Qualche settimana fa l’#UICI con il supporto del Commissario Capo della Polizia di Stato Responsabile in Sardegna del Fraud Management di Poste Italiane, ha organizzato un incontro nazionale con i soci per parlare di truffe e frodi informatiche.
Oggi il tema delle #frodi e delle #truffe rappresenta il principale fenomeno criminale che riesce a mietere migliaia di vittime, le quali vengono manipolate – mediante tecniche di ingegneria sociale – a fare o a dare ciò che viene richiesto dai #cybercriminali. E come se non bastasse si aggiungono le truffe telefoniche che sono ormai sempre più diffuse e difficili da riconoscere, complici le nuove funzionalità dell’intelligenza artificiale che permettono di riprodurre con estrema precisione la voce umana.
Come riportato da un articolo di “Panorama” del 9 aprile, online sono disponibili numerose piattaforme, accessibili a chiunque, in grado di clonare in breve tempo la voce di una persona. Le truffe attualmente più segnalate sono le cosiddette “estorsioni emotive”. Si tratta di telefonate o messaggi vocali preregistrati, apparentemente provenienti da un parente stretto, che simulano situazioni di emergenza e urgenza per ingannare la vittima ed estorcerle denaro. Poiché la voce clonata risulta praticamente identica a quella reale, queste truffe risultano particolarmente credibili e pericolose, soprattutto per le persone più vulnerabili o meno abituate alle nuove tecnologie.
A confermare la crescente diffusione di questo fenomeno sono anche i dati ufficiali. Infatti, secondo il report 2024 della Polizia Postale nella lotta al cybercrime, nel 2024 sono stati trattati 18.714 casi di truffe online, con un incremento del 15% rispetto ai 16.325 casi del 2023. Anche le somme sottratte hanno registrato un notevole aumento del 32%, passando da € 137.202.592 nel 2023 a € 181.006.846 nel 2024.
Quindi come proteggersi dalle #truffetelefoniche? La cosa da fare in questi casi è diffidare dalle chiamate o dai messaggi di richieste urgenti di denaro, anche se sembrano provenire da persone care. Condividere informazioni strettamente personali non è mai consigliato, soprattutto se si parla di dati finanziari o simili. Infine, la soluzione migliore per tenere i truffatori alla larga è bloccare i numeri di telefono sospetti e, in caso di dubbio, contattare il parente coinvolto. Oppure, nei casi più estremi, contattare la Polizia Postale per segnalare la possibile truffa.
Nelle prossime settimane troverete nel catalogo del Centro Nazionale Libro Parlato il manuale “Un Calcio alle Frodi”, nel quale vengono spiegate nel dettaglio le attuali e più diffuse tipologie di truffe e frodi informatiche e le modalità di attacco dei cybercriminali.
Facciamo attenzione perché il pericolo è davvero reale.