Firma Digitale accessibile di Poste e breve storia, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Con sviluppi molto repentini, anche noi disabili visivi possiamo usufruire, in modo sempre più appropriato, delle nuove tecnologie. E questo, ci aiuta tantissimo a vivere molto meglio la nostra disabilità.
A tal proposito, vedi tutti gli apparecchi mobili di nuova generazione quali tablet e smartphone, che ci consentono di portare in tasca uno strumento che, praticamente ci consente di fare tutto quello che fanno tutti: email, navigazione internet, chattare, usare applicativi di ogni genere per farsi aiutare nel quotidiano, quali previsioni, letture di documenti cartacei, eccetera, oltre ovviamente alla possibilità di telefonare ed usufruire degli SMS ormai quasi in disuso.
Di contro, uno strumento giuridico molto importante e che sarebbe dovuto essere già di per se accessibile, proprio per i disabili visivi ed il guadagno di autonomia che consente, ha avuto vicissitudini molto controverse: il dispositivo di Firma Digitale.
Questo strumento già obbligatorio per tutti i professionisti dal 2007, quali Notai, Avvocati, Ragionieri, Fiscalisti, eccetera, a breve dovrebbe essere reso obbligatorio anche per tutti i cittadini, nell’ottica dell’informatizzazione prevista dall’agenda digitale del nostro attuale Governo.
Al di là della obbligatorietà o meno di questo importante strumento giuridico, per noi disabili della vista, questo è uno strumento che ci fa fare un salto di qualità nella privacy mai avuto prima. Infatti, con questo strumento abbiamo la possibilità di firmare qualsiasi atto giuridico senza avere bisogno di testimoni. Insomma, abbiamo la possibilità di leggere personalmente un documento, e solo quando si è certi di quello che stiamo per firmare, possiamo apporre la firma indelebile al documento, come se apponessimo una firma autografa.
E’ chiaro che per poter usare questo strumento giuridico è necessario dotarsi del dispositivo e saper usare un computer.
Personalmente, nell’ambito delle attività della Commissione OSI, mi occupo dell’accessibilità del dispositivo di Firma digitale Accessibile dal 2003, quando la nostra Unione, tramite l’IRIFOR, decise di mettere in campo un gruppo di esperti per tutelare i disabili visivi dai problemi di accessibilità.
L’intento, ovviamente, era quello di far comprendere ai Gestori di questo strumento informatico quali erano i problemi di accessibilità che dovevano far risolvere dai loro programmatori.
Inutile dire che, nonostante la “Legge 4/2004”, detta anche “Legge Stanca”, imponesse già dal 2004 l’accessibilità per software, dispositivi e navigazione Internet, tutti i dispositivi di firma digitali risultarono inaccessibili. Fin dai primi mesi di lavoro, il GDL IRIFOR per la firma digitale, sotto la guida attenta e professionale del compianto amico, avvocato Giorgio Rognetta, analizzò con test accurati i dispositivi di Firma digitale di Poste Italiane e di Infocert, i maggiori gestori di questo strumento giuridico, fornendo ai rispettivi responsabili di settore le indicazioni per le modifiche da apportare ai loro prodotti.
Mentre da Poste Italiane riuscimmo ad avere solo vaghe promesse di intervento, avemmo dopo qualche tempo rispondenza da Infocert che, dopo molta insistenza da parte nostra, fece programmare un software parallelo a quello che usavano tutti. Questo software, nonostante le nostre perplessità, era accessibile e ci consentiva di gestire il dispositivo di Firma Digitale su pendrive.
I timori iniziali, si rivelarono fondati solo dopo appena due anni. Infatti, la probabilità che il software parallelo fosse abbandonato e non più aggiornato si presentò puntuale così come avevamo temuto all’inizio. Nel 2009, si verificò proprio quello che avevamo temuto e che avevamo anche fatto presente ad Infocert: il software accessibile, anche se consente tutt’ora di firmare un documento in modo accessibile, non consente di apporre una firma valida.
Capirete certamente quale fu lo sconforto da parte nostra quando ci rendemmo conto che tre anni di lavoro, fatti assieme ai programmatori per far comprendere quali erano i nostri problemi, erano stati buttati al vento. Inoltre, non ci è stato più possibile avere contatti con qualche responsabile del dispositivo di firma digitale di Infocert, sia perché nel frattempo erano cambiati i dirigenti, sia perché tutte le Camere di Commercio avevano abbandonato la distribuzione di questo dispositivo.
Quando si crede in qualche cosa, e qui stiamo parlando di una di quelle cose molto importanti per la nostra autonomia, non ci si rassegna facilmente, quindi, ho cominciato a pensare di testare i dispositivi di Firma digitale remota che nel 2009cominciavano ad apparire sui siti dei gestori.
Approfittando di una promozione che faceva Poste italiane per i possessori di Postepay e di Bancoposta, ho aderito per poter testare il dispositivo di Firma digitale remota che veniva concesso in modalità gratuita per un periodo di tempo.
Avendo la Postepay ho sottoscritto per un anno in modalità gratuita questo dispositivo di Firma Digitale e ne ho potuto accertare l’accessibilità praticamente totale. Ne ho dato immediatamente informazione tramite i canali associativi ed ho avuto anche la possibilità, tramite il Presidente di Catanzaro, Luciana Loprete, di tenere un corso a 15 persone per insegnare loro l’utilizzo di questo dispositivo. Personalmente l’ho usato dal 2010 allo scorso Agosto 2015.
Alcuni mesi dopo aver tenuto quel corso, mi sono reso conto che Poste Italiane non consentiva più di sottoscrivere il dispositivo, anche se tutti quelli che lo avevano sottoscritto potevano continuare ad usarlo.
Nel frattempo, avendo il timore di perdere di nuovo l’accessibilità di questo strumento che uso ormai dal 2004, mi sono attivato per cercare di contattare qualche responsabile di Poste Italiane cui poter chiedere spiegazioni e, magari, anche cercare di vedere se era possibile continuare a commercializzare il dispositivo di firma remota unico completamente accessibile che stavo in quel momento usando con molta soddisfazione.
Per avere questo contatto, mi sono rivolto alla dr.ssa Giuseppina Russo dei Servizi Integrati di Poste italiane a Napoli, ufficio con il quale sono in contatto dal 2006, quando abbiamo eseguito i test per il terminale ATM intelligente ed accessibile di Poste, ed ho potuto parlare con il dott. Gabriele Pasquarelli, account Manager Vendite Centro-Sud di PosteCom.
La mia prima richiesta che feci al mio interlocutore, una persona squisita e molto attenta ai problemi dei disabili, è stata quella di poter continuare a commercializzare il dispositivo di firma digitale remota che, inconsapevolmente, avevano programmato accessibile in modo completo.
La risposta che mi fu data è stata precisa e perentoria: Il dispositivo di firma digitale remota sarebbe stato dismesso, perché il software “Firma OK” che stavano commercializzando su pendrive era completamente accessibile.
Avendo provato questo software mesi prima ed avendo già constatato che tale software era completamente trasparente allo screen-reader, come d’altronde avevamo già verificato anni prima con il nostro primo approccio con Poste italiane e il loro dispositivo di firma digitale, mi fu molto facile controbattere, dicendo che il software era totalmente inaccessibile.
Il dott. Pasquarelli ha preteso una email che attestasse questa inaccessibilità che andavo affermando. Avuta tale email ufficiale come componente della Commissione OSI, mi ha fatto chiamare dalla ditta Bit4ID, realizzatrice del software.
Dopo il contatto con uno dei responsabili di questa ditta, avendo constatato la massima disponibilità ad accogliere le indicazioni per cercare di rendere accessibile il software che era privo di qualsiasi indicazione per uno screen-reader, mi sono reso conto che questa volta ero stato fortunato ad incontrare queste persone: un dirigente di Poste Italiane molto disponibile ad ascoltarmi e risolvere i nostri problemi ed una ditta con persone molto competenti e capaci di risolvere realmente i problemi presenti in questo software.
Mi sono subito prodigato a dare alla ditta tutte le informazioni che sono solito dare quando qualcuno ci contatta per capire cos’è l’accessibilità per i disabili visivi ed ho collaborato con questa ditta per circa otto mesi, coinvolgendo anche uno degli ipovedenti della Commissione OSI che aveva anch’egli fatto parte del GDL IRIFOR: Massimiliano Martines.
Dopo pochi mesi, in totale ne sono passati nove, abbiamo avuto le modifiche sostanziali al software tali da poterlo usare quasi completamente con gli screen-reader NVDA e Jaws. Forniti gli ulteriori suggerimenti per eliminare i problemi residui, il software è stato reso completamente accessibile con gli screen-reader NVDA e Jaws a fine Luglio 2015.

L’utilizzo del software è di una semplicità unica. In pratica si tratta di una pendrive che contiene al suo interno una sim simile a quelle telefoniche ed una memoria nella quale è contenuto il software portatile per il dispositivo di Firma Digitale. Inoltre, sempre nella memoria della pendrive, sono contenuti i software portatili Mozilla Firefox e Mozilla Thunderbird, nonché i documenti di manualistica per l’utilizzo del dispositivo.
Per chi sa utilizzare in modo sufficiente un computer, con un minimo di apprendimento, può usare questo dispositivo di firma digitale accessibile senza problemi. Inoltre, con i software contenuti nella pendrive, se si aggiunge una versione portatile di NVDA, il possessore del dispositivo può firmare un documento su qualsiasi computer e senza installare nessun software.
Se poi si considera che può avere a sua disposizione su qualsiasi macchina anche i software necessari per poter navigare su Internet e per gestire la propria posta elettronica con i software di casa Mozilla appositamente configurati per le sue esigenze, si capisce immediatamente quali vantaggi si hanno.
Anche se abbiamo dovuto lavorare un poco per far capire alla software-house i problemi di accessibilità che erano presenti nel software, dobbiamo ritenerci soddisfatti, perché ora abbiamo di nuovo un Dispositivo di firma digitale accessibile con il quale salvaguardare la nostra privacy.
Per il raggiungimento di questo obbiettivo, dobbiamo ringraziare la sensibilità e la disponibilità del dott. Gabriele Pasquarelli e la competenza dei programmatori della ditta Bit4ID: il primo per aver imposto alla ditta di rendere accessibile il software, i programmatori per aver realizzato l’accessibilità del software. Sono anni che chiedevo ai programmatori di poter avere un software di questo tipo accessibile e tutti mi hanno sempre preso in giro dicendo che un software Java non consente l’accessibilità.
Come vi renderete conto da soli quando userete questo dispositivo, anche con questi tipi di software l’accessibilità si può fare e la si può fare anche in modo completo, per far usare il dispositivo anche ad un cieco assoluto che riesce ad usare un computer in modo sufficiente.
Per il futuro prossimo, spero che l’IRIFOR farà un programma di divulgazione di questo importante strumento giuridico per tutta l’Unione, partendo proprio dai dirigenti associativi, in modo da evitare di continuare ad usare il dispositivo di Infocert o di Aruba, entrambi inaccessibili.
Purtroppo, tutti quelli che hanno sottoscritto prima di Agosto 2015 un dispositivo di firma digitale su pendrive, si sono trovati tra le mani uno strumento usabile solo con la vista, quindi, sono stati costretti ad usare il dispositivo di firma digitale con l’aiuto di un vedente, quindi, in pratica si fanno firmare i documenti da una persona di fiducia vedente. Questa pratica abbastanza diffusa, mette in seria discussione la privacy di chi accetta di farsi sostituire, e chi si comporta in questo modo molto probabilmente non si rende conto di quello che fa.
In pratica avviene quello che è avvenuto quando ci siamo ritrovati con il dispositivo di firma digitale di Infocert aggiornato e con il software che non potevamo più usare in autonomia come prima. Lo stesso dicasi per il dispositivo di firma digitale di Aruba su pendrive: praticamente il software è trasparente allo screen-reader e lo si può usare solo con la vista.
Ora che l’accessibilità di questo strumento giuridico è reale ed è a portata di mano, la si può chiedere in tutti gli uffici postali, direi che un altro passo avanti importante lo abbiamo fatto e cercheremo di salvaguardarlo con cura per il futuro.

Nunziante esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

Pubblicato in OSI

Una settimana che ti cambia la vita, di Annaclara Farace

Autore: Annaclara Farace

Dal 5 al 13 settembre ha avuto luogo nel villaggio turistico di Ayianapa, situato sulla costa sud orientale dell’isola di Cipro, uno scambio internazionale, a cui hanno partecipato sei paesi: Italia, Germania, Cipro, Islanda, Georgia e Serbia.
Tale esperienza ha inciso notevolmente su tutti i partecipanti me inclusa, perché abbiamo potuto metterci alla prova in ogni momento sia dimostrando a noi stessi che potevamo essere autonomi più di quanto non credessimo, ma anche capaci di superare le barriere linguistiche.
Il programma permetteva il connubio di momenti conviviali ad altri basati sul confronto culturale e di esperienze passate, ad altri ancora in cui abbiamo potuto mettere alla prova le nostre doti di ginnasti, durante le intense sessioni di attività fisica.
Sotto il profilo culturale abbiamo avuto la possibilità di visitare una domus risalente al quarto sec d.C. di un aristocratico greco di nome Eustolios nel sito archeologico di Kourion e un anfiteatro, costruito sulla stessa acropoli, realizzato nel secondo sec. D.C.
Prima di condurci direttamente sul sito in questione ci hanno fatto visionare modellini tattili della casa e dell’anfiteatro. Oltre a questi abbiamo potuto toccare con mano anche dei due mosaici più importanti situati all’interno della domus e rappresentanti un uccello e un pesce, tipici della simbologia cristiana.
Altra bellissima esperienza è stata l visita al museo del mare (in greco Thalassa). È sorprendente la varietà di animali marini e uccelli, vasi e reperti dell’epoca, riprodotti in vetroresina e pertanto esaminabili anche con le mani. Unico neo, il filmato introduttivo che ci hanno mostrato quando siamo arrivati al museo, decisamente troppo poco parlato.
Inoltre, per quanto sia comprensibile e giusto, è stato abbastanza triste non poter toccare i resti di una antica nave greca, reperto principe e simbolo del museo stesso. Infatti era proprio la nave in questione ad essere protagonista del video introduttivo, nel quale veniva mostrata attraversare le diverse epoche storiche in un ipotetico viaggio nel tempo.
Dal punto di vista relazionale e sociale abbiamo svolto per quattro mattine degli interessantissimi workshops con una psicologa molto preparata e molto gentile, che parlava un ottimo inglese.
Durante queste attività abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con gli altri, parlando delle problematiche che una persona con disabilità può trovarsi ad affrontare nel proprio paese, facendo allo stesso tempo un ottimo lavoro sia per esercitare le competenze di speaking e di listening, ma anche imparando a comprendere gli altri e le loro esperienze passate.
Nelle prime due serate ci siamo dedicati alla presentazione dei sei paesi: ogni team ha scelto le modalità che riteneva più opportune per rappresentare il proprio paese e in questo modo è emersa anche la personalità del popolo e, soprattutto, dei componenti dei gruppi.
Sotto un profilo più meramente ludico ci è stata data la possibilità di andare al mare tutti insieme e la sera di conversare, fare musica e imparare a conoscere meglio le culture dei paesi con cui abbiamo avuto la fortuna di condividere questa esperienza che si è dimostrata essere davvero speciale e unica.
Per concludere mi sembra doveroso ammettere che prima di questa esperienza ero alquanto titubante, temendo di non essere in grado di gestire una situazione simile, ma dopo aver tentato la sorte e aver fatto questo piccolo salto verso qualcosa di sconosciuto e nuovo, posso dire di essere davvero contenta di aver deciso di partecipare a questo Exchange e auguro a chiunque abbia voglia di mettersi alla prova e di proiettarsi verso nuove realtà di partecipare ad attività simili.

Gruppo italiano

Gruppo italiano

 

Bologna, 10 e 11 ottobre 2015, Istituto per ciechi Francesco cavazza: “cani guida… parliamone!”

La lista di discussione cani-guida, organizza “cani guida… parliamone!!!” Incontro aperto a tutti coloro che amano e vogliono migliorare la situazione dei cani guida e dei loro conduttori in Italia. sono invitate tutte le associazioni che si occupano di disabilità visiva, le scuole di addestramento, gli addestratori cinofili interessati ai cani guida e i ciechi che sono accompagnati da un cane guida o che lo stanno aspettando.
Dall’aprile 2001 esiste in internet un gruppo di discussione che tratta dell’argomento cani-guida a 360°. Tra i suoi quasi trecento membri non solo ciechi accompagnati da questi fantastici animali, ma anche persone interessate per i più svariati motivi a saperne di più sui nostri amici a quattro zampe. Quest’anno, in particolare, i membri della lista hanno sollecitato un incontro che avesse al centro tutti i problemi che riguardano i cani guida in Italia.
La delicata congiuntura economica che si riflette anche sulla situazione dei cani guida e dei fruitori italiani, i metodi di addestramento, la difficoltà a creare momenti di confronto tra le varie scuole e gli utenti, la mancanza di elenchi di addestratori riconosciuti, le lunghe liste d’attesa, sono solo alcuni dei temi che ci hanno spinto a tentare di organizzare questo incontro, che speriamo sia il primo di una serie positiva.
Obiettivo finale delle giornate è quello di creare un documento di sintesi, in cui, evidenziate le criticità dell’argomento, si avanzano proposte e idee da sottoporre ad associazioni di livello nazionale, che possano essere casse di risonanza, scuole di addestramento e persone impegnate nella politica attiva italiana. Di fatto auspichiamo di iniziare un percorso virtuoso che porti a reali cambiamenti, con la consapevolezza che il cammino sarà lungo e complesso.

programma dell’evento

Sabato 10 ottobre:
Arrivo e sistemazione dei partecipanti;
ore 13 pranzo;
dopo pranzo pausa per cagnoni e umani
ore 14.30 inizio dei lavori;
ore 18.00 conclusione dei lavori;
al termine dei lavori pausa per cagnoni ed umani
ore 19.30 cena;

Domenica 11 ottobre:
ore 9.00 inizio dei lavori;
ore 12.30 conclusione
pausa per umani e cagnoni
ore 13.30 pranzo
saluti finali con la speranza di rivederci e di proseguire il cammino insieme

ordine del giorno

introduzione alle due giornate
presentazione dei partecipanti che vorranno prendere la parola
individuazione dei punti da prendere in esame
proposte concrete
confronto con scuole ed associazioni presenti
elaborazione del documento di sintesi
Come potranno notare i più esperti nell’organizzazione di questo genere di incontri, non è prevista una scansione temporale ben definita, proprio perchè si vuole lasciare a ciascuno lo spazio per potersi esprimere, indipendentemente da ruoli e gerarchie, purchè non si abbia altro scopo che essere costruttivi.

Costi e logistica

L’istituto Cavazza, al centro di Bologna, è facilmente raggiungibile con gli autobus, dalla stazione linee 30, 32 o 33, dall’aeroporto linea BLQ. Ovviamente sia sul piazzale antistante la stazione, sia all’aeroporto sono facilmente reperibili taxi privati. Per chi volesse venire in auto, il centro storico di Bologna è zona a traffico limitato e il sabato e la domenica sono previste ulteriori pedonalizzazioni, si consiglia di percorrere i viali di circonvallazione, la porta più vicina all’istituto è Porta Castiglione, non troppo lontano è possibile trovare alcuni parcheggi a pagamento.
I partecipanti risiederanno nel convitto dell’istituto Cavazza stesso, finché ci saranno posti disponibili, poi saranno individuati alloggi in strutture vicine all’Istituto. Anche i pasti verranno consumati nella sala mensa dell’istituto Cavazza.
L’incontro è completamente gratuito, ma si prega comunque, anche qualora non si volesse usufruire di vitto e alloggio, di comunicare la propria presenza. Per pasti, pernottamento e organizzazione è previsto un costo forfettario di 120 euro. Costo di ogni singolo pasto euro 15. Quindi: tre pasti più pernottamento 120 euro, due pasti più pernottamento 105 euro, un pasto più pernottamento 90 euro, solo pernottamento 75 euro. Anche qualora si pensasse di consumare un solo pasto, si prega di comunicarlo, indicando anche a quale dei tre si è interessati e di versare la cifra stabilita in anticipo, per semplificare il calcolo dei pasti necessari e il pagamento del fornitore.

Le iscrizioni dovranno avvenire entro e non oltre il 30 settembre 2015. L’iscrizione sarà da ritenersi confermata solo all’atto dell’avvenuto bonifico. Sarà necessario inviare una mail a:
skipper2001@gmail.com indicando le seguenti informazioni:
nome e cognome
numero di cellulare
presenza o meno di cane guida
presenza o meno di accompagnatore vedente, se presente indicare nome e cognome
Particolari esigenze alimentari o allergie.
quota versata e, qualora non fosse di 120 euro, a quali pasti si è interessati.
Se il bonifico fosse versato da una persona diversa da quella che parteciperà , sarà necessario segnalarlo indicando nome e cognome dell’iscritto effettivo,
I bonifici andranno effettuati sull’iban:
IT12 D030 6946 4821 0000 0011 666

intestato a Irene Balbo, presso banca Intesa Sanpaolo filiale di Mondovì (CN) causale, incontro cani guida ottobre

per contatto telefonico: 339 80 73 172 dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle 18.00, sabato tutto il giorno.

vi aspettiamo numerosi con i vostri quadrupedi!

Sport – “Open sport: oltre lo sguardo” di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

L’A.S.D. Real Vesuviana e l’U.I.C.I., sezione Napoli, sede di Sant’Anastasia, col sostegno del Comune di Somma Vesuviana, danno l’avvio ad un progetto di carattere sportivo finalizzato al benessere della popolazione disabile .
Il progetto: “Open sport: oltre lo sguardo” si propone come un’opportunità di crescita sociale ed è rivolto alle persone con disabilità di diverso tipo. L’attività fisica diventa ancor più importante per le persone disabili per gli evidenti benefici che lo sport ha per il corpo ma anche perché aiuta a non cadere nel terribile circolo della depressione.
Oltre a rappresentare un vero e proprio impegno nello sfidare i propri limiti, impegnarsi nello sport aiuta anche a superare la paura che inevitabilmente sovviene nell’affrontare i pregiudizi, evitando cosi il loro conseguente isolamento.
Fare sport aiuta ad allargare la propria cerchia di amici con benefici enormi sia dal punto di vista psicologico che dello sviluppo cognitivo e motorio.
Curare lo sport per disabili si rivela quindi un beneficio per tanti: disabili, loro famiglie, scuole e infrastrutture, che beneficiano dei traguardi sociali raggiunti in tal senso.
Ricco di idee e di innovazioni, il progetto prevede incontri “multi-sport” per l’informazione sullo sport per disabilità ed anche vere e proprie competizioni amatoriali e professionali.
“Braccio di ferro” e “Showdown” (ping pong ad occhi chiusi) sono le discipline sportive prese in adozione per i tornei, praticabili a livello amatoriale ma anche agonistico, fruibili da persone normodotate o con deficit motorio e sensoriale.
Prevista una preparazione atletica offerta da professionisti per lo sport per disabili, tornei provinciali per “Il braccio di ferro” e regionali per lo “show down”, in un clima di competizione sportiva che porterà sicuramente a nuove alleanze sociali e abbattimento di barriere culturali negative.
L’apertura delle attività previste dal progetto saranno iniziate dal “Primo torneo regionale di Show-down” che sarà disputato presso Somma Vesuviana nei giorni 24 Ottobre dalle ore 9.00 alle ore 20,00 e 25 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13,30 presso la Scuola media statale “Giovanni Bosco” sita in Piazza Vittorio Emanuele III.
Mentre il torneo provinciale di “Braccio di ferro” è previsto per il prossimo dicembre.
Le iscrizioni sono aperte a tutti quelli che riescono a vedere oltre le barriere mentali e culturali.
Per ulteriori info e partecipazioni ci si può rivolgere al responsabile del progetto: Giuseppe Fornaro E-mail: na013@fispic.it
cell. 373 5419953

BXC: I Lampi Milano accedono alle semifinali di Coppa Italia

Si sono disputati nel week-end (12 e 13 settembre), a Ronchi dei Legionari (Gorizia), i match del Girone A della Coppa Italia di baseball per ciechi.
I risultati sono i seguenti:

I Patrini Malnate – Milano Thunder’s Five 2 a 5
Milano Thunder’s Five – Lampi Milano 6 a 5
Lampi Milano – I Patrini Malnate 9 a 2
Blue Fire Cus Brescia – Milano Thunder’s Five5 a 0
Lampi Milano – Blue Fire Cus Brescia 4 a 0
Blue Fire Cus Brescia – I Patrini Malnate 8 a 0

Accedono alle semifinali, in programma il 27 settembre a Bologna (Campo Leoni di via Bottonelli 70), i Lampi Milano e Blue Fire Cus Brescia.
Per conoscere le avversarie occorre attendere i recuperi in quanto le partite del Girone B, in programma oggi a Firenze, sono state sospese causa pioggia.

Classifica finale Girone A
1. Lampi Milano punti 4 (differenza punti scontri diretti + 3)
2. Blue Fire Cus Brescia punti 4 ( +1)
3. Thunder’s Five Milano punti 4 ( – 4)
4. I Patrini Malnate punti 0

Il Centro Le Torri di Tirrenia, oggi Olympic Beach, nonché Centro Federale Fispic, di Luigi Loglisci

Autore: Luigi Loglisci

«Era il 38 Luglio, e faceva molto caldo!
Era scoppiata l’afa!».
Così recitava un testo di una vecchia ma bella canzone famosissima di un eccellente grande gruppo musicale di ottimi musicisti professionisti quale gli Squallor!
Questa è la canzone, ma nella realtà di oggi che non si discosta molto dall’ora, visto che il giorno 23 Luglio 2015 pur facendo molto, ma molto caldo, tipo afa, come recitava appunto la canzone, è stata costituita l’Associazione Sportiva Dilettantistica, ASD Olympic Beach Tirrenia e registrata il 27 dello stesso mese presso l’agenzia delle entrate di Livorno!
Già dall’anno scorso il desiderio del sottoscritto, era molto forte, ma poi ha dovuto cedere il passo, perché i tempi tecnici non lo hanno permesso, quindi, assieme ad alcuni miei amici appassionati della disciplina dello Showdown, ci siamo momentaneamente associati per partecipare agonisticamente ad alcuni tornei che si sono disputati nell’anno sportivo appena trascorso, alla ASD Onlus, Silvano Dani Di Firenze, la quale ringraziamo nella persona del suo presidente, Nicola Vincenti, per l’ospitalità offertaci.
Io, Luigi Loglisci in stretta collaborazione con Teresa Carota e il determinante grande supporto di Luca Barontini nostro amico, abbiamo dato vita all’ASD Olympic Beach Tirrenia.
Abbiamo preso il nome dalla nuova gestione in essere che da circa tre anni orsono, ha risollevato le sorti del nostro Centro Le Torri Di Tirrenia, che con grande onore e piacere ci ha permesso di chiamarci allo stesso modo!
A tale proposito, un doveroso grande grazie, e non solo, va a Ivan Barile nonché attuale referente e gestore dell’Olympic Hotel Beach di Tirrenia!
Dal momento, che io Luigi di Livorno, Teresa di Melfi e diversi altri, come Caterina e Massimo di Ferrara, nelle rispettive nostre città, non avevamo la possibilità di appartenere ad un gruppo sportivo perché non presente, ho avuto questa idea, riunendo così facendo, le nostre volontà ed esigenze sportive per convergere tutti in questo neo nato, gruppo sportivo!
Con sede legale e logistica presso lo stesso centro federale Fispic a Tirrenia, nonché al Centro le Torri, convergeremo per i nostri allenamenti di showdown, fruendo anche del tavolo di gioco di cui il centro è già in possesso, in quanto questa è la principale attività sportiva del gruppo stesso.
Come da statuto debitamente registrato all’ufficio delle entrate di Livorno, e contestualmente all’atto costitutivo del neo nato gruppo, attualmente il consiglio direttivo presente è complessivamente di soli tre membri, ovvero composto dagli stessi tre soci fondatori che lo rappresentano, aventi le rispettive cariche di seguito elencate:
Luigi Loglisci presidente atleta,
Teresa Carota vice presidente atleta e Luca Barontini segretario tesoriere, più due già tesserati solo atleti, nelle persone di:
Caterina Mignani e Massimo Sicchiero.
I membri dello stesso consiglio direttivo e il presidente, vengono rieletti ogni quattro anni con riferimento al quadriennio paraolimpico.

Augurandoci e augurando a tutti gli altri atleti dei vari gruppi sportivi un buon anno agonistico 2015/2016, diamo appuntamento a tutti con il nostro esordio, per il prossimo 30/31 Ottobre e 01 Novembre, data di inizio dell’anno sportivo 2015/2016, con il primo torneo Fispic in calendario, ovvero il secondo torneo Olympic Beach, di cui la nostra ASD porta il nome, ma non organizzato da noi, bensì dal gruppo sportivo di Pisa.

Per il consiglio direttivo,
il presidente
Luigi Loglisci

A S D OLYMPIC BEACH TIRRENIA
Sede Legale Via Delle Orchidee 44 56128 Tirrenia Pisa
Tel. 050 322 70
Fax. 050 374 85
E-mail:
asdolympicbeachtirrenia@gmail.com
Codice Fiscale 93084790505
Banca Di Credito Cooperativo Di Fornacette Pisa
Iban
IT40B0856214004000011130457

Sport – BXC: al via la Coppa Italia

Durante il prossimo week-end, su 2 campi, a Ronchi dei Legionari e a Firenze, si giocano le qualificazioni per le semifinali di Coppa Italia di baseball per ciechi. Saranno impegnate le nostre due formazioni, i Lampi Milano e i Thunder’s Five Milano.

Girone A, Ronchi dei Legionari, 12 settembre e 13 settembre: Milano Thunder’s Five, Lampi Milano, I Patrini Malnate, Blue Fire Cus Brescia.
Questo il programma di sabato 12:
ore 14.00 I Patrini Malnate – Milano Thunder’s Five
a seguire Milano Thunder’s Five – Lampi Milano
a seguire Lampi Milano – I Patrini Malnate
a seguire Blue Fire Cus Brescia – Milano Thunder’s Five
domenica 13 settembre:
ore 9.30 Lampi Milano – Blue Fire Cus Brescia
a seguire Blue Fire Cus Brescia – I Patrini Malnate

Girone B, Firenze, 12 settembre: Fiorentina BXC, Tigers Cagliari, White Sox Bologna Cvinta, Roma All Blinds.
Questo il programma di sabato 12:
ore 9.30 Fiorentina BXC – Tigers Cagliari
a seguire Tigers Cagliari – White Sox Bologna Cvinta
a seguire Roma All Blinds – Fiorentina BXC
a seguire Tigers Cagliari – Roma All Blinds
a seguire White Sox Bologna Cvinta – Fiorentina BXC
a seguire Roma All Blinds – Bologna White Sox Cvinta

Le semifinali e la finale sono in programma il 27 settembre a Bologna.

Tredicesima edizione Scopone Scientifico – Brescia 25-28 settembre 2015

La finale della tredicesima edizione del torneo nazionale di Scopone scientifico si terrà a Brescia dal 25 al 28 settembre 2015.
Le gare finali si disputeranno presso:
Hotel Ambasciatori
Via Crocifissa di Rosa 92- Brescia tel. 030 399114
Come già preannunciato con comunicato n. 61 del 22 aprile 2015, le spese di viaggio dei partecipanti saranno a carico delle strutture regionali di appartenenza, mentre il soggiorno sarà a carico della presidenza nazionale.
I finalisti dovranno essere presenti all’illustrazione del Regolamento di Gara, fissata per le ore 15.00 di venerdì 25 settembre.
Ricordiamo che:
L’organizzazione delle Finali di Campionato è affidata al Coordinatore della Commissione Nazionale Sport e Tempo Libero, Hubert Perfler, coadiuvato da Giuseppe Pinto.
Alle Finali nazionali, parteciperanno le coppie prime classificate nelle gare regionali e la coppia vincitrice del Campionato 2014, composta da Danilo Vanoni e Maurizio Viganò per la regione Lombardia, che di fatto, come da regolamento, ospita la finale 2015.
Le Finali saranno disputate secondo il Regolamento già inviato con comunicato n. 61 del 22 aprile 2015, al quale i finalisti dovranno attenersi, senza riserve. Chiarimenti sulle regole di gioco potranno essere richiesti ad Hubert Perfler o a Giuseppe Pinto, raggiungibili, rispettivamente, agli indirizzi
hubert_perfler@alice.it
g.pinto@aqp.it
e ai numeri telefonici
348 642 3872 – 334 668 9311
Alle coppie prima, seconda e terza classificata verrà assegnata in premio una coppa.
Alla coppia campione, e alla Unione Regionale di cui essa è espressione, sarà conferito l’onore di ospitare, ovviamente senza aggravi di spesa, le Finali del Quattordicesimo Campionato.
Come già preannunciato con precedenti comunicati, le spese di soggiorno, dal pranzo del 25 al pranzo del 27 settembre, saranno a carico di questa Presidenza Nazionale, mentre le spese di viaggio dei finalisti e dei loro accompagnatori (uno per ogni Socio) sono assunte dai Consigli Regionali, rappresentati in gara.
I Presidenti Regionali avranno la cortesia di comunicarci i nominativi e le esigenze di soggiorno dei finalisti, tenendo come modello la scheda che alleghiamo alla presente. I dati, il più possibile completi e precisi, dovranno pervenire, pena esclusione, entro il 17 settembre 2015, agli indirizzi:
ssg@uiciechi.it o archivio@uiciechi.it
Per chiarimenti sulla sistemazione in albergo e/o per comunicazioni urgenti, preghiamo di far riferimento ad Anna Maria Sgroi, raggiungibile al numero 06 699 88373 e all’indirizzo ssg@uiciechi.it.
Non mancheremo, ovviamente, di dare notizia dello svolgimento delle Finali e dell’esito della Finalissima.

Sport – Ludovica Amato campionessa italiana di scacchi per ciechi e ipovedenti

Nei giorni 29 agosto-4 settembre u.s. presso il Waldorf Palace Hotel di Cattolica (RN) si è svolto il 43° Campionato Italiano di Scacchi per ciechi e ipovedenti organizzato dalla Associazione Scacchisti Ciechi Italiani dilettantistica e con il patrocinio della FISPIC, FSI, FIDE e IBCA. Durante il campionato scacchisti di tutte le età, provenienti da tutta Italia, si sono affrontati in lunghe ed avvincenti sfide. Il torneo si è svolto sotto la direzione dall’arbitro federale Italo Vittorio Ginevrini, con accoppiamenti effettuati con il Sistema Svizzero, in 7 turni.
Da segnalare i successi ottenuti dalla giovanissima pisana Ludovica Amato (12 anni compiuti il 30 agosto, durante il Torneo) che si è aggiudicata il Titolo di Campionessa Italiana, ricevendo la Coppa dalle mani del Presidente della Federazione Scacchistica Italiana Gianpietro Pagnoncelli: il tutto, alla presenza di numerose autorità, tra le quali il Sindaco di Cattolica Piero Cecchini, il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto e il Presidente della Sezione di Rimini dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Claudio Barbieri.
Inoltre alla piccola Ludovica, con grande orgoglio e soddisfazione dei genitori e parenti presenti, è stata anche consegnata una targa come la partecipante più giovane della competizione.

Sport – BXC: la selezione Ovest si aggiudica l’All Star game

Si sono disputati sabato 5 settembre, a Bologna presso il Campo Leoni, la gara dei fuori campo e l’All Star game di baseball per ciechi.
L’All Star game è andato alla formazione Ovest (14 a 12) al termine di una partita di 9 inning molto intensi e combattuti.
Facevano parte della selezione Ovest, fra gli altri, i tecnici Fabio Giurleo e Renato Sabato (Lampi Milano), Daniele Crippa (Thunder’s Five Milano) e i giocatori Matteo Comi e Bara Mbacke Dieng (Lampi Milano), Francesco Cusati, Davide Moreschi e Ivan Nesossi (Thunder’s Five Milano).
Prima della partita degli All Star si è svolta la gara dei Fuori campo che è stata vinta dal bolognese Dris Sahli davanti a Antonello Lai (Tigers Cagliari) e Sarwar Ghulam (Blue Fire Cus Brescia). Il milanese Ivan Nesossi è giunto sesto.