I.Ri.Fo.R. Toscana: Due campi estivi per spiegare le proprie ali

Autore: Elena Ferroni

Anche quest’anno è stata riproposta l’esperienza ormai consolidata del soggiorno estivo residenziale della durata di otto giorni, che ha coinvolto bambini e ragazzi ipovedenti e non vedenti di età compresa tra 8 e 20 anni. L’Istituto per la Formazione Ricerca e Riabilitazione della Toscana, grazie al prezioso contributo erogato da I.Ri.Fo.R. nazionale e a fondi destinati da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Monte dei Paschi di Siena con la partecipazione di UICI Siena e Fondazione Marchi, ha potuto realizzare due campi estivi dedicati a ragazzi con disabilità visiva residenti in Toscana. Nel mese di giugno, 16 bambini e adolescenti si sono ritrovati presso il Centro Collinare l’Osservanza a Montalcino. Hanno svolto attività di gioco e movimento nella piscina della struttura, laboratori di musicoterapia e percorsi sensoriali, attività di cucina, scuola di circo ed espressione di sé durante il talent conclusivo. Ogni giorno ci sono state occasioni per sperimentarsi in autonomie essenziali: lavarsi, vestirsi, tagliare cibo, sbucciare, spalmare e versare. Per alcuni è stata la prima volta in cui hanno preso in mano un bastone bianco e hanno scoperto l’emozione di muoversi liberamente, guidati da istruttori specializzati, in contesto protetto. La giornata più emozionante è stata senz’altro quella in cui i partecipanti hanno potuto volare con aerei ultraleggeri, presso l’Avioclub Serristori, provando l’entusiasmo e vincendo la paura che blocca a terra, per far mettere loro le ali ed esplorare ogni possibilità.

Durante l’ultima settimana di agosto si è appena concluso il campo residenziale tenuto presso il Residence dell’Istituto per ciechi Francesco Cavazza a Bologna, che ha visto la partecipazione di ben 20 giovani. Molti sono stati i momenti di avvicinamento allo sport, il baseball, lo shodown, l’esperienza in canoa sul lago Brasimone. Il corpo e il movimento sono stati al centro anche nel laboratorio di danza moderna, la manualità e il gusto durante l’attività di cucina per fare e poi mangiare i tortellini. La conoscenza di Bologna è avvenuta tramite la visita di Piazza Maggiore con la sua Fontana del Nettuno, la salita alla basilica di San Luca e l’esplorazione del Museo della Musica. Tante sono state le passeggiate in città, per imparare a muoversi in autonomia con il bastone e con i mezzi pubblici, per raggiungere negozi, locali e gelaterie. I ragazzi hanno inoltre testato un gioco accessibile su smarphone, dando utili suggerimenti in aiuto ad una studentessa laureanda in informatica umanistica.

Le due esperienze estive appena raccontate, intitolate “La gabbianella e il gatto”, hanno avuto come filo rosso a sostenere il percorso educativo e lo stare insieme, la nota storia di Luis Sepulveda, nella quale un gatto accompagna la crescita di un gabbiano, fino ad incoraggiarlo a seguire le sue potenzialità e volare. Perché ognuno di noi, nella relazione di cura e di presenza dell’altro, sia coetaneo che adulto che accompagna, scopre se stesso, ogni sua capacità e soltanto così può aprire le ali e spiccare il volo verso un futuro di possibilità e libertà. Queste occasioni sono molto più importanti, per bambini e ragazzi per i quali gli ostacoli quotidiani da affrontare per spiccare il volo sono spesso più ardui da superare e pertanto, i soggiorni estivi costituiscono momenti privilegiati di allenamento a confidare in quelle ali che ci sono sempre. Queste sono le ali che porteranno ogni giovane dove desidera, se riconosciute e rafforzate insieme ad educatori e pari, che anche in estate non lasciano da soli i ragazzi, ma danno vita a contesti ricchi e tifano con determinazione per il loro volo.

U.I.C.I. Sicilia – Un successo l’ultimo Campo estivo del 2025

“I tre campi estivi riabilitativi per non vedenti e ipovedenti organizzati dall’Irifor regionale in collaborazione con quello nazionale, anche quest’anno hanno riscosso un grande successo: esperienze preziose che hanno visto compiersi autentici miracoli per le emozioni intense che hanno lasciato ricordi indelebili in tutti i partecipanti”.

Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente del consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione Sicilia, tracciando un bilancio dell’iniziativa, realizzata con la collaborazione delle sezioni territoriali siciliane dell’Uici dopo la conclusione, nei giorni scorsi, dell’ultimo campo, che ha avuto come base l’hotel Royal di Messina e da cui si è partiti per gite ed escursioni anche nel Catanese.

“Una settimana incredibile – ha sottolineato Francesca Panzica, psicologa e coordinatrice del campo -, difficile da descrivere a parole. È stato consentito a una decina di ragazzi non vedenti e ipovedenti e con lievi minorazioni aggiuntive, di età compresa tra i 14 e i 25 anni e non accompagnati, di mettersi in gioco e diventare protagonisti, andando oltre paure e limiti, misurandosi con esperienze fuori dal comune e scoprendosi abili e determinati. E, arricchendo il proprio bagaglio esperienziale, hanno accresciuto la consapevolezza di sé”.

A parlare dell’esperienza, Soufiane Agoubi, al suo primo campo estivo, che ha ringraziato gli operatori definendoli “i nostri occhi” e si è detto “felice di aver trovato amici con cui condividere tante cose”. Simone Barbera si è detto entusiasta dell’emozione provata con le immersioni subacquee, le gite in barca e con le moto d’acqua.

Giorgia Lomonaco ha poi parlato delle escursioni in kajak, della gita alle Gole dell’Alcantara, delle sedute di agro-yoga, dei percorsi nel Parco Avventura, delle passeggiate nelle zone sommitali dell’Etna.

“Esperienze che ho trovato meravigliose – ha concluso – e vorrei rifare”.

Maria Francesca Oliveri ha poi ringraziato gli operatori: “grazie alla loro esperienza ed entusiasmo hanno permesso la realizzazione di queste meravigliose esperienze umane”.

Ringraziamenti poi, per i Presidenti delle Sezioni Uici, per la Direzione regionale e i dirigenti. Ma soprattutto, come ha sottolineato anche la coordinatrice del campo, per i genitori dei partecipanti “che hanno avuto fiducia nel progetto”.

“Alle famiglie – ha sottolineato la presidente dell’Uici – la nostra gratitudine più sincera per averci affidato ciò che hanno di più caro: spero che possiate percepire, nei sorrisi e nella forza dei vostri figli, il valore di questa settimana. Noi ci impegneremo con determinazione perché queste iniziative possano continuare a germogliare, regalando sorrisi, speranze e nuove opportunità”.

Francesca Panzica ha poi voluto ringraziare anche le organizzazioni che hanno consentito ai ragazzi non vedenti e ipovedenti di poter fare queste esperienze: Etna-Alcantara, Chalet Clan dei Ragazzi, Lido Mikonos, Messina Avventura, Il Chiosco dei Colli, Franco Impollonia e Oloturia Diving, Hotel Royal, Ristopub La Quartara.

Il campo estivo conclusosi in questi giorni era il terzo appuntamento di quest’anno dopo quelli del Sikania Resort, in provincia di Caltanissetta, tra giugno e luglio e del Baglio Basile, nel Trapanese, all’inizio di luglio.

U.I.C.I. Sicilia – Campo estivo anche nel Baglio Basile

Riservato a bambini e ragazzi ciechi o ipovedenti con lievi pluriminorazioni, è cominciato il primo luglio nell’hotel di Petrosino (Trapani) e si concluderà stasera. Davide Baviera ha coordinato il lavoro dello psicologo Francesco Birinceri, di Alessandra Rizzo Nervo che si occupa di acquaticità e Antonia Ballatore e Francesco Miceli, docenti, rispettivamente, di danza e di teatro. La presidente del Consiglio regionale dell’Uici Maria Francesca Oliveri, che ha voluto seguire il campus personalmente, “Qui nasce il sogno che possa sbocciare un mondo migliore, più inclusivo e accogliente per tutti”.

“Alla fine di ogni giornata ci portiamo dentro tante emozioni, tanta bellezza, tanta speranza. E il sogno che possa sbocciare un mondo migliore, più inclusivo e accogliente per tutti”.

Così Maria Francesca Oliveri, presidente del consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione Sicilia, ha descritto il campo estivo che, cominciato il primo luglio, si concluderà oggi nell’hotel Baglio Basile di Petrosino, in provincia di Trapani, dedicato a tredici bambini e ragazzi. E che lei ha voluto seguire personalmente.

La struttura ricettiva, nata dalla residenza estiva fatta erigere all’indomani dell’Unità d’Italia dal notaio Basile, rimanda all’architettura dei bagli della zona, con torrette inserite nel prospetto e la copertura a conci di tufo tipica degli stabilimenti vinicoli del litorale di Marsala.

Il Baglio Basile, è stato riportato al suo antico splendore per essere destinato a usi turistici, e ha ospitato il campo organizzato dall’Irifor regionale in collaborazione con le sezioni territoriali siciliane dell’Uici e con lo stesso Irifor nazionale.

Il Baglio, già utilizzato per i campi estivi negli anni passati anche per le sue piscine, è un luogo, ha sottolineato la presidente dell’Uici regionale, “davvero speciale dove bimbi e ragazzi non vedenti, ipovedenti e con minorazioni aggiuntive lievi, crescono insieme”.

“Qui – ha aggiunto – non conta come vedi il mondo, ma come lo vivi. E ogni giorno impariamo a fidarci, a sorridere, a non sentirci soli. Qui, nessuno rimane indietro, perché tutti valgono”.

Il lavoro nel campus del Baglio Basile prevedeva attività di Teatro – ieri sera i piccoli protagonisti hanno interpretato il Piccolo principe ricevendo grandi applausi –  e danza terapia, acquaticità e il supporto psicologico per bambini e ragazzi, tutti accompagnati da un genitore. È stato Davide Baviera a coordinare il lavoro dello psicologo Francesco Birinceri, di Alessandra Rizzo Nervo che si occupa di acquaticità e Antonia Ballatore e Francesco Miceli, docenti, rispettivamente, di danza e di teatro.

Il prossimo campus sarà quello dedicato ai ragazzi non vedenti e ipovedenti dai 14 ai 21 anni anche con pluriminorazioni lievi, che si svolgerà a Messina dal 23 al 30 agosto.