La circolare del Prefetto che impone al Comune di Milano di bloccare le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da Gestazione per Altri e la costituzione di certificati ex novo con due mamme, è la drammatica dimostrazione di quanto sia pericolosa e aggressiva la crociata ideologica del governo e della destra contro le Famiglie Arcobaleno. Dietro l’ipocrita difesa dei valori familisti si nasconde in realtà l’intento scandaloso e disumano di calpestare dignità e diritti di bambini e bambine in carne e ossa che hanno l’unica responsabilità di far parte di una famiglia omogenitoriale.
In questo momento difficile vogliamo ribadire, attraverso il lavoro delle commissioni che presiediamo, come Progetto Arcobaleno, il nostro appoggio alle Famiglie Arcobaleno per l’affermazione del diritto alla genitorialità e che è anche volersi assumere responsabilità e doveri verso i propri figli e figlie.
Il Comune di Milano è stato costretto ad interrompere le registrazioni dei figli nati da coppie Lgbt in Italia.
Lo stop è arrivato in seguito a una circolare del ministero dell’Interno e una precisazione della Prefettura di Milano che ha costretto l’amministrazione
ad interrompere, salvo nel caso di bimbi nati all’estero da due madri, la trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali.
Il sindaco Beppe Sala oggi ha anche incontrato le famiglie “arcobaleno” e i loro rappresentanti e ha spiegato loro questa difficoltà. Sala ha però anche
confermato che questa diventerà una sua battaglia politica con il governo.
“Una decisione dolorosa e ingiusta”, quella a cui è stato costretto Palazzo Marino, secondo la presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno, Alessia
Crocini. “Il sindaco di Milano – ha detto Crocini – ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta.
Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita
italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo”.
Sulla questione si è acceso anche il dibattito tra le forze politiche. Per il deputato del Pd Alessandro Zan la circolare del Viminale “conferma l’ostilità
del governo Meloni contro i diritti della comunità lgbtqia+. L’Ue chiede anche all’Italia di fare passi in avanti verso la piena uguaglianza di tutti i
cittadini e il governo risponde con azioni degne dell’Ungheria di Orban”.
Secondo Matteo Forte, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “Su tutta la vicenda della trascrizione all’anagrafe di minori come figli di coppie omosessuali, solo oggi Sala ha detto una cosa giusta, ovvero che ne farà una sua battaglia politica. Non è condivisibile, ma almeno è legittimo. Per quanto riguarda il resto, ciò che emerge è che lui ha piegato il diritto alle sue battaglie ideologiche”.
Pubblicato il 06/04/2023.