“Welfare e Terzo Settore siano centrali nel programma del nuovo governo”, di Anna Monterubbianesi

Autore: Anna Monterubbianesi

Dichiarazione di Pietro Barbieri, Portavoce Nazionale del Terzo Settore

 

Roma 17 febbraio 2014 – In queste ore concitate di attesa per il conferimento dell’incarico a formare il nuovo governo al segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, convocato in mattinata al Quirinale, sentiamo l’urgenza di ricordare ancora una volta le nostre istanze, perché vengano ascoltate ed accolte come prioritarie. Il tema dell’assunzione di un piano nazionale di contrasto alla povertà, di assoluta urgenza per il nostro Paese, così come quello di un piano occupazionale – con attenzione particolare a giovani e donne – , la stabilizzazione del 5 per mille, la revisione dell’Imu per il non profit, il rifinanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali e per le non autosufficienze, il rispetto degli impegni assunti in tema di cooperazione con l’aumento di risorse destinate al servizio civile.

 

Chiediamo al futuro Premier un forte investimento nelle politiche sociali e di terzo settore, che abbia alla base l’idea di costruire un sistema di welfare stabile e duraturo. Auspichiamo quindi, in queste ore in cui circolano ipotesi sui nomi dei futuri ministri, la nomina di un competente viceministro per il terzo settore con delega anche alle pari opportunità, alla famiglia, alle politiche sulla droga.

 

 

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Anna Monterubbianesi

Ufficio stampa e comunicazione

Forum Nazionale del Terzo Settore

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Sfida all’ultimo Braille!, Redazionale

Autore: Redazionale

Venerdì 21 febbraio ore 17,30

 

 

Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Giornata Nazionale del Braille

 

Una vera e propria gara tra famiglie. Scopo del gioco è scoprire la collezione del Museo e familiarizzare con l’alfabeto tattile dei non vedenti provando a praticarlo nel contesto di una sfida che coinvolge tutta la famiglia all’insegna del divertimento, con tanto di premio finale!

 

Docente d’eccezione: Daniela Bottegoni non vedente e fondatrice del Museo Omero!

L’iniziativa si svolge con la collaborazione del Servizio Civile Regionale.

Prenotazione: obbligatoria.

 

Costo: 3 euro a persona (sconto socio IKEA FAMILY: 2,50 euro a persona), gratuito per bambini 0- 4 anni, disabili e accompagnatori.

 

INFORMAZIONI

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28 – 60121 Ancona

 

Tel.  071 2811935

 

www.museoomero.it – info@museoomero.it

In gita con il Museo Omero: il Marocco e il tour delle città imperiali

Autore: Museo Omero

Si rinnova anche quest’anno l’impegno del Museo Omero ad organizzare una gita aperta ai non vedenti e loro amici: destinazione il Marocco con il tour delle città imperiali, periodo dal 26 maggio al 2 giugno 2014, iscrizioni entro il 22 febbraio 2014.

 Per informazioni contattare Daniela Bottegoni (Museo Tattile Statale Omero Ancona) tel. 0712811935 – cell. 3398007222.

 IL PROGRAMMA

26/5 – Italia/Marrakech

Partenza dagli aeroporti previsti per Marrakech (Bologna /Roma) con voli di linea via Casablanca. All’Arrivo trasferimento e sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

 27/5 – Marrakech/Beni Mellal/Fes (km 490) Dopo la prima colazione, in mattinata partenza in pullman per Fes via Beni Mellal, Khenifra, Azrou. Pranzo in ristorante a Khenifra. Arrivo a Fes, sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

 28/5 – Fes

Mezza pensione in albergo. Intera giornata dedicata alla visita della città: il Palazzo Reale (esterno), il quartiere Fes El Djedid, visita e spiegazioni storiche delle Mederse di Bou Anania e Sahrij, il Museo Nejjarine, la Moschea Karaouine (esterno), i souk con le concerie e tintorie di pelli. Pranzo in ristorante tipico nella medina.

 29/5 – Fes/Meknes/Rabat (km 270)

Dopo la prima colazione partenza in pullmann per Volubilis con visita alle rovine romane e visita della città santa di Moulay Idriss. Pranzo a Meknes, nel pomeriggio visita della città: la porta Bab el Mansour, le scuderie, la Moschea Moulay Ismail, il bacino Agdal. Partenza per Rabat. Sistemazione in hotel per la cena e il pernottamento.

 30/5 – Rabat/Casablanca/Marrakeck (km 380) Dopo la prima colazione visita della città capitale di stato: l’esterno del Palazzo Reale, le Kasbah degli Oudaya, la torre Hassan, il Mausoleo di Mohamed V. proseguimento per Casablanca e sosta per il pranzo. Nel pomeriggio visita della città: la piazza Mohamed V., la Moschea Hassan II (esterno), la Corniche con i suoi eleganti ritrovi. Arrivo in serata a Marrakech, cena e pernottamento in hotel.

 31/5 – Marrakech

Mezza pensione in albergo (pranzo). Intera giornata dedicata alla visita della città: in mattinata il Palazzo Bahia, il Museo Dar Si Said, il Palais Badii. Nel pomeriggio visita della Moschea della Koutoubia (esterno) e del suo giardino, visita delle Tombe Saadiane e giro nella Kasbah per concludere sulla celebre piazza Djemaa el Fna. Tempo a disposizione e cena libera.

 1/6 – Marrakech

Pranzo in albergo. In mattinata escursione alla valle dell’Ourika; nel pomeriggio visita della zona artigianale dei coloratissimi souk. In serata trasferimento in ristorante tipico per la cena di saluto con spettacolo. Pernottamento in albergo.

 2/6- Marrakech/Italia

Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto e volo di rientro in Italia.

 Fine dei servizi:

– quotazione in doppia base minimo 20 iscritti euro 1130,00

– supplemento tasse aereoportuali e carbon tax stimate euro 65.00

– supplemento singola euro 185.00

 La quota comprende:

– tour in bus esclusivo come da programma con guida parlante italiano

– visite guidate indicate

– pensione completa eccetto la cena del 31/5 (bevande escluse)

– sistemazione in hotels di 1ma cat.

– partenza con voli speciali e regolari di linea

 La quota non comprende:

– extra personali e mance

– bevande

– tutto quanto non espressamente indicato in programma

 Le adesioni andranno effettuate entro il 22 febbraio 2014 con il versamento di un acconto di 350 euro da versare presso la Conero Tour di Corso Stamira n. 31 60122 Ancona o da bonificare presso le seguenti coordinate bancarie:

c/c intestato a Conero Viaggi e Turismo srl Bancapopolare Ancona — dip 255 IBAN IT48i0530802684000000018091

 Si ricorda che per questo viaggio è necessario il passaporto valido 6 mesi dalla data di rientro.

 Organizzazione tecnica: Conero Tour srl Ancona e Museo Tattile Statale Omero Ancona

 Per informazioni contattare Daniela Bottegoni (Museo Tattile Statale Omero Ancona) tel. 0712811935 – cell. 3398007222.

Essendo i posti limitati l’accettazione delle adesioni seguirà l’ordine di arrivo dell’avvenuto pagamento dell’anticipo (350 euro pro capite) da trasmettere via fax al Museo Tattile Statale Omero al numero 071 28 18 35 8 all’attenzione di Daniela Bottegoni, specificando nome e cognome dei partecipanti.

Per i partecipanti non vedenti e ipovedenti è indispensabile avere un proprio accompagnatore. E’ possibile un accompagnatore per un singolo partecipante o un accompagnatore per coppia.

 Link: www.museoomero.it

ALLA RICERCA DI VENERE

Autore: Museo Omero

Venerdì 14 febbraio ore 17,30

Museo Tattile Statale Omero

 Venerdì 14 febbraio alle ore 17,30 il Museo Tattile Statale Omero propone un evento speciale per festeggiare San Valentino: coppie e famiglie sono invitate a condividere un’esperienza multisensoriale attraverso cui scoprire la rappresentazione dell’amore nell’arte.

Lungo due percorsi immersi nella semioscurità, la coppia, munita di bende e mappe, potrà cimentarsi nell’esplorazione tattile delle opere del museo con l’intento di trovare e riconoscere le Veneri presenti. Il tutto in un contesto multisensoriale, in cui non sono esclusi i sensi del gusto, dell’olfatto e dell’udito.

Un’iniziativa con cui il Museo Omero aderisce alla Festa del Risparmio energetico “M’illumino dei meno 2014” promossa dalla trasmissione Radiofonica Caterpillar – Radio due.

L’evento è a cura di Damiano Boriani e Valentina Vindusca, volontari del Servizio Civile Regionale.

 INGRESSO LIBERO. Prenotazione consigliata.

INFO

Museo Tattile Statale Omero — Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio, 28 — 60121 Ancona

info@museoomero.it –  www.museoomero.it

tel 071 2811935 — sito vocale 800 20 22 20

Invito a partecipare: “CERAMICANDO MANI CHE CREANO” – MOSTRA ESPOSITIVA

Autore: UIC Caserta

La sezione provinciale di Caserta dell’U.N.I.Vo.C. in collaborazione con l’U.I.C.I. casertana, sarà presente, con i propri volontari, domenica 26 p.v., dalle ore 09 30 alle 19 30, presso la Chiesa del Buon Pastore di Caserta in  PIAZZA Pitesti.

L’obiettivo? una giornata di promozione del volontariato all’insegna della solidarietà.

Ogni giorno c’è la necessità non solo di denaro o di cose, ma anche di persone splendide che mettano a disposizione di chi vive un disagio,il loro tempo, le loro braccia, la loro professionalità, la loro voglia di solidarietà!

Il tempo dedicatoci è fondamenta di solidarietà ripagato da una certezza: ogni minuto passato ad aiutarci non è un minuto sprecato, anzi. Uno sguardo di gratitudine o un sorriso di ringraziamento durano un attimo, ma riempiono la vita di piccole e grandi gioie.

Presso lo stand, si potranno ammirare come in una mostra gli oggetti creati dai “non vedenti/ipovedenti” –  oggetti plasmati grazie al progetto “Ceramicando, mani che creano” realizzato dalla U.I.C.I. di Caserta.

Sarà promossa anche una raccolta fondi e le  donazioni saranno impegnate per finanziare le attività dei due sodalizi.

Nasce il Forum regionale del Terzo Settore della Valle d’Aosta, di Anna Monterubbianesi

Autore: Anna Monterubbianesi

Sabato 18 gennaio si è svolto ad Aosta l’incontro che ha portato alla costituzione del Forum regionale del Terzo settore della Valle d’Aosta. Con il Forum della Valle d’Aosta sale a 19 il numero dei Forum regionali presenti sul territorio. “Un numero importante che testimonia, a livello locale, l’importanza del radicamento sul territorio e la necessità, per il terzo settore, di strutturarsi  per poter interagire in maniera più efficace e con maggiore autorevolezza con le istituzioni, e a livello nazionale, la crescita della base di rappresentanza del terzo settore italiano” commenta il Portavoce nazionale Pietro Barbieri, che saluta la nuova realtà regionale. Il nuovo Forum regionale, che raccoglie oltre 30 realtà tra associazioni e cooperative del territorio, ha eletto come portavoce Francesca Testa (Uisp) e Andrea Borney (Csv) . Nel coordinamento regionale, l’assemblea ha eletto David Catani, Giancarlo Civiero, Sabina Fazari, Riccardo Jacquemod, Fabio Protasoni, Ivan Rollandin, Luisa Trione.
Anna Monterubbianesi

Al Macro di Roma workshop “La Mimica Facciale” con Felice Tagliaferri, Redazionale

Autore: Redazionale

ROMA. Il Macro, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, presenta giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 gennaio il workshop “La Mimica Facciale” condotto dall’artista Felice Tagliaferri, in collaborazione con il Cirps, il Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile de l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Il workshop, che nasce nell’ambito di ‘StArt-Sustainable Art’, progetto dedicato alla conoscenza dell’arte contemporanea e all’integrazione sociale, è rivolto a persone adulte con disabilità e non, che saranno coinvolte dall’artista nella realizzazione di un autoritratto in argilla. A conclusione delle tre giornate, sabato 18 gennaio alle ore 11.00, è in programma un incontro con l’artista, aperto al pubblico, in cui sarà possibile dialogare con lo scultore e confrontarsi sull’esperienza del workshop.

Opportunità lavorative per i disabili visivi nella società postindustriale: l’impegno dell’I.Ri.Fo.R. nella ricerca di nuove prospettive di lavoro per i nostri giovani, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Il mercato del lavoro caratterizzato, fino alla fine degli anni 80, dallo sviluppo industriale e da una costante crescita occupazionale, ma tutto sommato in lenta trasformazione sul piano dell’organizzazione del lavoro e dove la “popolazione” dei disabili visivi presentava una maggior percentuale di ciechi assoluti, è entrata in crisi e la figura dell’operatore telefonico, dopo aver garantito l’occupazione dei disabili visivi per oltre mezzo secolo, rischia di scomparire.
Con il profilo professionale, oggi risulta inadeguato anche il modello formativo di quegli anni mirato ad “addestrare” allo svolgimento di professioni “standardizzate”.
Nell’attuale contesto lavorativo sempre più complesso, in veloce e costante evoluzione e mutamento, con professioni che si concretizzano applicando modalità operative e procedure in continua evoluzione che, a seconda dei contesti, possono realizzarsi in condizioni molto diversificate tra loro e dove l’impiego delle nuove tecnologie è determinante, non si tratta tanto di individuare percorsi formativi riferiti a specifici profili professionali, occorre innanzitutto rendere il disabile visivo capace di “muoversi” in questo contesto, fornendogli le competenze di base necessarie: una buona autonomia personale nel muoversi e nell’utilizzo degli “strumenti” per il lavoro, lo sviluppo di capacità di relazioni positive e una buona conoscenza e competenza nell’uso delle nuove tecnologie.
Queste ultime, che pervadono ormai ogni professione, hanno ampliato a dismisura la possibilità di “accesso” ed elaborazione dei documenti e possono consentire oggi ai non vedenti una operatività “alla pari”, in lavori prima impensabili permettendone l’inserimento in molteplici “situazioni di lavoro”.

Si tratta di cercare la possibilità di inserimento in “situazioni” e non “in nuove professioni”: è in questo che sta la profonda differenza nell’inserimento dei disabili visivi nella nuova organizzazione del lavoro nella società postindustriale, tranne rarissime eccezioni, non si tratta più di individuare specifici profili professionali “di massa” e di predisporne i percorsi di formazione, ma piuttosto della ricerca di quelle “situazioni operative” nelle quali il disabile visivo che abbia i titoli di studio e/o accademici previsti per l’esercizio della professione, possieda le competenze e le capacità di base sopra indicate possa esprimere appieno le sue capacità lavorative.
È questa la modalità di approccio al problema adottata dall’I.Ri.Fo.R. nella ricerca di nuove opportunità di lavoro per i disabili visivi. Questo modello operativo, che muove dalla valutazione delle capacità individuali, se è vero che apre nuove opportunità lavorative ai ciechi assoluti ,è ancor più vero che è l’unica idonea a favorire il collocamento degli ipovedenti, categoria, questa, percentualmente sempre più numerosa tra i disabili visivi e ancora troppo spesso dimenticata. Vale la pena di ricordare che, in questi anni, a questi nostri amici, essendo impedito l’accesso a causa dell’elevato residuo visivo ai corsi per centralinisti e fisioterapisti, spesso è stata preclusa ogni possibilità di lavoro, mentre, al contrario, per loro le situazioni di lavoro nelle quali essi potrebbero essere “lavoratori alla pari” dei normovedenti, sono decisamente superiori, in particolare nell’ambito delle professioni a non elevata specializzazione.
Questa modalità operativa fondata sull’attenzione allo sviluppo e sulla valorizzazione delle capacità individuali mirata alla individuazione delle “situazioni operative” che possano rappresentare una specifica opportunità di lavoro per l’individuo, potrà anche incrementare il numero dei “collocamenti mirati” per quei soggetti che, oltre alla disabilità visiva, abbiano anche qualche difficoltà aggiuntiva e per i quali, quasi mai vi sono state prospettive concrete di inserimento lavorativo.
Per questo era necessario “guardare oltre”, senza continuare a “crogiolarsi” sui successi di un passato, anche se “glorioso”, e superare quei” modelli formativi” che non sono più idonei per rispondere ai bisogni occupazionali di oggi, operando una vera e propria “rivoluzione copernicana” nel metodo di ricerca. Non partire più dallo studio di specifici profili professionali sui quali sviluppare percorsi formativi coi quali preparare i disabili visivi all’inserimento lavorativo, ma, muovendo da un “bilancio delle competenze” del soggetto, svilupparne le capacità e prepararlo a “potersi adattare” alla situazione lavorativa nella quale concretamente si esplica una determinata professione e per far ciò con successo, per procedere alla ricerca e individuazione delle situazioni lavorative idonee al collocamento, occorre operare in stretta collaborazione tra associazioni di disabili e con le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali ed in sinergia con i servizi sociali ed i centri per l’impiego e le Società per il lavoro interinale del territorio.
È questo il metodo applicato dall’I.Ri.Fo.R. nella sua ricerca di nuove opportunità lavorative di nicchia ad alta qualificazione da offrire ai giovani laureati con disabilità visiva. In collaborazione con l’Associazione italiana di fonetica forense, un gruppo di periti e alcuni laboratori di fonetica operanti per diversi tribunali e l’Università della Calabria, per primi nel nostro paese dove le intercettazioni telefoniche ed ambientali sono trascritte da persone prive di preparazione specifica, abbiamo formato il primo gruppo di giovani laureati a svolgere il lavoro del “Tecnico dell’analisi e trascrizione di segnali fonici e di gestione della perizia di trascrizione in ambito forense”,: questa la denominazione data alla qualifica dalla regione Toscana all’atto del suo riconoscimento. Allo stesso modo, collaborando con la prima Società di mediazione iscritta nell’elenco degli enti riconosciuti per la mediazione civile istituito nel 2010 presso il Ministero della Giustizia e con il loro Ente di formazione, abbiamo preparato all’esercizio della nuova professione di “mediatore civile e commerciale” un altro gruppo di laureati con disabilità visiva.
Infine per fornire nuove opportunità ai nostri giovani, in stretta collaborazione con una società “sviluppatrice” di questo prodotto in Italia, stiamo valutando l’accessibilità digitale di una “piattaforma” per help desk così da consentire anche ai disabili visivi lo svolgimento di questa nuova professione .

Con la stessa metodologia di lavoro “in rete “, con il progetto “Occhio allo svantaggio” realizzato con i finanziamenti del P.O.R. Sardegna, abbiamo realizzato una sperimentazione per tentare il reinserimento di un gruppo di disabili visivi adulti con bassa scolarizzazione collaborando con le associazioni datoriali e gli EELL e le aziende pubbliche e private della provincia del Medio Campidano. Con essi abbiamo sviluppato un percorso di formazione di base utile a reinserire nel mondo del lavoro alcuni disabili visivi ultra quarantenni di quel territorio e privi di specializzazione e a bassa scolarizzazione.
Questo nostro impegno tuttavia, stante il particolare momento di crisi, non ha prodotto gli effetti sperati: nonostante la preparazione dei disabili visivi e l’individuazione delle “situazioni di lavoro” possibili, gli ostacoli al loro effettivo inserimento lavorativo non mancano, oltre alle difficoltà generali derivanti dalla attuale “depressione” dell’offerta lavorativa, causa questa della difficoltà di inserimento degli amici sardi, vi sono state specifiche cause per il permanere di difficoltà negli inserimenti lavorativi.
In particolare per i tecnici trascrittori forensi, il maggior ostacolo è rappresentato dalla mancata istituzione (voluta) da parte del Ministero della Giustizia di uno specifico elenco di Periti tecnici forensi da mettere a disposizione dei tribunali dal quale i giudici debbano attingere per poter disporre di “esperti qualificati” all’interpretazione delle intercettazioni e dalla “non accessibilità” di alcuni sofware normalmente utilizzati per l’analisi e l’elaborazione dei segnali audio.
Per i neo mediatori civili la recente obbligatorietà della mediazione civile e la sua successiva eliminazione avvenuta nel 2012da parte della CC, a causa di un ricorso alla Corte Costituzionale e ripristinata solo da agosto 2013, interrompendo il diffondersi e lo sviluppo nel ricorso a questa modalità di risoluzione delle controversie, ne sta ritardando l’occupazione.
Il maggior ostacolo al concreto inserimento dei disabili visivi, che mette a rischio il loro inserimento socio-lavorativo, non ha nulla a che fare con la crisi occupazionale, ma dipende unicamente dalla mancanza di una cultura dell’accessibilità digitale, cosa che in una organizzazione del lavoro basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie, ne impedisce l’accesso a molte “situazioni di lavoro” resta a prescindere dalle capacità e competenza dei singoli individui.
La non “accessibilità digitale” di molti sofware gestionali e delle piattaforme digitali utilizzati nei processi di lavoro e nella gestione dei servizi aziendali, preclude di fatto ai disabili visivi professioni quali il “recupero crediti”, la “gestione ed analisi dati”, l’operatore di help desk , solo per ricordarne alcune e questo solo perché i prodotti informatici utilizzati continuano ad essere progettati senza rispettare le norme sull’accessibilità digitale.
Luciano Paschetta

LABORATORI DIDATTICI PER BAMBINI DEGLI ARCHI

Autore: Museo Omero

29 dicembre 2013 e il 2 gennaio 2014

Infopoint del Quartiere Archi, Ancona

 

Il Museo Tattile Statale Omero partecipa al progetto Mappa di comunità in corso nel quartiere Archi di Ancona, un percorso di lavoro ideato  dall’architetto Alessandra Panzini (A.D. di Marchingegno s.r.l.).

 

Il progetto prevede varie attività finalizzate alla costruzione  collettiva di una Mappa di comunità, ossia una modalità di  rappresentazione di un territorio che parte da una mappa fisica per  ridisegnare l’identità contemporanea e la visione futura del luogo. Un progetto da realizzarsi con il contributo di tutti gli abitanti e i soggetti del quartiere interessati a riflettere sulle trasformazioni  del territorio che vivono, per conoscere la storia dei luoghi del  quotidiano e avere maggior consapevolezza delle scelte che li  riguardano. L’obiettivo è la costruzione di una nuova e condivisa  identità di quartiere, forte tanto delle proprie origini, quanto del progetto di un futuro comune.

 

 Il Museo Tattile Statale Omero svolgerà due laboratori didattici presso l’Infopoint del Quartiere Archi (Sotto al Porticato degli Archi vicino al Caffè degli Archi), il 29 dicembre 2013 e il 2 gennaio 2014 dalle ore 16,30 alle 19,30. I laboratori, rivolti a bambini dai 6 ai 10 anni che vivono nel quartiere, sono finalizzati a completare album tattile delle più importanti architetture del quartiere tra cui tra cui ad esempio l’ex-Lazzaretto e Porta Pia.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Regionale, Damiano Boriani e Valentina Vindusca.

 

INFORMAZIONI

Prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini dai 6 ai 10 anni.

Quando: 29 dicembre 2013 e il 2 gennaio 2014 dalle ore 16,30 alle 19,30.

Dove: Infopoint Quartiere Archi, Sotto al Porticato degli Archi vicino  al Caffè degli Archi, Ancona.

Ingresso: libero. Tel. 071 28 11935.

Email: didattica@museoomero.it

Restituire “stabilità” ai fondi per le politiche sociali, di Anna Monterubbianesi

Autore: Anna Monterubbianesi

Il Forum Nazionale del Terzo Settore sulla Legge di Stabilità

Venerdì 13 dicembre ore 10
Sala Stampa della Camera dei Deputati, Via della Missione 4, Roma

Il Forum del Terzo Settore si è speso con grande impegno in questi mesi sulla Legge di Stabilità, incontrando Istituzioni, presentando numerosi emendamenti e attraverso un’ampia partecipazione dei Forum regionali sui territori, affinché la Legge di Stabilità 2014 potesse essere una Legge in grado di dare reale tenuta e crescita al terzo settore e a tutto il Paese. I segnali che questo Governo ci ha dato rappresentano senz’altro un’inversione di tendenza rispetto al passato, un tentativo di dare risposte a necessità e malesseri del Paese, tuttavia il divario tra le risorse individuate e i bisogni reali resta ancora troppo ampio.

Dare risposte a bisogni concreti, tutelare diritti e sostenere soggetti vulnerabili o discriminati, produrre beni relazionali e coesione sociale non possono essere ritenuti aspetti secondari, ancor meno in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo. Il terzo settore, pienamente convinto del ruolo che può giocare per contribuire alla tenuta del Paese e al rilancio dell’economia, e consapevole di rappresentare un interlocutore fondamentale nell’individuare strategie di contrasto alla crisi e alle sue conseguenze, vuole richiamare l’attenzione dei parlamentari e dell’opinione pubblica sulla necessità che restituire stabilità ai fondi per le politiche sociali – in una prospettiva a lungo termine che consenta di realizzare interventi efficaci e di qualità – deve diventare una priorità per il Paese. 

Alla conferenza stampa interverrà il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri.
Per consentire l’ingresso alla Camera si prega di confermare l’adesione entro giovedì 12 dicembre alle ore 12.30 a:  stampa@forumterzosettore.it  |  Tel. 06 88802906. Ai giornalisti  è richiesto di indicare, oltre al nominativo, il luogo e la data di nascita e la presenza di eventuali apparecchiature elettroniche (indicando marca e modello). 
Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca.
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Anna Monterubbianesi
Ufficio stampa e comunicazione
Forum Nazionale del Terzo Settore
Via del Corso 262 – 00186  ROMA
tel 06 68892460 | diretto 06 88802906
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