L’I.Ri.Fo.R. Caserta, in collaborazione con l’U.I.C.I. Caserta organizzano il corso di informatica rivolto ai minorati della vista.

Autore: I.RI.FO.R Caserta

L’I.Ri.Fo.R. Caserta, in collaborazione con l’U.I.C.I. Caserta organizzano
 il corso di informatica rivolto ai minorati della vista.
 I contenuti del corso saranno suddivisi in 4 moduli, a seconda delle esigenze e delle necessità degli interessati:
                                             
primo modulo:

Individuazione del pulsante di accensione del    computer
Descrizione e esplorazione delle periferiche interne ed esterne del computer
Esplorazione ed    analisi della tastiera
Suddivisione della tastiera in tre gruppi principali: blocco alfanumerico, tastierino numerico e blocco pc    Descrizione generale dei singoli blocchi
Analisi dei singoli blocchi
Corretta posizione delle mani sul blocco alfanumerico
 Accensione del computer e avvio di Windows:    Ascoltare i rumori e i suoni del computer per capire che sta lavorando
Primo ascolto della sintesi o uso del display braille
Spegnimento del computer:
Combinazione di tasti Start > freccia su > invio    Spegnimento delle altre periferiche tramite gli appositi interruttori
 esplorazione del sistema operativo
illustrazione delle varie aree: desktop, menù d'avvio barra delle applicazioni system tray.
 secondo modulo
creazione files
 creazione dei vari formati di files
 creazione cartella
 operazioni di copia sposta copia ed incolla di file e cartelle
primi approcci con internet e posta elettronica
 navigazione web e tasti rapidi
ricerche con google e con gli altri motori di ricerca
creazione di un'account di posta elettronica
configurazione della casella di posta elettronica con outlook express
invio e ricezione di messaggi di posta elettronica.
 terzo modulo
applicativi office
 word
 creazione files
impostazione pagina
formattazione della pagina
elaborazione di un documento word
excel
creazione files
impostazioni e formattazione
elaborazione di un foglio di calcolo
quarto modulo
nuove modalità di comunicazione in rete
 le mailing list
 skype
facebook.

 

                                                                     
 Ai partecipanti sarà rilasciato a conclusione del corso ed in relazione ai moduli seguiti, un’attestato di frequenza.
La partecipazione è subordinata al versamento della relativa quota pari a 30 euro per i soci in regola con il tesseramento  e di euro 50 per gli altri.
Per il versamento occorrerà utilizzare le seguenti coordinate bancarie:
 
IT 15 T 01005 14900 0000 0001 7518

Intestato a I.Ri.Fo.R. Caserta

indicando nella causale
quota di partecipazione alfabetizzazione informatica  
 si precisa che la quota di euro 30 e di euro 50, sopra indicate, si riferiscono ai moduli considerati singolarmente.
Per agevolare i destinatari dell’iniziativa i vari moduli potranno coinvolgere max 5 partecipanti per volta.
Ciascun modulo avrà una durata complessiva di 20 ore e si svolgeranno nella fascia oraria 15: 30 – 17:30. I giorni saranno stabiliti volta per volta conciliando le diverse esigenze, fermo restando che l’attestato di frequenza sarà rilasciato al raggiungimento del monte ore pari a 20.
Gli interessati possono comunicare il loro interesse, indicando i relativi moduli utilizzando i seguenti recapiti:
Mail: comunicati@uicicaserta.it
 Tel. 0823 35 57 62
Tel. 0823 35 53 06
cel. 345 43 22 726
 Il criterio della suddivisione degli interessati sarà quello dell’ordine cronologico delle adesioni che perverranno solo ed esclusivamente ai recapiti sopra indicati.
Si  provvederà a suddividere gli interessati nel numero di 5 per ciascun modulo per facilitarne l’apprendimento.

 

Dona il tuo 5 x 1000!
 
Contribuisci anche tu alla nostra crescita, non ti costa nulla, tramite la tua dichiarazione dei redditi, lo stato ti permette di devolvere alle organizzazioni ONLUS dei contributi per fini sociali; ne dalle tue tasche, ne dalla tua busta paga e ne dai tuoi redditi sarà sottratto nulla, invece dalle stesse tasse che lo stato ti fa pagare sarà data una quota pari al 5 x 1000 alle associazioni e/o organizzazioni in regola per detti contributi. Chiedi al tuo fiscalista o al tuo CAF, di inserire il seguente codice fiscale per le ONLUS: 00294230610. Grazie per averci dedicato la tua attenzione, ma in particolare grazie perchè credi in noi.
 
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – via Lupoli, 40 – 81100 Caserta
conto corrente BBANW0100514900000000200858
bonifico bancario/postale codice iban: IT48W0100514900000000200858
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e con la segreteria telefonica: 0823 35 57 62, attiva nei giorni e negli orari in cui la sede non è aperta al pubblico,
uno dei canali di comunicazione della sezione provinciale dell'U.I.C.I., di Caserta.
 l'attuale dirigenza ha inteso investire molto sulla comunicazione, considerandolo valido strumento di partecipazione, informazione e trasparenza.
con questo indirizzo di posta elettronica intendiamo comunicare iniziative locali e nazionali, news e quant'altro possa interessare persone che come noi condividono e vivono le medesime difficoltà del quotidiano.
tuttavia qualora questa modalità di comunicazione può comportare disturbo, sin da subito potete richiedere la cancellazione del vostro account dalla lista di distribuzione appositamente creata, inviando una mail a
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indicando nell'oggetto cancellami.
il vostro indirizzo di posta elettronica sarà immediatamente rimosso.

 

CALCIO A 5 PER IPOVEDENTI. A NAPOLI SI ASSEGNA LO SCUDETTO

Autore: Mario Mirabile

 
 Napoli – sabato 12 e domenica 13 maggio, presso il centro sportivo Holly e Benji di Casalnuovo di Napoli, si svolgerà la fase finale del campionato di calcio a 5 per ipovedenti organizzato dalla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi). Nello specifico sabato 12 maggio, a partire dalle ore 16.00, si affronteranno nelle semifinali la squadra del Napoli che afronterà quella di Pesaro e la squadra di Bergamo, che affronterà quella di Fano. Le vincenti, poi, si affronteranno domenica mattina per assegnare lo scudetto di categoria. L’importante manifestazione sportiva è organizzata dall’Associazione Sportiva Non ed Ipovedenti Napoli, che tra i suoi fini statutari ha quello di mettre al centro la crescita umana oltre che sportiva dei non vedenti, creando collegamenti e sinergie tra le tante associazioni impegnate nell’attenzione ai diversamente abili. A margine delle due giornate, con la collaborazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti,  sarà presente una unità mobile oftalmica che, con la collaborazione di alcuni oculisti, effettuarà visite gratuite allo scopo di individuare  e prevenire danni agli occhi. La serata presso l’hotel san Mauro in via Casarea 45 a Casalnuovo sarà animata da un gruppo di artisti facenti parte dell’Unione Ciechi e da Germano Mona che si esibirà in skech molto divertenti. L’evento in programma a Casalnuovo,  servirà,  con l’impegno di tutti, a fare in modo che il territorio sia sempre più attento all’inclusione oltre che sociale anche sportiva dei disabili e questi si impegneranno al massimo per dimostrare come, anche con difficoltà, si possono raggiungere ottime qualità  e livelli di gioco, con garanzia di spettacolo. Perché, l’allenamento costante fa in modo che vengano fuori tutte le abilità. Per la buona riuscita dell’iniziativa, che si svolgerà contro il sistema della camorra, stanno collaborando in molti tra cui:  l’Ottica Sacco e Delta ceramiche, aziende da sempre impegnate nel campo della cecità e dell’ipovisione; la Sezione di Napoli dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; il CIP provinciale; il CONI e il Centro sportivo Holly e benji i cui gestori hanno mostrato grande sensibilità verso le problematiche dei diversamente abili.
 
 Per informazioni si può contattare Rocco De Icco, Presidente dell’A.S.D. Non ed Ipovedenti Napoli al numero 3391534092.

L’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Savona organizza la presentazione dell’audio libro intitolato: La Marina delle Ziguele.

Autore: UICI Savona

L’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, sezione provinciale di Savona,  organizza la presentazione dell’audio libro intitolato: La Marina delle Ziguele.
La marina delle Ziguele, il nuovo romanzo “noir” del genovese Stefano Mantero.
Edito da Liberodiscrivere con la prefazione di Bruno Morchio.
E’ una storia in cui il detective Mike Bruzzone è chiamato a risolvere il caso dell'assassinio di una ricca signora genovese, in un vecchio mulino nell'entroterra. Sullo sfondo, le atmosfere della città di Genova con la sua storia, i suoi profumi e la sua cucina.
Vi Aspettiamo numerosi Venerdì 11 maggio 2012 alle ore 16.00 presso la nostra sezione per ascoltare direttamente le parole dell’autore e la relativa presentazione dell’audiolibro.

Uici Savona

Libri digitali: lo stato dell’arte.Le difficolta’ nel reperimento dei materiali didattici.

Autore: Pietro Piscitelli

Oggetto del presente documento è il libro in formato digitale acquisito dal file origine concesso dall'Editore, atteso che la versione digitale di un libro è sempre realizzabile con i sistemi tradizionali (scansione, correzione, ecc.)
 La Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" è impegnata ormai da alcuni anni nella preparazione e nella distribuzione dei libri di testo in versione digitale fruibili dagli alunni con minorazione visiva ed è chiamata a far fronte ad una domanda che sta crescendo in misura esponenziale.
 Prima di entrare nel vivo del tema, mi siano consentite alcune considerazioni preliminari tanto ovvie quanto, molto spesso, sottovalutate nelle loro implicazioni.
1. Dobbiamo prioritariamente decidere se vogliamo parlare di testi di lettura amena (romanzi, ecc.) e di testi di studio di materie umanistiche (antologia, filosofia, ecc.) oppure se desideriamo finalizzare la nostra analisi sui testi di studio in generale e quindi soprattutto su quelli che presentano maggiori difficoltà quali: storia, geografia, storia dell'arte, scienze, biologia, lingue straniere, ecc.
Il testo di lettura amena e il testo scolastico sommariamente definito "umanistico", tranne rare eccezioni, non presenta al suo interno notazioni o accorgimenti grafici particolari. Diviene quindi "fruibile" anche dai non vedenti laddove possano usare adeguati software di lettura dei formati PDF comunemente reperibili. Gli altri testi di studio – poiché contengono una parte iconografica essenziale alla comprensione del testo, una simbologia più ricercata e una impostazione grafica elaborata che non li rende immediatamente fruibili nella versione PDF –  necessitano di un rifacimento e di una semplificazione attraverso una "conversione" in formato DOC. Un discorso a parte deve essere riservato ai testi scolastici di materie scientifiche (matematica, algebra, geometria) per i quali ancora oggi non è possibile realizzare versioni digitali veramente fruibili senza ricorrere alla tradizionale digitazione. Ancora diversa – e tutta da esplorare – è la valutazione dei materiali distribuiti online dagli Editori.
2. il libro di testo è studiato e realizzato per i normodotati visivi ed è quindi ricco di iconografia e di accorgimenti grafici atti a richiamare l'"occhio" e quindi l'"attenzione"  dello studente.
Per questa esigenza la struttura dei testi scolastici è ogni giorno più complessa e articolata e necessita, per renderla autonomamente fruibile, di una rielaborazione particolarmente accurata. È evidente che non è possibile rincorrere le diverse "abilità informatiche" e le diverse "abitudini" degli studenti minorati della vista e quindi è problematica la realizzazione di "adattamenti soggettivi". Per questo la Biblioteca, dopo una lunga e complessa sperimentazione, ha elaborato e introdotto uno standard che seppure non può soddisfare la generalità degli utenti, mette tutti nelle condizioni di fruire del testo e, se desiderato e necessario, di intervenire direttamente per realizzare le personalizzazioni desiderate.
3. il libro scolastico digitale è oggi disponibile e generalmente diffuso dalla Biblioteca in tre versioni standard: in PDF, in DOC e in TXT.
La versione PDF è quasi sempre accessibile e fruibile per gli alunni ipovedenti, lo è meno (anche in relazione alla tipologia del testo ed all'abilità informatica dell'allievo) per i non vedenti. La versione DOC è ancora oggi preferita dalla grande maggioranza degli studenti anche se la richiesta (compresa quella proveniente da alunni "abili" nell'uso del computer) si sta progressivamente orientando verso i testi umanistici, esattamente come, tanti anni fa succedeva con il libro registrato. La versione in TXT è ormai retaggio dei pochi che utilizzano sintesi vocali datate. Ne discende che mentre la fornitura di file in PDF non presenta particolari problemi di ordine tecnico, la fornitura di file in DOC presuppone una specifica fase di lavorazione assai complessa e delicata perché non si tratta solo di curare la verbalizzazione delle principali parti iconografiche, ma anche di riordinare sequenzialmente il testo (box, note, tabelle), sostituire tutta la segnografia comune che il sintetizzatore non leggerebbe nella modalità "normale", ecc. Questa ulteriore fase di lavoro è assai lunga e complessa e richiede alla Biblioteca un importante impegno anche di risorse finanziarie.

 Tanto per avere un'idea della dimensione del fenomeno basterà citare i dati dell'ultimo triennio.
anno 2008 utenti 395 testi 2.272
anno 2009 utenti 380 testi 3.248
anno 2010 utenti 504 testi 4.810
 Nel 2011 – ma questi sono dati ancora provvisori – la Biblioteca ha registrato 515 utenti e 5125 testi. Fortunatamente le nuove disposizioni in materia adozionale ci stanno dando una mano e ci hanno permesso, per la maggior parte dei testi, di attingere al catalogo di testi "pronti" che sta progressivamente assumendo una dimensione ragguardevole (ad oggi circa 7.000 titoli in 16.000 versioni diverse). Infatti nel 2011, a fronte 5125 testi distribuiti, è stato necessario rielaborare in versione DOC "solo" un migliaio di nuovi testi.
 Per entrare nel merito degli argomenti in trattazione illustreremo le difficoltà ripartendole in tre macroaree:
* le difficoltà tecniche
* le difficoltà legislativo-normative
* le difficoltà procedurali.

a) Le difficoltà tecniche
 Abbiamo già accennato che, per valutare compiutamente le difficoltà tecniche che si incontrano nella preparazione di testi di studio in versioni digitali fruibili per i minorati della vista, occorre partire dalla discriminazione dei destinatari e dei contenuti.
 Per gli ipovedenti medio-lievi il formato PDF – o gli e-book distribuiti direttamente dagli Editori – appaiono generalmente sufficienti a coprire compiutamente le esigenze di studio.
 Per i non vedenti – e per gli ipovedenti gravi – il formato PDF – o gli e-book distribuiti direttamente dagli Editori – risultano idonei solo per alcune tipologie di testi mentre per stragrande maggioranza di questi è indispensabile una "conversione" in formato DOC e una successiva "rielaborazione" più o meno complessa in relazione al testo.
 La conversione del testo in formato DOC e il riordino del testo sono operazioni sempre possibili laddove si provveda ad integrare la parte di testo non "recuperata" in sede di conversione con la digitazione. Per ragioni di tipo economico questa operazione non è praticata per quei testi dove lo notazioni matematico-scientifiche – che nel testo digitale originale fornito dall'editore sono riportate come immagini – sono prevalenti rispetto alla parte testuale e quindi la digitazione diviene prevalente rispetto al "recupero".
 È tutto da affrontare il discorso dei materiali distribuiti online dagli Editori. Alcune volte si tratta di "integrazioni" (interi capitoli, approfondimenti, schede) che non fanno parte del file fornito dall'Editore e quindi non possono essere "trattati" o "convertiti" dalla Biblioteca. Altre volte si tratta di animazioni, filmati, ecc. non trasferibili in una versione digitale fruibile dall'alunno non vedente. La Biblioteca ha istituito una Commissione di studio per l'esame di questi materiali con l'intento di fornire agli Editori utili indicazioni per la realizzazione di materiali opportunamente modificati o alternativi ad uso dei non vedenti.

b) Le difficoltà legislativo-normative
 La vigente legislazione sulla tutela dei materiali protetti e del diritto d'autore scaturisce dagli articoli 71/bis e 71/ter della legge 22 aprile 1941 n. 633 e dal conseguente decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 14 novembre 2007 n. 239 che stabiliscono che l'utente minorato della vista può procedere autonomamente all'"adattamento" del testo posto in commercio dall'Editore mentre le Istituzioni (e tra queste sono annoverate l'Unione Italiana dei Ciechi e la Biblioteca) possono produrre materiali fruibili sono se preventivamente autorizzati dall'Editore interessato sulla base di specifici accordi.
 Risulta evidente che il C.d.A. della Biblioteca non ha potuto e non può assumersi la responsabilità di una violazione legislativa così eclatante e diffusa ed ha dovuto e deve quindi operare nel rispetto della norma. Ciò ha portato la Biblioteca a ricercare l'accordo e il consenso dell'Editore che può o non può concederlo.
 Attualmente la maggioranza degli Editori sono "sensibili e collaborativi" ma ci sono Editori che non concedono file o autorizzazioni di sorta.
 Da quanto detto deriva la constatazione – purtroppo amara – che risulta inapplicabile il disposto del'articolo 5 della famosa "legge Stanca" e che non vi è alcuna norma avente forza di legge che possa costringere un Editore a consegnare un file digitale fruibile oltreché accessibile.
 Sulla scorta di questa "consapevolezza", la Biblioteca e l'Unione hanno usato ed usano l'unica arma a loro disposizione, quella del convincimento e della ricerca di sinergie solidali con gli Editori.
 La Biblioteca e l'Unione Italiana Ciechi hanno sottoscritto il 28 settembre 2010 un "protocollo d'intesa" con l'Associazione Italiana Editori e successivamente specifici accordi con gli Editori che nel suo primo anno di applicazione ha presentato alcuni punti di criticità di cui parlerò più avanti.
 Altra difficoltà è riconducibile alla tempistica delle adozioni. Se queste avvengono entro il 21 maggio e se le richieste agli Editori possono essere inoltrate solo dopo questa data, risulta evidente che è praticamente utopico pretendere che TUTTI I LIBRI DI TESTO siano disponibili con l'apertura dell'anno scolastico. La Biblioteca si sta progressivamente attrezzando per rispondere in tempo reale alla richiesta dei file in PDF o di quelli in archivio, ma non ha la struttura tecnico/professionale ed i mezzi finanziari necessari per produrre mille e più adattamenti in formato DOC nel giro di tre mesi uno dei quali è dedicato alle ferie annuali.

c) Le difficoltà procedurali.
 Anche qui è doverosa una premessa. Da sempre la maggior parte degli Editori affidano la stampa dei libri a stabilimenti tipografici di loro fiducia. Sino a qualche anno fa i processi di lavoro della stampa offset prevedevano l'uso di lastre e di programmi di impaginazione specifici (QXP, Indesign, ecc,) non automaticamente riconducibili al formato PDF. Da qualche anno – e questo è l'unico vero effetto positivo della legge Stanca – gli Editori stanno acquisendo anche i formati PDF cioè quei formati dai quali ricavare le versioni digitali accessibili e fruibili. Ne deriva che per i testi editi nell'ultimo quinquennio il formato PDF è quasi sempre disponibile mentre per le edizioni più datate l'acquisizione del PDF è, anche per gli Editori, più difficile, sicuramente onerosa e quindi sfocia spesso nella indisponibilità.
 Riprendendo il discorso del Protocollo d'intesa, i dettati procedurali che gli Editori hanno voluto formalizzare negli accordi riguardano in particolare:
* l'obbligo della preventiva autorizzazione dell'Editore alla trasformazione/distribuzione di ogni opera editoriale;
* l'obbligo per la Biblioteca di acquisto di una copia cartacea del testo da trasformare e/o da distribuire;
 Ne è scaturita una procedura estremamente farraginosa che ha costretto la Biblioteca ad un giro di carte che ha compromesso notevolmente l'efficienza/efficacia del servizio offerto ai propri utenti generando ritardi che sono risultati incomprensibili a quanti non erano – o non volevano essere – a conoscenza dei meccanismi.
 Per quanto scontato mi pare necessario sottolineare che sia l'Unione che la Biblioteca si sono adoperate per ottenere dagli Editori procedure più snelle ed efficaci e parrebbe che questa esigenza sia stata recepita dalla controparte.
 Tuttavia, anche se il nuovo protocollo d'intesa dovesse risolvere tutte le criticità segnalate, è opportuno che tutti siano consapevoli che:
* non tutti gli Editori sono in grado di fornire la versione digitale dei file richiesti in particolare delle nuove edizioni (disponibili solo da settembre) e dei testi più datati (spesso non disponibili in versione digitale idonea);
* non tutti gli Editori sono attrezzati per fornire tempestivamente i file richiesti (si va da attese di poche ore ad attese di oltre 120 giorni);
* non tutti gli Editori vogliono fornire i file alla Biblioteca preferendo forniture dirette alle Scuole (e quindi facendo perdere allo studente l'opportunità dell'adattamento e costringendo i docenti ad un faticoso lavoro di personalizzazione);
* chi ha necessità dell'adattamento del file in versione DOC deve dare alla Biblioteca il tempo di realizzarlo.
 Nel 2011, nonostante le difficoltà sopra descritte, la Biblioteca è riuscita a consegnare prima dell'apertura dell'anno scolastico oltre il 60% dei libri richiesti. Non è un risultato esaltante e deve essere certamente migliorato, ma non è realistico porsi l'obiettivo massimo; ci saranno sempre file non fornibili, file forniti in ritardo, file non "adattabili" nella versione DOC, file adattati non rispondenti alle esigenze dell'alunno a cui sono destinati.
 
Conclusioni
 L'esperienza maturata dalla Biblioteca mi induce a sottolineare alcune considerazioni:
* chi ha a cuore l'inclusione culturale e sociale dei giovani minorati della vista deve strenuamente contrastare l'idea che il libro digitale debba e possa sostituire integralmente il braille e gli altri strumenti sin qui utilizzati per l'educazione e la scolarizzazione. Il libro digitale è e sarà sempre più una splendida ed importante opportunità che, assieme alle altre più tradizionali, è a disposizione dei non vedenti e deve essere, al pari delle altre, utilizzata in tutte le sue potenzialità. Chi oggi sostiene il superamento del braille a vantaggio del testo digitale non fa onore alla pedagogia e agli studenti.
* non si può e non si dovrebbe affermare che il libro digitale è un abito per tutte le stagioni. In molti casi esso è facilitante, per costi e per rapidità di acquisizione; in tanti non è e non può essere risolutivo senza l'intermediazione professionale di chi sa rendere un segno e un immagine fruibile da un non vedente; in tutti i casi esso non è che la replica, certamente migliorata, dell'audiolibro  con cui intere generazioni di non vedenti hanno studiato.
* ci si deve spendere perché quanti interagiscono sull'alunno minorato della vista, specialmente sui più giovani, favoriscano l'utilizzazione del testo digitale tutte le periferiche disponibili – il sintetizzatore e il display – al fine di promuovere la conoscenza del braille e, soprattutto, la capacità di scrittura dei minorati visivi che risulterebbe drammaticamente compromessa da una scolarizzazione impostata solo sull'ascolto.

 

XXX ANNIVERSARIO DELLA RAPPRESENTANZA DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO

Autore: Mario Mirabile

San Giuseppe Vesuviano (NA) – Sabato 5 maggio alle ore 18.00, nei locali della locale rappresentanza sita in Via Scudieri 5a Trav. 116/15, si celebreranno i trenta anni di presenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sul territorio. La manifestazione è stata organizzata per ricordare le molteplici attività che questa storica rappresentanza ha svolto dalla sua istituzione ad oggi (25 Marzo 1982 – 25 Marzo 2012). All’importante incontro, fortemente voluto dal responsabile della rappresentanza nonché vicepresidente regionale dell’Unione Ciechi campana Vittorio Ciniglio, interverranno: il Dirigente Nazionale Avv. Paolo Colombo, il Presidente Provinciale Cav. Giovanni D’Alessandro e i rappresentanti delle istituzioni in cui opera la rappresentanza. Durante la manifestazione, verranno premiati due alunni del 3° circolo didattico Enzo Bonaugura di San Giuseppe Vesuviano per il tema svolto in occasione della 5a Giornata Nazionale del Braille. In tale occasione alunni ed insegnanti di detta scuola sono stati ospiti della rappresentanza al fine di conoscere la realtà dei non vedenti e degli ipovedenti.
 
 

I lavori della Direzione Nazionale del 18 e 19 aprile

Autore: Claudio Romano

I lavori della Direzione Nazionale del 18 e 19 aprile

 

 

Il 18 e il 19 aprile a Roma, nella sede centrale dell’Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal presidente Tommaso Daniele con la collaborazione del vice Presidente Giuseppe Terranova e del Segretario generale Luigi Giametta.

 

In apertura della riunione, la Direzione:

 

1) accogliendo una precisa sollecitazione dei sindaci revisori, ha predisposto il consuntivo 2011 con una nuova determinazione dei residui attivi e passivi da sottoporre all’approvazione del Consiglio Nazionale del 20 e 21 aprile;

 il consuntivo così formulato chiude con un avanzo di euro 506.743,10. 

In considerazione poi dell’avvio della procedura di commissariamento dell’Unione da parte del Ministero dell’Interno, il predetto consuntivo con il parere favorevole del collegio sindacale, dovrebbe scongiurare la nomina del commissario.

 

2) di seguito, il Presidente ha riferito:

 

a)     di aver incontrato con il Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna Stefano Tortini il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani.

Nel corso del L’incontro al Presidente Errani è stato chiesto che l’indennità di accompagnamento non sia sottoposta al tetto di reddito e non costituisca reddito in relazione alle prestazioni assistenziali erogate attraverso l'ISEE.

 Il Presidente Errani ha precisato che la questione non è stata ancora trattata all'interno della Conferenza delle Regioni, che tuttavia se necessario sosterrà le nostre ragioni e ci informerà di un eventuale diverso avviso del Governo.

Per quanto attiene all’equiparazione delle tre professioni individuate

dal Decreto Salvi alla figura dell'operatore amministrativo segretariale,  Il Presidente Errani si è impegnato ad affrontare positivamente il problema all'interno dell'organismo competente.

 

B) di aver partecipato alla riunione dell’assemblea e del direttivo della FANd.

Nella circostanza, ha sollecitato la federazione a chiedere un incontro al Sottosegretario Maria Cecilia Guerra al fine di acquisire una definitiva conferma circa la volontà del Governo di non assoggiettare l’indennità di accompagnamento al  reddito.

 

C) di aver incontrato il nuovo Direttore dell’Ufficio del servizio civile volontario al quale è stata rinnovata la richiesta di aumentare la percentuale dei volontari dal 2 al 4% per quanto attiene l’ex articolo 40 della legge 289/2002.

Il direttore ha quindi espresso apprezzamento per la proposta dell’Unione volta ad organizzare un servizio civile volontario non remunerato ma riconoscendo ai volontari importanti crediti per lo studio e per il lavoro.

 

3) dopo la presa d’atto dei diversi verbali delle Commissioni di lavoro, la Direzione:

 

 a) ah esaminato approfonditamente l'ordine del giorno della riunione  del Consiglio Nazionale convocato per il 20 e 21aprile;

Su proposta del Presidente Daniele, tenuto conto dell’opportunità di inviare con urgenza un ordine del  giorno alle autorità di Governo contro la procedura di commissariamento dell’Unione, la Direzione ha deciso di proporre al consiglio Nazionale di convocare con urgenza l’assemblea nazionale dei quadri dirigenti.

Nel corso della  riunione si dovrà altresì stabilire l’opportunità di organizare una manifestazione nazionale della categoria in difesa dell’indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione visiva.

b) ha confermato la scelta di valutare eventuali ed auspicabili manifestazioni d’interesse per quanto concerne una nuova gestione del centro Fucà di Tirrenia;

c)        ha rinviato al prossimo autunno l’organizzazione di una Asta per la vendita dei quadri donati dai pittori di Via Margutta;

d)      dopo un esame delle offerte pervenute da alcuni dei patronati organizzati a livello nazionale, ha deciso di sottoscrivere una convenzione con il patronato dell’ANMIL (associazione nazionale mutilati del lavoro);

e)        visto il contenuto  del documento e ritenuto migliorativo rispetto al precedente, ha deliberato la sottoscrizione del nuovo protocollo d'intesa con l’A.I.E. (Associazione Italiana degli Editori);

f)        ha deciso di convenzionarsi insieme a soggetti “vicini” all’Unione con la società Mediavoice per la realizzazione e la commercializzazione di un decoder accessibile  ai disabili visivi da collegare all’apparecchio televisivo;

g)      ha approvato il regolamento del concorso per artisti non vedenti attraverso la rubrica "Parla con l'Unione";

 

4)      successivamente, la Direzione ha preso atto di una relazione del Presidente relativa ai prossimi appuntamenti ed all’attività Internazionale.

 

5) la riunione si è conclusa con la trattazione dei problemi del personale e di argomenti vari.

 

 

Claudio Romano