Fonte: «Brescia oggi», sez. Cronaca, del 1° Febbraio 2021.
INCLUSIONE. Mentre anche i lavori alle paline contribuiranno a rendere meno difficoltoso il movimento per strada
Entro il 5 febbraio le richieste di segnalatori acustici per stilare un elenco da inviare al Comune in caso di futuri stanziamenti
Sono in corso i lavori per posizionare alle fermate degli autobus «paline intelligenti», come Bresciaoggi ha raccontato qualche giorno fa: un’innovazione che aiuterà anche le persone con disabilità visive, aggiungendosi al servizio di segnalatore acustico ai semafori. Un servizio che c’è da tempo in città e che ogni anno aumenta mediamente di circa 6/7 unità. Oggi c’è un’opportunità in più, quindi il settore comunale apposito ha chiesto la collaborazione all’Unione ciechi (Uici) di Brescia per compilare un elenco di semafori dotabili di segnalatori acustici da inserire in futuri progetti di finanziamento o negli stanziamenti di bilancio comunali. Uici quindi sollecita i suoi soci a inviare le proprie necessità entro il 5 febbraio «motivate da un’effettiva esigenza di mobilità autonoma e sicura – precisa Piera Loda, di Uici – così possiamo collaborare efficacemente con Comune e BresciaMobilità, con i quali da tempo si è instaurato un proficuo scambio». L’utilità del continuo dialogo è confermato anche da BresciaMobilità che dal 2005 si è attivata per posizionare i semafori sonori, i quali ad oggi sono circa un’ottantina, quindi poco meno della metà dei semafori totali. Un numero importante quindi, ma interessante è anche la qualità del servizio: per far attivare la segnalazione sonora non basta che il semaforo sia verde, occorre che ci sia una situazione di totale sicurezza. L’utilità di questi meccanismi è attestata da Loda, che è non vedente e dunque ben conscia della necessità di avere, tutti i semafori dotati di tale strumento. «Per chi non vede il segnalatore acustico è fondamentale per muoversi in autonomia – spiega – sentire l’avviso sonoro, che aumenta di volume in proporzione al traffico, è davvero utile. Dove non c’è è necessario chiedere ai passanti».
Resta però una criticità: indipendentemente dalla presenza o meno del segnalatore acustico, non sempre è facile individuare la presenza di un qualsiasi semaforo: «a Brescia i primi semafori di questo tipo avevano un sistema molto efficace, perché il segnale si attiva prima che si arrivi effettivamente al semaforo e quindi noi sappiamo, mentre camminiamo sul marciapiede, che a breve potremo attraversare. Questi però sono di vecchia generazione e via via che si rompono sono sostituiti con altri senza questo servizio: in pratica il suono si sente dal momento in cui noi attiviamo con la mano il meccanismo, schiacciando un pulsante che si trova sul semaforo. Sarebbe invece utile avere degli indicatori che ci facciano capire prima se c’è un semaforo nelle vicinanze. Per questo ci sono delle mattonelle apposite in terra, ma anche queste al semaforo, mentre sarebbe meglio averle sul marciapiede un poco prima».
Irene Panighetti