortuna e capacità. Al momento non ci penso, voglio giocare ancora alcuni anni, non credo di essere arrivato al termine della mia carriera”.
Quando ritiene che il Siena sarà al top della condizione, visto che ha cominciato la preparazione in ritardo rispetto alle altre partecipanti al campionato?
“Ci vorrà ancora del tempo, sia dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale e per la conoscenza tra di noi. Dovremo impegnarci, la squadra ha bisogno di lavorare insieme, per conoscersi e migliorare i propri difetti, eliminandoli il più possibile. Altrimenti tutti inizierebbero la preparazione il quindici agosto e le cose dovrebbero andare bene. Se escludiamo la sconfitta della quinta giornata, fino ad ora (anche se delle sconfitte ne farei volentieri a meno), le cose non sono andate poi così male. Delle difficoltà le abbiamo avute, le avremo, però abbiamo ottenuto anche dei risultati positivi, la strada è quella buona però quando saremo al top non saprei dirlo; speriamo il prima possibile”.
Vista la facilità con cui nelle prime giornate il Siena ha superato le avversarie ritiene che la vittoria del campionato di questa stagione sia assicurata?
“Assolutamente no! I campionati sono tutti difficili da vincere, noi non ci nascondiamo, ci vogliamo provare, è giusto che sia così, perché il Siena riparte da una categoria che non gli appartiene e bisogna unire gli sforzi di noi giocatori, della dirigenza e dello staff per far risalire la “Robur”. Questo però non è assolutamente scontato, bisogna lottare tutte le domeniche su tutti i campi per raggiungere questo obbiettivo. Chi affronta il Siena da sempre il massimo di conseguenza anche noi dobbiamo dare sempre tutto”.
Sentiamo dire di scherzi che vengono fatti durante i ritiri. Ci può dire chi è il più scherzoso nella Robur? E raccontare uno scherzo che le è stato fatto?
“Il più burlone della squadra è Titone. Quest’anno non c’è stato il tempo per scherzare in ritiro. Abbiamo dovuto fare tutto in maniera accelerata, quindi non c’è stato il tempo di trovarsi per una cena tutti insieme. Per quello che riguarda gli scherzi, il minimo è il classico gavettone quando si esce dal riposo pomeridiano per andare al campo di allenamento. Quando giocavo a Pisa i miei compagni, all’uscita dal ristorante, mi presero le chiavi della macchina e la spostarono, facendomi credere che mi fosse stata rubata.
Poi, utilizzando il telefono di un altro compagno, mi fecero credere che stessi parlando con la polizia che mi confermava il furto. Insomma, anche se ci cascai in pieno, fu un sollievo sapere che si era trattato solo di uno scherzo!”.
NOTIZIE UTILI
PRIMO MEMORIAL MARIA RAMIRA SCARPELLINI
Il giorno sabato 25 ottobre dalle ore 15.30 si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport “PalaGiannelli” in Viale Sclavo SIENA un quadrangolare di calcio a cinque
“I ciechi e la mobilità”. Le squadre:
Amministratori e impiegati del Comune di Siena, Fantini e Capitani delle Contrade,
Forze dell’Ordine,
Gruppo Stampa Autonomo di Siena
I biglietti sono reperibili presso la nostra associazione in Viale Cavour 134 a Siena e presso la biglietteria la sera stessa della manifestazione.
PENSI AL VOLONTARIATO?
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Siena, con lo spirito di incontrare persone che possano dedicare qualche ora del proprio tempo al volontariato per i disabili visivi, organizza tre momenti di informazione secondo il seguente calendario: martedì, 4, 11 e 18 novembre dalle ore 17,30 alle 19,30.
Gli incontri avranno luogo presso la nostra sede sita in Viale Cavour, 134 a Siena.
Per informazioni rivolgersi alla Dott.ssa Ferroni Elena: e-mail: elenafer82@gmail.com o al cell. 349 3022571. E’ un’occasione importante per conoscerci, vi aspettiamo!
Il giorno 16 ottobre si è celebrata anche a Siena la GIORNATA NAZIONALE DEL CANE GUIDA con una dimostrazione di come viene educato e svolge il suo lavoro un cane guida, in collaborazione con la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci.
LA VIGNETTA di Emilio Giannelli
IN RICORDO DI MARIA RAMIRA SCARPELLINI
Carissima Maria, cari amici,?quando ho ricevuto la notizia della tua scomparsa, una tristezza profonda mi ha invaso e ho ripensato al nostro primo incontro a casa dell’amica comune: Maria Pia. Oggi non potevo mancare e, soprattutto, non volevo ti mancasse il saluto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; l’associazione che tanto hai amata.
La tua vita ha dato grande lustro alla nostra categoria, quando hai operato da docente in vari Istituti Superiori di Siena e Provincia. Maria, fino all’ultimo giorno della tua esistenza, hai avuto intorno a te i tuoi allievi che non perdono l’occasione per evidenziare quanto hai dato loro come docente ma ancora di più, come persona. Quando ti incontrai per la prima volta, otto anni fa, fui stupito dal tuo pensiero moderno, dai tuoi riferimenti culturali e spirituali che, in gran parte, erano e sono anche miei. Ricordo che parlammo di don Tonino Bello. Quell’incontro mi colpì, come mi ha colpito e spronato, la tua passione per la nostra associazione: per l’Unione. Maria, sei per noi un esempio che speriamo di onorare con la nostra vita e le nostre azioni. Ti indicheremo come luminoso esempio per la nostra categoria e non solo. La tua integrità dovrà essere per noi uno stimolo e la tua umanità ci dovrà guidare nel creare un sempre maggiore clima di solidarietà fra tutti noi.?Grazie, Maria, per quanto ci hai regalato con il tuo esempio con la tua grande umanità.
Ti ricorderemo sempre, come si ricordano i giganti della storia associativa. Ricorderemo che sei stata pioniera nel mondo della docenza dei disabili visivi; ti ricorderemo perché fino alla fine del tuo viaggio terreno ci hai incitati e sostenuti. Scusami se l’emozione non mi ha consentito di esprimere compiutamente ciò che il cuore e la mente mi suggerivano.?Ti saluto con la tristezza nel cuore e con me ti saluta tutta la sezione di Siena; ti saluta tutta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Siena 30 Settembre 2014
Massimo Vita Presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Siena